Lode di una vita ecosostenibile A Milano inizia "Fa' la cosa giusta"

Il weekend a Milano si tinge di verde con la 13esima edizione di "Fa’ la cosa giusta": fino a domenica, i padiglioni 3 e 4 di Fieramilanocity ospiteranno, infatti, la più grande fiera sul consumo critico e gli stili di vita che possono essere sostenuti senza compromettere l’ecosistema globale. Organizzato dalla casa editrice Terre di Mezzo, questo appuntamento annuale apre ai visitatori, tra ambientalisti e curiosi, che l’anno scorso furono 75mila, con gli oltre 3500 studenti che nel 2015 hanno aderito al progetto scuole, e oltre 650 giornalisti accreditati. Un afflusso così consistente è catalizzato dall’ampio ventaglio degli espositori coinvolti e il ricco programma di eventi, laboratori, incontri, presentazioni, degustazioni e spettacoli.
Il modello dell’economia circolare. Si parte questa mattina con un convegno dal titolo "L’alfabeto dell’economia circolare, dalla A alla A”: organizzato da Novamont e Lavazza, si compone di interventi dedicati a illustrare i fondamenti del modello economico, circolare perché destinato a minimizzare gli sprechi grazie al riutilizzo e alla riparazione degli scarti: non sono rifiuti, ma materia prima per la realizzazione di nuovi prodotti. Ne sono un esempio proprio le nuove capsule di espresso domestico dell’azienda produttrice di caffè, che fino a ieri sono state al centro di una polemica per il loro impatto ambientale, ma che oggi diventano “compostabili”, cioè non solo solubili, ma anche possibile concime da coltivazione.








Aree tematiche. La mostra mercato, che si propone di divulgare le buone pratiche di produzione e consumo e di presentare esempi imprenditoriali virtuosi, è organizzata in nove aree tematiche. I luoghi a tema in cui si dividono i due padiglioni prevedono un ampio spazio dedicato al cibo prodotto e distribuito nel rispetto dell’ambiente e delle economie locali; una sezione “abitare green”, che ospita gli stand di produttori di arredamento eco-compatibile, equo e solidale, di detersivi ecologici, di sistemi di risparmio energetico o di energia rinnovabile. I prodotti per la bellezza e la cura del corpo, rigorosamente realizzati con ingredienti biologici e naturali, occupano l’angolo cosmetico in cui non mancheranno anche workshop per la loro produzione autonoma entro le mura domestiche. Abbigliamento, accessori e materie prime per il confezionamento di abiti, progetti di produzione sartoriale e di trasformazione presentano i loro stand in “Critical Fashion”. Ancora, non manca l’area dedicata alla mobilità sostenibile e quella per i progetti di turismo nel rispetto dell’ambiente. Le mamme possono fare acquisti e soddisfare curiosità nel “Pianeta per piccoli”, che raduna gli espositori dedicati ai bambini con giochi e prodotti loro dedicati. Infine, “Economia carceraria”, con le associazioni che operano nelle carceri o che si occupano del reinserimento sociale e lavorativo degli ex detenuti, e “Pace e partecipazione”, dedicata alla non violenza, alle ong e al volontariato, nonché ai gruppi di acquisto, a comunità e sindacati.
https://youtu.be/BPVKpY4yt1Q
Sezioni Speciali. Fra le otto sezioni speciali, quelle per il cibo vegano e di strada; lo spazio della Salumeria del Design, che a Milano si occupa di sviluppare idee culturali e di promuovere le realtà creative del territorio; l’area dedicata all’economia circolare e ai progetti “ al femminile”, promossi da donne o per le donne. E, poi, due novità.
Progetto Speziale. Gli amanti del té e dei sapori sperimenteranno miscele inedite in un luogo di scambio tra differenti tradizioni. Qui è possibile provare e acquistare rare eccellenze per il palato, dai pistilli di zafferano sardo alle bacche di vaniglia del Madagascar. Al suo interno anche laboratori e workshop per scoprire le proprietà e l’utilizzo di alcune specie vegetali.
Territori resistenti. Ampia visibilità mediatica ha avuto l’introduzione di uno spazio dedicato ai progetti di ripopolazione dei comuni che, dalla cima alla punta dello stivale, sono a rischio di completo spopolamento. L’area accoglierà i seminari della “Scuola del ritorno” per artigiani, imprenditori agricoli e uomini di cultura, che intendono mettersi alla prova nei progetti di riqualificazione che possono salvare dall’oblio questo territori e, al tempo stesso, mettere in circolo nuove economie.