Notizie su Bergamo e provincia (26-30 aprile 2016)
30 APRILE
1 - Nuove rotte dall'aeroporto, Legambiente critica la proposta di Gori: «La soluzione è la riduzione dei voli»
Dopo che in settimana il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha presentato un piano di cambiamento delle rotte di partenza e atterraggio degli aerei allo scalo di Orio al Serio, proposta applaudita anche dai residenti di Colognola, da sempre in lotta con Comune e Sacbo sull'argomento, è Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia, ha criticare la proposta attraverso un comunicato stampa. Ballotta scrive: «La proposta di Giorgio Gori, che gioca a fare il mago con la bacchetta magica, evita di affrontare il tema principale ciò quello di rendere sostenibile e compatibile con il territorio le attività aeronautiche. Il sindaco sceglie di dare una risposta (parziale) ad un rione della città senza valutarne gli effetti. La virata più stretta rispetto all’attuale non è sempre possibile, condizionanti sono peso dell’aereo e condizioni meteo, mentre l’ipotesi di inversione dei flussi di decollo e atterraggio per cinque ore al giorno - dalle 11 alle 16 - ha lo svantaggio che le procedure non sarebbero assistite dagli strumenti di atterraggio strumentale (I.L.S.) riducendo sensibilmente gli standard di sicurezza. L’ I.L.S. invece è installato e funzionante per l’atterraggio da est. Con queste nuove rotte si sposterebbero gli effetti del rumore e quindi parte dei problemi a Ovest su Treviolo, Villaggio degli Sposi, nuovo ospedale, e ad Est su Grassobbio». La soluzione, secondo Legambiente, è una e soltanto una dunque: «L’unico vero modo per ridurre l’inquinamento acustico e dell’aria attorno all’aeroporto di Orio al Serio, un catino circondato da abitazione ed attività industriali e terziarie, è quello di mettere un tetto al numero di voli da definire con una nuova valutazione d’impatto ambientale (Via) e con l’applicazione delle norme europee. Non solo, si rende indispensabile avviare una graduale diminuzione degli stessi a partire da quelli notturni».
2 - Ciclista 61enne di Scanzorosciate stroncato da un malore sulla Nembro-Selvino
Nella tarda mattinata di sabato 30 aprile, intorno alle 11.30, l'elisoccorso e un'ambulanza sono dovuti intervenire in territorio di Selvino per prestare soccorso a un ciclista 61enne di Scanzorosciate colto da malore mentre percorreva la Nembro-Selvino. Inizialmente i soccorritori avevano comunicato un codice giallo, ma dopo essere giunti sul posto e aver visto la situazione il codice è diventato rosso: per il 61enne, infatti, non c'è stato praticamente nulla da fare. Il malore, che l'ha colto all'altezza del chilometro 19 del percorso, ha purtroppo ucciso in pochi minuti il 61enne.
3 - Rumeno arrestato dopo un inseguimento. Era già stato condannato la scorsa settimana a 4 mesi di reclusione
La mattina di sabato 30 aprile, in un processo per direttissima, a un rumeno residente a Grezzano, nel Milanese, è stato comminato il divieto di dimora in città dopo che le forze dell'ordine lo avevano fermato in seguito a un rocambolesco inseguimento andato in scena all'alba dello stesso 30 aprile. L'uomo si trovava in compagnia di altri tre connazionali, che sono però riusciti a fuggire. Il gruppo era già stato segnalato verso l’una di notte aggirarsi con aria sospetta nei pressi della casa di riposo Carisma, al nuovo Gleno, tanto che i Carabinieri erano intervenuti e un militare dell’Arma aveva anche sparato un colpo in aria per fermarne uno, ma quando l’auto grigia con targa bulgara è stata intercettata di nuovo all’alba, in via Lunga, è scattato un vero e proprio inseguimento. I quattro rumeni hanno tentato di seminare i Carabinieri, ma non ci sono riusciti e così nella zona industriale di Albegno di Treviolo hanno abbandonato l’auto e sono scappati a piedi. Si è scoperto durante il processo che l'unico fermato una settimana fa era stato condannato a 4 mesi per tentato furto con pena sospesa, e dunque era stato rimesso in libertà.
4 - Morti sospette all'ospedale di Piario, interrogata una collega della Rinelli: «Avevamo sospetti su di lei. Ho subito pressioni per tacere»
Dopo le dieci persone interrogate a inizio settimana e il blitz delle forze dell'ordine nell'abitazione della caposala dell'ospedale di Piario Paola Bosio, nel quale sono state sequestrate diverse fiale di Valium prelevate irregolarmente dalla struttura, il pm Carmen Pugliese, venerdì 29 aprile, ha ascoltato altre due infermiere del nosocomio, ex colleghe di Anna Rinelli, infermiera 43enne attualmente unica indagata per omicidio preterintenzionale nell'inchiesta sulle morti sospette avvenute tra il 2014 e il 2015 nell'ospedale. E proprio una delle due colleghe della Rinelli ascoltata in Procura, dopo l'interrogatorio, ha accettato di fermarsi a parlare con i cronisti che l'attendevano fuori dagli uffici del pm Pugliese. E le sue dichiarazioni fanno rumore: «I dubbi su Anna Rinelli erano noti da mesi ai miei superiori, ma nessuno è intervenuto. Anzi, in reparto ho ricevuto pressioni per tacere. Ho rischiato di essere silurata, sono stata derisa. Se sarà accertato che la colpa di quelle morti è sua, Anna avrà una grave responsabilità di cui rispondere. Ma non dovete pensare a lei come il demonio: è una persona fragile, che andava aiutata. Invece nessuno è intervenuto per farlo. Tutti abbiamo un po’ sbagliato, io stessa, perché di segnalazioni formali non ne ho fatte. Ma i dubbi sul comportamento di Anna li avevo sollevati da mesi ai miei superiori, eppure nessuno ha fatto niente, anzi. Abbiamo ricevuto forti pressioni per stare zitte, non in maniera diretta ma con voci di spostamenti che giravano in corsia».
5 - Treviglio, la Finanza sospende un'attività ortofrutticola per lavoro in nero
Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Treviglio, nell’ambito di un piano di interventi disposti dal Comando Provinciale di Bergamo, hanno compiuto un blitz in un'attività di ortofrutta della città della Bassa specializzata in gastronomia, gestita da un extracomunitaria. L’attività di osservazione, svolta nei giorni precedenti all’intervento, aveva permesso di appurare la presenza di alcuni lavoratori intenti a servire i clienti, nonostante il titolare non avesse dichiarato l’assunzione di alcun dipendente. Infatti, al momento dell’intervento, i finanzieri hanno sorpreso 3 lavoratori, un extracomunitario e 2 italiani, rispettivamente intenti a servire al banco, cucinare e fare le pulizie. Al titolare, pertanto, è stato contestato l’illecito amministrativo dell’impiego irregolare di lavoro subordinato, che comporta il pagamento di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 9mila euro per singolo lavoratore assunto in nero. Nei confronti della ditta è stata inoltre proposta alla Direzione Territoriale del Lavoro di Bergamo la sospensione dell’attività fino alla regolarizzazione dei lavoratori.
6 - Delitto di Albino, dopo la richiesta di 32 anni di carcere per Amine El Ghazzali, la 17enne amante dell'uomo condannata alla messa alla prova
Il 29 aprile, il Tribunale dei Minori ha deciso la messa alla prova per la 17enne svizzera di origine kosovara che nel giugno 2015 era stata arrestata per l’omicidio di Sara El Omri, insieme al marito di quest’ultima, Amine El Ghazzali, marocchino di 26 anni per il quale, il 28 aprile in abbreviato, il pm Raffaella Latorraca ha chiesto una condanna a 32 anni di carcere. Il delitto si era consumato il 2 giugno 2015 sulla pista ciclabile della Val Seriana, all’altezza di Albino, nei cui pressi Sara, Amine e la 17enne da una settimana vivevano accampati sotto la stessa tenda. Secondo l’accusa, il marocchino avrebbe ucciso la moglie perché diventata un ostacolo: lui l’avrebbe sposata per ottenere il permesso di soggiorno. Ma quando la sua giovane amante, con cui aveva una relazione nemmeno troppo nascosta, era rimasta incinta, al 26enne s’era presentata una via per lui più agevole: diventando padre del bimbo di una cittadina elvetica, per regolarizzarsi avrebbe potuto ricorrere al ricongiungimento familiare. Tra Amine e Sara la sera del 2 giugno era scoppiato un litigio, con lui che aveva impugnato un coltello e aveva inferto 25 colpi alla moglie. «Camminavo davanti a loro e li sentivo discutere. Poi mi sono voltata e lei era a terra» è stata la versione fornita dalla giovane. La ragazza, all’epoca 16enne, fu arrestata per concorso in omicidio e finì nel carcere minorile Beccaria di Milano. Poi, essendo incinta, è stata scarcerata e destinata a una comunità per ragazze minori dove sta tutt'ora scontando la misura cautelare. La messa alla prova per lei era stata chiesta il 19 gennaio scorso, con pareri e relazioni favorevoli da parte dei servizi sociali di Milano e degli operatori della comunità di cui è ospite. Nell’udienza del 29 aprile, il Tribunale minorile di Brescia l’ha formalmente approvata, definendo nei particolari il programma. La ragazza, che nel frattempo è diventata mamma, dovrà seguire un percorso che avrà una durata di circa 3 anni. Innanzitutto, dovrà conseguire la licenza di terza media alla scuola che sta frequentando. Oltre a questo, per un giorno la settimana dovrà svolgere del volontariato, occupandosi nello specifico di raccogliere offerte di beneficenza in un oratorio milanese. Il secondo passo sarà l’inserimento nel mondo del lavoro, mentre il terzo sarà quello di vivere autonomamente con il suo bimbo.
7 - Via Carducci, posto di blocco delle forze dell'ordine
Nel tardo pomeriggio di venerdì 29 aprile, il traffico in via Carducci, a Bergamo, è andato in tilt. A causare le lunghe code dei posti di blocco istituiti dai Carabinieri. Agenti armati, muniti di giubbotto antiproiettile e mitra. Nel cielo un elicottero perlustrava l'intera area. Secondo quanto riportato da Bergamonews, si tratta di normali servizi di controllo del territorio. Gli ultimi controlli di questo genere risalgono allo scorso 27 gennaio quando, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli del territorio voluti dal Ministero dell’Interno a seguito degli attentati in Francia, erano state controllate 30 persone, di cui 21 stranieri, e 6 veicoli.
8 - Fiera dei Librai, domani la chiusura, ma già registrati 165mila visitatori e 22mila libri venduti
i concluderà domenica 1 maggio la 57esima Fiera dei Librai di Bergamo, che ha però già registrato circa 165mila visitatori in 16 giorni di manifestazione (contro le 160mila presenze complessive del 2015), con oltre 22mila libri venduti. Il gran finale sarà alle ore 18 di domenica al Teatro Donizetti, dove, in occasione dell’evento conclusivo con Dacia Maraini e Cristina Donà, si terrà un momento di condivisione con la città per la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica conferita alla 57esima Fiera dei Librai di Bergamo. Interverranno il sindaco Giorgio Gori, Giorgio Ambrosioni, presidente di Confesercenti Bergamo, Antonio Terzi della Li.Ber Associazione Librai Bergamaschi e Ornella Bramani, direttore artistico della della Fiera. Grande successo di partecipazione ai 117 incontri con gli autori (20 in più rispetto al 2015), con circa 10.320 persone (6.500 nel 2015) che hanno seguito con interesse le numerose presentazioni di libri, scrittori, piccoli editori, storie del territorio e dibattiti.
9 - Palazzolo, incendio sul tetto del centro commerciale
Alle 18.30 circa di venerdì 29 aprile, sul tetto del centro commerciale Fidelio di Palazzolo sull’Oglio, Comune bresciano al confine con la provincia di Bergamo, è divampato un incendio. La scintilla che avrebbe causato le fiamme sarebbe partita dal camino di un ristorante. Il fumo si è visto da decine di chilometri di distanza, anche dai comuni della Bergamasca. I Vigili del Fuoco intervenuti pochi istanti dopo sono riusciti a contenere le fiamme e, conseguentemente, anche i danni. Fortunatamente non ci sarebbero feriti.
10 - La Regione dà l'ok all'assunzione di 25 nuove persone nella sanità bergamasca
Medici anestesisti rianimatori e infermieri destinati agli interventi di soccorso: sono queste le professionalità che la sanità lombarda sta cercando sul mercato del lavoro. 188 nuovi posti, di cui 25 nella Bergamasca. È stata la Regione Lombardia a dare il via libera alle nuove assunzioni attraverso una delibera che autorizza Asst e Irccs a procedere. Il reclutamento, stabilisce la delibera, dovrà avvenire, in via prioritaria, utilizzando le graduatorie proprie di ogni struttura e, in subordine, usando quelle vigenti e messe a disposizione da tutte le Asst e gli Irccs. Nel territorio orobico si cercano: all'Asst Papa Giovanni XXIII 8 infermieri e 6 medici anestesisti rianimatori; all'Asst di Bergamo Est 1 infermiere e 4 medici anestesisti rianimatori; all'Asst di Bergamo Ovest 3 infermieri e 3 medici anestesisti rianimatori.
11 - Zogno, ladri si intrufolano in un'abitazione ma vengono messi in fuga e inseguiti dai vicini
La sera di giovedì 28 aprile, nel centro storico di Zogno, due ladri si sono intrufolati nell’abitazione di un anziano, al primo piano, salendo su un muretto e arrampicandosi dalla grondaia fino al terrazzo. Ma sono stati visti dai vicini di casa dell'uomo, che hanno dato immediatamente l’allarme ai Carabinieri e ad altri residenti della contrada Foppa. Quando i due ladri sono usciti di casa c’è stato lo scontro con le persone accorse sul posto, come spiega Lidia Sonzogni a L'Eco di Bergamo: «Uno di loro ha estratto un lungo cacciavite, minacciandoci. E volevano prenderci a pugni. Si sono messi persino a ridere, prendendosi beffa di noi». A quel punto i due ladri sono fuggiti lungo il viale principale del paese, fino alla rotatoria sulla strada provinciale, sempre inseguiti da un gruppetto di persone. Al rondò ad attenderli un complice in auto. I malviventi si sono così dileguati.
12 - Castione, alcuni dei migranti ospitati in paese hanno deciso di diventare cristiani
Come racconta Bergamonews, è iniziato ufficialmente venerdì 29 aprile il cammino di preparazione al battesimo per alcuni dei migranti ospiti a Villa Jesus a Castione della Presolana. La casa, messa a disposizione dalla Parrocchia Santa Maria Immacolata delle Grazie di Bergamo, ospita dal luglio 2015 una trentina di profughi richiedenti asilo politico. Nella giornata di venerdì 29 aprile, nella chiesetta di San Rocco, don Massimo Rizzi, responsabile dell’ufficio Migranti della Diocesi di Bergamo, e un padre filippino hanno iniziato i percorsi individuali per alcuni dei profughi che hanno richiesto di poter diventare cristiani. Un cammino di fede che si inserisce nell’accoglienza, gestita dalla Caritas della Diocesi di Bergamo, che ha permesso anche di vivere momenti molto intensi di vita in comune, come la creazione di un orto, le lezioni di italiano e di un laboratorio artistico.
29 APRILE
1 - Italcementi, oggi lo sciopero nazionale e il corteo a Bergamo. La politica si schiera con i lavoratori. Adesione al 95% per i sindacati
Venerdì 29 aprile si è tenuto lo sciopero nazionale per Italcementi, con un grande corteo che ha avuto luogo a Bergamo, città sede dello storico gruppo. Alla manifestazione hanno partecipato più di mille persone (1.500 secondo i sindacati), tutte desiderose di mostrare vicinanza agli oltre 400 lavoratori bergamaschi che, secondo il piano presentato nelle scorse settimane dalla HeidelbergCement, perderanno il proprio posto di lavoro o si vedranno ricollocati in altre sedi dell'azienda. Dopo aver sfilato per le strade del centro con striscioni di protesta e cori, il corteo ha raggiunto via Camozzi, ovvero la via in cui si trova la sede Italcementi. Qui hanno parlato alcuni dei politici presenti, in primis il sindaco Giorgio Gori: «Abbiamo condiviso il senso della battaglia e la preoccupazione per le famiglie dei lavoratori. La trattativa dovrà avere un obiettivo chiaro, ovvero la revisione del piano con un suo ridimensionamento. Perché ci sono competenze che possono essere utili per il domani, anche quando l’integrazione sarà completata. I lavoratori meritano rispetto per la storia che con il loro lavoro hanno tracciato in Italcementi. Auspico che gli impegni assunti da Carlo Pesenti si traducano concretamente». Successivamente ha preso la parola l'assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte, che è intervenuto a nome della Regione dopo che il governatore Maroni, che avrebbe dovuto essere presente, ha dovuto dare forfait all'ultimo momento: «Le istituzioni saranno giudicate per quello che faranno, che saranno in grado di fare - ha detto Sorte -. La Regione Lombardia ha e avrà una voce sola. Riteniamo che vada rilanciata al massimo la ricerca, su tutto il territorio». Ha infine parlato il presidente della Provincia Matteo Rossi: «Non vi lasceremo soli. Metteremo in campo politiche attive a cui dovrà partecipare anche Italcementi». Presenti anche diversi parlamentari del Pd come Elena Carnevali, Antonio Misiani e Beppe Guerini, esponenti della Lega, come il segretario provinciale Daniele Belotti, e del Movimento 5 Stelle, come il consigliere regionale Dario Violi e alcuni sindaci della nostra provincia. Ad aprire il corteo le donne Italcementi e lavoratori da tutta Italia.
Intanto, nel pomeriggio, i sindacati hanno comunicato che l'«adesione allo sciopero è stata del 95%. Sono stati più di 1500 i lavoratori Italcementi che questa mattina hanno sfilato nel centro di Bergamo per lo sciopero nazionale contro la vendita a Heidelberg». Angelo Dessì, Rsu storico dello stabilimento orobico, ha dichiarato: «Non si può lasciare un intero territorio in balia del mercato. Dov’è quella responsabilità sociale d’impresa con cui i nostri vertici si sono, per anni, sciacquati la bocca?». Per Ferdinando Piccinini, segretario generale Cisl di Bergamo, «in nessuna delle vertenze di questi anni abbiamo assistito a atteggiamenti così irresponsabili nei confronti di persone e territorio. A 8 mesi dall’annuncio non abbiamo potuto confrontarci realmente sul piano industriale. Tutto questo è inaccettabile».
2 - Nuove rotte dall'aeroporto, a Colognola si loda l'iniziativa del sindaco Gori
L’Associazione "Colognola per il suo futuro" ha espresso venerdì 29 aprile soddisfazione per la proposta avanzata dal sindaco Giorgio Gori circa le nuove rotte degli aerei in partenza e arrivo all'aeroporto di Orio al Serio. L'associazione scrive: «In merito alla revisione e diversificazione delle rotte, il fatto che la Commissione aeroportuale abbia recepito tale proposta è per l’associazione un atto da sempre ritenuto necessario, dal momento che la legge impone di adottare le misure atte a ridurre il numero delle persone esposte all’inquinamento acustico superiore ai 60 decibel. È oltretutto inammissibile che un aeroporto con un traffico così intenso convogli quasi tutti i decolli su un’unica rotta: quella che dal 2009 attraversa in pieno Colognola, sorvolando a bassa quota ben 5 scuole ed arrecando pesantissimi danni alla qualità di vita dei suoi abitanti. In contrasto con quanto previsto dal Psa e dal Via del 2003, che aveva autorizzato lo sviluppo a condizione che gravasse sui territori meno antropizzati, escludendo Colognola dalle aree interferite, il fatto che oggi, invece, la maggioranza dei cittadini esposti al rumore (parliamo di migliaia di persone!) sia concentrata unicamente nel nostro quartiere residenziale, costituisce una violazione ed una discriminazione inaccettabile, contro la quale abbiamo sempre lottato, anche intraprendendo azioni legali, quali i due ricorsi al Tar di Brescia ed al Consiglio di Stato, le cui sentenze hanno annullato la zonizzazione acustica aeroportuale del 2010, che aveva illegittimamente declassato Colognola a “zona di rispetto aeroportuale”. Non possiamo quindi che apprezzare le iniziative poste in atto dal Sindaco Gori, in linea con gli impegni assunti a tutela dei nostri diritti e con i criteri di giustizia ed equanimità. Ci auguriamo che le verifiche di Arpa e la validazione di Enav vengano attuate con tempestività e che con altrettanta tempestività sia effettuata la nuova sperimentazione per porre rimedio all’attuale situazione, illegittima e ingiustamente discriminante. Come sempre, non vogliamo calpestare i diritti altrui, ma chiediamo che anche i nostri siano riconosciuti e rispettati».
3 - Ponte Selva, incidente tra un'auto e un pullman. Nessun ferito
Non c’è stato fortunatamente nessun ferito nell'incidente avvenuto tra un pullman e un’automobile venerdì 29 aprile a Ponte Selva, intorno alle 13, precisamente lungo la provinciale 48 della Valbondione. Lo scontro ha avuto luogo all'altezza del bivio per Parre, all’incrocio tra la provinciale e via Libertà. Il pullman, proveniente come l'auto da Valbondione, stava per immettersi in via Libertà in direzione Parre. Per farlo, si è allargato sulla sinistra per compiere più agevolmente la curva a destra. La vettura che seguiva il pullman, però, non si è accorta né del semaforo a comando che blocca gli altri veicoli durante la manovra, né del pullman, finendo per andargli addosso. Le cause dell'incidente sono ancora da accertare.
4 - Morti sospette all'ospedale di Piario, si difende la caposala a cui sono stati trovati flaconi di Valium a casa
È ancora molto lunga la strada verso la verità nell'inchiesta sulle morti sospette avvenute tra il 2014 e il 2015 all'ospedale Locatelli di Piario. Alla fine della scorsa settimana, infatti, i Carabinieri della compagnia di Clusone si sono presentati con un ordine di perquisizione a casa di Paola Bosio, 54enne di Oneta, già indagata, assieme al primario e ad altri 8 medici, per concorso colposo in omicidio preterintenzionale in relazione ai misteriosi decessi. E da lì gli inquirenti se ne sono andati con una dozzina di confezioni di medicinali e un carico di garze, cateteri, siringhe e pannoloni. Dei primi la provenienza è certa: riportavano la dicitura prevista per tutti i farmaci utilizzati negli ospedali. La Bosio li avrebbe sottratti dal suo reparto. Gli altri sarebbero usciti da una struttura privata della Val Seriana, ma sul punto sono ancora in corso accertamenti. Quel che è sicuro è che nei confronti della dipendente l’azienda socio sanitaria Bergamo-Est avvierà nei prossimi giorni un procedimento disciplinare. Il sostituto procuratore Carmen Pugliese ha comunicato ai vertici l’esito del blitz, allegando il verbale di sequestro. Dopo la scoperta dei medicinali, la caposala avrebbe cercato di difendersi dicendo: «Anche altre colleghe lo fanno». Parole che, se confermate, aprirebbero una nuova pista d'indagine. Le forze dell'ordine, infatti, hanno aperto l'inchiesta su Anna Rinelli, l'infermiera accusata di omicidio preterintenzionale, dopo che la Bosio si è presentata in caserma a denunciare la collega. Per fare luce anche su questo aspetto, il pm ha convocato come testimoni altre due infermiere (dopo le dieci interrogate settimana scorsa) per la giornata di venerdì 29 aprile.
5 - Nella notte incidente lungo la A4 tra Grumello e Telgate. Cinque feriti, nessuno in pericolo di vita
Alle 2 circa della notte tra giovedì 28 e venerdì 29 aprile, lungo il tratto di autostrada A4 compreso tra i caselli di Grumello e Telgate-Ponte Oglio (in direzione Brescia), due auto si sono scontrate causando il ferimento di 5 persone. Si tratta di persone di età compresa tra i 32 e i 50 anni. Immediato l'intervento dei sanitari, che hanno prestato le prime cure ai feriti (fortunatamente nessuno di loro ha riportato gravi danni) e hanno poi ricoverato i coinvolti agli ospedali di Chiari e Iseo. Nessuno di loro è in pericolo di vita fortunatamente. Ancora da accertare le cause dello scontro.
6 - Nulla si muove sul caso moschea a Bergamo, continua lo scontro interno alla comunità islamica
Nonostante tutti i tentativi del Comune di mediare tra le parti, resta apparentemente insanabile la spaccatura interna alla comunità islamica bergamasca. Il Centro culturale di via Cenisio resta chiuso per volontà del presidente Mohamed Saleh, e così molti fedeli, iscritti al neonato Comitato musulmani di Bergamo, continuano a pregare per strada, creando evidenti disagi per i residenti. Una situazione che Palazzo Frizzoni ha già definito più volta insostenibile, ma che pare ancora lontana dalla soluzione. Come spiega il Corriere della Sera Bergamo, finora si è tentata la strada della mediazione, ma gli abitanti del quartiere ora vorrebbero un intervento forte. Qualcuno invoca lo sgombero: «Andremo dal questore e dal prefetto — dice Gianenrico Bettinelli, che abita accanto alla moschea —. Il Comune sta prendendo in giro i residenti oppure gli islamici stanno prendendo in giro il Comune, perché qui non è cambiato niente». Il nodo è la frattura nella comunità islamica. Un gruppo sta con il presidente del Centro, Mohamed Saleh. Un altro, riunito nel Comitato musulmani, non riconosce più Saleh come presidente e vorrebbe un nuovo direttivo. È questo gruppo che prega per strada da un paio di mesi, da quando Saleh ha chiuso a chiave la moschea, sia perché ci sono dei lavori da fare, sia per tentare di stemperare le tensioni. «La nostra non è una protesta — dice il Comitato —. È un obbligo religioso che dura circa 30 minuti per quattro volte al giorno (all’alba non preghiamo in via Cenisio). E l’unica preghiera in cui viene utilizzata parte della carreggiata è quella serale, quando il numero di presenti è più elevato». La giunta, nei giorni scorsi, aveva offerto al Comitato la possibilità di pregare (a pagamento) in una sala comunale. Ma gli islamici, al momento, hanno rifiutato. «Nell’elenco delle sale comunali non ce n’è una con la capienza superiore alle 90 persone — spiegano —. Il sabato si arriva anche a 280 e il venerdì a 500 persone. Gli spazi che hanno una capienza di 200 persone sono sale conferenza, non adatte al rito della preghiera».
7 - Il Comune stanzia 55mila per i pasti ai più bisognosi
Giovedì 28 aprile, la Giunta del Comune di Bergamo ha dato il via libera allo stanziamento di 55mila euro destinati alla consegna dei pasti a domicilio ad anziani e persone fragili. La delibera è stata presa su proposta dell’assessore alla Coesione Sociale Maria Carolina Marchesi per la realizzazione del progetto “Ol disnà”, in convenzione con l’organizzazione di volontariato Aiuto per l’Autonomia Onlus. Il progetto consente la consegna di 220 pasti al giorno in tutta la città (eccezion fatta per Città Alta, nella quale il servizio è garantito in collaborazione con la Cooperativa Città Alta) per un totale di 80mila pasti all’anno. I volontari dell’Associazione contribuiscono così a sostenere l’autonomia di tante persone anziane, disabili e segnalate dai Servizi Sociali in città, realizzando anche un servizio di trasporto sociale in particolari situazioni. Il costo di un pasto completo (primo, secondo, contorno, frutta e pane) è di soli 4,50 euro; il progetto prevede però anche la consegna di 5.600 pasti gratuiti all’anno a una quindicina di persone in particolari situazioni di disagio economico. Sono quasi un centinaio i volontari coinvolti nell’iniziativa. Secondo i termini della convenzione, il Comune di Bergamo eroga un contributo di 30mila euro per coprire i maggiori costi a carico dell’organizzazione e costituisce un fondo di 25mila euro per i pasti erogati gratuitamente alle persone in situazione di fragilità economica.
8 - Sabato 28 maggio un evento per rilanciare il commercio nel centro città
Palazzo Frizzoni e le associazioni dei commercianti hanno fissato per sabato 28 maggio un'iniziativa tesa a rilanciare il commercio nel centro città. Quel giorno i negozi potranno praticare sconti od offrire omaggi per invogliare la clientela a venire in centro. «Da parte sua il Comune, per quel giorno, applicherà il biglietto dei mezzi pubblici giornaliero» scrive Mirko Isneghi sul proprio profilo Facebook. Già presidente della 1ª Circoscrizione nella seconda metà degli anni ’90, Isnenghi ha un negozio di ottica in via Tasso e ha spesso criticato le diverse amministrazioni sulla gestione del commercio. La proposta del 28 maggio è stata formulata nel corso di una riunione tenutasi la sera di giovedì 28 aprile tra Comune e commercianti.
9 - Val Gandino, si studia l'ipotesi di rilanciare l'industria tessile e della cosmesi
L'Eco di Bergamo del 29 aprile spiega che la Val Gandino sta valutando la possibilità di rilanciare due settori industriali che, anni or sono, rappresentavano il fiore all'occhiello di quel territorio. Stiamo parlando del tessile e della cosmetica. Un ritorno al passato su cui la Val Gandino intende misurarsi. Potrebbero essere il ritorno della bachicoltura e la filatura della seta i nuovi orizzonti di quella che un tempo era la "Valle dell’Oro", dove il tessile in ogni forma e accezione è stato core business incontrastato degli ultimi secoli. L’opportunità per lanciare una nuova intrigante sfida è quella della Festa del Tessile di domenica, dalle 14 al Museo di Leffe, dove in coincidenza con la festa del Lavoro si parlerà proprio di bachi, del pregiato filo di seta e della possibile reintroduzione di questa lavorazione in Valle. «In questi giorni - conferma Gianfranco Bosio, direttore del museo - abbiamo portato da Padova alcune foglie di gelso, per nutrire i bachi che alleviamo a scopo didattico e che sono alla base del ciclo completo in mostra nell’esposizione». Padova non è meta qualsiasi: è infatti sede del Crea-Api, l’ente di ricerca del Ministero dell’Agricoltura per la ricerca in apicoltura e bachicoltura, diretto da Silvia Cappellozza, che conserva dal 1871 una banca dati inestimabile. Un centro di gravità (sul tipo di quello che è per il mais il Crea di Bergamo) cui guarda con interesse il mondo dell’artigianato seriano. «Siamo ad una fase embrionale - conferma Filippo Servalli del Distretto de “Le Cinque terre della Val Gandino” - ma molto stimolante. Ci sono colossi della moda come Hermès e Versace che ipotizzano di ricostruire una filiera corta della seta italiana ed europea. Una delegazione italo-francese (Crea Api Padova e Lione-Hermès) si è recata in Estremo Oriente, dato che il mercato segnala con insistenza l’involuzione qualitativa della seta cinese. Oggi in Italia si importano 3.000 tonnellate all’anno di filati di seta dalla Cina, poi lavorati dai diversi setifici. Per coprire il 10% del fabbisogno italiano, con nuova seta di qualità, basterebbero 10.000 ettari coltivati a gelso da frutto. C’è un mercato che in questo senso tende ad aumentare la domanda, al punto che sono economicamente sostenibili esperienze che a Vicenza vedono protagonista un’azienda orafa (oro e seta per creare gioielli) e nel Milanese due aziende legate alla cosmetica».
10 - Verdello, via tavolo e panchine al parco per «troppe chiacchiere»
Dopo le proteste dei residenti, il Comune di Verdello ha deciso di togliere dal parco tavolo e panchine, onde evitare così che una compagnia di ragazzi chiassosi che si ritrova solitamente nel parco di via della Repubblica continua a importunare chi abita nei dintorni con schiamazzi e grida. Una soluzione che però sta suscitando in paese malumori e polemiche. «Se questo gruppo di ragazzi si sposta in un altro giardino e continuerà a disturbare, toglieremo le panchine anche da lì?», è la domanda che si pone il capogruppo della minoranza "Verdello di tutti", Rita Rovaris, che nei giorni scorsi ha inviato all’Ufficio tecnico comunale una richiesta per sapere il motivo ufficiale della rimozione di panchine e tavolo dal piccolo piazzale che si trova su un lato del parco. «In paese – spiega Rovaris – girava voce che erano stati eliminati perché utilizzati di sera da una compagnia di ragazzi che disturbavano gli abitanti nelle case vicine. Ho pensato che potesse non essere vero e che, magari, erano state tolte per manutenzione. Dall’Ufficio tecnico è, però, poi arrivata la risposta che sono stati rimossi per ordine dell’amministrazione comunale».
28 APRILE
1 - Madre di due figli di Canonica muore in un incidente sull'Autosole
Maria Teresa Pirozzi, di 46 anni, residente a Canonica D’Adda, è morta nella notte fra mercoledì e giovedì in un incidente sull’autostrada del Sole. Ne ha dato notizia il sito Bergamonews. La donna stava viaggiando con il figlio 23enne in direzione di Giugliano (Napoli) per far visita ad alcuni parenti. Nel tratto tra Ceprano e Frosinone, intorno alle 4.30 del mattino, la loro “Fiat 500” ha tamponato un tir. La violenza dell’impatto ha fatto ribaltare l’utilitaria e la donna è stata sbalzata fuori dall’abitacolo, morendo sul colpo. Il figlio, ferito, è stato trasportato all’ospedale Spaziani di Frosinone. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Tra le possibili cause non si esclude quella di un colpo di sonno. Maria Teresa Pirozzi, viveva a Canonica d’Adda da una quindicina d’anni e dopo aver gestito un negozio di frutta e verdura, negli ultimi tempi si dedicava ai servizi infermieristici a domicilio. Lascia nel dolore anche un altro figlio sedicenne e il marito.
2 – Donna annegò nella roggia: chiesta la condanna dell’ex sindaco di Cividate
Il pubblico ministero Maria Esposito ha chiesto la condanna a un anno di reclusione (rito abbreviato) per l’ex sindaco di Cividate, Luciano Vescovi, 42 anni, per il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Battista Longo, 65, e per il geologo Renato Caldarelli, 53, finiti davanti al gup con l’accusa di omicidio colposo per la morte di una donna caduta in una roggia. Daniela Belotti, ex infermiera e bidella delle medie di 57 anni, il 18 settembre 2013, percorrendo in bici via Spaventa dopo aver accompagnato la nipotina alla scuola materna, a cento metri da casa venne colpita da un’emorragia cerebrale e perse il controllo del manubrio finendo contro il guardrail. La bidella, sbalzata di sella, cadde nella roggia Sale, 4 metri più in basso. Un 75enne, Angelo Terzi, corse ad aiutare la donna lanciandole una corda, ma il tentativo si salvarla si rivelò vano. Per due giorni vigili del Fuoco e sommozzatori si prodigarono nelle ricerche, ma il corpo, trascinato dalla corrente, fu ritrovato solo due giorni dopo in un piccolo canale di Covo. I familiari della donna si sono costituiti parte civile al processo. Secondo una perizia di parte, l’altezza della barriera installata dal Comune avrebbe dovuto essere più alta di 40 centimetri (1 metro e 10 anziché 70 cm). Al tecnico comunale è contestato l’affidamento dell’incarico al geologo, privo delle competenze professionali richieste per firmare il progetto. Al geologo è contestato di non aver valutato adeguatamente il potenziale pericolo, mentre all’ex sindaco di non aver provveduto al controllo tecnico dell’efficienza dei dispositivi di sicurezza installati.
3 – Ztl via San Bernardino: da giugno multa a chi passa di notte
Scattano in estate le nuove zone a traffico limitato da Borgo San Leonardo al Donizetti, fino alla funicolare. In tutto saranno messi in funzione 14 nuovi varchi elettronici. È la seconda tranche di limitazioni introdotte in città bassa con l’obiettivo è impedire gli accessi a Città Alta e ad alcune vie del centro città, dove le Ztl esistenti sono poco rispettate. Nei giorni scorsi i vigili hanno iniziato la«campagna informativa» in via San Bernardino: una pattuglia al varco dopo l’istituto Palazzolo avverte gli automobilisti che la telecamera è accesa e che tra un mese scatteranno le multe (84 euro). Il periodo di prova, dalle 23 alle 7, terminerà a fine maggio e da giugno si farà sul serio. In questi primi giorni di test le telecamere hanno fotografato tra i 30 e 40 passaggi di veicoli non autorizzati nelle otto ore di divieto. L'assessore alla mobilità Stefano Zenoni ha spiegato che la Ztl notturna è un passo «condiviso con commercianti e residenti di Borgo San Leonardo». L'intenzione è arrivare a un’estensione h24 della Ztl.
4 - Ospedale di Piario, caposala accusata di peculato
Nell’inchiesta sul reparto di Medicina generale dell’ospedale di Piario, che vede come principale indagata l’infermiera Anna Rinelli, 43 anni, accusata di aver iniettato ad alcuni pazienti forti dosi di tranquillanti non prescritti, causando la morte di alcuni di loro, emerge ora un nuovo capitolo. La caposala Paola Bosio, 53 anni, già sotto inchiesta con il primario e ad altri 8 medici per concorso colposo in omicidio preterintenzionale, è finita sotto la lente degli inquirenti dopo che in casa sua e nell'auto sono state trovate alcune (pare una dozzina) confezioni di farmaci ad “esclusivo uso ospedaliero”, anche se comuni, evidentemente prelevate dal reparto. La scorsa settimana in procura erano state sentite dieci colleghe della Rinelli e, forse a seguito di quegli interrogatori, i carabinieri di Clusone sono andati a perquisire l’abitazione della caposala in via Pedretti a Oneta. Oltre ai farmaci sono state rinvenute anche siringhe, garze e bende. Per la caposala quindi scattata l'accusa di peculato. L’appropriazione dei medicinali non avrebbe nulla a che fare con le morti sospette, delle quali resta accusata solo la Rinelli, e probabilmente questo filone d’indagine verrà stralciato da quello principale. Tuttavia, si è lasciato sfuggire un investigatore, «dà l’idea del contesto». Ieri mattina il sostituto procuratore Carmen Pugliese ha comunicato l’esito della perquisizione ai vertici dell’Asst di Bergamo. La caposala potrebbe andare incontro da subito a provvedimenti disciplinari da parte dell’azienda ospedaliera di Seriate. Va ricordato comunque che nel novembre scorso era stata Paola Bosio a denunciare la Rinelli, dopo averla fatta controllare, insospettita dall’uso eccessivo di Valium e da alcune morti sospette riscontrato nel reparto.
5 - Forno crematorio chiuso per lavori, le salme saranno cremate in provincia di Varese
Dal 2 maggio al 15 settembre, il tempio crematorio presso il Cimitero Monumentale di Bergamo sarà chiuso per lavori. Durante questo periodo, il servizio di cremazione del Comune, garantito dalla società “S.C.B.”, provvederà a proprie spese al trasporto delle salme e dei resti da Bergamo al tempio crematorio del Cimitero di Giubiano (VA). “S.C.B.” provvederà alla successiva consegna dell’urna cineraria presso il Cimitero di Bergamo. I lavori previsti sull’impianto di via Pirovano ridurranno notevolmente i tempi previsti per le cremazioni e la conseguente lista d’attesa. La previsione è di raddoppiare le cremazioni che si svolgono in un anno.
6 – Boom del mercato auto nel 1° trimestre. A Bergamo vendite record: +31,7%
Nei primi tre mesi di quest’anno le immatricolazioni di auto a Bergamo sono aumentate in media del 31,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. Sono state venduti 8.903 automezzi, contro i 6.761 del 2014. In Lombardia l’aumento si è attestato al 24,4%, in Italia al 21%. Ad aprile tuttavia c’è stato un rallentamento, complici le imminenti scadenze fiscali. Sul nuovo, secondo gli esperti dell’Ascom, hanno sicuramente influito le campagne aggressive delle case produttrici.
7 - Omicidio di Albano, l’autopsia conferma: è stata un’esecuzione
Sono stati due colpi di pistola a uccidere Zhinju Hu, il 23enne di origine cinese ritrovato cadavere venerdì mattina in un bosco di Albano Sant’Alessandro. È quanto emerso dall’autopsia eseguita mercoledì all’ospedale Papa Giovanni. Zhinju Hu lavorava nella sala slot “Las Vegas” di via Cavour ad Albano e secondo le prime indagini sarebbe stato prelevato dai suoi aguzzini la notte prima del ritrovamento. Dopo averlo incaprettato, legato mani e piedi con del nastro adesivo sulla bocca, i killer gli hanno sparato a sangue freddo, probabilmente mentre era steso a terra. L’omicidio, con ogni probabilità, è avvenuto in un luogo diverso da dove è stato ritrovato il cadavere, visto che nella zona boscosa sopra Albano sono state rinvenute solo poche gocce di sangue. A rendersi conto della “sparizione” di Hu era stata, venerdì mattina, una dipendente della sala slot, che ha trovato la porta del locale aperta. Dalla sala erano spariti solo i documenti e il telefono della vittima, che non aveva precedenti con la giustizia. Secondo gli inquirenti è possibile che il delitto sia una vendetta maturata negli ambienti del gioco d’azzardo e che gli assassini fossero dei professionisti. Non si esclude che Hu si sia ribellato a esponenti della criminalità organizzata.
27 APRILE
1 - Venerdì 29 aprile sciopero nazionale per Italcementi. A Bergamo anche il governatore Maroni
È fissato per venerdì 29 aprile lo sciopero nazionale per Italcementi. Lavoratori, sindacati e Rsu di tutta Italia saranno in corteo nel capoluogo orobico, alla presenza anche del governatore lombardo Roberto Maroni e dei rappresentanti di tutti gli stabilimenti del gruppo. La manifestazione nazionale è stata organizzata dai sindacati «per protestare contro il piano industriale di HeidelbergCement, per salvaguardare l’occupazione e per un piano sociale di ricollocazione». In contemporanea, in ogni sito produttivo del gruppo verranno attuati presidi per tutte le 8 ore di sciopero proclamate. Oltre a Maroni, al corteo parteciperanno anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il presidente della Provincia Matteo Rossi. Il programma prevede il ritrovo alle 10.15 in via Madonna della Neve, con partenza del corteo fissata 15 minuti dopo. La manifestazione proseguirà per via Martiri di Cefalonia, via Angelo Maj, viale Papa Giovanni XXIII, largo Porta Nuova, il Sentierone, via Tasso, via Contrada dei Tre Passi, fino a via Camozzi, dove, di fronte all’ingresso della sede Italcementi, si svolgerà il presidio. Qui ci saranno gli interventi di Giuseppe Mancin, Segretario Generale della Feneal Uil Bergamo; delle Rsu della sede e dei vari stabilimenti; del sindaco di Bergamo, del presidente della Provincia, di Ferdinando Piccinini, Segretario Generale CISL Bergamo, del presidente della Regione Lombardia e di Walter Schiavella, Segretario Generale della Fillea Cgil Nazionale.
2 - All'ospedale Papa Giovanni impiantato un nuovo e innovativo defibrillatore
Paola Ferrari e Fabrizio Giofrè dell’Unità di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione Cardiaca dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, diretta da Paolo De Filippo, hanno impiantato martedì 26 aprile, per la prima volta in Italia, l’ultima versione del defibrillatore sottocutaneo rinominato EMBLEMTM MRI S-ICD®, evoluzione tecnologica dell’unico dispositivo al mondo che, inserito sottocute, non tocca l’apparato cardiovascolare. Quest’ultima versione del dispositivo, oltre alla sicurezza e all’efficacia garantite dal precedente, è compatibile con la Risonanza Magnetica a 1,5 tesla, e, grazie a un particolare algoritmo, è in grado di effettuare una diagnosi precoce della fibrillazione atriale, la più frequente aritmia cardiaca nella popolazione e una delle principali cause di ictus. L’impianto del defibrillatore è stato eseguito su un uomo di 58 anni che, durante accertamenti per una grave malattia aritmica genetica, ha sperimentato un arresto cardiocircolatorio intraospedaliero trattato mediante l’utilizzo di un defibrillatore esterno e pertanto candidato all’impianto di un device in grado di riconoscere e interrompere tempestivamente un’altra possibile aritmia fatale. Data la giovane età del paziente i medici hanno optato per un dispositivo interamente extracardiaco che fosse compatibile con la Risonanza Magnetica e monitorabile dal domicilio del paziente. «Siamo molto soddisfatti di poter offrire ai nostri pazienti, affetti da patologie cardiache molto serie, una terapia salvavita innovativa, che comporta rischi di complicanze molto ridotti, con un impatto contenuto anche in termini estetici e di comfort, aspetti da non trascurare specie nei pazienti più giovani» ha commentato Paolo De Filippo. «Al momento però non tutti possono usufruire di questo nuovo device - precisa Fabrizio Giofrè -. La selezione del paziente va fatta in base a una precisa valutazione di parametri elettrici a garanzia dell’efficacia del sistema in caso di aritmie» L’intervento è stato condotto attraverso una tecnica chirurgica ormai assodata per l’equipe dell’Unità di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione Cardiaca e per cui, negli ultimi due anni, il Papa Giovanni si è affermato come uno dei Centri di riferimento per la formazione sia livello nazionale che internazionale. «Le sue due componenti, il generatore di impulsi e l’elettrocatetere, vengono posizionati rispettivamente lungo la linea ascellare sinistra e nella regione parasternale attraverso dei sistemi dedicati che richiedono particolare attenzione – spiega Paola Ferrari –. Il nostro centro ha sviluppato una tecnica chirurgica innovativa di impianto di questi dispositivi che riduce a 2 le incisioni necessarie, invece delle 3 che precedentemente venivano consigliate, ed alloggia il device non più sottocute ma sotto il muscolo».
3 - Mozzanica, giovedì sarà svolta l'autopsia sul cadavere di Alessandro Surace, il 18enne morto la notte di sabato insieme a due amici a Caravaggio
È fissata per giovedì 28 aprile, all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo, l'autopsia sul cadavere di Alessandro Surace, il 18enne di Mozzanica tragicamente morto insieme a due amici suoi coetanei, Alessio Manara e Daniele Colombelli, la notte di sabato 23 aprile a Caravaggio. Surace si trovava alla guida della vettura che si è scontrata con un'altra auto proveniente dalla direzione opposta. I funerali di Manara e Colombelli si sono tenuti il pomeriggio di martedì 26 aprile e anche Surace, durante la funzione, è stato ricordato. Le sue esequie si terranno soltanto dopo l'autopsia.
4 - Chiusa l'inchiesta sul giro di prostituzione minorile che ha portato all'arresto di 6 bergamaschi, tra cui l'ex parroco di Solza e Corrado Fumagalli
È stata notificato l'atto di conclusione delle indagini che vedono coinvolti 6 indagati bergamaschi (su 12) accusati di prostituzione minorile per gli incontri ripetuti, e dietro compenso, con quattro ragazzini. Tra le persone sotto inchiesta anche l’ex parroco di Solza, ora sospeso, don Diego Rota e il noto conduttore del programma "hot" Sexy Bar Corrado Fumagalli. Sono passati circa due mesi dalle prime misure cautelari e il pm di Brescia Ambrogio Cassiani, che coordina le indagini, è stato chiaro: nessun patteggiamento con sospensione condizionale della pena. Gli avvocati degli indagati, infatti, in queste settimane avrebbero sondato il terreno, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera Bergamo, su questa ipotesi giudiziaria. Ma la Procura ha alzato un vero e proprio muro: nessun accordo per patteggiare che preveda la condizionale. Vale a dire: si patteggia solo fissando una pena da scontare, che si tratti di affidamento ai servizi sociali o di reclusione (improbabile, perché il reato prevede da 1 a 6 anni, e sotto i quattro si passa all’affidamento in prova). Come spiega il Corriere, il sostituto procuratore potrebbe ora chiedere il giudizio immediato o il rinvio a giudizio, quindi con udienza di fronte al giudice dell’udienza preliminare. L’inchiesta ruota attorno a quattro ragazzini bergamaschi, classe 1999, contattati dagli indagati via internet per più appuntamenti tra il 2014 e il 2015. Le indagini erano state precedute da un’altra operazione della procura di Brescia e dei Carabinieri, basata sulle rivelazioni di un altro minorenne: condannato l’unico imputato di quel caso.
5 - Omicidio di Albano, parla la sorella della vittima
Bisognerà attendere ancora qualche giorno per i risultati dell'autopsia sul corpo di Zhijun Hu, il 23enne cinese di Albano Sant'Alessandro freddato giovedì notte da killer professionisti con due colpi di pistola sparati da distanza ravvicinata ad altezza del cuore. Una vera e propria esecuzione nei confronti del ragazzo, che in paese gestiva la sala slot Las Vegas. Intanto gli inquirenti continuano ad indagare per cercare di ricostruire i motivi di questo tragico omicidio. Il Giorno, tentando di ricostruire la vita di Hu, è andato fino a Bolzano, dove il ragazzo aveva vissuto e dove il padre, Changxian Hu, gestisce il bar Cristallo in via Palermo, uno dei punti di ritrovo più frequentati del quartiere Don Bosco. Nel locale lavora anche la sorellastra, Chen Xueying, assieme al marito. La notizia della morte di Zhinjun l’ha raggiunta venerdì mattina ed è stato uno choc: «Ci ha telefonato la sua socia in affari spiegando che lui non rispondeva al telefono e che la sala giochi era rimasta aperta e incustodita. Abbiamo subito capito che era successo qualcosa di grave. Io e mio marito ci siamo precipitati ad Albano. Mentre eravamo lì, i Carabinieri ci hanno detto che era stato trovato il cadavere di un giovane cinese. Ma ancora non sapevamo che si trattava di mio fratello». Chen racconta poi che tipo di ragazzo era Hu: «Era molto chiuso, timido, stava quasi sempre da solo. Anche con noi familiari parlava poco. Aveva una moglie in Cina, ma noi non l’abbiamo mai conosciuta. Alcuni anni fa era tornato nella regione dello Hunan, dove siamo nati e da dove viene tutta la nostra famiglia, per un periodo di vacanza. E al suo ritorno, qui a Bolzano ci aveva detto che si era sposato». Sul fronte delle indagini, coordinate dal pm Gianluigi Dettori, alle 12.30 di mercoledì 27 aprile, all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo, il responsabile dell’Unità di Medicina Legale dottor Matteo Marchesi, effettuerà l’autopsia sul cadavere. I Carabinieri del Nucleo investigativo sono ritornati nella sala giochi alla ricerca di nuovi elementi. Il sospetto è che il giovane sia stato eliminato per vendetta nei confronti di qualcun altro.
6 - Lombardia, 31 arresti contro il traffico di droga. Perquisizioni a Bergamo
La Polizia, mercoledì 27 aprile, ha eseguito 31 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Milano, e diverse perquisizioni nelle province di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Monza e Brianza e Varese. È stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di 29 persone, 19 italiane (di cui 2 donne) e 10 albanesi, nonchè gli arresti domiciliari per altre 2 persone, entrambe italiane (di cui una donna). Nei confronti di 5 indagati sono stati inoltre emessi mandati d’arresto europeo; per 4 di loro, probabilmente ora in Albania, sono inoltre state estese le ricerche in campo internazionale per l’arresto provvisorio, di cui si è chiesta l’esecuzione contestuale e l’estradizione. Gli indagati sono accusati di aver importato cocaina dai Paesi Bassi e di aver commercializzato, nella provincia di Milano ed in quelle di Monza e Brianza, cocaina ed hashish da gennaio a luglio 2014. Il provvedimento costituisce l’esito dell’indagine condotta dagli uomini della Squadra Mobile di Milano denominata "Dexter", nel corso della quale sono state arrestate 9 persone e sequestrati circa 10 chili di cocaina, 15 chili di hashish, 680 grammi di marijuana e un pistola clandestina.
7 - Sbarra del parcheggio ko, lunghissime code al Papa Giovanni
La mattina di mercoledì 27 aprile ci sono state lunghissime code nelle vie di accesso all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. A causare gli ingorghi sarebbe stato il malfunzionamento della sbarra al parcheggio Sud che, non erogando il ticket in modo corretto, non si sollevava, impedendo agli automobilisti di sgombrare le vie limitrofe.
8 - Treviglio, 21enne accusato di furto di auto
Un 21enne di Treviglio è stato fermato a Brescia mentre si trovava alla guida di un'auto risultata rubata a una donna di 77 anni di Brescia. I fatti risalgono alle 15 circa di martedì 26 aprile, quando un equipaggio della Polizia locale di Brescia ha notato una Clio compiere una manovra azzardata tra via Romanino e via Lattanzio Gambara. A bordo della vettura c'era un ragazzo che non corrispondeva all’intestatario dell’auto e che neppure sapeva chi lo fosse. La vicenda ha insospettito gli agenti che hanno trasferito l’uomo al comando e proseguito gli accertamenti. La vettura era stata messa in moto con le chiavi ma la legittima proprietaria, una 77enne di via Bezzecca, contattata dalla Polizia credeva che la sua auto fosse parcheggiata in garage. Il giovane, un 21enne di Treviglio di origine straniera, si occupava della vendita di contratti per la fornitura di servizi elettrici e telefonici come venditore porta a porta, ma secondo gli agenti ha colto anche l’occasione per mettere a segno qualche furto. E così dopo aver cercato di vendere un contratto all’anziana, si è accorto che la porta del garage era solo socchiusa e ne ha approfittato per entrare. All’interno la Clio e su una mensola le chiavi. Non ci ha pensato due volte ed è partito, fino alla manovra azzardata, tentata probabilmente proprio per evitare di imbattersi nella pattuglia. Ora rischia una denuncia per furto e ricettazione.
9 - La futura superstrada Bergamo-Treviglio potrebbe arrivare fino in città e costare 1 euro
Autostrade Bergamasche, società promotrice della superstrada Bergamo-Treviglio, ipotizza che l'infrastruttura potrebbe non fermarsi a Dalmine, ma arrivare direttamente in città. La notizia è trapelata dall'incontro avvenuto in Regione il 26 aprile tra l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte e il nuovo Cda di Autostrade Bergamasche. Entro fine anno si punta a definire il progetto. L’ipotesi sul tavolo è che quest’opera possa configurarsi come un collegamento tra le due città principali della nostra provincia, non fermandosi più alle porte dell’hinterland, cioè al casello di Dalmine dell’A4. L'idea è di incrociare l’Asse interurbano, dal lato Colognola-Treviolo. Una superstrada con due corsie, elemento che comporterebbe una netta riduzione dei costi e del consumo di suolo. Parlare di tariffe adesso pare un po’ aleatorio, ma non manca chi solleva l’idea suggestiva di un euro per l’intera tratta: costi contenuti che favoriscano l’utilizzo della nuova arteria da parte di automobilisti e mezzi pesanti. Evitando così gli errori commessi per la Brebemi.
10 - 30enne cade nei pressi del torrente Strozza. Interviene l'elisoccorso
Nel tardo pomeriggio di martedì 26 aprile, a Strozza, un 30enne è scivolato per circa 8 metri mentre passeggiava nei pressi del torrente. Un amico che si trovava con lui ha contattato i soccorsi. I due, da quanto si è appreso, avevano raggiunto la zona per raccogliere erbe spontanee. Sul posto è giunto l’elisoccorso, che ha trasportato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo il 30enne in "codice giallo", quello che viene attribuito ai feriti di media gravità.
11 - In una ditta di autotrasporti di Osio Sopra i dipendenti organizzano ronde spontanee e scoprono il presunto autore dei furti di carburante
Dopo diversi furti di gasolio avvenuti la scorsa settimana, i titolari di una ditta di autotrasporti di Osio Sopra hanno organizzato delle ronde notturne spontanee e hanno così scoperto il presunto autore dei furti nel loro piazzale, poi arrestato dai Carabinieri. Si tratta di un disoccupato 55enne senza fissa dimora. L’uomo è stato beccato dai militari fuori dalla recinzione della ditta, a pochi passi da due taniche di carburante (una vuota, l’altra piena per metà). Soltanto nella notte tra lunedì e martedì, dai mezzi in sosta nel piazzale sono stati rubati circa 450 litri di gasolio. Altri 15 si trovavano nella tanica mezza piena. L’uomo, che ha precedenti, ha negato gli addebiti. La sentenza è prevista per il 30 maggio.
12 - Bimba di 10 anni morta a Casnigo, si riapre il dibattito sul pronto soccorso di Gazzaniga
Dopo la morte della piccola Agnese, la bimba di 10 anni di Fiorano al Serio deceduta a Casnigo in seguito ad un malore, in tutta la Val Seriana si è riaperto il dibattito sul pronto soccorso di Gazzaniga. La bimba, il pomeriggio del 15 aprile, si era accasciata al suolo mentre si trovava al maneggio di Casnigo. In suo soccorso erano arrivati i responsabili della struttura, in attesa che arrivasse il personale medico della Croce Blu di Gromo e quello a bordo di un’automedica e di un elicottero da Bergamo. La domanda che tutti si pongono è se la piccola avrebbe potuto essere aiutata più rapidamente, ad esempio dall’Ospedale Briolini di Gazzaniga, appartenente all’Azienda Ospedaliera Bolognini, ora struttura principalmente di Riabilitazione e dove il Pronto Soccorso non c’è più da diversi anni.
13 - Terno d’Isola, bocconi avvelenati al parco del Camandellino
A Terno d'Isola, nel parco del Camandellino, sono stati trovati diversi bocconi avvelenati. L'obiettivo, purtroppo, uccidere dei cani di passaggio. A lanciare l’allarme e a mettere in guardia tutti i padroni che sono soliti passeggiare con i propri amici a quattro zampe in quella zona è stata la pagina Facebook “Con Fido nel cuore sez. Lombardia”. Come spiega Bergamonews, in particolare le esche avvelenate sarebbero state rinvenute al parco del Camandellino. Quest’anno sono già parecchi i casi accertati di bocconi al topicida: a febbraio a Carobbio degli Angeli ignoti avevano avvelenato la Border Collie del responsabile della Protezione Civile del paese in via Moro, un tentativo che era già stato fatto nel dicembre dello scorso anno. Poi erano stati colpiti alcuni cani nel parco dell’Oglio a Costa Volpino. Nel 2015 le segnalazioni più frequenti nei mesi primaverili ed estivi erano arrivate dalla Val Vertova mentre a Cene, a ottobre, un cane era morto dopo aver ingerito una salsiccia ripiena di chiodi e lame.
26 APRILE
1 - Tre turni di squalifica al Papu Gomez dopo l'espulsione con il Chievo: «È stato un pugno volontario»
Martedì 26 aprile il Giudice Sportivo ha emesso il proprio verdetto: tre turni di squalifica al Papu Gomez «per avere, al 30° del secondo tempo, in un contrasto di giuoco, colpito volontariamente un calciatore avversario con un pugno al volto». Questa la decisione dopo l'espulsione presa dal trequartista argentino nerazzurro domenica 24 aprile nella sfida tra Atalanta e Chievo. Per il Giudice, infatti, Gomez avrebbe volontariamente rifilato un pugno al volto all'avversario clivense Hetemaj. Se l'Atalanta non dovesse fare ricorso e ottenere una riduzione della squalifica, per il Papu significherebbe stagione finita visto che mancano proprio tre partite alla fine del campionato. Una decisione che sta già creando molte polemiche tra il popolo nerazzurro, visto che riguardando le immagini è francamente difficile ritenere che il giocatore argentino abbia volontariamente dato un pugno in faccia all'avversario.
2 - La Squadra Mobile di Trieste ha arrestato finti finanzieri bergamaschi
Venerdì 22 aprile, al culmine di un’indagine della Squadra Mobile di Trieste, sono state arrestate quattro persone che si spacciavano per finanzieri. Gli arrestati partivano dalla Lombardia e arrivavano fino al confine di Trieste, pedinando le vittime che avevano conti in banche slovene o croate e poi un complice attaccava un rilevatore Gps all’auto dei malcapitati, che venivano intercettati nel capoluogo giuliano e qui rapinati con lo stratagemma di un controllo della Finanza. Tre membri della banda erano residenti a Bergamo: Palmiro Bonomelli, 58 anni, Mauro Mazzoleni, 46 anni, e Fuad Chukrane, 32 anni. Una quarta persona che era con loro è stata denunciata per tentata rapina. L’operazione della Mobile triestina è scattata dopo una rapina messa a segno il 2 marzo scorso in un’area di sosta dell’autostrada A4, quando i finti finanzieri avevano rapinato e rubato 70mila euro a due imprenditori vicentini che si erano recati oltre confine, presentandosi con le pettorine delle Fiamme Gialle, armi e una finta auto civetta. Il materiale usato per il camuffamento era stato poi recuperato nella zona di Cattinara, alla periferia di Trieste. La modalità della rapina è stata confrontata con altri episodi simili avvenuti in Lombardia, tutti messi a segno di mercoledì o venerdì. In quei giorni la banda si muoveva da Bergamo fino al confine italosloveno, una vettura-staffetta si recava - forse su suggerimento di complici in loco - in filiali bancarie slovene o croate, individuando automobili di clienti italiani che avevano il conto e informando i complici che avrebbero inscenato il falso posto di blocco. Sotto le auto delle vittime veniva anche attaccato un rilevatore satellitare, per monitorarne con precisione i movimenti. Una volta messo a segno il colpo, la banda si dileguava abbandonando le false pettorine nella zona di Cattinara, e si divideva. Mazzoleni in quell’occasione aveva chiamato un taxi facendosi portare dapprima a Padova e da qui a Bergamo. Gli appostamenti e le intercettazioni, in collaborazione con le Mobili di Bergamo e Brescia, hanno portato gli investigatori a individuare la banda pronta a compiere un’altra azione venerdì scorso.
3 - Omicidio di Albano, domani l'autopsia sul cadavere di Zhijun Hu
È fissata per mercoledì 27 aprile, all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo, l'autopsia sul cadavere di Zhijun Hu, il giovane cinese di 23 anni ritrovato morto la mattina di venerdì 22 aprile ad Albano. Ad eseguire le analisi sarà Matteo Marchesi, responsabile dell’Unità di Medicina legale dell’ospedale Giovanni XXIII. Quel che si sa è che a uccidere Hu sono stati due colpi di pistola al petto. Il 23enne è stato probabilmente rapito, incaprettato, imbavagliato e poi giustiziato. Secondo gli inquirenti il luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere non è quello dove è avvenuto l'omicidio: troppo poco sangue attorno al corpo. Probabile dunque che l'autopsia possa dare qualche indicazione più per le indagini. Intanto la Scientifica ha fatto un nuovo sopralluogo nella sala slot Las Vegas, in centro ad Albano, che Hu gestiva. Da lì non è sparito nulla, se non i documenti e il cellulare della vittima. «Opera di professionisti» hanno subito spiegato gli inquirenti, che hanno ascoltato in questi giorni una ventina di cinesi tra familiari e parenti della vittima. Il sospetto è che Hu sia stato ucciso per vendetta nei confronti di qualcun altro: la sala slot era del cugino e di una socia di Padova, che l’avevano rilevata nel giugno 2013.
4 - Il 9 maggio partono i lavori di sistemazione della pavimentazione di Borgo Santa Caterina
Dopo l'approvazione del progetto a dicembre 2015, il 9 maggio prenderanno il via i lavori di sistemazione della pavimentazione di Borgo Santa Caterina. La necessità di questo intervento era diventata evidente lo scorso anno, quando si rese necessario per questioni di sicurezza un intervento di asfaltatura dell’ultimo tratto di pavé della storica via. Allora l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bergamo Marco Brembilla annunciò che un progetto per il ripristino della pavimentazione, particolarmente danneggiata in alcuni punti, sarebbe arrivato a breve. Nel piano, inoltre, è previsto anche il ripristino di alcuni tratti di piazza Pontida, ma in questo caso il cantiere aprirà i battenti l'11 luglio. Poiché si tratta di aree delicate poiché abitate, l’Amministrazione ha deciso di procedere con un cantiere suddiviso in fasi distinte, in modo da consentire a coloro che abitano e frequentano le due aree il minor disagio possibile. Nell’ambito dell’intervento su Borgo Santa Caterina, viene stabilito il doppio senso di marcia su via Suardi, in modo da agevolare il più possibile il transito in uscita dalla città. L’appalto ha un valore complessivo di 650mila euro e riguarda anche il tratto di marciapiede lungo tutta la stazione autolinee: in questo caso i cubi di porfido saranno rimossi e il manto stradale sarà rifatto in asfalto.
5 - Bergamo, durante il corteo del 25 aprile contestato Gori per la cittadinanza onoraria a Mussolini. Possibile passo indietro di Palazzo Frizzoni
Durante la manifestazione tenutasi lunedì 25 aprile per il centro di Bergamo in occasione della Festa della Liberazione, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori è stato contestato per la decisione di non revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera Bergamo, però, pare che Palazzo Frizzoni si stia già muovendo per evitare nuove critiche. L’assessore Giacomo Angeloni, infatti, avrebbe pronta una delibera da portare in Consiglio comunale. Formalmente non sarà una revoca della cittadinanza al Duce (non si può fare con una persona deceduta) ma una presa di distanza e una condanna di quell’iniziativa del 1924.
6 - Petosino, bambino morso da un pitbull
Lo scorso 16 aprile, in un parco a Petosino, un bambino è stato azzannato da un pitbull. Il bambino è finito in ospedale, ma il cane e il suo padrone si sono volatilizzati. Per questo ora il padre del piccolo ha lanciato un appello attraverso le pagine dei principali media locali: «Io e mio figlio di 6 anni, nella mattinata di sabato 16 aprile, eravamo nel parco di Petosino dove mio figlio si allena con la bici perché da poco si è iscritto ad un corso di mountainbike - racconta l'uomo a L'Eco di Bergamo -. Lui in bici mentre io lo seguivo a piedi. Ad un certo punto, in un’area completamente verde, vediamo una giovane coppia che viene verso di noi, e con loro un pitbull di colore marrone/grigio scuro. Il cane comincia a correre verso di noi, si avvicina, pensavo per fare feste e leccare come al solito. Invece azzanna la gamba di mio figlio. I padroni corrono per riprendere il cane che riesce a dare due morsi sulla gamba. Riusciamo a staccarlo, contesto i padroni, prendo mio figlio e la bici per correre all’ospedale. La paura era tanta che fosse successo qualcosa di irreparabile. Arrivati all’ospedale, mio figlio se la cava con soli 3 punti e i segni di tutti i denti sulla gamba. Per una settimana siamo tornati all’ospedale per controllare le ferite e fare medicazioni. Siamo stati alla Polizia locale di Sorisole per sporgere denuncia (che sarà regolarmente sottoscritta nei prossimi giorni): infatti i poliziotti hanno messo nell’area verde dei cartelli per chi avesse visto, ma ad oggi nessuna segnalazione. Mio figlio adesso fortunatamente sta meglio, ma mi preme segnalare l’ennesimo attacco insensato da parte di un cane in area a verde pubblica dove ragazzi, bambini e anziani vanno per stare all’aperto, ma anche i proprietari del cane che non si sono per nulla interessati di che fine abbia fatto il bambino. Inoltre i proprietari che avevano il cane senza guinzaglio né museruola».
7 - Colognola, torna in azione la banda delle catenine
Il 25 aprile, a Colognola, è andato in scena un nuovo colpo della banda della catenina, che nei giorni scorsi aveva già colpito a Roncola di Treviolo e Martinengo. Lo modalità e l'obiettivo, più o meno, è sempre lo stesso: una donna con indosso una catenina d'ora viene fatta avvicinare all'auto con la scusa di chiedere un'informazione; una volta che la donna si è avvicinata, i furfanti sull'auto le strappano con violenza la catenina e fuggono in auto a tutta velocità. Nel colpo di lunedì 25 aprile però, andato in scena in via Costantina a Colognola, c'è una testimone oculare che ha visto ripartire l’auto a tutta velocità: era scura, con la guida a destra, occupata da almeno tre persone. La donna ha visto bene in faccia l’autista, descritto come un’uomo dall’apparente età di 50 anni, corporatura tarchiata, carnagione olivastra, mentre più giovani le sono sembrati i due occupanti il sedile posteriore, uno dei quali era una donna. Anche loro avevano pelle di colore olivastro e capelli scuri. La conferma che della banda facesse parte una donna viene dalla stessa vittima della rapina, un’anziana di 86 anni che vive da sola in una palazzo della stessa via.
8 - Giubileo dei ragazzi allo stadio, in 15mila presenti all'evento
Lunedì 25 aprile, allo stadio Comunale di Bergamo, si è tenuto il Giubileo dei bambini e dei ragazzi sul tema della Misericordia organizzato dalla Diocesi di Bergamo. Sugli spalti erano in ben 15mila persone circa, partite dai parchi Suardi, Redona, Goisis e dal Seminario per poi raggiungere lo stadio. L’incontro ha avuto inizio alle 15.30 con balli e coreografie realizzate da un centinaio di ragazzi dell’Istituto La Traccia di Calcinate impostate dall’insegnante Pier Claudia Molari e dal regista del teatro Daccapo Max Fenaroli, che ha guidato il pomeriggio. Il vescovo Francesco Beschi ha poi tenuto un momento di riflessione a partire dalla parabola del Buon Samaritano, sottolineando l’invito di Gesù a mettere «avanti» il prossimo, gli altri, e «farsi vicino a tutti, a chi ha più bisogno, ai disprezzati, agli abbandonati».
9 - Richiedenti asilo in Santa Lucia? Scoppia la polemica della Lega
La notizia del possibile arrivo di alcuni richiedenti asilo nel quartiere di Santa Lucia a Bergamo ha scatenato la reazione della sezione cittadina della Lega Nord, che ha presentato un’interrogazione per fare chiarezza sulla questione. A firmarla Alberto Ribolla, Capogruppo Lega Nord in Consiglio comunale e Vicesegretario cittadino, e Luisa Pecce, Consigliere comunale: «Abbiamo saputo che nel quartiere di S. Lucia in città, e precisamente in via S. Lucia n. 2, in uno stabile di proprietà degli Istituti Educativi, sarebbero in arrivo degli immigrati irregolari richiedenti asilo, oggi in Italia come clandestini. Le reti sociali e l’amministrazione Gori, che tanto parlano di trasparenza e partecipazione, non hanno minimamente coinvolto i residenti. La decisione sarebbe stata presa con la complicità del parroco di S. Lucia, che ancora una volta fa capire come, talvolta, alcuni componenti della Chiesa pensino più a chi arriva clandestinamente nel nostro paese (nel completo dispregio delle leggi) che ai propri cittadini. Sappiamo infatti di famiglie bergamasche in difficoltà (anche nel quartiere) che hanno chiesto aiuto alla Caritas e le loro richieste sono rimaste inascoltate. Interroghiamo dunque l’amministrazione per chiedere se sia fondata la notizia e per quale motivo i cittadini non sarebbero stati coinvolti e se sia possibile che gli arrivi, stimati in 5-6 unità, possano poi aumentare, occupando tutto lo stabile (si parla di circa 40 posti)».
10 - Orio, polemiche per le barriere antirumore
Le barriere antirumore costruite a bordo pista nel Comune di Orio al Serio, hanno scatenato la rivolta dei residenti di via Leonardo da Vinci che abitano a pochi metri da quella che è già stata ribattezzata la "muraglia oriense". Secondo i cittadini la barriera non comporterebbe alcun beneficio in termini di impatto acustico mentre, di contro, graverebbe dal punto di vista visivo ed estetico: per la realizzazione dell’opera in questione sono stati infatti abbattuti alcuni alberi secolari. L’opera di mitigazione, appaltata da Sacbo, consiste in una barriera in cemento e in pannelli fonoassorbenti lunga circa 150 metri. Registrato lo scontento dei propri concittadini, il sindaco del Comune, Alessandro Colletta, è dovuto correre ai ripari convocando una riunione per fornire delucidazioni sull’installazione delle barriere: «Di quest’opera se ne parla da 10 anni ed era già prevista da tempo – ha sottolineato il primo cittadino – . Posso comprendere i dubbi sull’estetica: non si tratta di un manufatto attraente, ma andava fatta per abbattere il rumore a terra. A opera finita faremo rilevare da Arpa i livelli di rumore, per poter avere un riscontro effettivo del beneficio. Abbiamo inoltre intenzione di abbellire le barriere con una colorazione meno aggressiva rispetto a quella del calcestruzzo: anche questa è una piccola opera di mitigazione, in quanto verrà utilizzata una particolare vernice cattura-smog di ultima generazione».