Spunta il nome di Palacio Ecco il borsino degli attaccanti

Spunta il nome di Palacio Ecco il borsino degli attaccanti
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Tante notizie, tante conferme e un nome nuovo: Rodrigo Palacio. È stato un fine settimana interessante per gli appassionati atalantini. Sabato a Genova il tecnico Gasperini ha salutato circa mille tifosi del Genoa che hanno organizzato un evento appositamente per lui e si appresta a firmare per la società nerrazzurra. A meno di cambi di programma dell’ultima ora, l’annuncio di Gasperini è atteso per martedì con presentazione ufficiale alla stampa mercoledì 15 giugno.

 

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Se sul fronte allenatore non ci sono ormai più dubbi, a tenere banco ora sono le voci riguardano i giocatori che formeranno la rosa della prossima stagione. In particolare, l’attenzione sembra concentrarsi sugli attaccanti e il borsino aggiornato si arricchisce delle voci che riguardano il centravanti argentino dell’Inter Rodrigo Palacio. In attesa dell’insediamento del “Gasp”, ecco le percentuali di chi è candidato a muoversi nel tridente nerazzurro.

Sono 10 i nomi in gioco e bisogna subito fare una premessa. Molti di questi giocatori hanno già lavorato con il nuovo tecnico atalantino e sicuramente ci sono buoni motivi perché vogliano (o non vogliano) rifarlo. Detto questo, il passato non è l’unico parametro da tenere in considerazione nella valutazione. Quindi non è certamente vero che tutti gli ex attaccanti che hanno lavorato con Gasperini siano davvero obiettivi dell’Atalanta.

 

1) Mauricio Pinilla (classe 1984), percentuale di permanenza: 5%

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Ad oggi, 13 giugno 2016, le possibilità che Pinilla resti a Bergamo con Gasperini sono in picchiata. Il cileno ha fatto sapere dalla Coppa America in cui è impegnato di avere grande considerazione del mister di Grugliasco ma che, il suo ingaggio, mette in discussione la permanenza a Bergamo di Pini-gol. L’attaccante sudamericano era arrivato a Bergamo proprio dal Genoa anche perché Gasperini gli preferiva Matri. Il contratto di Pinilla scadrà il 30 giugno 2017 e la sua storia insegna che ogni anno ci sono stati problemi fisici più o meno ricorrenti. L’Atalanta ha dunque solo questa finestra di mercato per provare a piazzarlo ricavando qualcosa, ma soprattutto risparmiando oltre 2 milioni (al lordo) per la prossima stagione. Realisticamente parlando, a meno di confronti tra giocatore e mister che ribaltino la situazione, le possibilità che rimanga a Bergamo sono poche.

 

2) Gaetano Monachello (classe 1994), percentuale di permanenza: 1%

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Il centravanti dell’under 21 ha un tremendo bisogno di giocare. La panchina in serie A gli è servita quest’anno per fare un po’ di esperienza ma non può permettersi di giocare ancora così poco (445 minuti in tutto tra campionato e Coppa Italia) e quindi la soluzione di un prestito secco in serie B appare la più probabile. Nelle prossime due settimane Monachello dovrebbe essere ceduto a una delle pretendenti (piace a quasi tutta la serie B) e la società ha la possibilità di scegliere il meglio per il ragazzo sia dal punto di vista logistico che dal punto di vista tecnico-tattico. Particolare importante: con una retrocessa come il Carpi o il Frosinone, il prestito di Monachello potrebbe anche rappresentare una carta interessante in fase di trattativa.

 

3) Andrea Petagna (classe 1995), percentuale di permanenza: 90%

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Dopo due centravanti quasi sicuri partenti, ecco un numero 9 che l’anno prossimo vedremo con grandi probabilità a Bergamo. Il giovane Petagna è reduce da una buona stagione in serie B con la maglia dell’Ascoli (7 gol in 32 partite, una rete ogni 286 minuti) e c’è curiosità di vederlo all’opera nel ritiro di Rovetta. Fisico da granatiere (supera i 190 cm di altezza), Petagna viene descritto da molti addetti ai lavori come uno dei giovani più promettenti dell’intero panorama italiano e secondo molti sarà decisivo il suo primo approccio con mister Gasperini. Se in ritiro il ragazzo riuscirà a mettere subito la marcia giusta, l’Atalanta potrebbe avere tra le mani un vero gioiello.

 

4 )Marco Borriello (classe 1982), percentuale di conferma: 60%

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L’ex divo patinato con i capelli sempre a posto e la calzamaglia da bisnonno ha convinto tutti con un’ultima parte di stagione in cui ha fatto gol (sono 4) e soprattutto ha dimostrato di poter reggere da solo il peso dell’attacco. Classe 1982, Borriello sta benissimo fisicamente e nonostante il suo contratto scada il 30 giugno 2016 l’Atalanta sembra intenzionata a confermarlo. Il giocatore ha richieste da Palermo e Udine, piace molto anche in America, ma ha manifestato (nemmeno troppo velatamente) la sua voglia di restare a Bergamo anche la prossima stagione. I nerazzurri, forti anche del grande rapporto tra Borriello e Gomez, hanno a portata di mano una soluzione abbastanza economica (il numero 22 napoletano costerebbe solo i soldi dell’ingaggio) e quindi le percentuali di conferma salgono giorno dopo giorno.

 

5) Alberto Paloschi (classe 1990), percentuale di arrivo: 70%

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Eccolo il nome che nessuno si aspettava fino ad un paio di giorni fa. L’attaccante nato a Chiari è passato nello scorso mercato di gennaio ai gallesi dello Swansea per 10 milioni di euro con un contratto da 2 milioni netti fino al giugno 2019. L’operazione, dal punto di vista economico, sembra impossibile per l’Atalanta. Nel calcio però succede spesso l’imprevedibile e la voglia di tornare in Italia dell’ex Chievo fa il paio con l’interesse mai scemato del direttore tecnico Sartori e la trattativa è in corso. I dettagli non si conoscono ma si dice che le due società stiano discutendo della valutazione, con il ragazzo che avrebbe già espresso il suo gradimento per la Dea. Situazione da monitorare nei prossimi giorni. Vuoi vedere che durante la presentazione di Gasperini ci sarà un annuncio importante da fare?

 

6) Rodrigo Palacio (classe 1982), percentuale di arrivo 20%

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L’ultimo candidato alla maglia dell’Atalanta è l’argentino dell’Inter Rodrigo Palacio. Più che un reale interesse della Dea per il giocatore, in questo caso va registrato il gradimento della piazza orobica da parte del giocatore. In scadenza nel 2017 con l’Inter, Palacio è reduce da una buona stagione con 27 presenze, 2 gol e 4 assist in campionato (1390 minuti giocati) e, anche se il suo ingaggio è alternativo a quello di Borriello, va registrato l’interesse di uno che in carriera qualche trofeo l’ha vinto e non vuole allontanarsi troppo da Milano restando protagonista in serie A. Con Gasperini, nel 2011/2012, Palacio segnò 19 gol e regalò 6 assist ai compagni nelle 32 partite giocate: uno dei motivi d’interesse per l’Atalanta è certamente l’ingaggio del mister piemontese.

 

7) Papu Gomez (classe 1988), percentuale di permanenza: 99%

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I segnali vanno tutti nella stessa direzione: a meno di offerte irrinunciabili, Gomez non si muove da Bergamo. Nel 3-4-3 di Gasperini, il numero 10 fresco di passaporto italiano è un titolare fissò sulla fascia sinistra e  nonostante qualche timore dei tifosi Gomez è tanto felice quanto sicuro di restare a Bergamo. Oltretutto, pare che lo stesso mister in arrivo abbiamo già chiesto espressamente che l’argentino fresco di passaporto italiano non venga ceduto. Nei prossimi giorni ci sarà il matrimonio con la compagna Linda in quel di Buenos Aires, Gomez continua ad allenarsi anche da solo e la sua voglia di tornare a disposizione della Dea per il ritiro di Rovetta è già totale.

 

8) Marco D’Alessandro (classe 1991),  percentuale di permanenza: 90%

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Fresco sposo, per lui vale lo stesso ragionamento tattico fatto per Gomez: D’Alessandro resta Bergamo perché il 3-4-3 di Gasperini con un’ala pura e un fantasista schierati ai lati del centravanti sembra tagliato apposta per lui. Magari non è un titolare inamovibile come il compagno sudamericano ma la sua partenza è davvero qualcosa di remoto. Nonostante le continue voci, D’Alessandro ha voglia di restare a Bergamo per quella che potrebbe essere la stagione della sua definitiva esplosione in serie A. Gasperini in passato era interessato alle sue prestazioni, si dice che il Genoa avesse mandato emissari a seguirlo ma non ci fu mai la possibilità (e forse la voglia) di affondare il colpo e dunque il ragazzo di Roma con ogni probabilità resterà a Bergamo.

 

9) Suso (classe 1993), percentuale di arrivo: 5%

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Il fantasista del Milan Suso, scuola Real Madrid e una buona seconda parte di stagione al Genoa con Gasperini, non arriverà alla Dea. Teniamo la porta aperta con un piccolo 5% di speranza ma parliamo di un ragazzo che ha grandi doti e che vuole provare a lasciare il segno nel Milan. In alternativa, Preziosi proverà a strapparlo a Galliani per un’altra stagione, ma se escludiamo i buoni motivi legati a Gasperini non ci sono altri dettagli che possano davvero far pensare all’arrivo a Bergamo di Suso. Fantacalcio, una semplice suggestione giornalistica.

 

10) Niang (classe 1994), percentuale di arrivo: 1%

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Altro giro, altro nome che con Gasperini ha fatto nome, ma altro giocatore che non arriverà a Bergamo. Tuffi dal tetto in piscina a parte, parliamo di un attaccante francese dalle grandi doti tecniche e atletiche. Niang è un giocatore completo che al Milan di Brocchi farebbe comodissimo ma che, in alternativa, può finire in Inghilterra: il West-Ham ha messo sul piatto ben 18 milioni per acquistare l’attaccante classe 1994. Se c’erano poche possibilità prima, adesso che questa offerta sarà presto formalizzata è praticamente impossibile che l’Atalanta riesca ad arrivare al giocatore.

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