Uccidevano i nazisti seducendoli La storia di due sorelle olandesi
Pur non essendo passati agli onori della storia come altre analoghe organizzazioni, la Resistenza olandese ha avuto un ruolo non indifferente nella lotta al nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Per rendere giustizia a molti uomini e donne che si sono battuti per la libertà durante quel cupo periodo della storia europea, il regista Thijs Zeeman ha recentemente presentato uno docu-film, Two Sisters in the Resistance, che racconta la storia delle sorelle Oversteegen, che assieme alla ben più celebre Hannie Schaft presero parte alle milizie partigiane che contribuirono alla liberazione dell'Olanda dalle truppe di Hitler. Freddie e Truus, le donne protagoniste della pellicola, cominciarono la loro azione di resistenza fin da giovanissime, dato vita ad una storia che vale la pena raccontare e conoscere.
Un signore elegante e una proposta strana. Durante l'infanzia, Freddie e Truus Oversteegen vivano su una chiatta ormeggiata vicino ad Haarlem, in Olanda. Il padre era disoccupato e nemmeno si cercava un lavoro (“Non bisogna pagare per tutto”, era solito dire), così era alla madre che era affidato il compito di portare a casa il necessario per la sopravvivenza della famiglia. Già in quel periodo, gli Oversteegen si impegnavano nella difesa di perseguitati per motivi politici o bellici, accogliendo e nascondendo in casa propria profughi lituani e, più tardi, famiglie ebree. Poi accadde che i signori Oversteegen decisero di divorziare: non fu un'esperienza traumatica, ha raccontato Freddie, semplicemente la serena constatazione che in quel modo non si poteva più andare avanti. A testimoniare il buon rapporto con il padre, il particolare episodio per cui nel momento in cui le tre donne abbandonarono la chiatta in cui si viveva, il signor Oversteegen le salutò cantando una canzone alla chitarra. Comunque, i momento di incontro con lui, negli anni successivi, furono rarissimi. La madre, Freddie e Truus, dunque, andarono a vivere in città, ai piani alti di un palazzo popolare, vivendo dei vari lavori che la donna riusciva a rimediare. Un giorno, senza alcun preavviso, un uomo vestito molto elegante si presentò a casa loro, e sapendo della convinta militanza comunista della signora Oversteegen chiese il permesso di arruolare Freddie e Truus nella Resistenza alle milizie naziste (era nel frattempo scoppiata, infatti, la guerra). Propose un addestramento militare, consistente nell'imparare a sparare e a marciare nei boschi. La madre diede il permesso, e così iniziò la militanza delle sorelle Oversteegen.
Un metodo molto particolare. C'era un grande vantaggio nell'aver assoldato Freddie e Truus: nessuno avrebbe mai potuto pensare che due ragazzine di 14 anni circa potessero far parte di una resistenza armata. Fu proprio questo aspetto che fece delle due una delle armi più efficaci della lotta all'invasione nazista. Lo schema d'azione era il seguente: Freddie e Truus avevano il compito di sedurre i militari tedeschi, a cui naturalmente non sarebbe mai venuto in mente che quel corteggiamento celasse una sentenza di morte. I soldati abboccavano, e si lasciavano convincere a fare una passeggiata nei boschi, per arrivare a luoghi riparati. Una volta addentratisi nella foresta, la prassi prevedeva che spuntasse un membro della Resistenza, che si limitasse a far allontanare la Oversteegen di turno e il militare nazista. Nel momento in cui quest'ultimo si fosse girato si spalle per tornare indietro, un colpo secco di pistola alla nuca. Si tratta, chiaramente, di una dinamica macabra e drammatica, ma bisogna ammettere, con triste realismo, che funzionava perfettamente e contribuì a mettere in seria difficoltà gli eserciti tedeschi che occupavano l'Olanda. Anche perché, nei giorni successivi alle morti, si cercava in ogni modo di capire come fosse accaduto che un soldato si fosse inoltrato da solo in un bosco in cui avrebbe trovato la morte. Avvenivano perquisizioni e interrogatori, ma nessuno mai, si capisce, pensò nemmeno lontanamente di sospettare di due apparentemente innocue adolescenti che vivevano con la sola madre in un quartiere popolare.
Gli anni dopo la fine della guerra. Come noto, Hannie Schaft morì poco prima che la guerra terminasse, mentre Freddie e Truus Oversteegen sopravvissero, e ancora oggi portano con sé il ricordo di quegli anni tremendi. Truus riuscì a dimenticare gli orrori di quel periodo dedicandosi all'arte, Freddie sposandosi e mettendo al mondo dei figli. Oggi, il cinema rende loro tributo attraverso il docu-film di Zeeman; un tributo amaro e che cela, al di là dell'atrocità della svastica, tanta morte. Ma occorre riconoscere che, ancora una volta con triste realismo, il contributo delle sorelle Oversteegen alla lotta al nazismo, perlomeno in Olanda, fu fondamentale.