Le cose che dovete sapere

Arriva il 730 precompilato 2016 che è un po' diverso da quello 2015

Arriva il 730 precompilato 2016 che è un po' diverso da quello 2015
Pubblicato:
Aggiornato:

A partire dal 15 aprile 2016 i lavoratori dipendenti e i pensionati potranno scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate il nuovo 730 precompilato 2016, un sistema che permette loro di pagare le tasse in maniera più semplice. Circa 20 milioni gli italiani, dunque, potrebbero usufruire la nuova dichiarazione dei redditi precompilata, che sarà accettata dai contribuenti così com’è oppure modificata ed integrata prima dell’invio. A differenza del modello 2015, quest’anno il 730 precompilato conterrà molte più informazioni e quindi sarà più semplice ottenere automaticamente alcune detrazioni, come quelle per le spese sanitarie che l’anno scorso bisognava richiedere separatamente. Ecco le cose da sapere.

A chi arriverà. Il modello 730 precompilato riguarderà solo i lavoratori dipendenti, i pensionati e chi riceve un’indennità sostitutiva da lavoro dipendente (ad esempio la cassa integrazione). I lavoratori con contratto a tempo indeterminato, se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di aprile a quello di luglio 2016. Lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa che durino almeno dal mese di giugno a quello di luglio 2016 e una serie di categorie particolari, come parlamentari, cariche elettive, sacerdoti della chiesa cattolica, personale della scuola e alcuni soci di cooperative e produttori agricoli. Sono esentati quei lavoratori dipendenti e pensionati che hanno redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta e non godono di particolari detrazioni. I lavoratori autonomi, come le partite Iva, e chi ha redditi d’impresa devono invece presentare il modello Uni.Co.

Come arriverà. Il modello precompilato non arriverà a casa ma dovrà essere scaricato dal sito internet  dell’Agenzia delle Entrate. Per farlo, bisognerà essere in possesso di un codice Pin che potrà essere richiesto sul sito Fisconline, oppure per telefono al numero verde 848.800.444 o, ancora, recandosi di persona in uno degli uffici territoriali della stessa Agenzia. In alternativa, per chi ne sia già in possesso, si potrà accedere con le credenziali fornite dall’Inps. Una volta inseriti Pin e password si presenta una schermata che offre tre opzioni: visualizzare, modificare e accettare il documento. Per accedere all’area si può utilizzare anche lo SPID, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale, anche detto “Pin unico”, che può essere utilizzato per molti altri servizi. Chi non è in grado di scaricare il modello online o vuole “sentirsi più sicuro”, potrà farsi aiutare dal proprio sostituto d’imposta, da un Caf (Centri assistenza fiscale, presenti su tutto il territorio nazionale) o da un commercialista (a cui si dovrà conferire una delega).

 

 

Quali sono i dati già inseriti. Ogni anno, le aziende datrici di lavoro o l’Inps comunicheranno i redditi da lavoro o da pensione del contribuente direttamente all’Agenzia delle Entrate, che poi li inserirà nel modello precompilato. Il modello 2016 contiene, in teoria, tutte le informazioni sul reddito, le imposte e le spese detraibili di ogni cittadino che ha diritto ad utilizzarlo. Nel 730 saranno già calcolati anche i redditi dei fabbricati (sulla base dei dati catastali) e tutte le detrazioni Irpef che il fisco già conosce, ad esempio quelle da pensione, per figli o familiari. Saranno incluse anche altre detrazioni: la previdenza integrativa, gli interessi passivi sui mutui o le polizze sulla vita (i dati verranno determinati direttamente dal fisco, sulla base delle informazioni inviate ogni anno all’Anagrafe Tributaria dalle banche, dalle compagnie assicurative o dagli enti previdenziali). In teoria, quindi, basterà accedere con Pin e password al sito dell’Agenzia delle Entrate, controllare che tutto sia corretto e dare la propria conferma, accettando così com’è il 730 precompilato e dovendo solo inserire i dati del sostituto d’imposta e effettuare la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille. Se alcuni dati risultassero scorretti o mancanti, il 730 potrà essere modificato.

Le novità del 2016. Da quest’anno l’Agenzia delle Entrate raccoglierà molte più informazioni rispetto al 2015 e quindi i 730 precompilati saranno più completi e ci sarà minore necessità di modificarli. In più, ad esempio, ci saranno le spese mediche e farmaceutiche (tranne quelle per i farmaci da banco), voce che si è rivelata uno dei problemi principali del precompilato dell'anno scorso. Saranno poi conteggiate anche spese sanitarie rimborsate da fondi e casse di assistenza, spese universitarie, spese funebri, contributi di previdenza complementare oltre che la prima rata del bonus per i lavori in casa e per il risparmio risparmio energetico, ma in questo caso l’indicazione non comparirà precompilata: si troverà nel foglio informativo e dovrà essere il contribuente a inserirla o meno in dichiarazione.

 

 

Quali sono i controlli. Se il 730 precompilato viene presentato senza effettuare modifiche direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia oppure al sostituto d’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili. I controlli documentali possono riguardare, invece, i dati comunicati dai sostituti d’imposta mediante la Certificazione Unica. La dichiarazione precompilata si considera accettata anche se il contribuente effettua delle modifiche che non incidono sul calcolo del reddito complessivo o dell’imposta (ad esempio se vengono variati i dati della residenza anagrafica senza modificare il comune del domicilio fiscale). Se il 730 precompilato viene presentato, con o senza modifiche, al Caf o al professionista abilitato, i controlli documentali saranno effettuati nei confronti del Caf o del professionista anche sugli oneri detraibili e deducibili che sono stati comunicati all’Agenzia delle entrate. L’Agenzia delle Entrate potrà comunque richiedere al contribuente la documentazione necessaria per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire di queste agevolazioni. Ad esempio potrà essere controllata l’effettiva destinazione dell’immobile ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto, nel caso di detrazione degli interessi passivi sul mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale.

Seguici sui nostri canali