La vita non è un gioco di prestigio

La più grande truffa del secolo nell'ultimo romanzo di Guerrera

La più grande truffa del secolo nell'ultimo romanzo di Guerrera
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Si intitola La Truffa, l’ultimo romanzo dello scrittore e giornalista Guido Guidi Guerrera, che il nostro sito ha il privilegio di avere tra le sue firme più prestigiose. L’intreccio, estremamente avvincente, si ispira a un fatto realmente accaduto in Portogallo e che ha come protagonista quello che è stato definito il più grande e geniale truffatore di tutti i tempi, Arturo Virgilio Alves Dos Reis, che finirà, nel 1930, condannato a vent’anni di carcere. Questa truffa ebbe conseguenze destabilizzanti sul governo e sull’economia portoghese e vide anche il coinvolgimento di una serie di personaggi di spicco, tra cui quello di una famosa attrice, il cui ruolo nella realtà fu tuttavia marginale. L’autore però ha scelto di dare a lei, donna dalla personalità complessa e moderna, la funzione di voce narrante, accentuandone il peso nella vicenda. Forse perché, pur ammaliata dall’attrattiva di una vita brillante, fu l’unica a dubitare dell’onestà dell’operazione finanziaria e delle vere finalità di chi l’aveva promossa.

 

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Siamo nei mitici Anni Venti e Fie Carelsen, al secolo Sophia de Jong, è un’attrice teatrale di successo, che si lascia alle spalle l’Olanda e un matrimonio finito, per iniziare, a Parigi, un’esistenza nuova, libera, leggera. Il proposito di una vita senza uomini. «Ero libera finalmente. Libera da ogni legame e libera di spalancare tutte le finestre della mia casa a due passi da Les Champs per lasciare entrare l’aria di un autunno ancora tiepido e il profumo delle foglie ingiallite sugli alberi impregnati dell’umidità della notte, mescolato a quello dolce del pane appena sfornato della boulangerie di fronte».

Ma quel sogno di appartenere solo a se stessa, «costruito dentro uno specchio», il sogno di una donna «che voleva uscire dall’incubo di un’esistenza a forma di imbuto» viene interrotto da uno squillo che riporta dentro la vita di Fie il turbine della realtà esterna, con le sue attrattive, le sue provocazioni e i suoi rischi. E sarà l’affasciante e colto José Bandeira, grande ammiratore del talento artistico ma anche della bellezza della donna, a convincerla a seguirlo in un’altra incantevole capitale europea, Lisbona, la città romantica del fado ma anche quella pratica degli uomini d’affari, e a coinvolgerla in «qualcosa di così immensamente grande da essere indescrivibile».

Fie viene presentata a persone importanti, che hanno in mano le sorti del Portogallo ma non solo. Ispiratore di tutto è  Dos Reis, uomo d’affari spregiudicato,  il quale riuscirà a realizzare  un’impressionante emissione di banconote coperta da assoluto segreto, falsificando un contratto che lo autorizza a stampare presso la Waterlow & Sons in Inghilterra, a nome della Banca del Portogallo, cento milioni di escudos al fine fittizio di salvare la colonia dell’Angola da una situazione di grave crisi.

 

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[Guido Guidi Guerrera, scrittore, giornalista e viaggiatore] 

 

Josè e Fie «innamorati, belli, giovani, attratti dalle lusinghe della bella époque, amanti dei viaggi» costituiscono una coppia perfetta, al di sopra di ogni sospetto. E la tentazione di lasciarsi sedurre e di abbracciare il punto di vista di Reis è molto forte. «Vedi Fie, devi e puoi fidarti dell’ingegner Reis, un finanziere che noi tutti stimiamo». E allora ci si può lasciar convincere che non si tratta di corruzione - «non esageriamo, parole grosse» -  quanto piuttosto di «assecondare certe debolezze naturalmente umane»; si può credere che il riserbo assoluto che deve coprire l’affare possa essere una misura di precauzione legata a una superiore ragion di Stato; e che tutta l’ operazione  si tradurrà in un enorme vantaggio per un paese martoriato come l’Angola.

Ma soprattutto dietro ogni motivazione, chi muove le fila continua a far balenare agli occhi dei suoi soci la promessa di una «ricchezza pura», che garantirà per ciascuno di loro un’esistenza semplicemente splendida fino alla terza, alla quarta generazione. Non andrà così.

Guerrera, autentico maestro di scrittura, porterà per mano il lettore a scoprire che l’inganno e la menzogna hanno i giorni contati, che la vita non è un gioco di prestigio e ci sarà sempre da qualche parte del mondo un “signor nessuno” che alla fine svelerà il trucco.

Un romanzo attuale e appassionante, capace di ritrarre con nitidezza di contorni e sensibilità introspettiva le figure e le dinamiche dei personaggi coinvolti nello scandalo. Potrebbe essere ambientato a Wall Strett e il truffatore chiamarsi Bernard Madoff. In fondo la storia non è poi cambiata così tanto.

 

Guido Guidi Guerrera, LA TRUFFA, ed. Imprimatur, 15.50 euro

www.guerrera.it

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