Il segreto per una vita longeva? La dieta dei leggendari Templari

Per vivere meglio e più a lungo impariamo dai Cavalieri Templari. Che furono, non a caso, fra i primi esempi nella storia di buona educazione alimentare, tanto che, stando ai documenti dell’epoca, si può asserire che misero le basi della moderna dieta mediterranea e dell’acquisizione di comportamenti corretti prima di mettersi a tavola. Lo ha attestato una recente ricerca italo-tedesca, La dieta dei Cavalieri templari: il loro segreto di longevità?, pubblicata su Digestive and Liver Disease.
Una vita super-longeva. Un traguardo impensabile nel Medioevo nel quale l’età media di un uomo si aggirava tra i 25 e i 40 anni, ma non per 314 Cavalieri Templari, uno dei più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani, nato in Terra Santa in un periodo tormentato della storia, che vedeva in corso guerre fratricide tra cristiani e islamici dopo la prima crociata del 1096. Già a quell’epoca, la Terra Santa era meta frequente di pellegrini, i quali cadevano vittime di saccheggi e razzie da parte di predoni e soldati. Cosicché, a loro difesa e della sacralità dei luoghi, sorsero degli ordini religiosi, fra cui anche quello dei Templari, appunto, le cui origini risalgono al 1118-1119, poi ufficializzate nel 1129.
L’ordine, con la benedizione di Bernardo di Chiaravalle, assunse regola monastica contraddistinta da una doppia veste: quella di monaci-cavalieri, ruolo tuttavia non ben visto dal mondo cristiano. Il potere e la ricchezza dei Templari crebbero nel tempo fino ad inimicarsi il re di Francia, Filippo il Bello; giunti sotto processo, i Templari vennero sciolti definitivamente tra il 1312 e il 1314 a seguito della bolla di Papa Clemente V. Ebbene, a questo processo, i famosi Templari giunsero vetusti: i documenti e i carteggi dell’epoca riferivano ad esempio che il cavaliere francese Hugues de Payens, uno dei primi fondatori, morì a 66 anni; l'ultimo gran maestro Jacques de Molay era invece 67enne quando fu ucciso, dopo 7 anni di prigione.
Il segreto nella loro dieta. È questo, con molta probabilità il primo segreto che portò i templari a vivere più a lungo, immunizzandosi anche contro gli attacchi patologici di contesti poco ospitali. Essi scelsero infatti di alimentarsi con molti legumi, che consumavano almeno tre volte a settimana; poca carne; abbondante pesce beneficiando così di tutti i vantaggi degli Omega-3 e che li aiutavano a tenere sotto controllo trigliceridi e colesterolo; molti molluschi che funzionavano da antiossidanti e antidepressivi; frutta fresca; formaggi e olio di oliva: immagazzinarono dunque molti probiotici e benefici principi naturali soprattutto per la flora intestinale il cui benessere si correla alla buona salute, oggi lo si sa, dell’intero organismo. Contravvennero così anche nelle usanze alimentari alla dieta medievale che, specie nelle fasce di popolazione benestante, era grassa e ipercalorica e causa dello sviluppo di patologie quali la gotta e di altre malattie moderne come l’obesità e il diabete mellito, derivanti da colesterolo e trigliceridi troppo alti appunto.
Ma non solo: I Templari si idratavano anche molto bene. Bevevano infatti molta acqua, cui aggiungevano spesso spremute di arance per rifornirsi di vitamine e di carica anti-batterica, mentre il vino lo riservavano a poche occasione, ben selezionate, e che non consumavano comunque mai puro ma arricchito da polpa di Aloe, approfittando dell’azione antisettica e antifungina di questa pianta.
Poi ci fu l’igiene a tavola. Molto rigorosa, fece anch’essa la differenza. Per i Templari era infatti d’obbligo lavarsi sempre le mani prima di sedersi a pranzare, ma era anche doveroso pulire con cura il refettorio o i luoghi in cui mangiavano sostituendo costantemente tovaglie e tovaglioli, tenuti sempre puliti e pronti all’uso. Poi vietarono la caccia a fini alimentari e promossero invece la cultura ittica dedicandosi loro stessi all’allevamento di pesce e pescato in generale. Dunque nella ‘buona vita’ dei Templari non ci fu esclusivamente l’elemento divino, come si riteneva all’epoca, ma la saggezza di uomini che già la sapevano lunga sul viver sano e di qualità. Come sempre, il passato insegna.