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Il patron: «Bergamo si merita il meglio»
La Foppa trova nuovi sponsor e cerca quello giusto per vincere
Il sole splende nel cielo della Foppapedretti Bergamo. Dopo un avvio stentato, frutto soprattutto dei tanti cambiamenti attuati sul mercato e dal punto di vista tattico, alla fine la stagione rossoblù è stata più che positiva, con una Coppa Italia messa in bacheca e una finale scudetto sfiorata e mancata di un pelo. I presupposti c'erano tutti, è vero, ma mica sempre le cose vanno così bene. Alla fine, a fare la differenza, è stato soprattutto lo spogliatoio, l'unità creatasi tra le ragazze, pronte a lottare l'una per l'altra in ogni partita. Ne è consapevole il patron Luciano Bonetti, che elogia le sue pur ammettendo che «un po' dispiace non esserci giocati la finale. Se quella sera a Piacenza un paio delle nostre non avessero imbroccato una giornata storta avremmo potuto vincere». Il suo obiettivo, del resto, è sempre quello: «Vincere. Da uomo di pallavolo non capisco chi, come succede spesso nel calcio, dice di puntare alla salvezza. Uno gioca per vincere. Poi se non ce la fa è un altro discorso». Mica tutti sono la Juventus però... «Vero, ma come esiste la Juve esiste anche il Leicester». Touché.
La partita degli sponsor. Ora, con il campionato finito e i parquet lucidati, la Foppa sta giocando un'altra partita, per certi versi ben più difficile di quella sul campo. Stiamo parlando della ricerca degli sponsor per finanziare la prossima stagione. L'estate scorsa, dopo tanti tira e molla e qualche polemica (forse più mediatica che concreta), Antonio Percassi aveva deciso di sponsorizzare la formazione bergamasca, precisando però che ciò sarebbe accaduto soltanto un anno. «È stato veramente gentilissimo - dice oggi Bonetti -. Ci hanno aiutato tantissimo quei soldi. Ma Percassi è stato chiaro da subito: la sponsorizzazione valeva soltanto un anno. E va benissimo così. Anche se, nel caso in cui volesse aiutarci ancora un po', noi siamo qua...» scherza (ma neanche tanto) il numero uno rossoblù. Che però ci tiene a smentire le voci circolate qualche settimana fa secondo cui la Foppapedretti rischierebbe di non potersi iscrivere al prossimo campionato: «A meno di cataclismi non è affatto così. Lo dimostra il modo in cui stiamo lavorando sul mercato (con gli acquisti già certi di Martina Guiggi e Katarzyna Skowronska, ndr)».
Resta quindi una domanda: chi finanzierà la Foppa? Bonetti preferisce restare sul vago, rassicurando però la città e i tifosi: «Non posso fare nomi, ma posso dire che praticamente tutti gli sponsor della passata stagione, a parte un paio, hanno confermato l'accordo e che ne abbiamo trovati tre o quattro nuovi, di cui un paio importanti». Quel che non dice Bonetti, ma lo lascia intuire, è che al momento manca soltanto il "grande nome", in termini finanziari, che consenta alla squadra di fare il grande salto. La formazione che sta costruendo la società, oltre che con i nuovi arrivi anche e soprattutto attraverso le conferme di Lo Bianco, Cardullo, Gennari e Sylla, è di livello alto, ma potrebbe salire ulteriormente con un paio di acquisti mirati che soltanto delle certezze economiche possono garantire. In tal senso, il Corriere della Sera Bergamo ha ipotizzato che questo "grande nome" possa essere Innowatio, attivo nel settore dell'energia e fusosi con la tedesca Clean Energy Sourcing. Da tempo il gruppo guidato da Fabio Leoncini finanzia il settore giovanile della Foppa, ma secondo il Corriere sarebbe pronto, nella prossima stagione, a diventare primo sponsor di maglia. Interrogato al riguardo, Bonetti smentisce: «Francamente non ne so nulla. Con Innowatio stiamo lavorando molto bene sulle giovanili e, da quel che so io, abbiamo confermato questo accordo anche per il futuro. Circa la prima squadra, invece, non c'è nulla. Non so se poi, da parte loro, ci sia un interesse in tal senso. Se così fossi ne parleremo, ma per ora la notizia non ha fondamento».
«Bergamo si merita la Foppa». Bonetti ci tiene anche a rettificare, almeno in parte, un'affermazione che gli era stata attribuita e che ha scatenato molte polemiche a Bergamo: questa città non merita la Foppa. Lo pensa davvero? «No. Forse in quel caso non mi sono spiegato bene io. Bergamo merita eccome la Foppa, è una città fantastica con noi. Lo dimostrano i tifosi, sempre caldissimi. Anche quest'anno, a Piacenza, erano più i bergamaschi in tribuna che i piacentini. Quello che intendevo dire è che tanti imprenditori ci fanno complimenti e mi danno pacche sulle spalle per i risultati ottenuti, ma quando c'è da aiutare scompaiono». Di certo chi non ha mai nascosto l'importanza del team rossoblù per la città è il sindaco Giorgio Gori. Ad aprile, Affari Italiani scriveva che il primo cittadino orobico si era stancato delle pretese della Foppa. Ma a smentire l'indiscrezione è lo stesso Bonetti, che sottolinea come Gori sia sempre stato vicino alla società. E anche il Corriere parla «di un certo attivismo del sindaco di Bergamo Giorgio Gori» per aiutare la formazione a trovare sponsor.
Ultima arrivata in casa Foppa: Katarzyna Skowronska.
Il neoacquisto Martina Guiggi.
Le certezze in ricezione: Cardullo e Gennario - Foto Rubin.
Il martello e lo scalpello: Sylla e Lo Bianco - Foto Rubin.
La squadra del domani. Ma torniamo al parquet, visto che poi è lì che si è costruita, negli anni, la gloriosa storia rossoblù (fatta di 8 scudetti, 6 coppe Italia e ben 7 Champions Leauge). La stagione appena conclusasi ha lasciato alla società dei punti fermi su cui costruire il futuro, come la linea di ricezione Cardullo-Gennari, la certezza Lo Bianco e la crescita incredibile di Sylla. Proprio la giovane classe '95, che ora sta facendo benissimo in Nazionale, è l'emblema del perché Bonetti ha deciso di puntare su mister Lavarini: «Lo abbiamo scelto soprattutto per far crescere le giovani e quindi siamo contentissimi di lui, davvero». Con gli innesti di Guiggi e Skowronska, buona parte della rosa è già fatta. Ora, in base ai soldi che ci saranno a disposizione, si vedrà dove ulteriormente intervenire. La certezza è una: la Foppa giocherà per vincere, sempre. Parola di Bonetti.
