Il Bistrot della Centrale e il Mercato del Duomo

Autogrill va oltre la Rustichella e fa spazio al suo lato gourmet

Autogrill va oltre la Rustichella e fa spazio al suo lato gourmet
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Autogrill: un nome che, sin dagli anni '60, milioni di italiani abbinano all'idea di viaggio. Ah, quanti pranzi ingurgitati nelle aree di sosta dell'Autostrada del Sole! E quanti caffè bevuti in queste oasi commerciali nascoste in una mare di asfalto. Oggi Autogrill è una delle società quotate in Borsa più potente d'Italia, ma per molti rimane sempre l'azienda che ha dato vita ad alcune figure mitologiche dell'enogastronomia da viaggiatori che, oggi, viene chiccosamente definita "street food": il Camogli, la Focacella, l'Icaro, il Capri e la sempreverde Rustichella, il panino scelto da circa 6 milioni di italiani ogni anno, l'indiscussa regina del banco dei panini in Autogrill. La sua forma a mezza luna e il suo ripieno fatto di pancetta affumicata, pomodoro, provola e origano, hanno conquistato tutti.

 

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La svolta: il Bistrot Milano Centrale. Da qualche tempo, però, Autogrill ha iniziato a guardare al futuro in maniera differente. Visto che gli italiani sono improvvisamente diventati un popolo di "gastro-fighetti", critici e chef amatoriali stellati, la Rustichella non basta più. O meglio, continuerà a piacere ma saranno sempre meno quelli che ammetteranno di non poter resistere al suo fascino unico. Senza contare che, oggi, gli italiani viaggiano a ritmi e con tempistiche completamente differenti rispetto al passato. Le soste agli Autogrill son diventate sempre meno frequenti e chi viaggia vuol mangiare leggero. Per questo la politica della società è stata, molto intelligentemente, quella di strizzare l'occhio anche a questa nuova specie di viaggiatori, tendenzialmente businessmen e businesswomen che piuttosto che ammettere di aver ingurgitato una Rustichella in tutta fretta prima di una riunione di lavoro si farebbero tagliare un braccio.

Su questo normotipo di viaggiatore, ad esempio, è nato il Bistrot Milano Centrale, un luogo nel tempio della fretta e della velocità (la stazione) che offre però agli avventori prodotti di qualità a costi contenuti. Inaugurato il 24 aprile 2013, il Bistrot è frutto della collaborazione di Autogrill con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ed è strutturato come fosse un vecchio mercato coperto di città. L'offerta è variegata e permette a chiunque di trovare il pasto perfetto da consumare poi a bordo del treno. Panini, torte, pizze, pizzette, focacce, prosciutti, insalate, caffè, infusi, tisane, frullati, centrifugati, frutta fresca, verdura, patatine, riso saltato, pasta e fritti vari e assortiti. Insomma, un vero paradiso gourmet per palati fini afflitti dall'impossibilità di godersi un buon pasto a causa del frenetico ritmo della loro vita. Aperto ogni giorno dalle 5.30 alle 22 e con la sua offerta di acqua gratuita, il Bistrot è oramai diventato un vero punto di ritrovo in quel della Stazione Centrale di Milano.

 

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La conferma: il Mercato del Duomo. Se con il Bistrot Autogrill ha fatto Bingo, anche il suo Mercato del Duomo si è rivelato un successo. Aperto poco meno di un anno fa, in concomitanza con l'avvio di Expo, si tratta di un emporio da ben 3mila metri quadrati e alto quattro piani dedicato interamente al buon cibo in Piazza Duomo a Milano. Costo dell'investimento: 14 milioni di euro, mica briciole. Al suo interno ci sono il Caffè Bar Motta, il Mercato, il Bistrot Milano Duomo (che ricalca quello della stazione), la Terrazza Aperol, il Wine Bar e Spazio, un progetto della scuola di cucina dello chef Niko Romito. Piazza del Duomo a Milano, effettivamente, non è propriamente un luogo di viaggiatori, ma è comunque un'area di grande passaggio, dove ogni giorno milioni di persone si muovono a passo svelto. Perché non permettere anche a loro di godere di piatti prelibati a prezzi appetibili? A vincere, infatti, è la qualità: non eccelsa, ma decisamente più alta rispetto a tutto ciò che si può trovare negli immediati dintorni del Duomo.

Insomma, Autogrill, da qualche tempo a questa parte, ha veramente girato pagina e cambiato passo. Per ora solo con progetti, rivelatisi però successi. Non è follia quindi immaginare, in un futuro prossimo, aree di sosta dove, al posto dei cari e vecchi panini, sarà possibile gustare hamburger, pizze, pasta di Gragnano, insalate, frittini e cioccolatini d'autore a prezzi umani. Anche se, la Rustichella, non la dimenticheremo mai.

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