Il Bologna si affronta col cuore Chiedere a Migliaccio e CR77

Il Bologna si affronta col cuore Chiedere a Migliaccio e CR77
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Adesso è il momento degli uomini veri. La sfida al Bologna si avvicina, le scelte di formazione devono ancora essere fatte ma in questo momento è fondamentale tenere in grande considerazione quei giocatori che nel gruppo hanno un peso specifico determinante, e che in campo lottano dal primo all’ultimo minuto. Il tecnico Edy Reja ne ha almeno due a disposizione, in lizza per un posto da titolare domenica: Cristian Raimondi e Giulio Migliaccio. Per la verità ci sarebbero anche Stendardo e Bellini, ma considerando le caratteristiche fisiche e quanto visto in stagione, solo il numero 8 e il numero 77 paiono poter dare quelle garanzie di tenuta che il mister ha sempre dimostrato di valutare fino in fondo. Durante gli allenamenti il gruppo ha dimostrato di stare bene, ma per cancellare la paura serve una spinta forte, anche fatta col cuore.

 

Chievo-Atalanta

 

L’esterno di Sedrina e il mastino napoletano. Raimondi e Migliaccio hanno grinta da vendere e conoscono perfettamente il mondo atalantino. Entrambi l’anno scorso erano in scadenza di contratto, e tra poche settimane saranno nuovamente alla ricerca di una conferma per il futuro. Non sono di primo pelo, probabilmente il loro momento migliore è ormai passato ma hanno dentro un fuoco che brucia e che potrebbe portarli a dare qualcosa di più rispetto a molti compagni.

Raimondi può giocare basso a destra, alto in un 4-4-2 o nel 3-5-2, e addirittura lo abbiamo visto nel 4-3-3 come attaccante esterno. In stagione ha collezionato 13 presenze e tutte le volte che è stato chiamato in causa ci ha messo uno spirito invidiabile, da guerriero vero. Ha giocato 5 volte dal primo minuto (Milan, Roma, Palermo, Chievo e Frosinone, in cui è stato anche capitano) e il fatto che sia stato scelto spesso in trasferte difficili testimonia come Reja si fidi di lui.

Migliaccio è un altro “vecchietto” di grande esperienza. Stessa età di Raimondi (classe 1981), il numero 8 di Mugnano è stato chiamato in causa in momenti difficili della stagione, senza che mai nessuno gli chiedesse il tocco di fino o la giocata spettacolare. Ha messo il suo capoccione ovunque servisse, contro il Palermo è stato espulso 0 minuti dopo il suo ingresso e solo 2 volte (a Frosinone e in casa del Verona con fascia da capitano) Reja lo ha scelto dall’inizio.

 

Frosinone-Atalanta

 

Quale modulo con loro in campo.  Con Raimondi e Migliaccio dall’inizio, la squadra potrebbe subito contare su due elementi di grande affidamento, forse un po' meno in forma di altri compagni ma, indubbiamente, con più convinzioni e carattere. Domenica è una di quelle partite in cui tenacia, grinta e cuore vengono prima di tecnica e tattica. Bene quindi provarci: “Cr77” può giocare da terzino nella difesa a 4 con Masiello al centro vicino a Paletta, in caso di 4-4-2 può essere uno dei due di destra con Conti a completare il treno e Gomez a sinistra, oppure nel 3-5-2 può fare tutta la fascia.

Per Migliaccio, il posto da titolare si può trovare in mezzo al campo con uno schieramento a 3 insieme a de Roon e uno tra Kurtic e Cigarini, oppure nel 4-4-2 di fianco al motorino olandese. Tutto questo per dire che la posizione è un dettaglio, ma la squadra non può prescindere da ragazzi che ci tengono davvero, e che probabilmente hanno avuto un ruolo determinante nella scelta del ritiro al pari di tutti gli esperti del gruppo. L’Atalanta si gioca «La Partita» come ha dichiarato lo stesso Raimondi a L’Eco di Bergamo martedì scorso, servono cuore e grande ardore che solo chi ha la maglia cucita addosso può realmente mettere in campo.

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