Un viaggio nel fascino dell'Oriente (però a Milano, questa settimana)
Sarà per il richiamo generato dall’ignoto e dal diverso, o forse si tratta solo di un istinto naturale, ma quel che è certo è che il viaggio ha da sempre affascinato l’uomo. Del resto, scriveva Voltaire, «è ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria». Ora, per noi occidentali, l’Oriente, con i suoi misteri e la sua natura esotica, ha esercitato ed esercita tutt’ora un’attrazione irresistibile. Dal Medio Oriente, passando per l’India, la Cina e infine il Giappone, un’intera vita probabilmente non basterebbe per conoscere e apprezzare tutte queste culture.
Tuttavia, esiste in Italia un evento che porta più vicine a noi queste terre tanto remote. Stiamo parlando del Festival dell’Oriente, una manifestazione che è ormai giunta alla diciannovesima edizione e che si tiene a poca distanza da Bergamo, precisamente al Parco Esposizioni Novegro di Milano, il 27-28-29 maggio e il 1-2-3-4-5 di giugno.
Gli stand e le mostre. Questo evento, una sorta di grande calderone delle culture dell’est, si presenta al pubblico con un’infinità di attrazioni interessanti. Si passa dai tipici stand, in cui si possono ammirare e comprare i più disparati prodotti artigianali, fino alle mostre fotografiche, arrivando alla gastronomia, dove i visitatori più curiosi possono provare e assaporare gusti nuovi e affascinanti. Un ruolo importante è dato anche le mostre, dedicate in gran parte alla figura del samurai giapponese, con un occhio di riguardo agli oggetti che lo hanno reso iconico, come le sue esotiche armature o la sua spada tradizionale, la Katana. Spazio anche alla gloriosa storia della Cina, con una riproduzione del famoso Esercito di Terracotta posto a guardia della tomba del primo imperatore cinese Qin Shi Huang.
Danze, canti e riti. Quel che però costituisce il cuore dell’evento sono gli spettacoli e le dimostrazioni. Ecco perciò che il Festival diventa il palco ideale per conoscere le più disparate danze orientali, da quella tipica del cinema di Bollywood fino alla danza classica indiana, ai volteggianti dervisci e alla sensuale danza del ventre. Ovviamente si dà grande importanza anche alla musica, con i roboanti tamburi di guerra dei Mugenkyo Taiko Drummers o i raffinati canti giapponesi accompagnati dalla musica del koto. Interessante è anche lo spazio dedicato alle cerimonie tradizionali, dove il Paese del Sol Levante la fa ancora da padrone: la cerimonia del tè, la vestizione del kimono, la cura dei bonsai e perfino la scrittura diventano uno spettacolo da osservare in rigoroso e affascinato silenzio.
Le arti marziali. Uno spazio molto importante ricoprono, ed è quasi inutile dirlo, le arti marziali. Proprio queste discipline sono viste da molti come uno degli emblemi dell’Oriente, divenute famose in occidente grazie anche agli intramontabili film di Bruce Lee. E proprio il Piccolo Drago sarà omaggiato dal Festival, grazie alla presenza della riproduzione della sua statua più celebre, il cui originale si trova nella città di Hong Kong. Oltre alle immancabili dimostrazioni, le arti marziali saranno protagoniste anche di un notevole numero di stage, in cui i più importanti maestri d’Italia metteranno a disposizione di allievi e appassionati la loro grande conoscenza.
Info utili. Ecco perciò che il Festival, nella sua incredibile varietà e vastità di temi e culture, diventa un’opportunità per viaggiare lontano rimanendo a pochi passi da casa propria e capire un mondo così affascinante come quello dell’Oriente nella maniera più semplice di tutte: viverlo in prima persona. Se siete anche voi attratti dai misteri di queste terre e di queste culture, tutte le informazioni che cercate si trovano sul sito ufficiale dell’evento.