Notizie su Bergamo e provincia

Notizie su Bergamo e provincia (6-11 giugno 2016)

Notizie su Bergamo e provincia (6-11 giugno 2016)
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11 GIUGNO

 

1 - Violento nubifragio sul Basso Sebino, allagamenti e disastri a Sarnico. Ancora massi sula Rivierasca

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È stata una mattina da incubo quella di sabato 11 giugno sul Basso Sebino. Un vero e proprio nubifragio s'è infatti abbattuto sulla zona della provincia bergamasca compresa tra Grumello e Sarnico. A pagarne le conseguenze maggiori il Comune sulle rive del lago d'Iseo: strade completamente allagate, tombini che sputavano fuori acqua e fango, alberi abbattuti dalla violenza della pioggia e del vento. Fortunatamente, una volta tornata la calma, si è potuto appurare che la bomba d'acqua non ha ferito nessuno e ha causato soltanto danni di lieve entità. Il sindaco Giorgio Bertazzoli spiega a Bergamonews: «Dalle prime ore della mattina sono intervenute le squadre della protezione civile e degli alpini insieme ai vigili del fuoco. La caduta di alcuni alberi sulla strada che collega Sarnico a Villongo, ha provocato qualche disagio, ma gli alberi sono stati rimossi permettendo al traffico di tornare a defluire. L’edificio scolastico, la casa di riposo e la piazza sono le strutture che hanno risentito maggiormente della pioggia. I tombini sono stati ripuliti per far defluire l’acqua». I lavori continuano ma ci vorrà un po' prima che tutto torni alla normalità. Preoccupa il fatto che anche nei prossimi giorni sono previste piogge intense. Anche a Grumello si sono riscontrati allagamenti, ma decisamente meno preoccupanti rispetto al vicino Comune lacustre: il sindaco Nicoletta Noris ha spiegato che la vasca di laminazione installata lo scorso anno vicino l fiume Rillo, che ha causato con la sua esondazione diversi danni, ha svolto al meglio la sua funzione, scongiurando uno scenario ancora peggiore di quello presente alle prime ore della mattina. Intanto, però, sulla Rivierasca, ovvero la strada che costeggia il lago d'Iseo sulla sponda bergamasca, sono caduti nuovi massi dalla montagna, episodio già avvenuto nel pomeriggio di venerdì. La strada è chiusa proprio per permettere la messa in sicurezza dell'area.

2 - Don Gustavo Bergamelli è il nuovo rettore del Seminario

Don Gustavo Bergamelli, 51 anni, è il nuovo rettore del Seminario di Bergamo. Come spiega Bergamonews, la decisione definitiva è stata annunciata nella mattina di sabato 11 giugno dal Vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, al Seminario. Bergamelli era uno dei nomi che circolava. Anche se in un primo momento era stato individuato monsignor Santino Nicoli, arciprete di Nembro, che però aveva declinato la proposta del vescovo. Don Gustavo è nato il 12 febbraio 1965 a Pradalunga ed è stato ordinato sacerdote il 26 maggio del 1990. È stato curato di Nese dal 1990 al 1999, parroco di Cenate San Leone dal 1999 al 2009 e di Cenate San Rocco dal 1999 al 2007, Prevosto di Paratico dal 2009, Vicario Locale del vicariato di Predore dal 2011, membro del consiglio presbiteriale diocesano dal 2011.

3 - Caos alla Trucca per lo spazio estivo, la protesta dei residenti

Marco Zambelli è uno dei residenti nella zona del parco della Trucca esasperati dal caos causato dalle numerose auto di coloro che si recano allo spazio estivo allestito dal Comune proprio nell'area verde. E per esprimere il proprio disagio ha deciso di scrivere all'assessore alla mobilità Stefano Zenoni: «Caro assessore Zenoni - riporta L'Eco di Bergamo -, peccato non aver avuto il suo numero di cellulare stasera, davvero un peccato perché l’avrei invitata volentieri in questo angolo sperduto di delirio urbano a bere un caffè. L’avrei invitata volentieri perché chi vuole occuparsi dei problemi della sua città, deve vivere i problemi sul territorio e non seduto ad una scrivania. L’avrei invitata volentieri perché da due anni lei e la Giunta continuate a sostenere con fermezza che non esiste un problema di viabilità alla Trucca, l’avrei invitata volentieri perché lei, per il ruolo che occupa, non può non essere qui stasera a toccare con mano quello che sta succedendo. Caro assessore per gestire un problema… bisogna vivere il problema in diretta. Se lei fosse qui stasera vedrebbe sgretolarsi le sue certezze, ammetterebbe che c’è un problema grande, un problema grave, un problema non creato da lei, ma dalle precedenti giunte, ma un problema che va risolto togliendo le fette di salame dagli occhi, rimboccandosi le maniche e probabilmente mettendo mano alle casse del Comune. Non è così grave ammettere che esiste un problema. La politica vera deve stare in mezzo alla gente, le campagne elettorali si vincono ascoltando la gente e vivendo le difficoltà insieme a loro, non sparando solo slogan. Qualcuno alla fine deve pagare per l’assurda viabilità creata attorno a questo parco, che sia Bruni o Tentorio non importa, ma deve pagare senza pretendere di addossarlo sulle spalle di chi ci vive e anche di chi vuole frequentare il parco la sera. Questo è il primo evento di una lunga estate, c’è gente in coda da più di un ora, auto che entrano nella via e non riescono ad uscire, auto parcheggiate davanti ai passaggi carrai, auto che strombazzano pensando, con acume, che suonare risolva l’ingorgo, gente che litiga perché non riesce a muoversi, moto ovunque, c’è pure un ambulanza bloccata che non riesce a transitare lungo la via verso l’ospedale, una coda lungo la circonvallazione e una coda lungo via M.L.King e neppure l’ombra di un vigile urbano. Già, perchè prevedere un vigile che blocca l’ingresso o che regola il traffico non era possibile. Abbiamo chiamato la Centrale con insistenza e l’auto che è arrivata è rimasta 10 minuti imbottigliata nel traffico e ha pensato bene di tagliare la corda. Cosa deve accadere ancora per indurre il Comune ad agire in modo risolutivo? Un Comune che permette un evento simile deve solo avere il pudore di vergognarsi. Peccato assessore non averla qui, peccato non avere qui anche l’assessore al verde pubblico Ciagà e magari anche il sindaco per festeggiare i due anni di Giunta, peccato vedere la politica solo quando pontifica e taglia nastri e si auto celebra. L’unica idea uscita dal cilindro è stato un accordo commerciale tra il bar e il parcheggio dell’ospedale per un prezzo scontato a fronte di una consumazione, quando si sa benissimo che la maggior parte di chi viene al parco non consuma al bar. Peccato assessore, un'occasione perduta per poter dire: "Io venerdì sera c’ero, mi dispiace ma abbiamo un problema, non so come, ma cercheremo di risolverlo". Peccato assessore... Le occasioni non vanno mai perdute».

4 - Alla fine dell'arringa difensiva, Bossetti parla: «Confessare? Mai e poi mai, sono innocente»

Venerdì 10 giugno, al Tribunale di Bergamo, è andata in scena una delle ultime udienze del processo nei confronti di Massimo Bossetti, il carpentiere di Mapello accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio. A parlare, come nella precedente udienza, sono stati i legali dell'imputato, che hanno portato a termine la propria arringa. Claudio Salvagni e Paolo Camporini hanno attaccato l'indagine condotta dal pm Letizia Ruggeri, criticando ogni prova raccolta contro Bossetti e in particolare il suo Dna rinvenuto sul corpo della 13enne di Brembate, a parere dei due legali contaminato e non sufficiente a condannare un uomo all'ergastolo. A chiusura del lungo intervento, durato praticamente tutta la giornata, Camporini si è rivolto direttamente verso il suo assistito: «Massimo, ho studiato te e il tuo mondo: se sei innocente non confessare». Bossetti, a quel punto, ha risposto: «Mai e poi mai! Sono innocente». Camporini gli ha allora risposto: «Ti hanno demolito come uomo, come figlio, come padre». Poi, rivolto alla Corte d'Assise presieduta dal giudice Antonella Bertoja, ha chiesto di «non condannare un innocente». A parere di Camporini e Salvagni, infatti, contro Bossetti sarebbero stati usati «metodi da "Mani Pulite"», mentre la richiesta di ergastolo formulata dal pm Letizia Ruggeri nella requisitoria «è illegale» e «contro la Costituzione», perché si tratterebbe di «una pena di morte mascherata».

5 - Fatture false per 350 milioni di euro, perquisizioni anche a Bergamo

Come riporta L'Eco di Bergamo, la Guardia di Finanza di Vicenza ha scoperto una frode fiscale nel settore della fabbricazione di fili, cavi elettrici ed elettronici e individuato un giro di fatture false per un importo che, negli ultimi 5 anni, è di oltre 350 milioni di euro. All’operazione "Filo d’Arianna" hanno partecipato finanzieri dei Comandi di Milano, Brescia e Bergamo, con perquisizioni nelle province di Vicenza, Brescia, Bergamo, Milano, Roma, Cremona, Padova ed Alessandria. Sono state perquisite 20 società e i relativi amministratori e indagate 15 persone, per emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti finalizzate alla frode fiscale. Tra queste, ci sono state perquisizioni anche a Bergamo.

6 - In migliaia ai funerali di Franco Pini

Per l’ultimo saluto a Franco Pini, l’alpino missionario in Kenya, attorno alla moglie Rosetta e ai figli Davide, Simone, Susanna e Isacco si è stretta tutta Ponteranica, con il sindaco Alberto Nevola. Colma la chiesa della Ramera, il sagrato e la tensostruttura dell’oratorio. Tantissimi gli amici, gli scout e gli alpini arrivati da ogni parte d’Italia. Il feretro, portato a spalla dai figli e dai nipoti, è stato accolto in chiesa dal coro della Tridentina. Sulla bara, semplicissima, i familiari hanno deposto una croce, un fiore, il cappello d’alpino e il fazzolettone degli scout del Bergamo I. Il primato della carità, dell’amore verso il prossimo praticato con efficacia è stata la chiave delle letture, dell’omelia, tenuta dal parroco della Ramera don Flavio Rosa, dei commenti e dei saluti che hanno punteggiato la cerimonia.

7 - Orio, fermata una baby gang

Alle prime ore del mattino di venerdì 10 giugno, a Orio al Serio, un ragazzo di 17 anni che stava aspettando i propri genitori insieme ad un amico, è stato avvicinato da cinque giovani: prima lo hanno minacciato chiedendogli di consegnare il cappello da baseball che indossava, poi lo hanno scaraventato violentemente a terra colpendolo ripetutamente con pugni al volto. Solo l’intervento dell’amico ha evitato il peggio: i cinque si sono allontanati in fretta e furia. I Carabinieri, intervenuti immediatamente in seguito alla chiamata da parte dei due ragazzi,  sono riusciti ad intercettare e bloccare la baby gang, ancora in fuga, composta da 5 giovani di età compresa tra i 15 e i 16 anni. Tre di loro sono stati arrestati per rapina in concorso essendo gli autori materiali dell’aggressione. Sono stati affidato alle famiglie su disposizione della Procura dei minori di Brescia. I rimanenti due sono stati invece denunciati in stato di libertà per i medesimi reati. I due aggrediti hanno riportato lesioni guaribili, rispettivamente, in 2 e 7 giorni.

8 - Albino, ristoratore aggredito a calci e pugni sotto casa. Volevano l'incasso

Nella notte fra giovedì 9 e venerdì 10 giugno, a Comenduno di Albino, il titolare del ristorante-pizzeria "Il Grattacielo" di Gazzaniga è stato aggredito a calci e pugni poco prima di mezzanotte da alcuni uomini mascherati. Gli aggressori volevano l’incasso, ma il ristoratore non ce l’aveva con sé. I Carabinieri stanno ancora cercando di ricostruire dettagliatamente tutti i fatti, ma hanno già la testimonianza della vittima, attualmente ricoverato con una prognosi di 40 giorni all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Riccardo Capitanio, 53 anni, verso le 24, è sceso dalla sua auto e, mentre stava per entrare in garage, è stato aggredito da tre (forse quattro) uomini con il volto coperto da passamontagna, decisi a rubargli l’incasso della serata che pensavano Capitanio tenesse con sé. Ma non avendo trovato nel portafogli dell’uomo i soldi, lo hanno iniziato a colpire ripetutamente con calci e pugni.

9 - Rapina alle poste di Adrara San Martino, ma visto il magro bottino il malvivente porta via il portafogli dell'impiegata

Alle 13 circa di venerdì 10 giugno, nell'ufficio postale di via Madaschi ad Adrara San Martino, nel Basso Sebino, due rapinatori con i volti parzialmente coperti da passamontagna hanno fatto irruzione e, armati di taglierino, hanno minacciato i due impiegati presenti chiedendo di consegnare loro il denaro. In quegli istanti nell’ufficio c’era anche una donna di nazionalità indiana con la piccola figlia. I malviventi, però, si sono resi conto che il bottino sarebbe stato assai magro e dunque hanno deciso di rubare anche il portafoglio di un’impiegata. Poi sono fuggiti in direzione Villongo su una utilitaria, una Panda.

10 - Ztl, il Comune studia un piano di riorganizzazione

L’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni ha affermato che il Comune si occuperà di riordinare l'intricato puzzle della Ztl in città. Da un lato Città Alta e i Colli che rappresentano, per ovvie ragioni, un mondo a sé stante destinato a trovare regole simili a quelle attuali o comunque sulla falsariga; dall’altro il resto della città, dove la tendenza alla semplificazione dovrebbe farsi sempre più marcata. Zenoni, attraverso L'Eco di Bergamo, spiega: «Qui l’ideale sarebbe arrivare a due sole tipologie di Ztl: quelle totali, in vigore 24 ore su 24, e quelle notturne. Le altre, a esclusione dei provvedimenti temporanei legati all’ingresso e all’uscita dalle scuole e allo stadio, andranno progressivamente modificate proprio per evitare confusione». Per il momento, dicevamo, bisognerà prestare un po’ più di attenzione ai divieti e agli orari.

11 - Italcementi, i lavoratori favorevoli all'accordo sul piano sociale

I lavoratori Italcementi hanno votato "sì" all’ipotesi di accordo sul piano sociale firmata tra azienda e sindacati il 19 maggio. Dopo tre giorni, nel pomeriggio di venerdì 10 giugno si sono concluse le votazioni che hanno decretato il seguente esito: 348 "sì", 82 "no" e una scheda bianca (su 596 aventi diritto, alle urne si sono recati 431 dipendenti). Con questo risultato, nel momento in cui i sindacati comunicheranno ufficialmente l’esito del referendum all’azienda, il piano sociale presentato da Italcementi diventerà operativo. Si tratta di un mix di sostegno economico e di politiche attive per favorire la ricollocazione dei lavoratori.

12 - Grassobbio, nascondeva la droga nei pannolini del figlio

Ad attirare l’attenzione della pattuglia della Polizia stradale di Seriate è stata la freccia dell’auto che era rotta e non funzionava. Per questo gli agenti, nel pomeriggio di giovedì 9 giugno, lungo l’autostrada A4 all’altezza del territorio di Grassobbio, hanno fermato una Golf e hanno chiesto i documenti ai 3 marocchini che erano a bordo, tutti residenti a Montebelluna (Treviso). Tra loro una coppia, marito e moglie di 35 e 37 anni. Come racconta Il Giorno, all’interno dell'auto c’era anche il loro figlioletto di un anno, che il padre e la madre utilizzavano per sviare eventuali controlli delle forze dell’ordine. Sotto il seggiolino del bimbo, infatti, in mezzo a un pacco di pannolini e biberon, i poliziotti hanno rinvenuto 5 chili di hashish di ottima qualità. I tre nordafricani sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L'uomo che era alla guida, di 39 anni, si è preso tutta la responsabilità, affermando che la droga era di sua proprietà e che i due coniugi non sapevano della sua esistenza a bordo della Golf. Il giudice Giovanni Petillo ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per il solo autista. Per il 35enne è stato invece disposto l’obbligo di dimora a Montebelluna; nessuna misura, infine, per la donna. Il dibattimento è stato quindi rinviato al 5 dicembre prossimo, quando è prevista la sentenza.

 

10 GIUGNO

 

1 - Legambiente critica la passerella di Christo

A una settimana esatta dall’inaugurazione al pubblico di The Floating Piers, la passerella artistica realizzata dal famosissimo Christo sulle acque dal lego d'Iseo, Legambiente denuncia una serie di criticità riscontrate nell’organizzazione dell’evento e nella gestione dei flussi di visitatori. In un comunicato l'associazione ambientalista scrive: «La società che gestisce The Floating Piers aveva annunciato di aver commissionato un piano della logistica alla società di consulenza Sistematica (la stessa che ha fatto il piano logistico per Expo 2015) alla fine di febbraio, ma a tutt’oggi questo studio non è ancora stato reso noto. Durante i 16 giorni di apertura al pubblico del ponte galleggiante, sono attesi oltre 50mila turisti al giorno che graviteranno nella zona del lago. È sicuramente un’operazione di marketing positiva per questo territorio, ma ci preoccupa la difficile gestione di un così gran numero di persone in un’area che presenta strade strette, carenza di parcheggi, strutture inadatte ad accogliere così tanta gente tutta insieme. I rischi maggiori sono legati al notevole aumento del traffico, con conseguente congestione delle strade che portano verso il lago e l’aumento di inquinamento da emissioni dei veicoli a motore. Inoltre avendo il Prefetto di Brescia diramato l’ordinanza che vieta l’accesso a Sulzano in bicicletta per motivi di sicurezza della viabilità stradale, è di fatto venuta meno la sostenibilità dell’evento così pubblicizzata in origine, tanto che erano stati previsti parcheggi appositi per ospitare 70mila bici». Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia, continua: «A lasciare esterrefatti è la soppressione di tutti i treni che corrono sulla linea Rovato-Iseo, nel cuore della Franciacorta, che resterà tagliata fuori. I passeggeri provenienti da Milano e da Bergamo dovranno prima raggiungere Brescia, poi ridirigersi verso Iseo. Grazie alla Rovato-Iseo i tempi di viaggio si sarebbero ridotti di una ventina di minuti e si sarebbe evitato l’affollamento dei passeggeri. La realizzazione dell’opera è completamente finanziato dalla società che gestisce The Floating Piers, che ha messo a disposizione 900mila euro da ripartire tra regione Lombardia, Provincia di Brescia e Enti Locali. Tali istituzioni, però, hanno già messo in campo 3 milioni di euro, dei quali in particolare 535mila euro per gli interventi di tutela e assistenza sanitaria continua nei 16 giorni dell’evento, come annunciato dall’Assessore Parolini. L’evento, inoltre, ha comportato dei costi indirettamente sostenuti dai cittadini: nell’aprile dello scorso anno la Società pubblica di Navigazione NAVISEO aveva annunciato un contributo di 200mila euro, tradotti in un aumento medio delle tariffe del 30% sugli abbonamenti annuali per non residenti, del 45% sui mensili per studenti residenti e del 10% sui biglietti ordinari delle tratte più utilizzate. Il nostro timore è che si sviluppi una formula di turismo mordi e fuggi che non farà bene né alla promozione delle bellezze del territorio né alla gestione dei flussi dei visitatori, che si accalcheranno in lunghe code in auto prima e in attesa di salire sulla passerella poi, solo mettere piede sull’opera e poi tornarsene a casa incastrandosi nuovamente nel traffico».

2 - Processo al prete di Serina accusato di molestie, alcuni testimoni smentiscono le accuse nei suoi confronti

Continua il processo nei confronti di don Marco Ghilardi, 40 anni, ex vice parroco di Serina, accusato di violenza sessuale: secondo le contestazioni del pm Gianluigi Dettori, il religioso, per 5 anni, dal 2001 al 2005, palpeggiò in più occasioni una bambina che, all'inizio delle presunte sevizie, aveva appena 6 anni (oggi ne ha 21). Il prete avrebbe anche abusato di lei. Le presunte molestie sarebbero avvenute in sacrestia, al Cre, in oratorio e addirittura a scuola (l’imputato era l’insegnante di religione della presunta vittima). Il 9 giugno, davanti al collegio giudicante del Tribunale presieduto da Antonella Bertoja, sono stati sentiti come testimoni alcune persone citate dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Roberto Bruni: una suora e alcuni animatori che, all’epoca dei fatti contestati, erano impegnati all’oratorio di Serina. Tutti hanno descritto la bambina come una personalità difficile, non molto seguita dalla famiglia. E hanno escluso che don Marco l’abbia mai accompagnata a casa con la sua auto: «I ragazzini che frequentavano l’oratorio, al termine delle attività, venivano riaccompagnati con un pulmino». Il religioso, da parte sua, ha sempre negato di aver mai molestato la bimba e non si spiega perché lo abbia denunciato. Don Marco dice anche di ricordarsi poco di lei: «Essendo una bambina emarginata, può darsi che mi sia intromesso nella sua vita, come ho fatto con altri». La denuncia risale al 2013, quando la vittima ha compiuto 18 anni. Ai militari aveva spiegato di non aver detto nulla prima per paura di non essere creduta. Circostanza smentita in aula l’8 marzo scorso da una sua compagna: «La mia amica si è confidata con me in quinta elementare, ma mi aveva fatto promettere di non dire nulla». La prossima udienza è fissata per il 20 settembre, quando è attesa la requisitoria del pm Dettori.

3 - Nuova Gamec, Valesini risponde alle critiche dell'ex sindaco Tentorio

Francesco Valesini, assessore alla Riqualificazione urbana, ha deciso di replicare alle critiche dell'ex sindaco Franco Tentorio riguardanti la prossima ubicazione della nuova Gamec: «Tentorio afferma, parlando della Gamec, che già due anni fa il Comune avrebbe potuto accettare la donazione della Fondazione Banca Popolare di Bergamo, pronta a suo dire a mettere a disposizione 4,5 milioni “a fondo perduto” per una allestire la nuova sede della Galleria negli spazi degli ex Magazzini Generali. La scelta della nuova Giunta, che ha avviato uno studio di fattibilità per portare la Gamec al Palazzetto dello Sport, è vista quindi come “un passo indietro” e “una grave perdita di tempo". La domanda che sorge spontanea è: visto che la cosa era così a portata di mano, perché Tentorio non l’ha concretizzata quando era sindaco? Del trasferimento della Gamec ai Magazzini Generali si è cominciato infatti a parlare nel 2011: perché la decisione non è stata perfezionata dalla scorsa amministrazione? La verità è che quando nuova Giunta si è insediata, a metà del 2014, la pratica era solo all’inizio del suo cammino e il progetto presentava numerosi problemi irrisolti: quello viabilistico in primo luogo, con via Rovelli – l’unico asse alternativo a via Borgo Palazzo per l’ingresso e l’uscita dalla città in direzione Est - schiacciata tra i vecchi magazzini i binari della ferrovia; quello dell’effettiva possibilità di acquisire da Rfi il sedime necessario a far passare la strada; quello della variante al Pgt (neppure adottata dalla scorsa maggioranza) necessaria per ripristinare le volumetrie richieste dal progetto. Dal giorno in cui abbiamo preso in mano il “dossier Gamec” abbiamo evidenziato questi problemi e chiesto una modifica del progetto. Senza escludere di principio che la Gamec potesse trovare collocazione in via Rovelli, ma manifestando una chiara preferenza per una localizzazione più centrale, vicina all’Accademia Carrara e coerente con la previsione del “Polo della Cultura e del Tempo libero” contenuta nel Pgt. Lo studio di fattibilità concordato con Fondazione Banca Popolare di Bergamo ci fornirà a questo punto elementi di valutazione sull’ipotesi del Palazzetto dello Sport, che al momento ci appare di gran lunga la più concreta. Sappiamo del resto che di un nuovo Palasport la città ha urgentemente bisogno. Lo sapeva anche l’ex sindaco Tentorio, che pure su questo fronte non ha però combinato molto».

4 - Frana a Fiorano, chiesto l'intervento economico della Regione

Dopo il violento nubifragio che mercoledì 8 giugno ha colpito Fiorano al Serio e Gazzaniga, le Amministrazioni comunali fanno il bilancio dei danni subiti, degli interventi per ripararli e delle necessarie opere di prevenzione. Il costo complessivo è di circa 65mila euro più Iva. Il Comune più colpito è certamente Fiorano: dal pianoro di San Fermo, infatti, si è staccata una grossa frana di terriccio e fango che si è scaricata su via Giardini e, a seguito dei sopralluoghi effettuati dai vigili del fuoco, si era ritenuto prudente consigliare a una famiglia di sei persone residenti in una delle abitazioni esposte a rischio di trascorrere la notte altrove (senza ordinanza di evacuazione da parte del Comune). La mattina del 9 giugno le persone che volontariamente si erano allontanate per una notte sono potute rientrare nella loro abitazione in quanto si è ritenuto che non vi fosse una situazione di imminente pericolo, mentre il tecnico comunale Alberto Frassoni si è recato sul luogo dove si è verificata la frana per valutare la situazione, stendere una relazione da inviare alla Regione per ottenere i finanziamenti previsti in questi casi e mettere a punto le azioni future. Sicuramente dovrà essere ricostruito il versante danneggiato dalla frana attraverso gli interventi di ripristino e di messa in sicurezza della zona con l’impiego di reti paramassi e opere di muratura in cemento.

5 - 12enne investito a Dalmine, migliorano le sue condizioni

Ne avrà per circa un mese il 12enne rimasto ferito gravemente dopo essere stato investito a Dalmine mercoledì 8 giugno mentre tornava a casa da scuola. A riferirlo è L'Eco di Bergamo. Il ragazzo era stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo per il trauma cranico riportato nell’incidente in via Verdi. Il colpo è stato davvero violento, perché oltre all’urto con un’auto che stava viaggiando in direzione di via Buttaro, il ragazzo ha battuto la testa cadendo. Passate le ore più difficili, è stata sciolta la prognosi.

6 - Fiorini testimonia nel processo contro l'ex assessore Marcello Moro

Come riporta L'Eco di Bergamo, giovedì 9 giugno l’immobiliarista Fiorini è comparso in aula come testimone al processo contro l’ex assessore comunale Marcello Moro ed è stato interpellato su un’intercettazione telefonica. È lui l’uomo "del Marcello", l’interlocutore di Pierluca Locatelli nella famosa telefonata intercettata dagli inquirenti il 19 novembre 2011, al termine dell’inaugurazione della nuova struttura della scuola Imiberg. «Hai dato i soldi a Marcello?». «No». «Daglieli, perché quello è vendicativo». Francesco Fiorini, 75 anni, titolare della Edilprogram di Bergamo, finora in quest’inchiesta era rimasto una voce al cellulare. Giovedì 9 giugno l’immobiliarista è comparso in aula come testimone al processo contro l’ex assessore comunale Marcello Moro, alla sbarra (mai presentatosi finora, è negli Usa dove gestisce un’attività di trasporti in elicottero) per corruzione, finanziamento illecito dei partiti e abuso d’ufficio. Quel 19 novembre di 5 anni fa i due imprenditori accennavano ai 50mila euro che per il pm Giancarlo Mancusi rappresentano la tangente dovuta da Locatelli per accelerare il pagamento per i lavori a Sant’Agostino e che invece Moro nega di aver mai preteso. «Locatelli faceva parecchi lavori per le nostre società - ha raccontato Fiorini - e di tanto in tanto veniva da me a battere cassa. Mi diceva: “Porca miseria, devo pagare qui e pagare là, anticipami qualcosa”. Ricordo che in un’occasione mi aveva detto: “Pensa che devo dare 50mila euro a Marcello e non li ho”». «Marcello, inteso come Moro?», ha chiesto Mauro Angarano, avvocato di parte civile per il Comune. «Inteso come Moro», ha confermato l’immobiliarista.

7 - Riva di Solto, un grande masso blocca la strada: Rivierasca chiusa per alcuni giorni

Intorno alle 14 di venerdì 10 giugno, lungo la strada Rivierasca che costeggia la sponda bergamasca del Sebino, un grosso masso è caduto in strada a Riva di Solto. Il masso è grande circa 3 metri cubi e miracolosamente non ha travolto nessuno. Si è staccato dalla parete rocciosa che fiancheggia la strada, attraversandola e finendo contro la cancellata di una abitazione privata. La strada è stata chiusa e, con molta probabilità, resterà chiusa per alcuni giorni, sicuramente da Riva di Solto a Tavernola. Un bel problema con l’avvicinarsi dell’apertura della passerella di Christo.

8 - È polemica sul taglio dei bus a Valgoglio

La Sab ha deciso di replicare alla polemica scoppiata a Valgoglio in seguito alla soppressione degli autobus utilizzati dalle famiglie e i bambini più piccoli, quelli che frequentano l’asilo. In generale, spiega l’azienda, la diminuzione delle corse non è per volontà propria, ma dovuta ai tagli e alla crisi. Perché non c’è solo Valgoglio, anche ad Adrara San Rocco, Adrara San Martino, Viadanica, Foresto Sparso e Gandosso i cittadini devono fare a meno di alcune corse. E la cosa, secondo la Sab, la si sapeva già dal luglio 2015. Nel dibattito si è poi inserito anche il sindacato: «Questa serrata poteva essere evitata con un confronto che ci coinvolgesse», sottolinea Luca Stanzione della Filt-Cgil.

9 - Sabato, alla Ramera, i funerali di Franco Pini

Saranno celebrati sabato 11 giugno, alle 10 nella chiesa della Ramera, i funerali di Franco Pini, alpino e volontario in Africa per oltre 30 anni. La camera ardente è stata intanto allestita nell’abitazione di via Salvetti 2, a Ponteranica. I familiari hanno inviato a chi conosceva Franco Pini una comunicazione logistica per sabato, al fine di permettere a tutti di accompagnare il volontario bergamasco nel suo ultimo viaggio: «Dopo i funerali ci sposteremo al cimitero di Ponteranica che dista circa 1,5 km, dove non vi è la possibilità di parcheggiare (lasciamo i pochi posti solo per chi non può raggiungerlo a piedi). Ringraziamo tutti quelli che l’hanno sempre sostenuto e che continueranno a farlo». Una frase di Pini nel messaggio: «[...] Tutto questo non è che l’abbia fatto per avere un merito, ma semplicemente l’ho preso come una chiamata del buon Dio».

10 - Martinengo dice addio a monsignor Gritti

Monsignor Carillo Gritti, vescovo di Itacoatiara (Brasile) dal 2000, è morto giovedì 9 giugno a causa di una malattia. La sua missione in Brasile iniziò nel ’79. Una figura che ha comunque mantenuto un legame forte e denso d’affetto con il suo paese d’origine, ovvero Martinengo, Comune in cui era nato il 12 maggio del 1942. E a Martinengo, monsignor Carillo Gritti tornava periodicamente in occasione della festa della Madonna della Fiamma e per le cresime. Nel 1979 è stato destinato alla missione amazzonica di Boa Vista, nello stato di Roraima, in Brasile. In seguito è stato parroco di Santa Luzia a Manaus e, contemporaneamente, professore di Sacra scrittura nell’Istituto di pastorale, quindi di teologia e filosofia in quell’arcidiocesi. Dal 2000 era vescovo della prelatura territoriale di Itacoatiara. I funerali si svolgeranno sabato nella parrocchia di Santa Luzia, in seguito il feretro sarà portato a Itacoatiara per la tumulazione nella cattedrale di Nostra Signora del Rosario.

11 - La protesta per le mountain bike alla Maresana

Il sindaco di Ponteranica Alberto Nevola ha firmato un’ordinanza che vieta ai biker l’accesso e l’utilizzo di determinati sentieri della Maresana. Un provvedimento necessario per evitare «commistioni tra pedoni e appassionati di mountain bike che potrebbero generare spiacevoli incidenti». La presenza sempre più massiccia dei biker è stata rilevata anche dalle Guardie Ecologiche Volontarie (Gev) del Parco dei Colli di Bergamo. Nevola precisa: «In particolare hanno notato un notevole incremento di frequentazione a carattere adrenalinico del sentiero Cai numero 533 che dal Canto basso porta al Colle della Maresana. È evidente che l’utilizzo promiscuo crea un pericolo non marginale per la sicurezza e l’incolumità di entrambi (escursionisti e biker) in quanto il rischio di collisione lungo il tragitto risulta essere molto alto anche a causa della morfologia ristretta del sentiero stesso». Pertanto, da fine maggio, il sentiero è precluso ai biker. Un apposito cartello di divieto di transito esplicita in maniera inequivocabile il provvedimento. L’ordinanza è comunque propedeutica a trovare una soluzione più stabile. «Con il Parco dei Colli e le associazioni locali dei biker – riprende Nevola – abbiamo pensato che una possibilità praticabile per risolvere la questione si declini con la realizzazione di un sedime parallelo».

12 - Nuovamente rimandata per il maltempo la Notte bianca dello sport

Slitta nuovamente la Notte bianca dello sport in programma sabato 11 giugno in centro a Bergamo. Le previsioni meteo sono infatti sfavorevoli. A seguito di una riunione del comitato organizzativo, viste le previsioni, è stato deciso di non effettuare la manifestazione l'11 giugno, ma di rimandarla a data da destinarsi. Nei prossimi giorni, spiegano dall’organizzazione, si deciderà una possibile nuova data per l’evento, che verrà comunicata il prima possibile. Si tratta del secondo rinvio della Notte bianca, già slittata dal 4 all’11 giugno, sempre per colpa del maltempo.

 

9 GIUGNO

 

1 - Maltempo, code e allagamenti in città. Esonda la roggia Serio a Monterosso Anche nella giornata di oggi un violento temporale si è abbattuto nel pomeriggio sulla città, poco dopo le 16. Molti I disagi per gli automobilisti in particolare nella zona del rondò delle Valli, dove auto hanno dovuto avanzare in un fiume di acqua e fango. Sono stati segnalati allagamenti anche nella vicina zona del Monterosso a causa dell’esondazione della roggia Serio. Guarda il video di Alessandra Tiraboschi.

Le condizioni meteo - è annunciata pioggia anche nei prossimi giorni - hanno cancellato nel weekend due importanti manifestazioni previste nell’hinterland: la Notte bianca dello sport di Seriate (spostata da sabato 11 giugno al 18) e Treviva a Treviolo, rinviata a data da destinarsi. Sabato a Bergamo sono in programma la Notte bianca dello sport (già rinviata il 4 giugno) e la Donizetti Night, 2ª edizione.

2 - Albanese arrestato in via San Giorgio con 39 chili di marijuana

Mercoledì 8 giugno i carabinieri di Monza hanno arrestato in via San Giorgio in città un albanese di 30 anni, Olsjan Bilali, già noto alle forze dell'ordine. Nel box dell'appartamento che aveva preso in affitto sono stati trovati 39 chili di marijuana, 28 grammi di cocaina, 10 di hashish, 70 munizioni calibro 12, mille euro in contanti e una pressa per il confezionamento delle dosi. L’albanese è stato trasferito in carcere a Bergamo. Il blitz ha visto impegnati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza, il personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Milano e carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo. La droga era conservata all’interno di alcune valigie.

3 - Incendiata l’auto di un avvocato, indagini a Paladina

Mercoledì pomeriggio a Paladina un incendio ha distrutto l’auto dell’avvocato Marco di Paolo, professionista con lo studio nel paese dell’hinterland. L’incendio è di matrice dolosa: accanto alla vettura è stata trovata una mazza da baseball e alcuni testimoni hanno detto di visto un uomo vestito di bianco fuggire nel momento in cui si sono sprigionate le fiamme. A indagare sull’inquietante episodio sono i carabinieri di Zogno. Lo stesso Di Paolo ha tuttavia confermato che si tratta di un atto doloso. L’avvocato era stato avvertito del rogo mentre era impegnato con due clienti nello studio situato proprio di fronte al parcheggio dove c’era l’auto.

4 - Il sindaco Gori: «La nuova Gamec al palazzetto dello sport»

La nuova Gamec al palazzetto dello sport. È uno dei principali obiettivi dichiarati dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori durante la celebrazione dei risultati ottenuti nei primi due anni di mandato. Il primo cittadino, affiancato dagli assessori, ha illustrato le nuove sfide che attendono la Giunta. Tra queste ci sono la residenza universitaria nell’ex Caserma Montelungo e, appunto, la nuova sede della Galleria di arte moderna e contemporanea dove c'è l'attuale palazzetto dello sport. Come noto, la Fondazione Banca Popolare di Bergamo si era detta disposta a finanziare l’opera con 4.5milioni di euro purché si realizzasse negli ex Magazzini Generali di via Rovelli. Un’ipotesi non gradita da Gori, che ora ha deciso di mettere sul tappeto la carta del palazzetto. Per il nuovo impianto nell’area dell’ex Ote, tra le vie Serassi e Bianzana - ha spiegato Gori - «stiamo aspettando l’accordo tra i privati, ma sono ottimista. A questo tema è collegata la Gamec. Stiamo facendo uno studio di fattibilità in merito alla trasformazione dell’attuale palazzetto. Entro luglio lo condivideremo con la Fondazione Banca Popolare di Bergamo». Gli uffici del Comune stanno valutando il progetto: si tratta di capire i costi dell’operazione e la realizzabilità di questo passaggio. Ma la novità è che la banca potrebbe dirottare la sua disponibilità sulla nuova sede individuata dal Comune. «C’è un’intesa di massima con la Fondazione Banca Popolare di Bergamo», ha detto il sindaco.

5 - Domenica torna la Freccia Orobica (tutti i giorni fino al 28 agosto)

Con l’estate torna a viaggiare la “Freccia Orobica”, il collegamento ferroviario Bergamo–Pesaro diretto ai lidi della Riviera Adriatica. La Freccia Orobica sarà in servizio ogni giorno, dal 12 giugno al 28 agosto. Il treno 1771 partirà da Bergamo alle 7.35 e, via Brescia, giungerà a Pesaro alle 13.28. In direzione opposta, la partenza è da Pesaro alle 14.33 con arrivo a Bergamo alle 20.34. Con il ritorno dei treni-mare, riprende il servizio di prenotazione on line del posto a sedere per i viaggi effettuati nelle giornate di venerdì, sabato, domenica e festivi. I posti prenotabili sono 120 per viaggio, equivalenti ad una carrozza bipiano, sul totale dei 460 posti a sedere. Tutte le informazioni su orari, tariffe, rivendite e prenotazione dei posti sono reperibili sul sito di TPER, al link: www.tper.it/frecciaorobica. I biglietti si possono acquistare sul sito Tper, contestualmente alla prenotazione, oppure presso le rivendite autorizzate Tper e nelle stazioni. È possibile prenotare un posto anche con un biglietto precedentemente acquistato presso una biglietteria Trenitalia, con una piccola maggiorazione di 2 € per spese di gestione.

6 - Ryanair lancia due nuove rotte da Orio per Niš e Ostrava

Ryanair ha annunciato oggi due nuove rotte dall’aeroporto di Orio per Niš, in Serbia, e Ostrava, in Repubblica Ceca, entrambe con doppia frequenza settimanale a partire rispettivamente dal 30 ottobre e dal 1 Novembre. La programmazione invernale 2016 di Ryanair da Orio conterà dunque 8 nuove rotte: Amburgo, Belfast, Danzica, Niš, Norimberga, Ostrava, Praga e Timisoara. Ryanair ha celebrato l’annuncio delle due nuove rotte da Milano Bergamo per Niš e Ostrava mettendo in vendita posti con tariffe a partire da 19.99 euro per viaggiare a novembre.

7 - Sabato ciliegie e fragole al mercato della terra in Piazza Dante Torna sabato il Mercato della Terra di Slow Food: una trentina di produttori selezionati allestiranno i propri stand per permettere a tutti di fare una spesa intelligente e genuina: prodotti di qualità, alimenti sani e rispettosi dell’ambiente, dagli ortaggi alla frutta di stagione, dalla pasta al caffè, dai formaggi ai vini e alle birre. Tema di questa settimana le ciliegie e fragole, in arrivo con l’estate. Ospiti d’eccezione le fragole di Val Martello (Bolzano), preziose perle della montagna alto-atesina. Lo Show Cooking Kenwood di questa settimana si terrà alle 10 invece che alle 11. La ricetta in dimostrazione presso la Domus sarà: "Zuppa di fragole e ciliegie con formaggio fresco di capra orobica al timo". È stata intanto rinnovata la pagina Facebook dedicata al Mercato della Terra (www.facebook.com/mercatodellaterradibergamo) con tutte le notizie aggiornate e fresche su eventi e produttori.

8 - Marò rientrati, lo striscione a Palazzo Uffici verrà rimosso domani

Verrà rimosso domattina da Palazzo Uffici lo striscione dedicato ai due marò italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, arrestati con l’accusa di omicidio dalle autorità indiane il 15 febbraio 2012, mentre erano in missione antipirateria a bordo della nave mercantile Enrica Leixe. Lo striscione, che era stato affisso - prima su Palazzo Frizzoni e in seguito su Palazzo Uffici – per iniziativa di tutti i gruppi consiliari del Comune di Bergamo affinché il Governo italiano intervenisse per riportare in Italia i due militari, può essere finalmente rimosso visto che nei giorni scorsi entrambi i marò sono rientrati nel nostro Paese.

9 - Maxischermi in città per seguire le partite degli Europei

Dove si potranno insieme vedere le partite dell’Italia agli Europei? Il luogo più gettonato sarà come sempre il Lazzaretto dove dal 13 al 19 giugno si terrà il tradizionale Happening delle Cooperative Sociali, il cui inizio coincide proprio con la gara d’esordio degli azzurri. Qui è previsto l'allestimento di un maxischermo, mentre televisori saranno posizionati negli spazi estivi di Sant’Agostino, San Michele e San Giacomo. In Città Alta, inoltre, gli esercenti di bar, pub, ristoranti si stanno adoperando per offrire la programmazione «al chiuso». In Città Bassa, un secondo maxischermo - dagli ottavi di finale in poi - potrebbe essere installato al piazzale degli Alpini. Per ora è un'ipotesi, ma ci si sta lavorando.

10 - In vista sciopero Trenord, Trenitalia e Italo il 23 e 24 giugno

A un mese dall’ultimo sciopero, i dipendenti delle ferrovie si preparano a incrociare le braccia per giovedì 23 e venerdì 24 giugno. Secondo quanto comunicato dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, i lavoratori del comparto si fermeranno a partire dalle 21 del giovedì sera e termineranno la protesta soltanto alle 21 del giorno dopo. Come accaduto durante l’ultimo sciopero, saranno previste delle fasce di garanzia negli orari più affollati per cercare di ridurre al minimo i disagi per i viaggiatori. A partecipare allo sciopero, proclamato da Usb lavoro privato, potranno essere i dipendenti di Trenitalia, Trenord e Italo. La protesta è contro la liberalizzazione-privatizzazione del Gruppo Fsi Spa e tutte le aziende a capitale pubblico del trasporto pubblico locale.

 

8 GIUGNO

 

1 - Un violento acquazzone si è abbattuto sulla Bergamasca nel pomeriggio. Allagamenti e disagi in Val Seriana

L'ennesimo, violento temporale di questi giorni si è abbattuto sulla provincia di Bergamo nel pomeriggio di mercoledì 8 giugno. Nuvoloni neri sono comparsi poco dopo le 16, soprattutto in Val Seriana, dove la pioggia ha iniziato a cedere con insistenza insieme a grandine e forti raffiche di vento. Dopo pochi minuti le fognature hanno iniziato a faticare a scaricare la pioggia sono così avvenuti alcuni allagamenti, soprattutto a Gazzaniga e Fiorano. Conseguenze pure sul traffico, rallentato a causa del maltempo. Strade allagate e tombini saltati anche a Leffe, Gandino e Cazzano. Come riporta L'Eco di Bergamo, il temporale si è concentrato soprattutto nei paesi della Media Valseriana. Sulle strade sono caduti circa 30 centimetri di acqua. Camion sono stati costretti a fermarsi creando non pochi problemi alla circolazione. Anche le auto faticano a transitare sulla carreggiata invasa dall’acqua.

2 - Addio a Franco Pini, missionario laico dal cuore grande

È stata la figlia Susanna Pini, vicesindaco di Ponteranica, ad annunciare, nel pomeriggio di mercoledì 8 giugno, la scomparsa del volontario Franco Pini, molto conosciuto nella Bergamasca. Nato nel 1932, Pini era stato uno scout e un alpino doc, Era un missionario laico ispirato dall’amore verso il prossimo, che con passione e impegno aveva trasformato un piccolo villaggio del Kenya in una vera e propria cittadina fornita di servizi per la popolazione. Oggi Nyagwethe (il nome della cittadina fondata da Pini) è un centro di 4mila abitanti dotato di ospedale, acquedotto per l’acqua potabile, asilo, scuola elementare, scuola tecnica, liceo, market per prodotti locali, negozietti, una trattoria usata anche come luogo di incontro per la popolazione, una casa d’accoglienza per chi vuole trascorrere una vacanza all’insegna della solidarietà e una chiesa costruita dagli abitanti. Con le sue mani ha costruito (l’acquedotto, l’ospedale, le scuole, il mercato, una chiesa) e ha anche curato (opera, fa protesi dentali, fa partorire), dando lavoro alla popolazione locale e facendo diventare il villaggio un modello per tutta la regione di Nyanza. Passava 6 mesi all'anno là e i restanti 6 nella sua Ponteranica.

3 - Dalmine, 12enne investito mentre tornava da scuola. È grave

Verso le 12 di mercoledì 8 giugno, in Verdi a Dalmine, un ragazzino di 12 anni è stato investito da un’auto e ha battuto la testa. Secondo quanto affermato da alcuni testimoni, il 12enne stava rincasando dalle scuole medie e mentre camminava stato travolto da una vettura condotta da un 30enne del posto. Cadendo, il ragazzino ha battuto con violenza la testa. Immediato l'intervento dei soccorritori: dopo le prime cure sul posto, il 12enne è stato ricoverato d'urgenza all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, in codice rosso. È intervenuta anche la polizia locale di Dalmine, che ha effettuato i rilievi e avviato gli accertamenti per ricostruire le cause e la dinamica dell’incidente.

4 - Christo diventa cittadino onorario di Montisola e ringrazia: «Avete reso possibile un sogno»

La sera di martedì 7 giugno, a Montisola, l'artista bulgaro-newyorchese Christo, ideatore della passerella sul lago d'Iseo The Floating Piers che aprirà i battenti il 18 giugno e resterà percorribile fino al 3 luglio, è stato insignito della cittadinanza onorario della piccola isola lacustre. Presente all'evento, l'artista ha voluto ringraziare la cittadinanza, ma più in generale tutto il Sebino, che ha reso possibile un progetto nato più di 40 anni fa nella mente e nei desideri di Christo e della sua compagna di vita e di arte Jeanne-Claude, morta nel 2009: «Lei mi manca molto - ha detto l'artista, anche perché questo è il primo progetto che lui realizza senza di lei -, ma questa passerella è un regalo incredibile e mancano pochi giorni all’inizio di questo progetto bellissimo. Voglio solo pensare a cosa succederà, sono completamente concentrato sul progetto e forse solo dopo di esso riuscirò a fare un discorso più completo. Saranno 16 giorni meravigliosi che vivremo insieme, grazie per averli resi possibili». E aggiunge: «Nei prossimi giorni non dormirò mai, sarò sveglio 24 ore su 24 e mi vedrete sempre in giro. Spero che andrà tutto bene e che ci divertiremo, tutti». Tra gli invitati all'evento c'erano anche il prefetto di Brescia, Valerio Valenti, e i sindaci del lago. Tra questi Fiorello Turla, sindaco di Montisola, che ha dichiarato: «La motivazione di questo riconoscimento direi che è abbastanza ovvia: Christo, con la sua opera The Floating Piers, ha portato il nome del lago e di Monte Isola nel mondo. Per noi non è solo un immenso motivo di orgoglio, ma è anche un’altrettanto immensa occasione per il futuro. Nostro, del nostro territorio e dei nostri giovani. Per questo ci sembrava ovvio concedere a Christo la cittadinanza onoraria del Comune di Monte Isola».

5 - Una frana ha sfiorato le case a Fiorano al Serio. Si valuta l'ipotesi evacuazione

Una frana è caduta a Fiorano al Serio, in Val Seriana. Lo smottamento è stato causato dal forte temporale che si è abbattuto nel pomeriggio di mercoledì 8 giugno sul paese della Media valle. La frana è partita dall’altopiano di San Fermo ed è finita a ridosso di due abitazioni. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Gazzaniga per valutare i rischi e un’eventuale evacuazione delle case. La frana ha travolto un camper parcheggiato ma in cui fortunatamente non era presente nessuno.

6 - Incidente tra auto e moto in viale Vittorio Emanuele, ferita una 62enne

Alle 11.30 circa di mercoledì 8 giugno, lungo viale Vittorio Emanuele a Bergamo, uno scooter e un'auto si sono scontrati causando il ferimento di una donna di 62 anni che si trovava a bordo del due ruote. Secondo la prima ricostruzione, la 62enne a bordo dello scooter stava superando la colonna di auto ferme al semaforo, quando è stata investita da un’auto che stava svoltando a sinistra. La donna è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, ma le sue condizioni non sembrano essere gravi.

7 - Il raduno della Lega a Pontida slitta a settembre. Da lì partirà la campagna per il "no" al referendum

A distanza di 20 anni, lo storico raduno della Lega a Pontida tornerà ad essere in autunno. L'edizione 2016, infatti, abbandonerà la consueta collocazione di maggio-giugno e per la prima volta si amplierà a tre giorni. Si terrà il 16, 17 e 18 settembre. Come spiega il Corriere della Sera Bergamo, la scelta della data è stata presa un mese fa, dopo molte incertezze. A lungo i dirigenti indicavano un «dopo le elezioni», per fare dal palco un bilancio dei risultati. Ma fra primo turno e ballottaggi ci si sarebbe inoltrati verso l’estate, con troppa gente in vacanza. La ragione principale della scelta è però quella di usare il raduno di Pontida per lanciare la campagna per il no al referendum costituzionale di ottobre. E sarà anche un’occasione per celebrare il ventennale della dichiarazione d’indipendenza della Padania. Era infatti il 15 settembre 1996 quando a Venezia Umberto Bossi annunciò che «la Padania è una Repubblica federale indipendente e sovrana. Noi offriamo, gli uni agli altri, le nostre vite, le nostre fortune e il nostro sacro onore».

8 - Mozzanica, incidente tra due auto e un camion. Due feriti

Lunghe code e disagi per il traffico lungo la strada statale 591 a Mozzanica nel pomeriggio di martedì 7 giugno a causa di un incidente in cui sono state coinvolte due automobili e un tir. Ancora poco chiara la dinamica che ha portato i veicoli allo scontro poco prima delle 16. Una donna coinvolta nell'incidente è stata trasportata all’ospedale di Crema mentre un uomo, 39enne alla guida dell'altra vettura, è stato trasportato all’ospedale di Treviglio. Le loro condizioni, fortunatamente, non sembrano essere gravi.

9 - Aveva soltanto 5 giorni il neonato cinese morto in auto a Casnigo

Si chiamava Xiuyuan ed aveva appena 5 giorni di vita il neonato morto la sera di lunedì 6 giugno mentre si trovava a bordo dell’auto dei genitori lungo la provinciale della Val Gandino, a Casnigo. La tragica notizia ha commosso tutta Leffe, dove vive la famiglia del piccolo ed è presente una numerosa comunità di cinesi. Xiuyuan era nato alcuni giorni fa all’ospedale di Piario, per la gioia dei genitori (entrambi 27enni) e del fratellino primogenito, che da poche settimane ha compiuto 3 anni. Una famiglia molto giovane, legata alla comunità asiatica che in paese è fortemente radicata e che all’anagrafe conta una sessantina di residenti registrati. La famiglia di Xiuyuan proprio lunedì 7 giugno, aveva registrato all’anagrafe il piccolo. Il sindaco di Leffe Giuseppe Carrara ha dichiarato: «Siamo molto dispiaciuti dell’accaduto e sono certo di interpretare la commozione di tutti i leffesi per una tragedia così improvvisa e inspiegabile». Gli accertamenti all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo sono ancora in corso, ma a provocare la morte di Xiuyuan potrebbe essere stata la cosiddetta "sindrome della morte improvvisa del neonato", definita Sids. Un fenomeno cui ancora la scienza non ha saputo dare spiegazioni certe.

10 - 230 km di tubi della Dalmine per il giacimento di gas Eni in Egitto

Bergamonews dedica un interessante approfondimento alla situazione della Dalmine. La difficile situazione economica mondiale, infatti, ha portato l'azienda del gruppo Tenaris a rivedere la propria politica industriale. Se lo scorso anno era stato previsto un esubero di personale (ormai quasi ultimato, con i 297 i dipendenti accompagnati alla pensione), oggi si può guardare al futuro con una struttura più leggera, con una solidità patrimoniale e conti in ordine. È quanto emerge dal quadro tracciato dall’amministratore delegato Sergio Tosato: «Come avevamo previsto lo scorso anno c’è stata una riduzione dei volumi di produzione, siamo passati dalle 563 mila tonnellate del 2014 alle 374 mila del 2015. Anche il fatturato è sceso a 824 mila euro nel 2015 rispetto al milione e 157mila del 2014. Nonostante questa riduzione abbiamo chiuso il 2015 con un utile di 12 milioni di euro. È questa una valutazione positiva se confrontata con i nostri concorrenti europei». Il prezzo del petrolio è tornato a salire, ma continua a preoccupare la sua instabilità. In questo contesto è difficile tracciare piani di sviluppo o di crescita. L’orizzonte è ridotto. Non per questo mancano strategie e nuove commesse, anche se il 2016 sarà ancora complicato. Intanto, però, la Dalmine, essendo specializzata nelle condotte del gas, si è accaparrata ordini per le piattaforme di estrazione nel Golfo di Guinea, Mozambico e soprattutto il giacimento Zohr in Egitto. Tosato spiega: «Stiamo realizzando 60mila tonnellate di tubi per i 230 chilometri che collegheranno la piattaforma Zohr, dal giacimento scoperto dall’Eni nel Mediterraneo davanti all’Egitto alla terraferma. Una produzione che investe i nostri impianti di Dalmine per quattro o cinque mesi. Zohr è un progetto che coinvolge molte persone. E la nostra presenza in quell’area può offrirci la possibilità di presentarci per altri giacimenti in Israele e a Cipro».

11 - La denuncia di alcuni runners: «Un'auto ha cercato di investirci al Baio»

Da qualche giorno, al Baio, il Comune ha deciso di vietare ai runners di correre in strada, concedendo come unico spazio il marciapiede o il parco. Una decisione che ha provocato molte polemiche. Ma ora, a quanto pare, la situazione sta degenerando. Un inquietante episodio ha avuto come protagonista Andrea Adragna, sino a un quadriennio fa azzurro della nazionale assoluta di marcia e oggi allenatore: «Qualche giorno fa, un’auto ha tentato volontariamente di investire il sottoscritto e due ragazzi che alleno – denuncia Adragna, ex poliziotto delle Fiamme Oro, a L'Eco di Bergamo –. È capitato all’altezza della chiesa di via Zavaritt, quando una Citroën di colore scuro ha cambiato traiettoria e ha accelerato provando a urtarci». Sia lui che Davide Marchesi e Marco Morotti (due tra i prospetti più interessanti «tacco e punta» tricolore) dicono di essersi salvati gettandosi nello spazio verde a fianco della carreggiata. Zero conseguenze sul piano fisico, anche se la paura è stata tanta: «Erano un uomo e una donna e non paghi si sono pure fermati per insultarci. La loro tesi è che qui per i runner non c’è più posto: parlano i cartelli e la linea del sindaco». Interpellato, l’avvocato Giovanni Testa, primo cittadino di Gorle, ha preferito non entrare nel merito della vicenda, limitandosi a un sintetico: «Sporgano denuncia alle autorità competenti e poi vedremo».

12 - Calcinate, indiano 23enne prende 112 euro di multa perché stava usando il cellulare mentre era in bici

A Calcinate Manpreet Singh, indiano di 23 anni, è stato sanzionato di ben 112 euro dai Carabinieri per aver violato l’articolo 173 del codice della strada, quello che regolamenta l’«uso di lenti o di determinati apparecchi durante la guida». Tra i quali, al comma due, è previsto il divieto di usare il cellulare alla guida, come ormai sanno praticamente tutti. Meno sono forse a conoscenza del fatto che il divieto vale per qualsiasi mezzo di trasporto, compresa la bicicletta. Sul verbale, infatti, i Carabinieri hanno anche indicato la sottrazione di cinque punti della patente, che il giovane non ha mai preso. «Sulla strada del ritorno, mentre era in via San Paolo della Croce – racconta l’amico Kamal Singh, poiché l’interessato non parla bene l’italiano – ha visto altri due amici e si è fermato a parlare, scendendo tra l’altro dalla bici». Diversa la versione dei Carabinieri: «Il conducente della bicicletta da passeggio di colore marrone con freni a bacchetta in prossimità di incrocio regolamentato da stop, circolava utilizzando il telefono cellulare, il quale veniva tenuto con la mano destra».

 

7 GIUGNO

 

1 - Uno spacciatore parla al processo ai 4 Carabinieri di Zogno: «Quando mi arrestarono fecero sparire 5mila euro»

È continuato martedì 7 giugno il processo che vede coinvolti quattro Carabinieri di Zogno accusati di diversi reati. Un'indagine enorme che vede coinvolti 49 indagati e 94 capi d'imputazione. In aula ha parlato uno spacciatore arrestato da Vito Cavallo, all'epoca dei fatti comandante del Nucleo operativo radiomobile di Zogno, con altri tre militari. Vito Cavallo è il principale imputato di questa inchiesta. Lo spacciatore fu arrestato nell’ottobre del 2010 in un agriturismo della zona di Villa d’Almè, incastrato dai carabinieri che erano nascosti nel bagno del suo appartamento dopo aver ricevuto una soffiata dalla padrona di casa che aveva denunciato la presenza di denaro e droga. Il malvivente, in aula, ha dichiarato che circa 5mila euro in contati sparirono dal totale che i Carabinieri indicarono poi nel verbale scritto in occasione dell’arresto: «Nel verbale compare la cifra di 1.580 euro, io sapevo che erano 6.350, ma non ho detto nulla perché avevo paura di mettermi contro i Carabinieri. In direttissima avevo quindi detto che i soldi li avevo nascosti in un campo, una versione che il pm non ha ritenuto credibile. Non credeva che ci fossero così pochi soldi considerando la quantità di droga che possedevo. Quindi ho detto la verità».

2 - Gori e Radici scrivono alla Regione per chiedere un collegamento ferroviario tra la città e l'aeroporto

Un collegamento ferroviario su standard europei tra l’aeroporto di Orio al Serio e la città di Bergamo, e contestualmente porre condizioni per il miglioramento degli standard del trasporto ferroviario tra Bergamo e Milano: sono queste le richieste contenute in una lettera che il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il presidente di Sacbo Miro Radici hanno scritto e inviato all’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Alessandro Sorte e al presidente della Regione Roberto Maroni. Un collegamento, cioè, sul modello degli scali europei. Gori e Radici scrivono: «Il Comune di Bergamo e Sacbo seguono con vivo interesse il percorso del “Protocollo di intesa per il miglioramento dell’accessibilità ferroviaria agli aeroporti di Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio”, attualmente in via di perfezionamento per la sottoscrizione da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Regione Lombardia, Sea, Sacbo, Rfi, FerrovieNord ed Enac. Un documento essenziale per la realizzazione delle attese infrastrutture di collegamento ferroviario verso l’aeroporto di Orio al Serio, da molti anni attese dal territorio e sostenute dalla trasversale volontà delle rappresentanze politiche ed economiche bergamasche, nonché della relativa offerta di servizi ferroviari». Gori e Radici si soffermano sulla «necessità che Regione Lombardia ponga particolare attenzione» al modello dei futuri sistemi ferroviari «in considerazione delle performance dell’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, collocatosi in una superiore categoria aeroportuale, avendo ormai superato i 10 milioni di passeggeri/anno. Si ritiene che lo stesso upgrading dei servizi ferroviari ipotizzato nel protocollo per l’aeroporto di Malpensa, in termini di frequenza e tempi di percorrenza, debba essere perseguito anche per lo Scalo di Orio al Serio, così da rendere competitivo, fruibile e sostenibile il servizio. La semplice previsione di “ottimizzazione” delle risorse già impiegate dalla Regione, con il solo prolungamento fino allo scalo aeroportuale delle relazioni regionali e suburbane attive su Bergamo, appare soluzione complementare, ma non sufficiente a soddisfare l’assoluta necessità di prevedere che l’accessibilità ferroviaria allo scalo si collochi su standard europei. Auspichiamo con ciò che Regione Lombardia, che ci rappresenta al tavolo chiamato al perfezionamento del Protocollo in oggetto, ponga sul collegamento ferroviario verso l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio lo stesso impegno ad incrementare il profilo di servizio già esplicitamente prospettato per il collegamento verso Malpensa, ponendo con ciò le condizioni per il miglioramento degli attuali standard di collegamento tra la nostra città e il capoluogo lombardo».

3 - Assolto il 26enne che investì a Treviolo un 21enne

Antonio Macrì, 26enne di Albano, è stato assolto dall’accusa di tentato omicidio perché il fatto non sussiste. Il ragazzo era accusato di avere travolto con la propria auto un 21enne di origine rom residente al Villaggio degli Sposi. I fatti risalgono alla notte fra il 20 e il 21 gennaio 2012, all’esterno del locale Juice (club privato Circolo Gallery) di via Gandhi a Treviolo. Per un cocktail rovesciato inavvertitamente sui vestiti, nella discoteca era scoppiato un litigio, proseguito fuori e terminato con l’investimento del 21enne, che riportò ben 30 giorni di prognosi. Macrì è stato anche assolto dall’accusa di lesioni per mancanza di querela, nonostante il pm avesse chiesto una condanna a 14 anni di reclusione.

4 - Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità il regolamento contro il gioco d'azzardo

Il 6 giugno, il Consiglio comunale di Bergamo ha approvato all'unanimità il nuovo regolamento redatto nelle scorse settimane dalla Giunta Gori e teso a contrastare il proliferare del gioco d'azzardo in città. Un regolamento che ha fatto notizia, visto che, tra le varie norme previste, c'è anche quella che impone la chiusura delle sale slot e il divieto di vendita di Gratta e Vinci negli esercizi che si trovano nel raggio di 500 metri dai "luoghi sensibili" tra le 7.30 e le 9.30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21. A coordinare questo grande lavoro di squadra è stato il capo di gabinetto Cristophe Sanchez, con il coinvolgimento di esperti quali Maurizio Fiasco e Simone Feder che hanno seguito e diretto la ricerca commissionata da Palazzo Frizzoni riguardante tutti i numeri del gioco d'azzardo a Bergamo città e in provincia. Una ricerca così approfondita da non avere precedenti in Italia.

5 - In mattinata brutto incidente ad Arzago, tre i feriti

Poco prima delle 8 di martedì 7 giugno, tre auto si sono scontrate ad Arzago d’Adda, lungo la strada provinciale che porta verso Lodi. I feriti sono tre, di cui uno che pare in condizioni gravi, tanto che si è deciso di ricoverarlo al Papa Giovanni di Bergamo. Gli altri due i feriti, invece, non desterebbero preoccupazione. I Vigili del Fuoco sono dovuti intervenuti per estrarre i tre uomini dalle lamiere contorte delle due auto. I Carabinieri di Treviglio hanno chiuso la strada per permettere le operazioni di soccorso, decisione che ha causato lunghe code in direzione di Lodi.

6 - Omicidio di Hu Zhijun ad Albano, esclusa la pista della mafia cinese

Il 6 giugno, durante la Festa dell'Arma, il comandante di Bergamo Biagio Storniolo ha fatto il punto su alcuni gialli ancora irrisolti sul territorio bergamasco. Tra questi, uno dei più misteriosi e inquietanti è sicuramente l'omicidio del giovane cinese Hu Zhijun, 23enne di Albano gestore della sala slot Las Vegas, che la notte di giovedì 21 aprile è stato ucciso con due colpi di pistola calibro 9 alla schiena, sparati da distanza ravvicinata. Le modalità con cui è stato eliminato (il giovane era stato rapito, portato via dalla sala giochi, ucciso altrove e poi abbandonato e incaprettato in un sentiero nella Valle d’Argon), avevano fatto pensare che l’omicidio fosse opera della mafia cinese, che si sarebbe vendicata su un ragazzo come puro atto dimostrativo. Ma dopo i primi timidi passi in quella direzione, i Carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dal pm Gianluigi Dettori che si occupa del caso, paiono decisamente escludere quella ipotesi. Come spiega Il Giorno, la pista su cui ora si è concentrati è quella legata proprio alla sala giochi. O meglio alle persone che ci stanno dietro, che sono sempre di nazionalità cinese. Il locale era stato rilevato da un cugino di Hu e da una connazionale nel 2013. Hu era stato mandato ad Albano Sant’Alessandro per gestirla. Pare che proprio la socia, che risiede a Venezia, avesse intenzione di chiuderla. A quel punto però Hu sarebbe rimasto senza lavoro, un problema che si doveva risolvere. Non è escluso che proprio in questa decisione possa essere sorto un forte dissidio, un contrasto nato tutto all’interno della comunità cinese e risolto con l’eliminazione del 23enne. E già questa sarebbe una svolta non di poco conto per la soluzione del delitto.

7 - Parte la terza fase dei lavori in Borgo Santa Caterina

Martedì 7 giugno prende il via la terza fase dei lavori in Borgo Santa Caterina. Il cantiere, infatti, procede speditamente, tanto che, come già avvenuto per la seconda fase, i lavori si spostano in anticipo rispetto a quanto previsto. Metà dell’asfalto della strada è già stato sistemato e dal 7 giugno il cantiere si sposta all’ingresso della via, ovvero all’accesso da piazzale Oberdan fino al civico 24 del Borgo. Rimane garantito il transito a doppio senso di marcia su via Suardi, si conferma l’ingresso nel Borgo da via Longo e si prevede la possibilità di uscita da Santa Caterina da via dei Celestini.

8 - Casnigo, muore neonato in seguito a un malore

Un bimbo nato da pochi giorni, figlio di una coppia di origine cinese residente in Valgandino, è morto nel tardo pomeriggio di lunedì 6 giugno, mentre si trovava in auto con la madre e il padre lungo la provinciale che sale verso Leffe, in territorio di Casnigo. Il piccolo avrebbe manifestato segnali di forte malessere. La coppia, notando che il piccolo stava diventando cianotico, ha deciso di arrestare il veicolo su un ampio piazzale per chiedere soccorso. I soccorsi sono stati allertati con l’aiuto di alcuni passanti. Sono arrivati sul posto, in codice rosso, un’automedica, l’ambulanza della Croce Verde di Colzate e l’elisoccorso, insieme ai Carabinieri di Clusone. I soccorritori hanno tentato in ogni modo di salvare il bambino, andato in arresto cardiaco, trasferendolo con l'elicottero all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove però i medici ne hanno potuto soltanto constatare il decesso. Si tratterebbe di una cosiddetta "morte bianca".

9 - La denuncia di Storniolo: 600 telecamere di sicurezza non sono funzionanti

Nella Bergamasca la metà delle telecamere installate per la sicurezza non funziona. A denunciarlo è il comandante provinciale dei Carabinieri Biagio Storniolo. Come riporta L'Eco di Bergamo, lunedì 6 giugno, durante la Festa dell’Arma, il comandante provinciale ha parlato della situazione della sicurezza nel nostro territorio. «Meglio meno telecamere, ma che siano funzionanti» ha commentato il colonnello, che ha lanciato anche un appello ai sindaci, ovvero di prolungare il più possibile i turni serali della Polizia locale: «Le nostre pattuglie sono impegnate spesso per turni interi nei rilievi degli incidenti stradali e vengono così distolte dal loro compito principale che è il controllo del territorio». Il comandante Storniolo ha anche posto l’accento sulla «preoccupante diffusione della droga» in tutti gli strati sociali: «Forse va rivisto qualcosa anche sotto questo profilo, la società civile si deve mobilitare per trovare una risposta a questo fenomeno. Facciamo tanti sequestri (127 chili in un anno, ndr) perché c’è una domanda altissima e trasversale».

10 - Cieco assume una badante ma questa gli ruba il bancomat e preleva 600 euro

A Romano di Lombardia un non vedente è stato truffato e derubato dalla donna che aveva assunto come badante per avere un aiuto nelle faccende quotidiane. La vittima è Claudio Caverzasi, 61enne non vedente di Romano. Il tutto inizia a metà maggio, quando l’uomo, cieco da 6 anni per una setticemia che gli ha causato anche problemi di deambulazione, ha deciso di affidarsi all’assistenza di una badante. Ha pubblicato su internet il suo annuncio e pochi giorni dopo ecco la risposta di una donna italiana. Il 2 giugno la donna ha deciso di prima mattina di fare ritorno per un giorno a Menaggio (Como) dove diceva di abitare. Alle 7.23, cioè mezz’ora dopo che la donna era uscita di casa, il signor Claudio ha ricevuto un sms dalla sua banca che annunciava un prelievo da 600 euro, il massimo consentito.

11 - Oriocenter, ladre dimenticano dove hanno messo l'auto e vengono prese

Quattro ragazze rumene avevano appena rubato diversa merce in svariati negozio del centro commerciale Oriocenter. Peccato che si erano dimenticate dove avevano parcheggiato l'auto e sono state dunque fermate dalla vigilanza. I fatti risalgono al pomeriggio di domenica 5 giugno. Le quattro (due maggiorenni di 29 e 19 anni e due minorenni di 17 e 15 anni) sono state beccate in possesso di capi d’abbigliamento e prodotti d’igiene personale rubati in diversi negozi, dopo che loro stesse avevano chiesto assistenza al personale di vigilanza per ritrovare la loro auto nel parcheggio sotterraneo. Le quattro ladre, in poco meno di due ore, erano riuscite a racimolare vestiti e prodotti per un valore complessivo di circa 600 euro. Alle 18 però, invece di darsi alla fuga, la banda si è presentata inaspettatamente al banco assistenza di Oriocenter, richiedendo un aiuto per ritrovare l’auto in una delle tante aree dei parcheggi sotterranei. Sono state così scoperte e affidate ai Carabinieri, che le hanno denunciate.

12 - A Clusone arriva il supermercato aperto tutti i giorni, 24 ore su 24

Dopo il supermercato Carrefour di Valtesse e quello alla Clementina, arriva la prima apertura continua anche fuori dal città. A Clusone, in particolare al punto vendita Carrefour di via Sant’Alessandro, il supermercato resterà aperto tutti i giorni, 24 ore su 24. Da lunedì 6 giugno gli orari sono stati estesi fino a coprire tutta la notte, sabato e domenica compresi.

 

6 GIUGNO

 

1 - Aggressione al personale di bordo, cancellati tre treni sulla tratta Bergamo-Brescia

Nel pomeriggio di lunedì 6 giugno un’aggressione al personale di bordo ha costretto Trenord ad annullare tre corse fra Bergamo e Brescia. A dare notizia dell’aggressione è stata la stessa Trenord, attraverso il proprio sito: «Il treno 4921 (Bergamo 15.07 - Brescia 16.06)non sarà effettuato per un’aggressione subita dal personale di bordo». La mancata partenza del convoglio diretto a Brescia ha provocato anche l’annullamento della corsa lungo il percorso opposto, da Brescia a Bergamo: «Il treno 4930 (Brescia 18.31 - Bergamo 19.36) oggi non sarà effettuato per un’aggressione al personale di bordo». E sempre a causa dell’aggressione è saltato anche il treno in partenza alle 18.07 da Bergamo, diretto sempre a Brescia con arrivo 19.07. Secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo, l’operatore aggredito sarebbe un capotreno, accompagnato poi in ospedale in condizioni fortunatamente non preoccupanti. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine.

2 - Indagine sul giro di prostituzione minorile, chiesto il processo per Corrado Fumagalli e altri 11 indagati

Fra circa un mese, i 12 iindagati dell’inchiesta bresciana sul giro di prostituzione minorile alle porte di Bergamo e Brescia compariranno davanti al gup Giovanni Pagliuca. Per tutti il pm Ambrogio Cassiani ha chiesto il processo. L’udienza preliminare è fissata per le 9 del 6 luglio. A febbraio, quando scoppiò il caso, a inquietare fu sia l'età dei ragazzini coinvolti (tra i 15 e i 17 anni), che i nomi degli indagati: dall’ex parroco di Solza don Diego Rota, 46 anni, al conduttore del programma Sexy Bar e ideatore del "Bergamo Sex" Corrado Fumagalli, 48 anni. E poi un ex allenatore delle giovanili dell’Acos Treviglio e una ex guardia giurata e agente della polizia locale di Boltiere. Con loro un assicuratore di Bergamo e un impiegato e volontario. Oggi sono tutti liberi e di recente la Procura ha disposto il dissequestro del materiale informatico che era stato sequestrato loro. L'accusa non sembra intenzionata ad ammettere sconti, possibili patteggiamenti con la sospensione condizionale della pena. Tra i difensori qualcuno ha sondato da tempo il terreno, come l’avvocato Roberto Bruni che assiste il sacerdote. A lui vengono contestati sette episodi tra agosto e novembre 2015, cioè tra la prima e la seconda convocazione in caserma dei quattro minorenni.

3 - Furto da circa 20mila euro al negozio Apple di via XX Settembre

Furto da circa 20mila euro al negozio Apple di via XX Settembre, in centro a Bergamo, uno dei rivenditori ufficiali del colosso hi-tech di Cupertino. Secondo le prime informazioni ,il colpo è stato messo a segno intorno alle 3 della notte tra domenica 5 e lunedì 6 giugno. I ladri hanno portato via tutto quello che hanno potuto. I Carabinieri stanno indagando sul colpo.

4 - 22enne beccato in auto con una donna. Scappa, ma si prende 600 euro di multa e 15 punti in meno dalla patente

Bergamonews racconta la strana vicenda di cui è stato protagonista un 22enne della Bassa. Il ragazzo è stato sorpreso di pomeriggio dagli agenti della Polizia locale di Martinengo appartato in auto con una donna in una zona non troppo isolata del paese. Colto sul fatto, il 22enne ha tentato di fuggire, ma l'inseguimento si è concluso con una multa di circa 600 euro in totale, oltre alla decurtazione di 15 punti dalla patente. Il tutto è successo intorno alle 17.30 di venerdì 3 giugno. Una pattuglia giunta in via Villanova a Martinengo ha notato un’auto ferma in un parcheggio con a bordo una coppia. Alla vista della polizia, il guidatore ha messo in moto l’auto e ha cercato di andarsene. Gli agenti, insospettiti, gli hanno quindi intimato l’alt per un normale controllo. Senza alcun esito però, perché il 22enne, dopo un attimo di esitazione, è ripartito a folle velocità. È così iniziato un inseguito per le vie di Martinengo, che si è protratto per un paio di chilometri, durante i quali il fuggitivo non ha rispettato due precedenze e ha imboccato al contrario altrettante rotatorie. Lungo il tragitto è riuscito anche ad accostare l’auto e a far scendere la ragazza. Giunto sulla strada provinciale, in direzione di Mornico, il 22enne si è quindi fermato ed è stato raggiunto dalla polizia locale. Agli agenti ha raccontato di aver dato solo un passaggio a una signora e di essersi poi spaventato alla loro visione. Una giustificazione che non gli è bastata per evitare una sanzione complessiva che tra guida pericolosa, precedenze non rispettate e rotatorie percorse al contrario, si aggira attorno ai 600 euro. Oltre alla decurtazione di “soli” 15 punti grazie al limite di legge, che sarebbero dovuti essere 25 (da neopatentato ogni infrazione vale doppio) e una segnalazione alla prefettura con il rischio concreto del ritiro della patente.

5 - È morto per un malore il cavalier Roberto Bottacini, storico fondatore della Pneumax

La mattina di lunedì 6 giugno, a Lurano, è morto Roberto Bottacini, 78 anni, storico fondatore della Pneumax. L'uomo è stato colto da malore ed è morto poco dopo l'intervento dei sanitari. Il malore è avvenuto in via Cascina Barbellina, nel paese della Bassa Bergamasca, sede dell’azienda fondata proprio da Bottacini 40 anni fa. Il cavalier Roberto Bottacini era un volto noto dell'imprenditoria bergamasca. La sua azienda crea componenti per l’automazione pneumatica ed è da sempre in grande sviluppo, anche negli Stati Uniti, dove aprirà a breve due succursali. Nonostante ciò, non ha mai lasciato Lurano. Proprio il mese scorso era stato l’annuncio della costruzione di un nuovo capannone da 11mila metri quadri e l’ammodernamento del parco macchinari. La Penumax è un’azienda leader a livello internazionale nella costruzione di componenti ed apparecchiature per l’automazione ad aria compressa. Il 18 giugno erano previste le celebrazioni del 40esimo anno dalla fondazione dell’azienda. Bottacini era stato nominato cavaliere nel 2004. Un’impresa che è nota anche per lo spirito di appartenenza attraverso iniziative originali come per esempio quella grande festa di dipendenti e famiglie prima della chiusura estiva, in cui buoni in denaro vengono estratti per permettere a qualche fortunato di godersi le ferie gratis. Un’attenzione particolare, che si declina anche nel garantire occupazione a tanti lavoratori disagiati.

6 - Lorenzo Gamba, 33enne di Brembilla, morto dopo essere stato colto da un temporale in Alta Val Brembana

Lorenzo Gamba, 33enne di Brembilla, è tragicamente morto la mattina di domenica 5 giugno durante un'escursione nei pressi del Monte Ponteranica, in Alta Val Brembana, al confine tra le province di Bergamo e di Sondrio, a circa 2.200 metri di altitudine. L'uomo, che era in compagnia di alcuni amici, si è trovato nel bel mezzo di un forte temporale. Ha perso l'equilibrio ed è scivolato in un dirupo per circa 150 metri. I compagni hanno dato subito l’allarme. Nell’immediato non è stato possibile capire se il luogo fosse sul versante bergamasco o su quello valtellinese e quindi sono state allertate entrambe le Delegazioni del Soccorso alpino, la VI Orobica e la VII Valtellina - Valchiavenna. Poco dopo il corpo del giovane è stato individuato, purtroppo già privo di vita. Nel frattempo si è aperta una finestra di tempo favorevole e quindi l’eliambulanza ha potuto arrivare sul posto per il recupero del ragazzo.

7 - È ancora giallo sulla scomparsa di Fabrizio Garatti, 44enne di Costa Volpino

È dal 26 maggio che non si hanno più notizie di Fabrizio Garatti, 44enne di Costa Volpino residente a Gratasolo di Pisogne (Brescia). Nonostante le ricerche, non ci sono notizie su di lui. Gli inquirenti sono poco convinti che si tratti di un allontanamento volontario o di un gesto disperato. E proprio per questo motivo gli investigatori si sono concentrati nel passato dell’uomo, che nel 2009 era stato pizzicato con 40 chili di marijuana in auto. Per quell’episodio, Garatti era stato condannato anche in appello e a settembre avrebbe affrontato il giudizio di Cassazione. Una fuga per evitare la sentenza? Per chi indaga è poco credibile, visto che ormai l’uomo aveva scontato gran parte della pena. Si era forse rimesso nei guai? La sua compagna, attraverso il legale, l’avvocato Rosella Repetti, ha sottolineato che «dopo le vicissitudini del passato aveva ripreso una vita regolare e che aveva cambiato vita». Qualche elemento potrebbe arrivare dai tabulati telefonici del cellulare dell'uomo, rinvenuto nella sua auto abbandonata a Costa Volpino.

8 - Ancora maltempo sulla Bergamasca: l'acquazzone di domenica ha causato disagi

Nel primo pomeriggio di domenica 5 giugno un nuovo nubifragio ha investito Bergamo e provincia. E ancora una volta si sono visti tratti di strada allagati e tombini che non hanno retto. L'acquazzone è arrivato verso le 13: nel giro di pochi minuti, acqua e grandine hanno colpito in modo particolare la città e l’hinterland. E la scena si è ripetuta: strade allagate, tombini da cui traboccava acqua e allagamenti in scantinati e box. A Orio al Serio si sono riscontrati gravi disagi all’aeroporto. Un volo da Lisbona diretto a Orio è stato dirottato a Malpensa per maltempo. L’acqua ha creato qualche disagio in alcuni spazi dello scalo con infiltrazioni di acqua in tre esercizi commerciali situati nel terminal Partenze. Le squadre di manutenzione di Sacbo hanno messo in sicurezza la zona che è tornata agibile in tempi brevi. Ritardi anche fra i 30 e i 40 minuti per sei voli in arrivo nel pomeriggio. Problemi anche sull’Asse interurbano, con pozze d’acqua formatesi in vari punti: sono stati segnalati allagamenti soprattutto all’altezza del supermercato Famila di Colognola e all’uscita di Orio.Traffico in tilt anche sulle altre strade e problemi anche in autostrada all’altezza di Capriate.

9 - 30enne della provincia indagato per aver accettato un lavoro online da parte di truffatori

L'Eco di Bergamo racconta la vicenda che vede coinvolto un 30enne della provincia di Bergamo. Il giovane aveva risposto alla proposta di lavorare a casa per una società che commercializza elettrodomestici, ma venivano intascati soldi senza spedire nulla. E lui è finito nei guai. Era disoccupato e il suo più grande desiderio era quello di trovare lavoro. La vicenda risale al 2008. Il 30enne riceve nella sua casella di posta elettronica una di quelle proposte generiche che girano sul web e in cui vengono prospettati guadagni lavorando da casa. In particolare, l’annuncio parla di clienti da contattare via internet o per telefono per conto di una società che commercializza elettrodomestici, con provvigione dell’8%. Un lavoro molto semplice: lui i clienti non li deve contattare e sono loro che, apparentemente in modo volontario, bonificano il denaro sul suo conto corrente. Il giovane chiede lumi: gli viene risposto che la società è estera e non dispone di appoggi bancari in Italia ed è tramite il suo conto che vengono finalizzate le transazioni. Lui deve trattenere l’8% della provvigione e poi spedire il resto della somma in Russia. Si scopre così che la società russa metteva in vendita elettrodomestici solo sulla carta: dopo aver intascato i soldi, che transitavano anche dal conto del bergamasco, non si sognava di spedire la merce, che probabilmente nemmeno trattava. Gli episodi contestati al 30enne riguardano due bonifici ricevuti a 48 ore di distanza l’uno dall’altro da raggirati del Centro Italia: uno per circa 3mila euro, l’altro per poco meno di 3.500. Insieme a lui viene indagato un romeno, individuato dalla polizia postale e ritenuto la mente della truffa. Il trentenne bergamasco s’è dichiarato inconsapevole di quanto c’era dietro a quell’annuncio: pensava solo a trovare un’occupazione, non s’immaginava di finire nei guai.

10 - 26enne marocchino arrestato per aver investito un maresciallo e per spaccio

Mahiri Hicham, marocchino di 26 anni, è stato arrestato a Curnasco di Treviolo, dove è stato trovato in possesso di 7 palline di cocaina e 2.100 euro, oltre a due telefonini. Le forze dell'ordine erano sulle sue tracce già dal giorno precedente, quando non si era fermato all’alt dei Carabinieri a Sorisole e aveva investito il maresciallo capo dei carabinieri di Villa d’Almè. Durante l’operazione i militari hanno arrestato anche Jamal Ghaffir, classe 1993, trovato in possesso di 170 grammi di cocaina, nascosti nelle mutande.

11 - Il successo dello Shade Music Festival alla Fiera di Bergamo

14 ore di musica no-stop. Dal primo pomeriggio di sabato 4 giugno fino al mattino del giorno successivo, i big della musica elettronica hanno fatto ballare le migliaia di giovani accorsi alla Fiera di Bergamo per Shade Music Festival. In circa 8mila si sono riversati negli spazi della Fiera per la grande maratona musicale che ha riunito alla consolle alcuni degli interpreti più importanti della scena techno internazionale: top dj come il tedesco Chris Liebing, gli italiani Ilario Alicante, Joseph Capriati e Marco Faraone e le attese superstar Ricardo Villalobos e Sven Väth, vere e proprie icone del genere. Ad organizzare il festival, in collaborazione con Ente Fiera Promoberg, la discoteca Bolgia di Osio Sopra.

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