Notizie su Bergamo e provincia

Notizie su Bergamo e provincia (13-18 giugno 2016)

Notizie su Bergamo e provincia (13-18 giugno 2016)
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18 GIUGNO

 

1 - Incidente in galleria tra Costa Volpino e Lovere: sette feriti (tra cui una bambina di 11 anni) e strada chiusa

Nel pomeriggio di sabato 18 giugno, lungo la strada statale 42, detto del Tonale e della Mendola, al km 60,4, ovvero nel tratto compreso tra i Comuni di Lovere e Costa Volpino, è avvenuto un brutto incidente in galleria. Lo scontro, che ha coinvolto due vetture e su cui le forze dell'ordine stanno ancora indagando per tentare di ricostruirne la dinamica, ha causato ben 7 feriti. Tra questi ci sarebbe anche una bambina di 11 anni, anche se le condizioni non desterebbero preoccupazione. Il più grave è stato trasportato in elisoccorso al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Sul posto è presto giunto il personale Anas e diverse unità delle Forze dell’Ordine per la gestione della viabilità e per ripristinare la circolazione il prima possibile, visto che l'incidente ha costretto alla chiusura del tratto di strada. Il traffico è stato deviato temporaneamente sulla viabilità locale.

2 - Ramadan, scontro tra l'assessore Angeloni e la Lega sui luoghi di culto

Un nuovo scontro tra l’assessore del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni e la Lega per la questione dello spazio concesso alla comunità islamica bergamasca per il Ramadan alla palestra di via Monte Cornagera. L'assessore, sulla sua pagina Facebook, ha scritto: «Situazione Ramadan: da venerdì sera chiuso l’accesso alla palestra su via Cornagera. I fedeli parcheggiato in via Borgo Palazzo all’Asl e entrano da via Gandhi. Un grazie ai residenti della zona e al comitato di quartiere che in modo pacato e tranquillo ci hanno segnalato i disagi. Un grazie al comitato mussulmani che ha accolto le nostre richieste per creare meno disagi al quartiere. A chi invece mi ha chiamato urlando e insultandomi e alla Lega che continua a seminare il panico, io urlo: ‪#‎conviveresipuó‬ basta volerlo». Pochi giorni fa, sempre sui social, Angeloni aveva attaccato duramente il Carroccio, accusandolo di fomentare un clima di tensione: «La Lega oggi dice che ci occupiamo solo di Islam... fortunatamente le cronache, anche sul mio conto, dicono l’opposto! Il compito principale della Giunta è governare! Senza le fette di salame sugli occhi, l’islam esiste; meglio gestire e presidiare questi cambiamenti che censurare a prescindere. Vivo a Bergamo e ho studiato nella scuola di via Cornagera (quella usata per il Ramadan). Forse sarebbe meglio collaborare per risolvere i problemi invece di continuare a creare paura e panico nei nostri cittadini. Sciacalli!».

3 - Capriate, arrestati due uomini trovati in possesso di ben 124 kg di hashish

Un 54enne milanese e un 60enne marocchino, la sera di venerdì 17 giugno, sono stati arrestati a Capriate San Gervasio dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo dopo essere stati trovati in possesso di ben 124 chillogrammi di hashish. I due uomini, il marocchino pregiudicato mentre l'italiano senza alcun precedente, sono stati sorpresi in un parcheggio attiguo a un supermercato di via Papa Giovanni XXIII mentre effettuavano il trasbordo da furgone a una Fiat punto di 3 pacchi contenenti complessivamente 90 chili di hashish. Nel corso delle successive perquisizioni, avvenute a Osio Sopra presso l’abitazione del cittadino marocchino, sono stati rinvenuti ulteriori 34 chili di hashish confezionati in ovuli del peso di 10 grammi ciascuno, già pronti per essere ingurgitati dai cosiddetti "muli2, i corrieri che trasportano la droga nel proprio stomaco per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Lo stupefacente, destinato al fiorente mercato bergamasco, e i mezzi impiegati per il relativo trasporto sono stati sequestrati. Entrambi gli arrestati sono stati portati nel carcere di Bergamo.

4 - Passerella di Christo: prima il sole, il caldo e qualche malore, poi la pioggia e la procedura di evacuazione

È stata una giornata a due facce, almeno dal punto di vista meteorologico, quella che ha salutato l'apertura di The Floating Piers, la maestosa passerella sul lago d'Iseo ideata dall'artista Christo. Sin dalla mattina centinaia e centinaia di persone si sono messe in coda per poter camminare sull'opera. Una inaugurazione baciata dal sole e dal bel tempo. Proprio il caldo, però, ha causato diversi malori, soprattutto verso metà giornata, tra le persone in coda a Sulzano. Fortunatamente nessuno grave e l'intervento delle squadre di soccorso messe in campo da Areu, l’agenzia regionale emergenza e urgenza, è stato repentino ed efficiente. Nel pomeriggio, però, dalle montagne che circondano il lago hanno iniziato a far capolino le solite (ahinoi) nubi. La cabina di regia di The Floating Piers, situata a Sale Marasino, dove è stata predisposta anche un'avanzata stazione meteorologica, ha immediatamente attivato le procedure di evacuazione previste in caso di maltempo. Gli addetti alla sicurezza hanno iniziato a liberare la passerella partendo dal braccio che dall’isola di San Paolo conduce a Montisola. Da lì, il punto più lontano dalla terraferma, le persone si sono dirette verso la strada del ritorno per evitare il temporale.

5 - La Guardia di Finanza in azione sul Sebino, tre denunce per lavoratori irregolari

La Guardia di Finanza di Costa Volpino, nell’esecuzione di specifici e mirati controlli legati al lavoro in nero o irregolare, ha riscontrato in tre imprese, una operante nel settore della ristorazione, una nel settore della produzione di prodotti parafarmaceutici/integratori alimentari e una nel settore della lavorazione ed assemblaggio di prodotti in gomma (il primo gestita da un cittadino extracomunitario, gli altri due da cittadini italiani), l’impiego di undici lavoratori in nero, tra cui un minorenne. Nei confronti di questi ultimi, 9 di nazionalità extracomunitaria e 2 di nazionalità italiana, i rispettivi datori di lavoro non avevamo provveduto ad effettuare la preventiva "comunicazione obbligatoria2 al competente centro per l’impiego ne ad ottemperare agli adempimenti contributivi, assistenziali e fiscali. Nei confronti dei titolari delle imprese è stata irrogata una maxisanzione per ogni lavoratore non regolarmente assunto, con diffida alla regolarizzazione dell’intero periodo di lavoro prestato in nero sotto il profilo contributivo e assicurativo. Per uno degli imprenditori è scattata anche la denuncia alla Procura della Repubblica di Bergamo per aver impiegato all’interno dei locali aziendali un soggetto minore di anni 16.

6 - Imprenditore bergamasco condannato a 3 anni per bancarotta, ma è scomparso

Condannato a 3 anni di reclusione, ma al momento irreperibile. Venerdì 17 giugno, un imprenditore bergamasco è stato condannato a 3 anni per bancarotta fraudolenta, omessa tenuta delle scritture contabili e altri reati connessi; oltre al pagamento della provvisionale di 131mila euro. È quanto emerso nel corso del processo al Tribunale della Repubblica di San Marino e riportato da Bergamonews. Ma dell’imprenditore, già condannato a 7 mesi di prigionia ed una multa di 700 euro per appropriazione indebita, si sarebbero perse le tracce. Residente a Fano, era il titolare della Edilalex, società finita in procedura concorsuale. Il difensore d’ufficio dell’imputato aveva chiesto l’assoluzione o il minimo edittale. Il Commissario della Legge lo ha invece condannato alla prigionia ma anche a 3 anni mezzo di interdizione e al pagamento di una provvisionale da 131mila euro alla procedura concorsuale, costituita parte civile. L’imprenditore avrebbe prosciugato i conti correnti della società, a quanto pare fortemente indebitata con i fornitori oltre che con lo stato sammarinese.

7 - «Mi ha violentata», ma il gip non le crede: assolto 22enne di Treviglio

Un ragazzo di 22 anni residente a Treviglio era finito in carcere con la pesante accusa di aver stuprato l’ex fidanzata, minacciandola anche con un tirapugni. Il giovane, poi, si sarebbe nascosto nell’armadio della camera della donna, prima di essere trovato e arrestato dai Carabinieri. L’uomo, di origini marocchine, è stato però scarcerato dal gip e il suo arresto non è nemmeno stato convalidato. Motivo? «Troppe incongruenze nella versione data dalla presunta vittima», ha messo nero su bianco il giudice Antonella Pini Bentivoglio, in seguito all’udienza di convalida in cui ha ascoltato il racconto fiume dell’indagato. A riportarlo è Il Giorno. Stando alle ricostruzioni, tutto sarebbe avvenuto nella notte fra mercoledì 15 e giovedì 16 giugno, nella periferia reggiana. E ciò che la ragazza ha raccontato agli uomini dell’Arma è agghiacciante: il giovane, attraverso il lucernario sarebbe entrato nella camera da letto dell’ex ragazza, cogliendola nel sonno. Dopo averle tappato la bocca per impedirle di urlare e minacciandola con un tirapugni in ferro, avrebbe abusato di lei, rimanendo nella sua camera da letto per tutta la notte. «Mi diceva “stai buona e ricordati quello che cos'ho in tasca’’», ha riferito sconvolta la giovane di origini sudamericane ai militari. L’incubo, è proseguito fino al mattino, quando lei sarebbe riuscita a informare il datore di lavoro, abitante al piano sottostante, della presenza dell’ex in camera da letto. Quest’ultimo, preoccupato per la ragazza, ha subito chiamato il 112. I Carabinieri, arrivati sul posto, hanno trovato in camera il tirapugni e l’uomo ancora nascosto dentro l’armadio. È quindi stato arrestato e portato in carcere. Opposta, però, la verità del giovane. La stessa che ha ripetuto ieri davanti al gip: «Siamo colleghi ed ero convinto di stare ancora assieme a lei. Io la amo e non le farei mai del male», ha detto provato. Ha confermato di avere avuto un forte litigio a causa della gelosia, dopo averle trovato sul telefonino messaggi mandati a un altro ragazzo. Per queste ragioni sarebbe stato licenziato (entrambi prestavano servizio come venditori porta a porta e il datore di lavoro forniva loro anche l’alloggio). Per non farsi vedere dal capo, dunque, si sarebbe introdotto nella notte dal lucernario. «È stata lei a consigliarmi di nascondermi nell’armadio per non farmi vedere dai colleghi, finché tutti non fossero usciti». A quel punto, però, sono arrivati i carabinieri. «Non l’ho violentata», ha ripetuto più volte. Quel tirapugni «era già nella stanza». Il giudice gli ha creduto. «I colleghi dormono poco lontano, un minimo rumore li avrebbe svegliati. La versione dei fatti data dalla persona offesa presenta numerose contraddizioni», ha motivato il magistrato. Ora la palla torna nelle mani del sostituto procuratore Stefania Pigozzi, che indaga per violenza sessuale aggravata.

8 - È morto monsignor Angelo Gelmi

Si è spento venerdì 17 giugno nella casa di riposo Piccinelli di Scanzorosciate monsignor Angelo Gelmi, vescovo ausiliare emerito di Cochabamba, uno dei giganti della missione diocesana in Bolivia. Aveva 78 anni e dal 2013 era rientrato in Italia per curarsi, ma la sua vita, iniziata in Val Seriana, a Gandino, è stata tutta spesa nel Paese sudamericano. Sacerdote della diocesi di Bergamo, appartenente al Patronato San Vincenzo, si può considerare un "figlio spirituale" di don Bepo Vavassori, fondatore del Patronato. A 11 anni, orfano di padre e con la mamma ammalata, era stato accolto nella Casa dell’orfano a Ponte Selva e poi entrò al Patronato il 5 dicembre del 1949, dove proseguì gli studi dalle scuole elementari fino all’apprendistato in falegnameria. Sentì però forte la vocazione sacerdotale e frequentò il Seminario di Bergamo fino all’ordinazione avvenuta il 28 giugno 1968, insieme a don Giuseppe Bracchi, uno dei superiori generali del Patronato. Da lì a due anni la partenza per la Bolivia, destinazione La Paz, la capitale. Fu di fatto il quarto sacerdote, dopo monsignor Berto Nicoli, padre Antonio Berta e padre Josè Ferrari, a partire per la missione diocesana: a La Paz andava proprio ad affiancare padre Berta nella Ciudad del Nino, la casa di accoglienza degli orfani aperta dal Patronato in Bolivia. Mentre padre Berta si spostava a Cochabamba per aprire la seconda Ciudad del Nino, don Angelo Gelmi viveva gli anni difficili della dittatura nel Paese sudamericano nella capitale. Nel 1975 don Angelo chiese di essere trasferito a Sacaba, con don Berto Nicoli, una cittadina di 30mila abitanti vicino Cochabamba e qui iniziò la sua missione sull’altipiano. Una vita aspra, dura, in piccole comunità fatte di poche famiglie, spesso di persone analfabete, che parlavano la lingua quechua, uno degli idiomi nativi dei boliviani insieme all’aymara. Tapacarì, Pongo Capinota, Chalviri, sono solo alcune delle comunità in cui visse don Angelo: anche quando il 4 aprile 1985 fu eletto vescovo ausiliare di Cochabamba e ordinato il successivo 29 giugno, non lasciò mai l’altipiano: a Tapacarì fece costruire un collegio per far studiare i ragazzi che vivevano sulla Cordillera.

9 - Spirano, vandali rovinano la produzione di tartufi all'interno dell'oasi naturale

Alcuni vandali si sono introdotti nella tartufaia di Spirano, in zona Montagnète, un progetto comunale nato quattro anni fa in vista di Expo 2015. La polizia locale,m guidata dal comandante Matteo Copia, spiega: «I manutentori dell’area si sono accorti dell’accaduto giovedì e hanno immediatamente contattato l’amministrazione comunale. Sono in atto le indagini per accertare l’identità dei responsabili e tutte le iniziative, anche di sorveglianza, volte a tutelare l’inestimabile area appartenente all’intera collettività. Chiunque possa fornire informazioni utili circa questo atto, è invitato a contattarci». I tecnici faranno i sopralluoghi del caso per verificare se siano stati apportati danni effettivi alla tartuficoltura: «Appare evidente che l’interesse di questi delinquenti sia quello di rovinare la produzione della tartufaia, adesso che si è quasi raggiunto l’obiettivo – ha dichiarato il sindaco Giovanni Malanchini –. Alzeremo i livelli di controllo e sorveglianza con ogni mezzo disponibile».

10 - Via Tre Armi, piazza Pacati e Valtesse: conclusi i lavori di riqualificazione

Riaperta, dopo diverse settimane di lavori, via Tre Armi, la via che costeggia il lato Sud delle Mura che cingono Città Alta: sono conclusi da qualche giorno i lavori di rifacimento di quasi un centinaio di metri del muro di cinta crollato alcuni mesi fa in seguito a una frana. La strada è nuovamente percorribile nel doppio senso di marcia. Completato anche l’intervento su Piazza Pacati a Monterosso: la piazza del quartiere, su progetto emerso da un percorso partecipativo con gli abitanti del quartiere, è stata interessata dalla realizzazione dell’area per il mercato del sabato mattina e della nuova fontana, è stata rifatta buona parte del fondo della piazza ed è stata realizzata una nuova area per il parcheggio sul lato sinistro del piazzale. Non solo: la piazza è stata ora raggiunta dal Bergamo Wifi, divenendo così il secondo quartiere (il primo è stato Borgo Palazzo) di Bergamo ad essere raggiunto dall’apprezzatissimo servizio inaugurato poco più di un anno fa dal Comune di Bergamo. Da alcuni giorni si sono conclusi inoltre i lavori su piazzale Sant’Antonio a Valtesse: è stato realizzato un nuovo parcheggio nell’area accanto all’oratorio ed è stato rifatto completamente il fondo del campo da basket e calcetto dell’area. Un intervento intrapreso dopo un percorso di partecipazione con i residenti e i giovani dell’oratorio molto atteso dal quartiere. Lunedì 20 giugno, invece, si aprirà un nuovo cantiere in città: verranno affidati i lavori che interesseranno via Monte Bastia sui Colli di Bergamo. Si tratta di lavori impegnativi, per un valore di 400mila euro, con il rifacimento di tutti i sottoservizi (fognature, condutture dell’acqua e del gas, rete elettrica), la realizzazione di nuova illuminazione pubblica e la sistemazione di buona parte del percorso pedonale. Si tratta di uno dei numerosi lavori in corso per la valorizzazione dei Colli di Bergamo, interventi che stanno interessando molte vie dell’area verde della città (via San Vigilio, via Vetta, via Castagneta e altre ancora).

11 - Pesenti, è record di bocciature in quinta

Il quinto anno del Pesenti ha riservato spiacevoli sorprese a molti studenti bergamaschi: uno studente di quinta su quattro dovrà ripetere l’anno, precisamente 29 su 120. Come spiega L'Eco di Bergamo, la vera classifica si avrà solo tra qualche giorno, quando sarà possibile pubblicare tutti i risultati di tutti gli Istituti cittadini che integreranno quelli di questa prima tranche. Pochi giorni ancora e 19.552 studenti bergamaschi affronteranno l’esame di Stato: mercoledì 22 tutti di nuovo a scuola per la prima prova di italiano, mercoledì 23 la seconda prova di indirizzo, lunedì 27 il quizzone su diverse materie studiato dalle singole commissioni d’esame. E poi via con le prove orali. Prima delle prove però i ragazzi hanno dovuto superare un ultimo scoglio, quello degli scrutini di fine anno, che anche quest’anno riservano qualche sorpresa, a iniziare proprio dal Pesenti. Possono essere felici invece gli studenti di Sarpi, Sant’Alessandro, Mascheroni e Vittorio Emanuele: tutti ammessi all’esame finale. Per i primi due licei una conferma rispetto ai risultati degli anni scorsi, mentre per gli altri istituti quasi una sorpresa, in particolare per il Vittorio Emanuele che due anni fa aveva fatto registrare la percentuale di non ammessi più alta rispetto a tutte le scuole cittadine. Al Secco Suardo la percentuale dei non ammessi si ferma all’1,34%, mentre al Lussana i professori sono stati un po’ più severi rispetto agli anni scorsi: i tabelloni di quest’anno fanno segnare una percentuale di non ammessi agli esami di Maturità che si attesta sull’1,50 (cinque studenti su 333), mentre negli ultimi due anni rasentava lo zero.

12 - Restaurata la chiesa del Concilio a Longuelo

Don Massimo Maffioletti, parroco di Longuelo parla davanti alla chiesa che Pino Pizzigoni progettò nei primi Anni Sessanta e che in questi mesi è stata restaurata radicalmente: completamente realizzata in calcestruzzo armato, le strutture mostravano in più punti l’usura del tempo; addirittura alcune parti mostravano l’armatura in ferro perché il calcestruzzo era stato consumato dagli agenti atmosferici, aria, vento, pioggia, grandine, sostanze inquinanti. Per la fine dei restauri la parrocchia di Longuelo ha organizzato diversi momenti di celebrazione e riflessione. Giovedì alle 20.30, in chiesa, verrà presentato il libro L’inno di cemento - La chiesa della Beata Vergine Immacolata che apre una nuova serie di volumi sulle chiese contemporanee della diocesi di Bergamo. Poi domenica 26 giugno alle 10 gran festa con il vescovo Francesco Beschi e i parroci emeriti di Longuelo don Giuseppe Donghi e don Martino Lanfranchi. Alla sera concerto di musica religiosa contemporanea. Il 30 giugno verrà rievocata la prima Messa beat della provincia di Bergamo, giusto cinquanta anni fa.

 

17 GIUGNO

 

1 - L'1 luglio la sentenza del processo a Bossetti. La Corte ha deciso: niente tv e fotografi. L'imputato parlerà

È stata un'udienza veloce e senza particolari squilli quella andata in scena venerdì 17 giugno al Tribunale di Bergamo nell'ambito del processo sulla morte di Yara Gambirasio e con imputato Massimo Bossetti. Era la penultima del processo iniziato poco meno di un anno fa, quella dedicata alle repliche e alle controrepliche dopo le arringhe delle parti nelle precedenti udienze. La prima a parlare è stata Letizia Ruggeri, il pm: «Non è vero che questo è un processo indiziario come si vuole far credere. Non è vero che è tutto incerto. C’è la prova del Dna, non saremmo così sicuri nemmeno se avesse fatto l’autografo». Per l’accusa esistono una serie di indizi «gravi e concordanti»: la sera del delitto intorno al centro sportivo di Brembate, ricorda il pm, le telecamere hanno ripreso «un autocarro come quello di Bossetti»; sulla vittima erano rpesenti fibre di tessuto di un furgone come quello di Bossetti; un testimone ha raccontato di avere visto un furgone uguale a quello dell’imputato svoltare verso via Morlotti, la strada tra la palestra e l’abitazione dei Gambirasio, nell’ora della scomparsa. «Nessuno quel giorno è stato con lui - prosegue il pm -, nessuno lo ha visto. Ma la moglie si ricorda che quella sera lui non era a casa. Serve altro? La prova è macroscopica. La ricostruzione della dinamica e del movente è superflua». La Ruggeri, a chiusura del proprio intervento, ha anche chiesto alla Corte d'Assise che al momento della lettura della sentenza non siano ammesse le telecamere e i fotografi in aula. «Il clima è avvelenato, anche più di prima» ha detto il pm per giustificare la propria richiesta.

La parola è poi passata all'avvocato Andrea Pezzotta, legale della madre di Yara. Pezzotta s'è soffermato soprattutto sul campo di Chignolo dove è stato trovato il cadavere della ragazzina nel febbraio 2011. L’accusa è convinta che lì si sia consumato il delitto, mentre secondo la difesa Yara sarebbe stata uccisa altrove e trasportata successivamente nel campo. Per Pezzotta sono significativi i fili d’erba che la vittima stringeva in una mano. Il legale, inoltre, ricorda che in quell'erba sono state trovate quattro diverse essenze e che dalla mappatura del campo risulta che erano presenti, tutte e quattro, solo vicino al cadavere. Enrico Pelillo, legale della sorella e del padre di Yara, sottolinea ulteriormente: «Vi hanno detto che dovete mettere la firma su questa sentenza. In realtà, la firma l’ha messa lui». E circa le lettera tra Bossetti e una detenuta, ritenute dall'accusa indicative dell'ossessione dell'imputato per il sesso, Pelillo ha detto: «Sono state definite un colpo basso. Ma non le abbiamo, però, prodotte noi ed è stato lui a scriverle».

La Corte ha deciso di accogliere le richieste del pm sul vietare a telecamere e fotografi l’ingresso in aula al momento della sentenza. Le motivazioni sono due: la prima legata alla «tutela della riservatezza», la seconda per evitare ulteriore caos in aula vista l’affluenza massiccia del pubblico. In chiusura di udienza sono stati Claudio Salvagni e Paolo Camporini, ovvero i legali di Bossetti, a parlare: «Non c’è un solo punto che sia esente da criticità e che rispetti tutti i crismi.Questo processo è all’insegna dei dubbi, con un grandissimo dubbio: il Dna. Ci sono più anomalie che marcatori. Il dibattimento non ha affatto chiarito i dubbi, bensì li ha amplificati. Ed è per questa ragione che Bossetti deve essere assolto». Uscito dal Tribunale, Salvagni ha aggiunto: «Oggi uno di quei giorni in cui le telecamere in aula sarebbero state davvero gradite. Ho sentito dare delle giustificazioni alle nostre eccezioni espresse in arringa che rasentano il ridicolo. Avevo chiesto risposte scientifiche e non filosofiche ho sentito una rivisitazione della supercazzola di Tognazzi. Aspettiamo la sentenza».E la sentenza arriverà l'1 luglio, giorno in cui la Corte d'Assise presieduta dal giudice Antonella Bertoja ha fissato l'udienza decisiva. Si inizierà alle 9, quando Bossetti ha chiesto di poter parlare un'ultima volta. Dopo le sue dichiarazioni, la Corte si chiuderà in camera di consiglio per decidere il suo destino.

2 - Maltempo, è un disastro: la Provincia annuncia che sarà chiesto lo stato di calamità

Vista la situazione drammatica che dopo l’Alto Sebino, la Val Calepio e la Val Cavallina ha colpito anche la Val Brembana e altre zone del territorio orobico, il presidente della Provincia Matteo Rossi si è recato ad Algua insieme ad una folta delegazione di autorità locali e regionali, davanti alla voragine apertasi nella strada che costeggia il torrente Serina. E proprio dopo quella visita, Rossi ha comunicato che verrà richiesto lo stato di calamità al Governo tramite la Regione per poter avere i fondi necessari per intervenire.

3 - La Coldiretti fa una nuova stima dei danni all'agricoltura: si è arrivati ad almeno 4 milioni

Dopo l'ennesima ondata di maltempo che ha colpito la Bergamasca il 16 giugno, Coldiretti ha fatto una nuova stima dei danni all'agricoltura orobica. Una vera e propria ecatombe: il forte nubifragio che si è abbattuto in alcune aree della provincia già pesantemente provate dagli eventi meteorologici estremi dei giorni scorsi, ha aggravato ulteriormente il bilancio dei danni, ora salito a circa 4 milioni di euro. A Scanzorosciate un vento fortissimo accompagnato da una violenta grandinata ha colpito le vigne del Moscato di Scanzo, il pregiato vino passito Docg. Racconta tutta la drammaticità dell’evento l’esperienza vissuta dall’azienda di Manuele Biava e raccontata a L'Eco di Bergamo: «È successo tutto molto rapidamente, è stato come un uragano. Il vento soffiava così forte che ha addirittura scardinato una porta finestra della mia abitazione. Le raffiche erano talmente violente che diversi alberi attorno al vigneto sono caduti e hanno travolto le viti e tranciato i fili su cui si appoggiavano. La grandine era così intensa che ha triturato tutte le foglie e il vigneto oggi si presenta come se fossimo in autunno. Sicuramente perderò la produzione di quest’anno e anche quella del prossimo è a rischio. Senza contare le spese che dovrò sostenere per cercare di riportare il mio vigneto alla normalità». A Bottanuco i campi sono stati completamente allagati, mentre la grandinata che si è abbattuta nella zona di Stezzano ha divelto le strutture delle serre di ortaggi e ne ha bucato le coperture rendendole inservibili. Sono state rovinate anche le verdure coltivate sotto i tunnel. La Coldiretti Bergamo spiega: «Purtroppo il maltempo quest’anno ha colpito in modo veramente duro e appare sempre più chiaro che il risultato dell’intera annata agraria sarà purtroppo ricordato come uno dei più difficili. I nostri tecnici stanno continuando il lavoro di monitoraggio, ma non essendo stabile la situazione meteorologica è un’operazione piuttosto complessa. Pur essendo la conta dei danni laboriosa, la cifra delle perdite che abbiamo stimato è ormai arrivata a sfiorare i 4 milioni di euro».

4 - Ritrovato morto nel Brembo Luca Palazzi, il 26enne scomparso da Zogno

È stato purtroppo ritrovato senza vita Luca Palazzi, il 26enne di Zogno di cui non si avevano più notizie dalla notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 giugno, quando era uscito di casa dopo una litigata con la madre per andare al bar con degli amici. Quegli stessi amici erano gli ultimi ad averlo visto ancora in vita, intorno all'1.30 di notte, quando di Luca si sono perse le tracce. Purtroppo, venerdì 17 giugno, la tragica scoperta: il corpo senza vita del26enne è stato rinvenuto nel Brembo, a Villa d’Almè. Ancora da chiarire i contorni della tragedia, che si è consumata nella zona di via Fonderia.

5 - Caos all'aeroporto di Orio a causa dello sciopero dei controllori di volo

Sono diversi i voli cancellati o in ritardo all’aeroporto di Orio al Serio in seguito allo sciopero dei controllori di volo aderenti alle sigle sindacali Unica e Licta, che si sono viste dare ragione giovedì 16 giugno dal Tar del Lazio a cui avevano presentato ricorso dopo il differimento del ministero delle Infrastrutture relativo all’agitazione. Lo sciopero è iniziato alle 13 ed è terminato alle 17. Diversi i voli cancellati, per la rabbia di tanti passeggeri.

6 - Ieri ancora nubifragi e grandine record sulla Bergamasca. Livello del Brembo altissimo, fa paura

L'ennesimo terribile acquazzone di questo maledetto giugno s'è abbattuto su diverse zone della Bergamasca nel pomeriggio di giovedì 16 giugno. Danni in moltissimi Comuni: allagamenti nella parte bassa della Val Brembana, a Valbrembo e Paladina; strade allagate a Carvico, Cisano e grandine in molti Comuni, Alzano su tutti; problemi anche in città e nell’hinterland di Bergamo, a Seriate e Stezzano. Sia sulla Treviglio-Arcene che in via Bergamo sempre a Treviglio sono cadute delle piante a causa del forte vento, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Allagata anche via Mai a Bergamo città, oltre agli uffici dell'Anagrafe in Comune; a Cisano molti garage e taverne sono state completamente allagate; impressionanti le immagini di Alzano, dove una violentissima grandinata ha completamente imbiancato il paese costringendo gli abitanti a dover spingere le proprio vetture a mano per farle muovere e a prendere in mano la pala per liberare ingressi delle abitazioni e strade. Una voragine si è invece aperta sulla strada provinciale ad Algua. La strada è franata nel fiume che costeggia la carreggiata. Il nubifragio ha colpito con forte intensità tutta la Val Brembana. Ma a far paura in diversi Comuni è soprattutto l'altissimo livello del fiume Brembo, coma a San Pellegrino. Ora la situazione è sotto controllo, ma ancora critica. Oggi, grazie al sole, si contano i danni e si ripuliscono le strade e le abitazioni colpite. Con la paura però di nuove ondate di maltempo: le previsioni non lasciano speranze.

7 - Il terribile racconto dei genitori di Alessandro Lecchi, il 14enne morto in un incidente a Suisio

Ore 22.30, suona il telefono di Luigi Lecchi. Da quel momento la sua vita non è più la stessa. Dall’altra parte della cornetta c’è un carabiniere che invita Luigi ad andare a Suisio perché il figlio Alessandro, 14 anni, è rimasto coinvolto in un incidente stradale. È L'Eco di Bergamo a riportare la terribile testimonianza dell'uomo che ha perso il giovane figlio Alessandro: «Mi sono messo alla guida dell’auto e con tanti pensieri in testa sono arrivato sul posto dell’incidente. Appena sceso dall’auto ho riconosciuto un’amica di mia moglie, la quale mi ha detto con voce tremula: "Il tuo Alessandro è rimasto coinvolto in un grave incidente". Ho capito dalla sua faccia che avevo perso mio figlio. Ho guardato in almeno quattro ambulanze per vedere dov’era, poi, credo un volontario della Croce Rossa, mi ha detto che era sotto il telo verde, senza vita, vicino all’auto distrutta. Mi sono inginocchiato, ho alzato il telo e ho pianto. Ho baciato la sua fronte e mi sono sentito mancare. Qualcuno mi ha aiutato ad alzarmi, mi sono ripreso e con un amico sono ritornato a casa e ho dato la terribile notizia a mia moglie Giovanna. È possibile immaginare il suo pianto e la sua disperazione: l’abbracciavo forte, tentando di calmarla, poi è arrivato Andrea. Con lui sono ritornato a Suisio mentre Giovanna è rimasta a casa con dei famigliari».

8 - Parco della Trucca, contromisure al caos parcheggi

Dopo le proteste dei residenti della Trucca, il Comune di Bergamo ha deciso di mettere in campo importanti contromisure con l’obiettivo di risolvere il problema degli ingorghi all’ingresso del parco, uno degli spazi estivi istituti da Palazzo Frizzoni maggiormente frequentati. Le lamentele sono state documentate con una lettera e un video inequivocabile: auto incolonnate e traffico bloccato. Così, in vista del weekend, il Comune ha predisposto un nuovo piano d’azione: «Per la prima volta nel parcheggio del parco della Trucca, molto a ridosso delle case, sperimenteremo una viabilità a senso unico – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni -. Si potrà entrare dalla rotonda che porta a Curnasco e uscire solo da via Martin Luther King. Inoltre ci saranno tre addetti pronti a dare tutte le indicazioni e le informazioni agli automobilisti. L’ultimo elemento, molto importante, è una navetta gratuita che farà spola dal parco al parcheggio dell’Auchan. Ogni 15 minuti, dalle 19 all’una di notte, la navetta farà avanti e indietro. Voglio anche segnalare un’altra alternativa: il parcheggio dell’ospedale che ha a disposizione un migliaio di posti. È a pagamento, ma molto vicino all’ingresso Nord del parco. Ci aspettiamo che i cittadini scelgano un’alternativa e non si verifichi più una situazione di sovraffollamento».

9 - Due bergamaschi denunciati per essere scappati senza pagare da un ristorante di Rimini

Nei giorni scorsi due giovani residenti a Bergamo sono stati denunciati dalla Polizia di Rimini per essere scappati da un ristorante senza aver pagato il conto. I ragazzi, 15 e 20 anni, di origine marocchina, sono stati scovati dagli agenti della volante all’interno dell’asilo nido di via Cappellini dove, all’improvviso, è scattato l’allarme antifurto. Quando sono arrivati i poliziotti, i due si trovavano ancora all’interno di una casa giocattolo per bambini e non hanno saputo fornire una spiegazione logica sul perché fossero lì. Proprio durante la loro identificazione, sul posto, è arrivato il titolare di un ristorante della zona, “L’officina del porto”. L’uomo stava dando la caccia a due clienti che, dopo un’abbondante cena a base di pesce, erano scappati senza pagare il conto. Alla vista dei due, il responsabile del locale li ha subito riconosciuti: per il minorenne, è scattato l’accompagnamento in una struttura protetta, mentre il maggiorenne è stato denunciato a piede libero per insolvenza fraudolenta.

 

16 GIUGNO

 

1 - Suisio, schianto in auto contro un cancello. Muore 14enne di Bottanuco 

Un ragazzo di 14 anni, Alessandro Lecchi di Bottanuco, è morto mercoledì sera in un terribile incidente stradale a Suisio. L'auto sulla quale viaggiava insieme a quattro amici, una Renault Clio, è improvvisamente uscita di strada, il marciapiede ha fatto da rampa e, dopo essersi schiantata contro un palo della luce, ha finito la sua corsa contro il cancello di una casa, finendo quasi infilzata. La tragedia è avvenuta poco prima delle 22 in via Dante Alighieri. Stando ai primi accertamenti, il ragazzo maggiorenne che era alla guida, forse per la velocità sostenuta (ma gli accertamenti sono in corso), avrebbe perso il controllo della vettura. La compagnia di amici proveniva dal centro di Suisio ed era diretta a Bottanuco. Alessandro Lecchi è morto sul colpo, mentre gli altri quattro ragazzi, un diciottenne e tre quindicenni, sono rimasti feriti e sono stati estratti dall’auto dai vigili del fuoco. Trasportati all’ospedale Papa Giovanni XXIII e al Policlinco di Ponte San Pietro non sono in pericolo di vita.

La notizia della morte di Alessandro ha fatto calare un silenzio di piombo su Bottanuco. Il ragazzo, che frequentava l'istituto Betty Ambiveri di Presezzo, era conosciutissimo e benvoluto. Due giorni fa si era iscritto come l'animatore del Cre dell'oratorio. Nella giornata di oggi l'intero paese si è stretto in un simbolico abbraccio attorno ai genitori e al fratello Andrea, di 23 anni. Per rispettate il dolore della famiglia, il sindaco aveva proposto di sospendere la Notte Bianca in programma sabato sera, ma i genitori e il fratello hanno chiesto di non annullarla, perchè era un evento al quale Alessandro teneva molto. Il funerale del quattordicenne sarà celebrato venerdì, giorno nel quale è stato proclamato il lutto cittadino.

2 - Un altro nubifragio sulla Bergamasca. In città via Mai chiusa al traffico

Un altro forte temporale con pioggia e grandine si è abbattuto in serata sulla Bergamasca provocando allagamenti in città e in diversi paesi della provincia. Via Angelo Mai, in centro a Bergamo, è stata chiusa al traffico perché completamente allagata. Anche in via Bonomelli e nella zona della stazione i tombini non sono riusciti a far defluire la pioggia. Gravi disagi si sono verificati per il traffico nell’ora di uscita dagli uffici. La Polizia Locale, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile sono intervenuti in diversi punti per limitare il disagio. Allagati anche alcuni locali del Comune di Bergamo, tra i quali l’anagrafe. Strade allagate anche nell’hinterland a Valbrembo, Paladina, Seriate, Alzano e Stezzano; nell’isola, a Carvico e Cisano; e nella parte bassa della Valbrembana. Quello di stasera è solo l’ultimo di una lunga serie di nubifragi che si sono abbattuti sulla Bergamasca nei giorni scorsi. Lunedì e martedì il maltempo ha causato gravi danni nella zona di Albano, Grumello del Monte e Sarnico. Pesanti conseguenze anche per l’agricoltura, con perdite per oltre due milioni di euro.

3 - «Mancano gravi indizi di colpevolezza»: la Cassazione accoglie il ricorso ultrà

Sugli scontri avvenuti a Bergamo dopo la partita Atalanta-Inter del 16 gennaio c'è stato ieri un pronunciamento della Cassazione. Per uno degli ultrà atalantini che vennero arrestati, Giulio Bocchi, di Crema, la Suprema Corte ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Mario Gragnani, di Milano. Secondo quanto riporta L'Eco di Bergamo, il legale aveva impugnato l’ordinanza con cui il Tribunale del Riesame di Brescia confermava la gravità degli inidizi nei confronti dell'ultrà e degli altri nove arrestati, considerati parte del gruppo che in via Angelo Mai assalì con i bastoni il convoglio dei supporter interisti scortato dalla polizia. L’avvocato sosteneva un «vizio totale di motivazione» quanto alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, in quanto – ha sottolineato – sono stati fatti discendere «dalla mera presenza del Bocchi nei luoghi interessati dai gravi fatti, senza attribuzione di alcun comportamento determinato». La Corte ha accolto il ricorso ricordando che il concorso morale nel reato di resistenza a pubblico ufficiale si può sostenere ma «non può prescindere dall’esatta individuazione della condotta effettivamente tenuta dal soggetto».

4 - Calzificio Bresciani di Spirano, i ladri si calano dal tetto e rubano oltre 16 mila paia di calze

Maxi furto nella notte tra lunedì e martedì al Calzificio Bresciani di Spirano in via Campo Romano. I ladri hanno scoperchiato una parte di tetto dell'azienda e con le corde si sono calati nel magazzino dove erano custodite tutte le nuove collezioni e le calze già confezionate e pronte per essere spedite negli Stati Uniti. Il colpo è stato messo a segno poco prima delle 4 del mattino e in pochi minuti i malviventi hanno razziato oltre 16mila paia di calze da sartoria. «Stiamo facendo ancora l’inventario, difficile per ora quantificare il danno, che è sicuramente ingente» ha detto l’amministratore delegato dell’azienda Massimiliano Bresciani.

5 - Quattro arresti nella Bergamasca per il furto di orologi a Nainggolan

Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti di persone di etnia rom residenti nella Bergamasca, ritenute responsabili del furto nella villa del calciatore della Roma Radja Nainggolan, avvenuto l’8 aprile a Casal Palocco. Già un mese fa i poliziotti del commissariato Trevi Campo Marzio di Roma avevano perquisito un’abitazione nel centro di Lurano, trovando refurtiva di proprietà del calciatore, per un valore di oltre trecentomila euro. Si tratta soprattutto di gioielli: orecchini, bracciali e anelli appartenenti alla moglie del giocatore, ma anche quindici orologi di valore, tra cui numerosi Rolex. Nella casa di Lurano sono stati trovati anche un paio di scarpe da ginnastica con incise le iniziali del calciatore e il numero della sua maglia, la 4.

6 – Illuminazione a led (bellissima) per il santuario di Caravaggio

Nuovi fari a led illuminano il Santuario di Caravaggio, rendendo ancora più suggestivo il frequentatissimo luogo di culto mariano della pianura bergamasca. Grazie al generoso contributo della Banca di Credito Cooperativo di Caravaggio, che ha donato i 61mila euro necessari per l’intervento, la nuova illuminazione, chiara ma non fredda, valorizza al meglio l’esterno della Basilica di Santa Maria del Fonte e in modo particolare la mole della cupola e del lanternino. Il Santuario risplende come mai prima d’ora nelle ore serali e dopo la mezzanotte restano accese solo le luci della cupola, adesso visibile anche da molto lontano. L’impianto precedente risaliva alla vista di papa Giovanni Paolo II nel 1992 e non rispondeva più ai canoni di valorizzazione delle opere artistiche e, soprattutto, comportava un dispendio notevole nei consumi elettrici.

7 - Aveva una serra di marijuana in casa. Arrestato 57enne ad Arcene

Un uomo di 57 anni è stato arrestato ad Arcene dai carabinieri della compagnia di Treviglio con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e furto di energia elettrica. In un locale al piano terra nei pressi dell’abitazione dell’uomo, i militari hanno scoperto una vera e propria serra di marijuana con tanto di impianto di irrigazione e di illuminazione. Il 57enne aveva numerosi precedenti di polizia ed era sottoposto alla sorveglianza speciale. Nel locale sono state trovate 124 piante in fase di coltivazione, 64 poste ad essiccare e alcuni chili di marijuana già pronta alla vendita. Per alimentare l’impianto di illuminazione, l’uomo si era collegato abusivamente alla linea ENEL.

8 - Proteste per il ramadan nella palestra di via Monte Cornagera: il Comune scrive ai residenti

La concessione per la preghiera del ramadan della palestra comunale di via Monte Cornagera al gruppo di “oppositori” dell’attuale vertice della comunità islamica cittadina ha suscitato proteste degli abitanti zona, soprattutto a causa del rumore e del via vai di auto nelle ore serali. Venerdì scorso i vigili hanno multato le vetture in divieto, ma la situazione rimane critica. L’assessore Giacomo Angeloni ha perciò deciso di inviare una lettera alle 180 famiglie di residenti per spiegare l’emergenza – dovuta, come noto, alla estenuante contesa che oppone le due fazioni della comunità islamica -, e per informare i cittadini su quanto il Comune sta già facendo per limitare i disagi. Le due ultime novità sono l’apertura dell’uscita secondaria della palestra in via Ghandi e la trattativa in corso per l’apertura di un parcheggio nella zona. In giornata è inoltre previsto un vertice in Prefettura per cercare di far partire i lavori nella moschea di via Cenisio.

9 - Arrestato dopo in inseguimento in A4: nell’auto 300 smarthpone rubati

Un trentenne rumeno senza fissa dimora è stato arrestato dalla polizia stradale dopo un inseguimento sulla A4 da Dalmine fino alle porte di Milano. L’uomo è stato sorpreso intorno alle 5,30 mentre stava percorrendo l’autostrada a bordo di una Fiat Gran Punto rubata. Alle porte di Milano, sentendosi braccato, il fuggitivo ha abbandonato l’auto in quarta corsia e si è dato alla fuga a piedi. Il rumeno prima è scappato in Tangenziale est, per poi provare a rientrare in A4. Raggiunto, è stato fermato dopo una colluttazione. A bordo dell’auto gli agenti hanno trovato 300 smartphone e altri apparecchi telefonici e postazioni internet risultate rubate nella notte ad un corriere. Il valore della merce ammonta a circa 30 mila euro.

10 - Le iniziative in città per la Giornata mondiale del rifugiato, in programma sabato 18 giugno

In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, prevista per lunedì 20 giugno, il Comune di Bergamo, il Coordinamento provinciale bergamasco degli Enti locali per la Pace e i diritti umani, Caritas, Confcooperative Bergamo, Forum provinciale per l'accoglienza dei richiedenti asilo e Progetto SPRAR propongono alcune iniziative. L’appuntamento è fissato già per sabato 18 giugno alle 16.30 nello spazio antistante la Prefettura di via Tasso, per un presidio di sensibilizzazione sul tema dell’accoglienza ai flussi migratori che da anni ormai si dirigono verso il nostro Paese. Interverrà il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e si leggeranno alcune pagine del libro di Francesca Ghirardelli “Solo la Luna ci ha visti passare”, storia vera del viaggio dalla Siria all’Olanda di Maxima, una ragazza quattordicenne siriana. Dalla prefettura partirà la “Marcia per i diritti del rifugiato”, una camminata verso Bergamo Alta e Piazza Vecchia dove è in programma un piccolo spettacolo teatrale, realizzato e costruito, con la collaborazione della compagnia Brincadera, dai richiedenti asilo accolti in città nell’ambito dello SPRAR, progetto supportato dal Ministero degli Interni. “Escargot”, questo il titolo delle breve piéce: lumaca in francese, ma anche rotonda stradale, rondò, a simboleggiare le molteplici possibilità e le tante vie che si possono imboccare. In programma anche la visita a una piccola mostra fotografica che documenta l’esperienza dei richiedenti asilo accolti nell’ambito dello SPRAR: gli incontri che hanno vissuto da quando sono in Italia, le esperienze intraprese, ma anche i momenti delle giornate in casa Amadei e Casa del Bosco. Al momento sono 38 (4 donne e 34 uomini) i migranti assistiti nell’ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, provenienti da Somalia, Togo, Burkina Faso, Gambia, Afghanistan e Pakistan. Tutti e 38 sono inseriti in progetti di volontariato, in base alle competenze che ognuno di loro ha sviluppato in patria (dall’operaio al cameriere, ecc). Negli ultimi 10 anni sono state 98 le persone accolte nel progetto SPRAR: di queste solo 3 non sono riuscite a inserirsi nella comunità di Bergamo, gli altri 95 sono regolari, nella maggior parte dei casi raggiunti dalle proprie famiglie, ognuno con un lavoro e una casa.

A proposito di volontariato, nell’ambito del Protocollo sottoscritto in Prefettura qualche mese or sono, sono stati 189 i migranti impegnati in città in progetti di volontariato dall’aprile 2015 ad oggi: 41 postazioni sono attive in questo momento a Bergamo, per un’ottantina di persone coinvolte. In provincia di Bergamo il numero cresce a 608 volontari nell’ultimo anno, di cui 154 postazioni attive. Le attività in cui sono stati impegnati negli ultimi mesi i richiedenti asilo vanno dalla cura del verde pubblico alla pulizia delle strade, da lavori di manutenzione su scuole ad attività in case di riposo, dalla collaborazione nell’organizzazione di eventi alla realizzazione di laboratori di musica e cucina. Proseguono anche i progetti di formazione professionale previsti in un protocollo siglato dalla Provincia di Bergamo: da settembre 2015 ad oggi sono stati ben 260 i migranti coinvolti nei progetti di formazione nei centri ABF della bergamasca con il sostegno della Fondazione della Comunità Bergamasca. Formazione di ogni genere, dalla cucina (i corsi per cuochi sono i più frequentati) a quelli di informatica, da quelli di meccanica a quelli di falegnameria.

 

15 GIUGNO

 

1 - Iniziata nel pomeriggio posa del telo giallo sulla passerella di Christo

Nel pomeriggio di mercoledì 15 giugno è iniziata la posa del tessuto giallo-oro sulla passerella di Christo, che sarà aperta sul lago d’Iseo dal 18 giugno al 3 luglio. La procedura è iniziata verso le 17, più o meno con un’ora di ritardo rispetto alle previsioni. Tantissime le persone al lavoro lungo i 4,5 chilometri dei pontili tra Sulzano e Montisola e tra Montisola e San Paolo, per fissarlo allo strato di feltro e quindi ai sottostanti 220mila blocchi di polietilene. Per volontà dell'artista, i vari pezzi del tessuto devono essere stesi in modo da formare delle leggere increspature, per simulare l’effetto delle onde del lago. Per questo motivo Christo ha chiesto che venisse prodotto il 20 percento in più della lunghezza necessaria a ricoprire la passerella. A realizzare il telo è stata la Setex di Graven, in Germania. È composto da un nylon poliammidico largo 5,5 metri e pesante 317 grammi per ogni metro quadrato. Una volta realizzato, il tessuto è stato affidato a un’altra società tedesca, la Geo - Die Luftwerker di Lubecca, che ha cucito i vari pezzi tra loro.

2 - Sentenza sul caso "Affittopoli": assolti tutti gli imputati

Tutti assolti gli imputati del processo sul caso "Affittopoli", ovvero la presunta creazione da parte del Comune di Bergamo di corsie preferenziali per alcune persone, per bypassare le liste di attesa per le case Aler. Sonia Rigoletto, ex responsabile dell’Ufficio alloggi di Bergamo, si è commossa in aula dopo la lettura della sentenza di assoluzione. Per lei il pm Giancarlo Mancusi aveva chiesto la pena più pesante, 2 anni e 4 mesi, pur riconoscendo che la donna si era «trovata a gestire una situazione al limite dell’emergenza ed è stata lasciata sola». Il pm aveva chiesto complessivamente 8 condanne, ma nessuna è stata inflitta dalla Corte.

3 - Maltempo, danni per 2 milioni di euro. Il ministro Martina: pronti a dichiarare lo stato di calamità

A distanza di due giorni dal nubifragio che ha colpito principalmente le zone di Bergamo, della Val Cavallina e del Basso Sebino, la situazione si sta delineando con maggiore chiarezza e appare ancora più grave. Il ministro Maurizio Martina annuncia che è pronto a dichiarare lo stato di calamità: «Sono vicino agli agricoltori e agli allevatori duramente colpiti dal maltempo di questi giorni. Il ministero darà il massimo sostegno davanti a questa calamità che ha tutti i caratteri dell’eccezionalità. In queste ore si sta procedendo alla stima dei danni alle varie colture e strutture e saranno messi in campo tutti gli strumenti a disposizione per aiutare le aziende. In particolare, per la parte non assicurabile, lavoriamo per un’urgente dichiarazione dello stato di eccezionale avversità atmosferica, non appena la Regione invierà la richiesta. È una misura che attiva la sospensione delle rate dei mutui e degli oneri previdenziali a carico delle imprese colpite. Vista l’entità dei danni e la limitata disponibilità del Fondo nazionale di solidarietà, in alcune zone sarà fondamentale sfruttare i nuovi Psr per il ripristino del potenziale produttivo. Dobbiamo riportare al più presto le aziende alla piena operatività». Da una ricognizione effettuata da Coldiretti Bergamo, i danni ammontano ad almeno 2 milioni di euro.

4 - Rapina in banca a Rogno

Nel pomeriggio del 15 giugno, un rapinatore è riuscito a portare via circa 2mila euro dalla filiale Ubi di piazza Druso a Rogno. Secondo una prima ricostruzione, verso le 16.30 un uomo con il volto coperto da una calzamaglia e con in mano un taglierino ha fatto irruzione nella filiale di Ubi Banca del paese. Si è avvicinato allo sportello ed è riuscito a farsi consegnare i contanti disponibili, circa 2mila euro. Poi è fuggito.

5 - Nuova ondata di maltempo sulla Bergamasca, esonda anche lo Zerra. Allagamenti ad Albano

Dopo il terribile acquazzone della sera di lunedì 13 giugno, che ha colpito soprattutto Val Seriana, Val Cavallina e diversi Comuni del Basso Sebino, una nuova violenta perturbazione ha colpito, la sera di martedì 14 giugno, molti paesi della Bergamasca. Tra i più colpiti, questa volta, Albano Sant'Alessandro, dove è esondato il torrente Zerra, già gonfio per le precipitazioni degli ultimi giorni, allagando completamente via Marconi. La massa di acqua e fango ha invaso cantine e appartamenti, giardini e ditte, box e taverne. Tantissime persone si sono riparate in casa, ma sono rimaste bloccate, con il torrente d’acqua che rischiava di travolgere gli interni. Sul posto sono arrivate ben sette squadre dei vigili del fuoco del comando di Bergamo e le operazioni sono iniziate subito per cercare di contenere l’esondazione, per quanto possibile. La pioggia scrosciante ha causato problemi anche a Scanzorosciate, dove in via Collina Alta il terreno non ha tenuto e all’altezza del civico 80 si è registrata una frana. Inviata sul posto una squadra dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza la zona, la strada è stata chiusa al transito. Allagamenti e disagi registrati anche a Suisio e Spirano, le strade di Calcinate nella tarda serata erano invase dall’acqua, altri allagamenti anche in diverse località della Bassa, così come anche nella Val Brembana e la Val Cavallina. Nel frattempo la Protezione civile della Regione ha stabilito anche per mercoledì il "codice arancio", ovvero la criticità moderata per rischio temporali forti, idraulico e idrogeologico.

6 - L'assessore Sorte e il consigliere Barboni chiedono lo stato di emergenza per il Sebino

L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte e il consigliere regionale Mario Barboni hanno reso noto che «vista la situazione drammatica che si sta delineando nell’area del Sebino, chiederemo al Governo lo stato di emergenza e calamità naturale. Esondano fiumi, frane e intere zone sono allagate ed evacuate. La situazione grave sta diventando drammatica. La protezione civile regionale è già all’opera, ma se il maltempo proseguirà c’è il rischio di danni gravissimi. Gli amministratori locali lanciano l’allarme e invitano la popolazione a non muoversi e cercare riparo. Occorrono strumenti straordinari per affrontare l’emergenza» spiegano i due politici. E il meteo, purtroppo, non annuncia nulla di buono per i prossimi giorni. L’allerta resta massima.

7 - L'esperto Fulvio Crotti Spreafico parla di pioggia record sulla Bergamasca

Fulvio Crotti Spreafico, esperto di meteo e tempeste e titolare del seguitissimo blog meteofulvio.blogspot.it, dalle pagine de L'Eco di Bergamo analizza la situazione meteorologica preoccupante che sta riguardando tutta la nostra provincia. A suo parere si tratta di una situazione di blocco che si sta protraendo da più giorni. Una configurazione di alluvioni lampo (flash flood) con numeri di carattere eccezionale. Ovvero nuvole (tecnicamente cumulonembi) con un’estensione verticale di 13 chilometri in altezza e una larghezza contenuta in 8/10 chilometri che scaricano un’impressionante quantità d’acqua in maniera continua raggiungendo il quantitativo di un mese solamente in pochissime ore. Se la media statistica, registrata a giugno su base trentennale, risulta essere di 120 millimetri di acqua, con i fenomeni recenti (e giugno non è ancora terminato!) si è toccato quota 240 millimetri. «Ho calcolato – spiega Crotti Spreafico – che l’acqua caduta a Foresto Sparso ha raggiunto gli 83 millimetri in meno di un’ora e mezza. Tradotto vuol dire 83 litri per metroquadrato in un lasso ristretto di tempo in un territorio già provato dalle precipitazione dei giorni scorsi e che, quindi, ha esaurito la sua capacità drenante. Quest’anno in provincia si sono registrati 20 temporali (sotto la media degli anni precedenti) anche se è aumentato il fattore di precipitazione per ogni singolo evento. Se negli altri anni precedenti i temporali avevano in media una precipitazione di 30/40 millimetri adesso assistiamo a più frequenti fenomeni con 70/80 ml nell’arco di due ore, quindi classificati come nubifragi». Una situazione destinata a peggiorare nei prossimi anni in seguito ai cambiamenti climatici. «Se non si può, purtroppo, far smettere di piovere – conclude – occorre agire in prevenzione: cura dei boschi, monitoraggio degli argini, pulizia dei fiumi e abbassamento della cementificazione».

8 - Maltempo, rinviata Bergamo Balla al 23 giugno

L’evento Bergamo Balla, in programma giovedì 16 giugno nel centro della città, è stato rinviato a giovedì 23 giugno per via del maltempo. La movida comunale del giovedì sera, diventata ormai un appuntamento fisso delle estati cittadine, ripartirà dunque giovedì 23 giugno. Si comincerà mezz’ora prima rispetto all'anno passato, e cioè alle 19.30, proseguendo poi fino a mezzanotte. Una modifica che verrà ribadita anche per le altre tre date (7 e 21 luglio e 8 settembre) e che si innesta su un impianto ormai collaudato: «Anche lo scorso anno – ha spiegato il sindaco Giorgio Gori – l’iniziativa era stata molto apprezzata. Rispetto alla versione precedente avevamo cercato di attribuirle un’identità più coerente. Quest’anno proseguiamo quindi su questa strada prestando maggiore attenzione alle esigenze dei negozianti e collaborando in maniera ancora più stretta con il Duc». L’amministratore delegato del Distretto urbano del commercio Filippo Caselli aggiunge: «Il coordinamento con il Comune è stato ottimo e i risultati cominciano ad arrivare sia in termini di partecipazione da parte dei negozianti sia rispetto a una strategia che punta a fare della nostra zona un vero centro commerciale all’aperto».

9 - Infortunio in mountain bike a Carvico, ricoverato un 16enne

Nel pomeriggio di mercoledì 15 giugno, un ragazzo di 16 anni di Sesto San Giovanni si è infortunato a un ginocchio mentre si trovava con la mountain bike lungo un sentiero con un gruppo di amici, in località Cà Neve. A causa del dolore non riusciva più a proseguire. Il ragazzo è stato raggiunto e trasportato con la barella dai vigili del fuoco fino al mezzo fuoristrada del CNSAS allestito per il soccorso sanitario. Il giovane è poi stato accompagnato lungo la strada sterrata fino all’ambulanza, per il successivo trasporto in ospedale.

10 - Treviglio, la polizia seda una rissa nata tra spacciatori: un 20enne italiano ha tentato di vendere come droga 4 kg di amido

La Polizia di Treviglio è dovuta intervenire per sedare una rissa scoppiata tra tre spacciatori nordafricani e un 20enne italiano, il quale avrebbe provato a vendere loro un pacco con dentro 4 kg di amido in polvere anziché droga. La rissa è scoppiata nei pressi della stazione centrale. Da una prima ricostruzione, pare che un 20enne, italiano e residente a Treviglio, abbia fornito della finta droga a dei coetanei nordafricani abitanti in provincia di Milano e in provincia di Cremona. Il ragazzo avrebbe ceduto a tre extracomunitari un pacco ben confezionato, contenente 4 kg di polvere biancastra: dopo aver ricevuto un anticipo di 4mila euro, si sarebbe allontanato rapidamente, pensando di non essere seguito. Ma i tre non si sono fatti trovare impreparati e, appena si sono accorti che si trattava di amido in polvere e non stupefacente, hanno raggiunto l'italiano, riprendendosi il denaro. È a questo punto che è scoppiato il litigio, finito in rissa a mano armata. Il 20enne avrebbe infatti ferito uno dei nordafricani con un coltello, provocandogli un taglio alla mano. Da qui l’intervento della Polizia, che ha sequestrato il grosso pacco contenente la finta droga. Deferiti all’Autorità Giudiziaria i quattro, al momento per rissa aggravata e lesioni.

11 - Entratico, una donna rimane incastrata in auto

Momenti di paura, la sera di lunedì 13 giugno, per una donna di 53 anni rimasta incastrata tra due alberi caduti sulla strada per una frana. È accaduto nella parte alta di via Moi, a Entratico, dove, in seguito al maltempo e all’esondazione del Cherio, si è verificato un piccolo smottamento. La donna stava ritornando a casa e, a pochi metri dal cancello, un albero è crollato davanti a lei, invadendo la strada. La donna ha tentato di cambiare percorso e ha fatto la retromarcia. Purtroppo un secondo albero è caduto sul retro dell’auto. La 53enne si è messa in salvo ed è uscita dall’abitacolo per paura che il terreno franasse ulteriormente. Ha subito dato l’allarme al 112. Sul posto i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’area franata. La donna è rimasta illesa e anche il suo mezzo non ha riportato danni. Chiusa nel frattempo la pista ciclabile, il Comune di Berzo ha informato tutti i cittadini che hanno ricevuto danni dal maltempo che in municipio sono disponibili i moduli di segnalazione danni da compilare entro venerdì: «Siamo in contatto con Regione Lombardia per autorizzarci lo stato di emergenza» fanno sapere dal Comune.

12 - Donizetti, si profila l'ipotesi di una fusione delle due fondazioni

Dopo il passaggio dalla Fondazione Teatro Donizetti che gestisce la struttura, l’edificio, e che da privata diventerà pubblica, si affaccia l’ipotesi di fusione con la Fondazione Donizetti, che invece gestisce il patrimonio musicale del grande maestro e organizza la stagione lirica. A riferirlo è Bergamonews, che sottolinea come si sia intuito che qualcosa non vada per il verso giusto lunedì 13 giugno, quando è stata comunicato il nuovo addetto stampa per la stagione di prosa che verrà presentata nei prossimi giorni. Dallo scorso anno a teatro era stato deciso di avere un unico addetto stampa per la prosa, altri percorsi e per la lirica. Uniformare per rendere il canale dell’informazione più facile e semplice. Invece, si è deciso di fare un passo indietro. Ora si torna a dividere: prosa e altri percorsi da una parte, lirica dall’altra. Pare che alla base della decisione presa dall’assessore Nadia Ghisalberti ci siano delle tensioni e dei malcontento della direttrice della stagione di prosa Maria Grazia Panigada, non del tutto in sintonia con le vedute di Francesco Micheli, direttore della lirica. I mesi estivi aprono una bella pausa di riflessione prima di settembre, quando si parlerà delle nuove funzioni della Fondazione Teatro Donizetti, dei suoi componenti e soprattutto della possibile fusione con la Fondazione Donizetti. Qualcosa è trapelato nel Consiglio comunale di qualche settimana fa, quando è stata approvata la modifica dello statuto della fondazione che si sta occupando del fundrising per la ristrutturazione del massimo teatro cittadino: si è parlato dell’ipotesi di un riordino tra fondazioni. In modo da avere un’unica realtà, come è per l’Accademia Carrara, che gestisce il teatro. A questo punto entrerebbe in scena la necessità di avere un sovrintendente o un direttore che coordini tutte le attività del teatro, dalla prosa al jazz, dalla lirica all’operetta. Un ruolo di peso che alleggerirebbe l’impegno dell’assessore Ghisalberti, la quale dal canto suo con la scelta di spostare l’assessorato a Casa Suardi in Piazza Vecchia sembra siglare un proprio allontanamento dai palazzi che contano. Anche se vicinissimo al teatro Sociale, che avrebbe un ruolo di primaria importanza con la chiusura per restauro del Donizetti, l’assessorato risulterebbe lontano fisicamente dalla città e soprattutto da Palazzo Frizzoni.

 

14 GIUGNO

 

1 - Tragico incidente a Bolgare, muore una donna di 42 anni

Una donna di 42 anni, Sofia Lupini, è morta all'alba in un incidente avvenuto a Bolgare. Lo scontro ha avuto luogo attorno alle 6.30. Secondo una prima ricostruzione della tragedia, la Lancia Ypsilon sulla quale viaggiava la donna avrebbe sbandato colpendo la fiancata di un camion che proveniva dalla direzione opposta. L'incidente è avvenuto in via per San Martino Vecchio e dopo l'urto l'auto è finita in un campo: per la donna non c'è stato nulla da fare, è morta sul colpo. La vittima risiedeva a Bolgare con il padre e si stava recando al lavoro in un’azienda di Palosco dove faceva l'operaia. Era conosciuta e benvoluta in paese anche per il suo generoso impegno nelle attività parrocchiali.

2 - Nuova allerta meteo. Rischio temporali e grandine

Nuovi temporali sono attesi nella prima serata sulla Bergamasca. Gli esperti dicono che in alcuni casi i fenomeni saranno di forte intensità. Come già avvenuto nei giorni scorsi, il rischio maggiore sarà legato alla grandine di medio-grosse dimensioni. Il tempo, spiegano i meteorologi, sarà instabile su gran parte d’Italia fino a martedì 21. La Protezione Civile ha stabilito per oggi il «codice giallo» (criticità ordinaria) per rischio temporali forti e vento forte.

3 - Coldiretti: «Danni gravissimi per campi, vigneti e serre»

Dopo una verifica dei danni alle coltivazioni provocati dal maltempo di lunedì 13 giugno, la Coldiretti parla di «bollettino di guerra». «L’agricoltura bergamasca paga un prezzo altissimo per il nubifragio che si è abbattuto su alcune aree della provincia, da Bergamo alla Valcavallina», sottolinea in una nota l'associazione. Grandine, forte vento e allagamenti hanno causato danni ingentissimi. La grandinata aveva una tale intensità che ha distrutto interi frutteti nei dintorni di Bergamo e ha colpito duramente anche la Valcavallina e i suoi vigneti. Decine di alberi sono stati sradicati, alcune aziende agricole sono state allagate e l’acqua ha compromesso fieno e macchinari. Nella zona di Berzo San Fermo sono esondati il Bescasolo, il San Fermo, il Seresina e altri corsi d’acqua. A Foresto Sparso le coltivazioni sono state coperte da una colte di ghiaccio e l’acqua del torrente Cherio ha invaso strade e campi. A Chiuduno le serre sono state invase dall’acqua e gravi danni hanno subito anche alle colture di zucchine e piselli a Seriate.

4 - Alluvionati, il Creberg stanzia 10 milioni e sospende le rate dei mutui

Finanziamento speciale 10 milioni per i lavori e disponibilità a sospendere le rate dei mutui per le famiglie e le imprese colpite dall’alluvione. Il Banco Popolare ha deciso «un immediato e concreto supporto a tutti coloro che hanno subito danni con una serie di interventi “speciali” resi disponibili attraverso le filiali del Credito Bergamasco». Lo afferma una nota della banca. Lo stanziamento previsto è di 10 milioni di euro «per sostenere le spese per le operazioni di ripristino di locali e attrezzature, sostituzione macchinari danneggiati e approvvigionamento nuove scorte. La durata massima prevista è di 5 anni, di cui il primo di preammortamento, e le condizioni economiche risultano estremamente agevolate». Per le famiglie è previsto uno specifico finanziamento, offerto «sempre a condizioni agevolate, destinato al ripristino dei danni causati dall’alluvione». Inoltre, è stata decisa la sospensione delle rate dei mutui/finanziamenti in corso, con conseguente prolungamento del periodo di rimborso.

5 - Presidio davanti al Comune per le vittime della strage di Orlando

Arcilesbica Bergamo ha organizzato per questa sera dalle 19.30 a mezzanotte un presidio in piazza Matteotti a Bergamo, di fronte a Palazzo Frizzoni, per ricordare la strage avvenuta domenica 12 giugno al Pulse di Orlando (Usa) dove sono morte 50 persone. «Nel mondo l’omo-transfobia è tutt’oggi un grave problema», spiega Arcilesbica. «Ci sono Stati in cui è un reato punibile con la pena di morte, altri in cui la pena è il carcere, altri ove non esistono pene ma molte sono le aggressioni e molti anche i suicidi. Stati in cui non esistono leggi che puniscono l’omo-transfobia (Italia), Stati in cui alcuni diritti sono stati approvati (ma non tutti), altri in cui c’è piena uguaglianza. Nonostante alcuni passi avanti, ancora oggi le Persone LGBTQI sono spesso considerate diverse se non addirittura contro natura».

6 - Torna la movida: giovedì la “prima” di Bergamo Balla, poi Sabato Incentro

Il centro cittadino si rianima: giovedì 16 è in programma il primo dei quattro appuntamenti con Bergamo Balla e due giorni dopo toccherà a Sabato Incentro. Bergamo Balla è promosso dall’Amministrazione Comunale di Bergamo in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio e i negozianti del centro. Dalle 19.30 alle 00.30 il centro cittadino sarà pedonalizzato per consentire a residenti e visitatori di fruire di uno spazio urbano recuperato alla socialità, all’incontro, all’intrattenimento. Giovedì la manifestazione riprende il tema della danza: piazze e vie diventeranno una grande pista da ballo e sarà possibile scegliere tra musica hip hop, danze popolari e tradizionali, spazi riservati al tango e alla milonga, dimostrazioni di ballo latino americano. In largo Medaglie d’oro ci sarà spazio per danze etniche, mentre in via Paglia si esibiranno gruppi di danza boliviani. In Via Roma e in Via Tiraboschi sarà il turno di gruppo di balli latino americani. Al Quadriportico sono in programma esibizioni di Tango argentino e Flamenco. Non mancheranno le postazioni animate da dj set. Vinnie Barbarino sarà in Largo Porta Nuova e presso l’Hotel Cappello d’Oro si terrà il concerto live di due giovani band. In caso di maltempo Bergamo Balla sarà rinviata a giovedì 23 giugno.

7 - "L'abbraccio delle Mura" conquista i bergamaschi

Entusiasmo sta raccogliendo in queste prime ore l’iniziativa “L’abbraccio delle Mura” (che accompagna la candidatura UNESCO delle Mura di Bergamo), in calendario nel pomeriggio di domenica 3 luglio 2016. Una grande adesione spontanea dimostra l’attenzione che l’evento sta suscitando nei bergamaschi. La manifestazione ha già trovato un main sponsor, Esselunga, che partecipa anche con una collaborazione tecnica: lungo il perimetro delle Mura veneziane, durante l’evento, saranno allestiti dei punti di ristoro per tutti i partecipanti, stand che saranno approvvigionati da Esselunga. A partire dai prossimi giorni, inoltre, le cinque sedi bergamasche di Esselunga (via San Bernardino e via Corridoni a Bergamo, via Bergamo a Curno, via Cascina Colombaia a Nembro e nel centro commerciale le Due Torri a Stezzano) saranno punti informativi dell’evento. Infopoint unico della manifestazione in centro città sarà invece il Green-tainer di piazza della Libertà, messo a disposizione da Radici Group. Si registrano, nel frattempo, anche le adesioni di numerose associazioni del territorio come la sezione cittadina dell’ANA, il CSI e l’AVIS Bergamo.

8 - Nubifragi e grandine la sera di ieri su gran parte della Bergamasca. In 2 ore caduti oltre 80 mm di pioggia

Una vera e propria furia quella che si è abbattuta la sera di lunedì 13 giugno su buona parte della provincia bergamasca. Nubifragi e grandine hanno creato non pochi disagi sia in città che in diverse zone della Bergamasca. In circa 2 ore, sono caduti oltre 80 millimetri di acqua, una quantità incredibile. Sono più di 70 gli interventi dei vigili del fuoco, che sono intervenuti in forze in Val Cavallina soprattutto e nella mattinata di martedì 14 sono ancora in azione: in tutto 10-15 squadre che hanno agito anche nella zona di Valbrembo, Paladina e nella bassa Val Seriana. Diverse le situazioni critiche, soprattutto per allagamenti di garage e capannoni. Ci sono anche frane, alcune zone sono isolate a Berzo San Fermo. Da inizio mese ad oggi sulla Bergamasca sono caduti 240 mm di acqua, in pratica il doppio della media mensile. Purtroppo per la serata di martedì 14 giugno sono previsti nuovi rovesci temporaleschi nelle stesse zone già colpite dagli acquazzoni.

9 - La passerella di Christo sarà aperta al pubblico un minuto dopo la mezzanotte della notte tra venerdì 17 e sabato 18 giugno

C'è grande attesa per l'apertura al pubblico della passerella di Christo sulle acque del lago d'Iseo, prevista per sabato 18 giugno. Il maltempo che sta colpendo tutto il Nord Italia preoccupa non poco, ma pare che le intenzioni siano comunque di aprire senza ritardi. Non ci sarà, però, nessun taglio del nastro o inaugurazione, come specificato dallo stesso artista. E a confermarlo è Giuseppe Faccanoni, presidente dell’Autorità di bacino dei laghi d’Iseo, Endine e Moro, l’uomo che per primo ha creduto al sogno dell’artista bulgaro-newyorkese e ha messo sul tavolo le tessere di questo meraviglioso puzzle. Faccanoni ha spiegato: «La passerella aprirà a mezzanotte e un minuto di sabato (un minuto dopo la mezzanotte tra venerdì e sabato, ndr): Christo è così, un uomo di parola e un uomo che incarna in pieno lo spirito americano di democrazia e uguaglianza per tutti, senza guardare in faccia a nessuno. Non ci saranno nastri da tagliare, non ci saranno corsie privilegiate per nessun politico, ma tutti alla stessa maniera potranno accedere alla sua passerella, dalla mezzanotte di sabato alla sera di domenica 3 luglio perché così è stato scritto, così è stato deciso e così sarà fatto».

10 - Tre persone indagate per la morte del 28enne di Verdello Antonino Capuano

La Procura della Repubblica di Milano ha iscritto nel registro degli indagati 3 persone per la morte di Antonino Capuano, il 28enne operaio precario di Verdello morto in un infortunio sul lavoro il 25 maggio scorso all’interno della zincheria De Lucchi di Trezzano Rosa (Milano). Le tre persone iscritte nel registro degli indagati sono l’imprenditore veneto Gustavo Bisol, patron della De Lucchi e del Gruppo che porta il suo nome; Marco De Lucchi, componente del Cda della storica fabbrica del Milanese specializzata nella zincatura a caldo; e il responsabile della movimentazione del carroponte dal quale si staccò la pesantissima rastrelliera che sfondò il cranio al povero operaio di origini siciliane cresciuto a Verdello che, ironia della sorte, tempo una settimana, avrebbe concluso il suo lavoro a termine presso la De Lucchi.

11 - Indagini sulla morte dell'anziana a Torre de' Busi. Probabilmente conosceva il suo assassino

La porta di casa era aperta, nessun segno di effrazione e nell’abitazione a Sogno di Torre de’ Busi non sembrerebbe mancare nulla. Questi elementi lasciano supporre agli inquirenti che Maria Adeodata Losa, 87 anni, trovata morta in una pozza di sangue la mattina di sabato 11 giugno, conosceva il suo assassino. L’indagine sull’omicidio dell’anziana è stata affidata ai Carabinieri del comando provinciale di Lecco, coordinati dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso, che lunedì 13 giugno ha compiuto un sopralluogo nella piccola frazione della Val San Martino. Si cerca ancora l’arma. Nuovi ed importanti elementi sul delitto dovrebbero arrivare dall’autopsia sul corpo della donna, che verrà compiuta martedì 14 giugno.

12 - Sgominata una gang di nomadi autrice di diversi colpi

I Carabinieri di Pavia hanno sgominato un gruppo di 7 persone che, spacciandosi per Carabinieri, si sono resi responsabili di 82 tra furti, rapine in abitazione e truffe ai danni di anziani. I colpi erano stati messi a segno nelle provincie di Pavia, Cremona, Lodi, Piacenza, Milano, Bergamo e Brescia. Gli arrestati, secondo l’accusa, si qualificavano come Carabinieri, esibendo falsi distintivi, e fingevano di essere intervenuti per cercare dei ladri, che talvolta fingevano di arrestare (in realtà si trattava di complici). Arraffavano preziosi e denaro contante per poi fuggire a bordo di autovetture di grossa cilindrata con targhe false e lampeggianti e sirene in uso alle forze dell’ordine. Non disdegnavano nemmeno i furti in abitazione: dopo aver fatto accurati sopralluoghi, intervenivano con mazze in ferro, grosse cesoie e flessibili di diverse dimensioni. Se scoperti, non avevano remore a minacciare le vittime, anche utilizzando spray urticante, immobilizzandole per poi svaligiare le abitazioni, spesso isolate. I Carabinieri di Pavia, coordinati dal pm Paolo Mazza e dal procuratore facente funzione Mario Venditti, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 7 persone, italiane di etnia Sinti e albanesi, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate, furti aggravati, ricettazione ed utilizzo di segni distintivi contraffatti. Le indagini hanno consentito di accertare, tra rapine e furti, almeno 82 episodi, con più colpi in una giornata, arrivando a ricavare anche 50mila euro. Nel corso delle perquisizioni sono state trovate ricetrasmittenti e altro materiale. Sono tuttora in corso accertamenti su numerosi altri episodi in Lombardia ed Emilia Romagna.

 

13 GIUGNO

 

1 - Treviglio, finte assunzione per truffare l'Inps, sequestrati 130mila euro dalla Finanza

La Guardia di Finanza di Treviglio, al termine di un’operazione complicata, ha ricostruito un meccanismo fraudolento, posto in essere nel settore del movimento terra, finalizzato a far ottenere a lavoratori assunti fittiziamente indebite prestazioni previdenziali e assistenziali. L’operazione, denominata “Ghost workers”, ha consentito di individuare una società, con sede legale a Treviglio, che pur avendo avuto alle dipendenze numerosi lavoratori, tutti residenti in Calabria, non ha mai operato in alcun cantiere, né ha mai disposto di conti correnti, automezzi e attrezzature varie, né è risultata intestataria di alcuna utenza. Le indagini, coordinate dal pm Fabrizio Gaverini, sostituto procuratore di Bergamo, hanno permesso di constatare che il sodalizio criminale, mediante comunicazioni inviate all’Inps, aveva prima proceduto ad assunzioni fittizie e poi, trascorso il periodo minimo di impiego necessario ad avanzare richiesta di indennità di disoccupazione, a licenziare gli operai. Questi ultimi, complici dei loro “datori di lavoro”, venivano quindi messi nelle condizioni di poter presentare istanza per ottenere l’indennità erogata dall’Ente previdenziale. La società, inoltre, mediante l’annotazione in contabilità di fatture per operazioni inesistenti, maturava ingenti crediti IVA fittizi, utilizzati sistematicamente in compensazione per il pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore dei falsi dipendenti. Al termine dell’attività, il gip del Tribunale di Bergamo Raffaella Mascarino ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle disponibilità finanziarie e dei beni mobili e immobili in capo agli indagati, fino a concorrenza dell’importo complessivo indebitamente sottratto all’Erario, pari a circa 130mila euro. Infine, è stato interessato l’Ente Previdenziale per il recupero delle somme indebitamente erogate a favore degli indagati.

2 - Polizia locale, Appiani lascia, via al concorso per il nuovo comandante

Come riporta il Corriere della Sera Bergamo, la Giunta Gori mette mano al vertice della Polizia locale di Bergamo: Virgilio Appiani lascia il comando dei vigili cittadini. Il dirigente chiude così la sua seconda esperienza al comando del corpo municipale ma non lascia Palazzo Frizzoni. Si occuperà di un nuovo settore amministrativo, che associa la gestione della mobilità e della sicurezza. Non solo, ad Appiani l’amministrazione affiderà la gestione dei servizi associati con gli altri Comuni dell’area omogenea di cui fa parte il capoluogo. Un altro compito sarà quello della gestione e direzione delle risorse umane. Il nuovo comandante dei vigili entrerà in servizio dopo l’estate. Per sceglierlo l’Amministrazione lancerà a giorni un bando pubblico di selezione. Le caratteristiche ricercate da Palazzo Frizzoni sono le stesse di quelle del dirigente uscente. La nuova figura avrà un incarico a tempo determinato, fino alla scadenza del mandato di Giorgio Gori, nel 2019.

3 - Nicola Arizzi, pilota 25enne di enduro di Scanzorosciate, è morto in un incidente in gara ad Alessandria

Tragico incidente domenica 12 giugno durante la quarta prova del Trofeo Ktm Enduro 2016 organizzata dal Motoclub Alfieri di Asti a Monleale, tra le colline del Tortonese (Alessandria). Il giovane, secondo una prima ricostruzione, avrebbe sbattuto violentemente contro un albero e sarebbe stato sbalzato di sella. In quel tratto del percorso, però, non ci sono telecamere e i Carabinieri devono ancora ricostruire l’accaduto, ascoltando anche eventuali testimoni, per accertarne la dinamica e le cause. I soccorritori, purtroppo, non hanno potuto fare nulla per salvare Nicola. Dolore e cordoglio a Scanzorosciate. Anche il sindaco Davide Casati ha dedicato al pilota 25enne un pensiero pubblicato su Facebook: «Personalmente non lo conoscevo, ma rivolgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia a nome mia e di tutta l’Amministrazione per una tragedia che lascia senza parole, sia per quanto accaduto sia per la giovane età».

4 - Autista del tram minacciato di morte alla fermata Borgo Palazzo

La mattina di domenica 12 giugno, alla fermata di Borgo Palazzo, un autista del tram è stato insultato e minacciato di morte da due nordafricani di 30 anni circa. L’autista stava aprendo la fermata quando i due sono saliti sul tram. L’autista, insieme a una guardia giurata, ha chiesto loro di scendere perché il tram era fuori servizio. Per tutta risposta, uno degli immigrati ha cominciato a insultarlo e a picchiare pugni sui vetri, seguendo l’autista nel suo giro mattutino di apertura delle porte e delle scale mobili. Uno lo ha minacciato di morte davanti alla guardia, ma le urla sono state sentite anche da alcuni passanti che erano in via Borgo Palazzo. L’autista gli ha detto di smetterla o avrebbe chiamato i carabinieri, ma lui ha continuato imperterrito, provocandolo.

5 - Schianto nella notte a Treviglio, ferito un 26enne

Nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 giugno, a Treviglio, nel tratto Nord della circonvallazione interna, un ragazzo di 26 anni si è schiantato con la sua auto contro un albero. Ancora in fase di chiarimento le cause che hanno portato il giovane imprenditore a perdere il controllo della sua vettura nell’affrontare la curva in prossimità dell’incrocio con via Portaluppi. All’arrivo dei soccorsi il 26enne è stato trovato cosciente. Una volta estratto dall’auto rovesciata, il giovane è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Treviglio.

6 - Anziana uccisa a coltellate a Torre de' Busi, si cerca l'arma del delitto

Si cerca l’arma che ha ucciso, a Sogno di Torre de’ Busi, Maria Adeodata Losa, 87 anni, trovata morta sabato 11 giugno nella sua abitazione di via Piave 19. Anche domenica mattina sono proseguiti i rilievi da parte dei Carabinieri nella zona circostante l’abitazione, alla ricerca dell’arma che ha provocato le «due ferite compatibili con arma da taglio», come evidenziato dai Carabinieri già sabato sera. Da parte degli inquirenti non si sono registrate dichiarazioni o dettagli, in attesa dell’autopsia sul corpo dell’anziana, che verrà effettuata la mattina del 14 giugno. La zona dove si trova l’abitazione non è di facile accesso: evidentemente chi ha agito conosceva l’ubicazione, considerato tra l’altro che le costruzioni vicine non sono abitate e di solito arriva qualche famiglia nel fine settimana o durante il periodo estivo.

7 - Ennesimo colpo in un locale di Treviglio, la titolare decide di togliere le slot

Quattro colpi subiti negli ultimi 12 mesi: è il bilancio tenuto dalla proprietaria del bar Zodiaco di piazza Paolo VI, Tiziana Ferrandi, a Treviglio, finito nuovamente nel mirino dei ladri. Come già accaduto in precedenza, i malviventi si sono mostrati interessati soprattutto al denaro contenuto nelle slot macchine che, nel bar di Ferrandi, sono proprio davanti alla vetrata distrutta, a fianco della porta d’entrata. L’ultimo episodio in ordine di tempo è accaduto nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 giugno. Erano circa le 3.30 quando i ladri hanno fatto incursione nel locale sfondando la vetrina con una mazza, poi abbandonata sul posto dopo aver messo a segno il colpo.La titolare ha detto: «Ho deciso che non terrò più le slot machine. Domani arriverà l’incaricato per la loro rimozione. Sono stufa».

8 - Rave party in un capannone a Calcinate

Rave party in un capannone abbandonato. È successo nel weekend a Canzona, una frazione fra Calcinate e Cavernago, come riporta Il Giorno. L'afflusso di giovani è cominciato nel pomeriggio di sabato 11 giugno, quando, arrivati con furgoncini e automobili, hanno occupato le ex fonderie Mazzucchelli e montato gli altoparlanti per sparare la musica a tutto volume. Poi l'inizio del rave a base di musica techno, hardcore, alcool ed eventualmente droghe sintetiche. In molti sono arrivati soprattutto dal Nord Italia, grazie al passaparola via telefono e Facebook. I residenti della zona non sono riusciti a dormire a causa dei decibel a tutto volume, mentre i Carabinieri di Calcinate hanno controllato la situazione e identificato i presenti, anche se nessuno dei giovani è stato denunciato. Gli ultimi occupanti hanno lasciato il posto soltanto sul far del nuovo giorno.

9 - Parcheggio dell’ospedale: vertice tra Percassi, Provincia e Comune su tariffe e proroga della concessione

Nei giorni scorsi, come riporta Bergamonews, si è tenuto un vertice tra la Provincia di Bergamo e la BHP, la società che gestisce il parcheggio dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo di proprietà della business company Percassi. Attorno al tavolo si sono ritrovati i rappresentanti di BHP, il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi con il suo staff e l’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni. Sul tavolo le tariffe e la proroga della concessione. Rossi ha spiegato: «Ho convocato subito la nuova proprietà e ho trovato una buona disponibilità a trovare un accordo, vedremo le proposte concrete. La palla ora è nel loro campo. La Provincia ha messo sul tavolo il possibile prolungamento della concessione, solo in cambio di proposte concrete sul tema delle tariffe. Siamo determinati non solo a mantenere nel tempo le agevolazioni concordate per volontari, onlus e dipendenti, ma ad ottenere anche scelte che vadano nell’interesse degli utenti, a partire dalle notti e alle lunghe degenze fino alla franchigia oraria. Nel frattempo spero che i lavori per il nuovo parcheggio avanzino celermente, e che anche Regione Lombardia si faccia sentire dal momento che ci stiamo occupando di un problema per il quale funzioni e risorse stanno tutte nell’ente regionale. Detto questo, nell’interesse dei cittadini faremo tutto il possibile».

10 - Michela Moioli ricevuta a Palazzo Chigi

C’è anche il nome di Michela Moioli, 20enne di Alzano Lombardo fresca vincitrice della Coppa del Mondo di snowboardcross, tra gli ospiti che martedì 14 giugno saranno ricevuti dal premier Matteo Renzi a Roma. Insieme a Michela, che nella scorsa stagione ha conquistato la prima Coppa del Mondo azzurra nel suo sport, ci saranno altri campioni della neve che hanno ottenuto lo stesso risultato in specialità olimpiche: Peter Fill (vincitore della Coppa di discesa libera nello sci alpino), Dorothea Wierer (Coppa del Mondo individuale nel biathlon) e Federico Pellegrino (Coppa del Mondo sprint nel fondo). Ad accompagnarli anche il presidente del Coni Giovanni Malagò e i responsabili dei rispettivi Gruppi Sportivi.

11 - Canonica d’Adda, in 1150 firmano contro i nuovi parcheggi a pagamento

A Canonica d’Adda sono state consegnate in Comune le petizioni di residenti, non residenti e commercianti contrari alla realizzazione dei parcheggi a pagamento in piazza del Comune e via Lodi voluti dall’attuale amministrazione. «Con la raccolta abbiamo chiesto di ritirare le seguenti delibere», commenta la lista civica all’opposizione "Uniti per Unire". Il totale delle firme raccolte è di 1.150. «Da queste cifre – continua la lista all’opposizione – si evince che la risposta dei cittadini di Canonica è stata molto rilevante. I risultati ottenuti sono considerevoli e si può dedurre che il tema dei parcheggi a pagamento è vivo e sentito dalla popolazione. La contrarietà non è solo rivolta al pagamento in sé della sosta ma, soprattutto, ad interessare la popolazione canonichese è la ricaduta che questo avrebbe sull’impatto viabilistico: l’assenza di un progetto specifico e la mancanza di uno studio di fattibilità ha generato molte perplessità. Non ultimo è l’impatto economico a discapito degli esercenti sia delle zone circostanti l’area in oggetto che non, visto che, pur di “non pagare il parcheggio” gli automobilisti andranno ad occupare altre soste non soggette al pagamento congestionando di conseguenza ulteriori zone di Canonica. Gli esercenti si sono sin da subito confrontati con l’amministrazione comunale ottenendo, però, solo vane e vaghe promesse. Ciò che preoccupa di più i negozianti ed è stata fatta presente all’amministrazione, seppur ci siano anche altre problematiche legate alla questione, è quella di subire una forte perdita della clientela “di passaggio”, e quindi non residente (418 firme totali). I numeri della raccolta, infatti, hanno dato ragione a questa ipotesi; sono stati molti di più i non residenti (ben 294) che hanno firmato i moduli disponibili nei negozi presenti sul nostro territorio e, questo aspetto, la giunta Cerea l’aveva minimizzato. Ora sta all’amministrazione decidere se proseguire nel deleterio progetto oppure ascoltare, come noi speriamo, le istanze e le preoccupazioni della popolazione. Speriamo, poi, che nessuno pensi di “giocare” con queste cifre, dicendo che solo un terzo degli elettori (sono circa 2.500 persone che hanno votato alle ultime amministrative) si sono espresse contro ai parcheggi a pagamento. Se così fosse gli chiederemmo di andare in piazza a raccogliere le firme dei due terzi che secondo questa speculazione sarebbero “favorevoli”. In caso di mancato riscontro, ci attiveremo chiedendo la convocazione di un consiglio comunale sul merito della questione».

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