Un'indagine olandese

C'è un gene che fa sembrare giovani (E sì, c'entra coi capelli rossi)

C'è un gene che fa sembrare giovani (E sì, c'entra coi capelli rossi)
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È il rosso il colore della gioventù, almeno quando si parla di capelli in accoppiata a pelle chiara ed occhi verdi. Uno studio della Erasm us University di Rotterdam, in Olanda, pubblicato sulle pagine della prestigiosa rivista Current Biology avrebbe dimostrato che i rossi, a parità di età, danno dei punti a castani e biondi con un look anagraficamente inferiore alla data di nascita. Merito di una particolarità del Dna, del gene rosso appunto.

 

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La struttura del gene MC1R.

 

Benvenga il MC1R. Una sigla genetica particolarmente amata da chi vanta chiome rosso Tiziano naturali. Il MC1R è un gene comune a tutti gli individui, utile, tra le sue tante funzioni, anche a proteggere la pelle dagli effetti del sole, ma che nei rossi, a causa di una particolare anomalia, offrirebbe un dono in più: un aspetto fisicamente più giovane e non corrispondente all’effettiva età anagrafica. Lo avrebbe attestato uno studio condotto nei Paesi Bassi, che ha preso in considerazione una popolazione di circa 2.700 olandesi maturi, studiandone soprattutto 25 tratti, di norma espressione di invecchiamento: quali ad esempio le macchie pigmentate, le antipatiche rughette e zampe di gallina, il tono e la lucentezza della pelle ma anche la forma del viso. Queste informazioni sono state poi inserite dai ricercatori in un algoritmo, una sorta di formula matematica, utile a raffrontare l'età percepita di una persona con quella biologica. È stato così possibile rilevare che i portatori di un'alterazione del gene MC1R, responsabile anche dell’acquisizione del colore della pelle perché correlato alla produzione di melanina, regalava ai rossi due anni in meno rispetto a castani, neri e biondi, i quali apparivano sensibilmente più vecchi, almeno di un paio di anni, a parità di età, sesso o danni solari.

 

 

Un fenomeno antinfiammatorio. La spiegazione è presto detta, secondo gli esperti, perché questo gene avrebbe in sé anche proprietà calmanti, ovvero spegnerebbe molti fattori irritanti e infiammatori arrivando talvolta a riparare anche alcuni danni del Dna. E proprio a questa potenzialità si assocerebbe il potere ringiovanente del gene. Che naturalmente non va considerato come un elisir di lunga vita, ma solo come un segreto intrinseco di bellezza, un anti-vecchiaia naturale, insomma. Dunque fortunati i rossi o chi altro lo possiede!

Una conferma europea. Come si deve a ogni notizia scientifica, gli autori hanno poi testato la loro ipotesi anche su altre popolazioni. In particolare su ulteriori 600 olandesi che avevano preso parte al Leiden longevity study, su quasi 1.200 europei arruolati invece nello TwinsUK study e infine su un gruppo di circa 530 donne francesi. Arrivando sempre alla stessa conclusione: che il gene rosso MC1R alterato, è sinonimo di miglior gioventù. Un orgoglio per gli esperti olandesi, che andrà comunque riconfermato da studi scientifici più ampi, i quali vantano come un fiore all’occhiello, di essere stati i primi a ipotizzare che l’età anagrafica non sempre è quella biologica e che su di essa (forse) agisce pure un gene.

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