Alla scoperta di Remo Freuler L'Ice Man che ascolta la house

Alla scoperta di Remo Freuler L'Ice Man che ascolta la house
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Remo Freuler ha gli occhi di ghiaccio. Il centrocampista svizzero ha giocato per la terza volta in Serie A domenica, nella partita contro la Roma, dopo le gare con Empoli e Sampdoria. La sua prestazione è stata molto positiva, eppure il giorno dopo sembra l’uomo più tranquillo del mondo. Qualcuno già lo chiama Ice Man. Freuler risponde alle domande nella sala conferenze del Centro Bortolotti di Zingonia e per circa un quarto d’ora si sforza di parlare italiano. Riuscendoci benissimo. In diversi passaggi si capisce che ha una voglia matta di far vedere le sue qualità, ma soprattutto sembra un ragazzo semplice. Uno che in campo gioca sempre alla stessa maniera, che si tratti di affrontare campioni piuttosto che giocatori di pari livello.

 

Soccer: Serie A; Atalanta-Empoli

 

Contento della prestazione, ma tranquillo. «La Roma – racconta Freuler - è una squadra molto forte, con Spalletti hanno ottenuto grandissimi risultati vincendo 8-9 partite nelle ultime 11 giornate. Penso che l’Atalanta abbia fatto una grande gara e personalmente sono contento perché penso di aver fatto il mio lavoro. Ho cercato di giocare tranquillo, non faccio mai differenze di approccio in base agli avversari: per me giocare contro la Roma, il Chievo o il Palermo non fa alcuna differenza. Mi preparo e cerco di giocare con il possesso palla, tanta corsa e aiuto ai compagni in ogni situazione. Con la massima tranquillità».

Complessivamente in stagione sono solo 238 i minuti giocati, una novità assoluta per uno stakanovista come lui: «Non sono affatto al massimo della condizione, ho bisogno di tempo perché sto vivendo una situazione per me nuova. Non scendevo in campo da 7 gare, non ho giocato nemmeno un minuto dalla trasferta di Genova fino alla sfida con la Roma e non è facile perché negli ultimi due anni, al Lucerna, ho sempre giocato tutte le partite 90 minuti. È una situazione nuova, in un campionato nuovo che sto pian piano scoprendo e certamente questo periodo mi servirà per l’anno prossimo. Sono convinto che dopo la preparazione estiva si possa vedere il miglior Freuler: è il mio obiettivo».

 

Presentazione Freuler Djimsiti

 

Tattica, tattica e ancora tattica. La mentalità del ragazzo arrivato dalla Svizzera è molto semplice. Si va in campo per dare il meglio: «Per me le partite sono tutte importanti, indipendentemente da chi ho di fronte. Certe sfide, come quella alla Roma, sono belle da giocare e si cerca di fare il massimo: io scendo in campo per quello, non per cercare di scambiare la maglia con gente come Totti, De Rossi o Perotti. Tra i giocatori della Roma, quello che mi ha impressionato di più è stato Nainggolan. Incredibile, è veramente troppo forte. Noi abbiamo giocato bene, pur iniziando con due gol presi in modo banale, abbiamo reagito con il cuore e abbiamo ribaltato tutto. Nel finale la Roma ha giocato con tanti giocatori offensivi, siamo anche stati sfortunati perché sul gol di Totti ci sono stati rimpalli e Gomez, sull’ultima conclusione, è arrivato con un pizzico di ritardo. Succede. Un vero peccato». A Bergamo da 3 mesi, per Freuler il cambiamento è stato netto: «Il campionato italiano è molto valido, rispetto alla Svizzera qui c’è tantissima tattica. E io voglio lavorare al massimo per studiare e imparare. Durante gli allenamenti, in Svizzera, non si facevano così tante esercitazioni e si lavorava molto di più con il possesso palla, quattro contro quattro o due contro due, piuttosto che uno contro uno. A Bergamo ho trovato metodologie nuove e mi sto adattando».

La posizione preferita. Ma dove si trova meglio, in campo, il centrocampista della Dea? «Non ci sono grandi problemi. Ho giocato da interno nel 4-3-3, davanti alla difesa nel 4-2-3-1 o nel rombo con una posizione più avanzata. Mi adatto senza difficoltà. Mi piace giocare più avanti e cercare gli inserimenti, ma sono abituato a fare quello che il mister mi chiede e quel che serve alla squadra. Contro la Roma ho provato 6-7 volte ad inserirmi, prima o poi arriverà il pallone giusto in profondità per provare a concludere verso la porta». Magari, festeggerà un gol a tempo di musica, quella che ascolta prima delle gare per caricarsi: «Prima delle partite cerco di concentrarmi con un po’ di musica, da Zingonia allo stadio metto le cuffie e ascolto hip hop tedesco piuttosto che TomorrowLand, che è house music. Mi aiuta a concentrarmi e a preparami per le gare».

 

remo-freuler-960

 

Mamma Sabine e la gara di Palermo. Domenica scorsa, a Bergamo, c’era anche mamma Sabine: «Sulle tribune, contro la Roma, c’era anche mia madre, Sabine. Il 15 aprile ho compiuto 24 anni e per l’occasione mi ha raggiunto a Bergamo e abbiamo fatto un po’ i turisti in Città Alta. È stata molto contenta della prestazione ma anche impressionata dal calore e dalla passione che i tifosi mettono a sostegno della squadra: rispetto alla Svizzera è veramente tutto diverso». Mercoledì sera si torna subito in campo: la Dea volerà a Palermo e per Freuler l’esperienza sarà unica: «Sarà una sfida importante, il mister domenica ha cambiato un po’ viste le squalifiche di de Roon e Cigarini, ma io spero di giocare per avere continuità. Ho appena scoperto che la partita si giocherà senza tifosi, per me sarà una novità assoluta: in Svizzera non mi è mai capitato di scendere in campo con le tribune completamente vuote».

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