A 30 anni di distanza

Il documentario The Martyrs Of 87 Atalanta-Merthyr diventa un film

Il documentario The Martyrs Of 87 Atalanta-Merthyr diventa un film
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La strepitosa cavalcata nerazzurra nella Coppa delle Coppe 1987/1988 è una pagina di storia che i tifosi dell'Atalanta non dimenticheranno mai. Dopo la retrocessione dell'anno precedente, arrivata nonostante una finale di Coppa Italia conquistata (persa contro il Napoli di Maradona), la Dea passò nelle mani del giovane allenatore Emiliano Mondonico. Fu una stagione da sogno: nonostante militasse in Serie B, l'Atalanta ebbe diritto di partecipare alla competizione europea grazie alla finale di Coppa Italia giocata l'anno precedente. E, sbaragliando tutti i pronostici, la Dea raggiunse la semifinale, dove fu eliminata dai belgi del Mechelen, che poi vinsero la competizione battendo a sorpresa in finale l'Ajax.

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Tutto ebbe inizio in Galles. Ancora oggi i tifosi della Dea vivono con commozione il ricordo di quella stagione, fatta di trasferte europee e incredibili vittorie, come quella contro lo Sporting Lisbona nei quarti di finale. Il cammino europeo dei nerazzurri targati '87/'88, però, cominciò da una piccola cittadina del Galles meridionale, Merthyr Tydfil. Lì, infatti, la Dea giocò l'andata dei sedicesimi di finale contro una sconosciuta formazione semiprofessionistica, il Merthyr Tydfil Football Club. Chi si aspettava una tranquilla gita fuoriporta dovette subito ricredersi: Oltremanica, infatti, la Dea perse 2-1. Solo la vittoria per 2-0 a Bergamo permise ai nerazzurri di intraprendere la storica cavalcata europea. E se dunque la città di Merthyr, nella storia atalantina, rimane relegata in un paragrafetto del grande libro nerazzurro, viceversa quella doppia sfida giocata nel tardo autunno del 1987 rappresenta l'apice più alto della storia della piccola squadra gallese.

 

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La maglia celebrativa della doppia sfida. Non stupisce quindi scoprire che, a distanza di quasi 30 anni da quella partita, a Merthyr il ricordo sia ancora vivido. E soprattutto sia motivo di festa. Pochi giorni fa il profilo Twitter ufficiale del Merthyr Town Football Club, nome assunto dal club dopo il fallimento del 2010, ha presentato ai propri tifosi (che sono anche proprietari e azionisti di maggioranza della squadra) una maglia celebrativa che sarà indossata dai giocatori gallesi nella prossima stagione. Strisce nerazzurre e logo della Dea ben chiaro sul petto. Una maglia in edizione limitata, dedicata appositamente a quella doppia sfida che accese la passione di tutta la città e che riempie di orgoglio anche Bergamo, consapevole di aver fatto parte, seppur fugacemente, del momento di maggior gioia della tifoseria di un piccolo club.

 

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Il docufilm The Martyrs Of 87Ma c'è di più: in onore del trentesimo anniversario di quella doppia sfida, infatti, il club ha deciso di realizzare un documentario in cui i tifosi possono rivivere il magnifico 1987 targato The Martyrs, come vengono chiamati i giocatori e i supporters del club. L'anno in cui, grazie alla vittoria della Welsh Cup, il Merthyr si conquistò un posto nella Coppa delle Coppe. Per la prima volta nella storia della competizione europea, un club semiprofessionistico vi partecipava. A raccontare le emozioni di quell'anno, conclusosi (calcisticamente parlando) con la doppia sfida con l'Atalanta, non sono solo i filmati di repertorio e le foto d'archivio, ma anche i ricordi e le emozioni di coloro che vissero in prima persona i fatti, ovvero i calciatori, lo staff, la dirigenza e tanti tifosi. In un tourbillon di voci, istantanee mentali e fotografiche, si possono rivivere grazie a The Martyrs Of 87 (questo il titolo della pellicola) anche le frenetiche settimane prima del match con i nerazzurri, quando l'intera città si rimboccò le maniche per rendere il piccolo stadio di Penydarren Park a norma e quando tutti erano alla ricerca di un introvabile biglietto ("Mamma mia!") per la trasferta a Bergamo.

 

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Il trailer ufficiale del docu-film è stato pubblicato sul canale YouTube del club il 29 febbraio di quest'anno e le prime proiezioni nelle sale locali sono invece avvenute pochi giorni fa. Inutile dire che, in pochi istanti, i biglietti sono finiti. È difficile pensare che l'Atalanta possa "copiare" l'iniziativa del club gallese, arrivando addirittura a realizzare un documentario sulla strepitosa stagione 1987/1988, ma è bello sognarlo. Ed è soprattutto bello sapere che, in una piccola città sconosciuta del Galles, ci sia un'intera tifoseria che, quando pensa all'Atalanta, pensa alla gioia più grande che abbia mai provato. Son cose che fanno stare bene.

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