La violenza dei ragazzi di oggi

La violenza dei ragazzi di oggi
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«Il giovanotto che ha dato fuoco alla fidanzata, sotto interrogatorio si stufa e dice che vuole andare a dormire». (Dal quotidiano "Il Giorno")

Mostri? Il ghanese che tre anni fa aveva ucciso a picconate tre poveri passanti, catturato aveva saputo dire solo: «Ho fame, ho sonno...». Ciò che colpisce non è la brutalità della violenza (quando mai è esistita una violenza gentile, accettabile?) ma l'abbruttimento di colui che la compie. Mi risulta difficile offrire comprensione ai nostri ragazzi che, come l'ex fidanzato che dopo aver ucciso e bruciato Sara a Roma è tornato al lavoro, fanno cose che non stanno né in cielo né in terra e si infastidiscono se qualcuno glielo fa notare. Bulli, presuntuosi, impuniti come sono, compiono il male e credono di non doverne pagare le conseguenze, anzi si stupiscono se qualcuno glielo fa notare.

Genitori troppo permissivi? Educazione inesistente? Sfaldamento della coscienza personale? Superbia diffusa? Questo e altro ancora. I vecchi avrebbero detto: «Non c'è più il timor di Dio». Io ho il sospetto che questi ragazzetti mai cresciuti e trasformati in idoli, in oggetto di adorazione da parte di genitori fuori di testa e di nonni demenziali, si comportano di conseguenza: l'idolo è falso e sempre sanguinario. In ogni caso non ammette al suo cospetto che adoratori di cui potersi all'occorrenza disfare senza problemi...

Togliete di mezzo Dio, quello vero, e il vuoto spaventoso da lui lasciato sarà riempito da un'infinità di padreterni capricciosi, stupidi, violenti... da idoli sanguinari, appunto, da ragazzetti annoiati e vuoti ma pericolosi.

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