Gori rivede le rotte di decollo Ecco la proposta "salva Colognola"
Una nuova proposta di modifica delle rotte di decollo degli aerei è stata presentata giovedì 28 aprile alla Commissione aeroportuale dal Sindaco di Bergamo Giorgio Gori. La proposta, che rivede l’ipotesi illustrata nel luglio scorso, ha come scopo la riduzione dell’impatto acustico sui centri abitati più prossimi all’aeroporto. In una nota, Palafrizzoni parla di «alcune innovazioni e significativi miglioramenti in termini di impatto ambientale».
In sostanza, alla suddivisione al 50percento dei decolli verso ovest su due rotte - una denominata PRNAV, che prevede una virata più stretta rispetto all’attuale, e una (la “220”, già utilizzata in passato) in asse con la pista – nella nuova ipotesi avanzata da Bergamo si associa l’ipotesi di inversione dei flussi di decollo e atterraggio per cinque ore al giorno - dalle 11 alle 16 - e lo spostamento in fascia diurna di un volo attualmente in decollo notturno verso Bergamo.
ENAV – prosegue la nota - aveva già dichiarato volabile la nuova rotta PRNAV, ma a luglio il voto contrario di alcuni sindaci aveva impedito di procedere con la sperimentazione della nuova traiettoria. La nuova proposta introduce ora dei correttivi che, raccogliendo alcune osservazioni mosse allora dai comuni che si opposero la sperimentazione, prefigura un risultato sensibilmente migliorativo in termini ambientali.
Dalle simulazioni sul nuovo scenario svolte dal Comune di Bergamo con la collaborazione di Sacbo - simulazioni non ufficiali, che andranno quindi confermate da ARPA Lombardia - emergerebbe infatti un forte miglioramento complessivo riguardo alla popolazione esposta a rumore superiore a 60 decibel, pari a 3.250 unità complessive. Si passerebbe dagli attuali 7.050 individui nel giorno medio (dati 2013 riferiti al cosiddetto “busy day”) a 3.800 individui.
Le nuove rotte determinerebbero un netto cambiamento della situazione del quartiere di Colognola, che dal 2009 è il più esposto all’inquinamento acustico generato dall’attività dello scalo. In questo caso le persone esposte a più di 60 decibel non sarebbero 3.800 bensì 650, senza calcolare i circa 2mila frequentatori dei sei istituti scolastici del quartiere, che la nuova proposta preserverebbe dal sorvolo degli aeroplani.
Migliorerebbero nel contempo anche i dati riguardanti altri Comuni, da Azzano con meno 100 individui esposti rispetto ad oggi, pari al 50 percento in meno, (la proposta del luglio scorso ne peggiorava la situazione di 450 unità), a Grassobbio e Orio al Serio. Un marginale incremento – dice ancora la nota di Palazzo Frizzoni - viene stimato su Seriate (+ 6 individui) e Brusaporto (+13), ma, nell’insieme,- la proposta potrebbe portare ad una riduzione del 46percento, praticamente al dimezzamento, della popolazione più esposta all’inquinamento acustico.
La Commissione aeroportuale ha recepito la proposta e ha affidato ad ARPA un approfondimento ufficiale sull’impatto acustico. Tale verifica avrà come base i dati del 2015, più recenti rispetto a quelli usati per la simulazione di Sacbo, e dovrà essere seguita da una validazione tecnica di ENAV per poter dare luogo ad un’effettiva sperimentazione. Ci vorranno dunque alcuni mesi, durante i quali la Commissione inizierà i lavori per giungere alla nuova Zonizzazione acustica. «L’obiettivo, - ha dichiarato il Sindaco di Bergamo - è di quello di migliorare le condizioni di tutti gli abitanti dell’intorno aeroportuale, con necessaria attenzione verso quelli di Colognola, oggi sottoposti ad pesantissimo impatto ambientale, facendo sì la nuova Zonizzazione non veda più il quartiere vincolato come “zona di rispetto aeroportuale».