Campedelli ha puntato i piedi Oggi altro incontro con Maran

Campedelli ha puntato i piedi Oggi altro incontro con Maran
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Non si sblocca la situazione relativa al prossimo allenatore dell’Atalanta. La trattativa con il presidente del Chievo Verona per portare a Bergamo il tecnico trentino Rolando Maran, prima scelta della società nerazzurra, ma legato alla società scaligera da un contratto che scade nel 2018, pare essersi arenata dopo che Campedelli negli ultimi giorni ha puntato i piedi. Ma qualcosa potrebbe sbloccarsi già nella giornata di mercoledì 1 giugno: da Verona, infatti, voci parlano di un incontro in programma nel pomeriggio tra il presidente scaligero e il tecnico, chiaramente intenzionato a trovare il modo di lasciare Verona per accasarsi sotto Città Alta.

Ogni giorno cambia lo scenario. Di Maran all’Atalanta si parla ormai con insistenza da una decina di giorni. Il Chievo è conscio del fatto che non può trattenere un allenatore che ha manifestato a più riprese la volontà di andare altrove. Per chiudere velocemente la situazione, venerdì scorso l’ad atalantino Luca Percassi ha fatto visita a Campedelli a Veronello (centro sportivo dei gialloblù) e dopo due ore di chiacchierata tutto sembrava risolto. Il Chievo, forte dei due anni di contratto che ancora legano Maran ai veronesi, ha richiesto l’acquisizione da parte dell’Atalanta del portiere Bizzarri (classe 1977) e da Zingonia è arrivato l’ok.

Sembrava tutto a posto, ma lunedì l’umore di Campedelli è cambiato e la posizione di Maran improvvisamente è tornata ad essere blindata a Verona. Secondo alcuni osservatori, a complicare le cose ci sarebbe stato anche l’interessamento della Lazio per mister Maran e qualcuno ipotizza addirittura che l’allenatore trentino non disdegni la possibilità di andare alla Lazio. In realtà, i ben informati dicono che non c’è nessuna pista che porterebbe Maran alla Lazio, tantomeno un fantomatico scambio di allenatori fra Chievo e Lazio, visto che Pioli, mister dei biancocelesti, a Roma guadagna il triplo del collega ma, soprattutto, perché sembra ormai fatta per il passaggio dello stesso Pioli ai belgi dell’Anderlecht. Se invece Pioli restasse in Italia, il Chievo lo riabbraccerebbe volentieri.

 

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Perché Campedelli oppone resistenza. La situazione societaria del Chievo è particolare. Chi vive Veronello quasi quotidianamente racconta di un ambiente semplice, quasi familiare e attaccato alle proprie origini. Maran ha giocato tantissime partite con la maglia gialloblù, il suo rapporto con Campedelli è di lunga data e pare che il presidente del Chievo, abituato a dare del “lei” a tutti, ragazzi della Primavera compresi, a Maran si rivolga utilizzando il “tu”. Il rapporto tra i due è dunque molto stretto, e anche per questo il presidente fatica a liberare un tecnico che dopo la salvezza dello scorso anno (era il 26 maggio 2015) firmò un prolungamento di contratto fino al 30 giugno 2018. La scelta di tecnico e società, va detto, arrivò subito dopo aver conquistato la permanenza in serie A. Nel campionato appena concluso, le cose sono andate ancora meglio e Maran ha portato in dote al Chievo 50 punti e il nono posto nella massima serie. Un risultato straordinario, motivo in più per il presidente di tenersi ben stretto l'allenatore-amico. Maran invece, convinto che con il Chievo sarà difficile fare qualcosa di più, preferirebbe poter iniziare un nuovo progetto altrove.

 

campedelli

 

L’Atalanta aspetta, senza fretta di chiudere. La posizione della società nerazzurra, in questo momento, è delicata. Servono sangue freddo e pazienza, perché ogni scenario diverso dallo svincolo di Maran dal Chievo, con il suo successivo arrivo alla Dea, complicherebbe un po' le cose. Maran è stato corteggiato anche dalla Fiorentina e da altre squadre, ma da parte dell'allenatore e dal suo staff la scelta di venire a Bergamo è stata ponderata e la volontà di interrompere il rapporto con il Chievo è stata portata da tempo sulla scrivania di Campedelli. Un altro ostacolo per la chiusura del cerchio sembra rappresentato dai rapporti non proprio idilliaci fra il direttore sportivo dei veronesi Nember e l’omologo atalantino Sartori, anche se in passato è stato Sartori ad aprire la strada a Nember. I dirigenti nerazzurri, dunque, sanno bene che l’allenatore non vuole restare al Chievo, non sta parlando con la Lazio e vorrebbe l’Atalanta, ma in questa fase la scelta più saggia da parte loro è quella di non forzare e attendere che a Veronello le cose si definiscano. Da Zingonia, intanto, l'unica risposta che arriva è che tutte le piste sono aperte e che Maran è una delle opzioni sul tavolo.

Dal canto suo, il mister dei clivensi non commenta e si limita a dire: «Alcuni giorni e si saprà tutto». Contattato telefonicamente, Maran appena ha sentito che la chiamata arrivava da Bergamo ha risposto con cortesia centellinando le parole. «Abbiate pazienza, ma capite bene che in questo momento non dico nulla». Oggi, 1 giugno, manca un mese all’inizio della nuova stagione. L’Atalanta ha bisogno di un allenatore e il Chievo deve risolvere la questione: impossibile che il braccio di ferro si trascini ancora a lungo. A Verona le ultime voci dicono che il ds Nember sia ormai convinto che trattenere il tecnico contro la sua volontà sarebbe controproducente e il lavoro di persuasione con Campedelli starebbe dando i suoi frutti. La soluzione dovrebbe essere vicina: presto sapremo quale.

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