Presto negli Usa?

Textalyzer, l'etilometro che controlla se usi lo smartphone mentre guidi

Textalyzer, l'etilometro che controlla se usi lo smartphone mentre guidi
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Gli incidenti stradali sono in aumento, in Italia come all’estero. La causa principale? La guida con un tasso alcolico superiore a quanto consentito. Ma non solo, perché le statistiche parlano chiaro: una buona percentuale di questi incidenti avviene per colpa dei cellulari e il dato è in aumento da quando sono entrati in commercio gli smartphone. Ma se per contrastare la guida in stato di ebrezza c’è l’etilometro, in dotazione alla polizia ormai da anni, non esiste per ora un dispositivo per controllare chi utilizza il proprio telefonino mentre guida. Anche se…

 

 

Il Textalyzer. Negli Stati Uniti potrebbe essere presto approvata una legge che introduce un nuovo dipositivo in dotazione alle forze dell’ordine: il Textalyzer. Ma come funziona? In caso di incidente, gli agenti potranno chiedere la consegna del cellulare e utilizzare questo dispositivo per entrare nel sistema operativo e verificare le attività più recenti. Il Textalyzer è in grado di determinare quando l’autista ha utilizzato il proprio telefono per scrivere messaggi, email o qualunque altro tipo di testo.

Le leggi sulla privacy. Nel caso la legge venga approvata, comporterebbe il ritiro della patente anche per chi dovesse rifiutarsi di consegnare il proprio cellulare alla polizia. Un’innovazione utile e assolutamente innovativa, che potrebbe presto salvare molte vite. Se non fosse, però, che viola molte leggi sulla privacy. Negli Stati Uniti, ultimamente, abbiamo assistito a diverse diatribe proprio su questo argomento legato agli smartphone, con Apple in prima linea per vietare l’utilizzo dei dati presenti negli iPhone da parte dell’FBI.

 

 

In Italia. Non si sa ancora, quindi, se il Textalyzer verrà reso legale e quindi utilizzabile dalla polizia in caso di incidente. Sperando però che un giorno possa arrivare anche in Italia, dove gli incidenti stradali sono aumentati nell’ultimo anno dell’8 percento. Anche per colpa dei telefonini.

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