Quattro ore a torace aperto

Berlusconi, intervento riuscito

Berlusconi, intervento riuscito
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“Tutto bene, ora sono più sereno”: il primo commento all'operazione al cuore sostenuta questa mattina da Silvio Berlusconi presso il San Raffaele di Milano arriva da Gianni Letta, fedelissimo del Cavaliere che, come moltissimi altri, ha vissute ore di ansia per le sorti cliniche del leader di Forza Italia. Sono arrivate, in seguito, anche le rassicurazioni di Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi che ha preso parte all'equipe che ne ha messo mano al cuore: “In sala operatoria non ci sono state complicazioni. È andato tutto bene, come previsto, non possiamo dire altro”. Il Cavaliere ora si trova in terapia intensiva, dove, parrebbe, il suo cuore avrebbe già ricominciato a battere in autonomia, senza l'ausilio di macchinari. Insomma, i sostenitori, ma non solo, di Berlusconi possono tirare finalmente un sospiro di sollievo.

 

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Una mattinata di tensione. L'intervento di Berlusconi ha avuto inizio alle 8 di questa mattina, e fin da subito una discreta folla ha cominciato a stazionare fuori dall'ospedale San Raffaele di Milano, in attesa di notizie confortanti e per far sentire il proprio sostegno se non a Silvio direttamente quantomeno ai suoi cari presenti sul posto. A Francesca Pascale, anzitutto: la compagna del Cavaliere si era affacciata da un balcone dell'ospedale poco prima che Berlusconi entrasse in sala operatoria, ed era visibilmente preoccupata, con tanto di fazzoletto inumidito da qualche lacrima. Dalla medesima ringhiera si è affacciato per qualche secondo, pure lui visibilmente agitato, anche il fratello Paolo.

 

Il giorno prima del Cavaliere. “Sono naturalmente preoccupato, ma sono stato molto confortato dalle tantissime dimostrazioni di stima, di sostegno e di affetto che mi sono pervenute da ogni parte, anche dai cosiddetti avversari politici. Che bella un'Italia così, in cui tutti si vogliono bene”: è questo il messaggio che Berlusconi ha diffuso durante la giornata di ieri, che ha visto un corposo viavai di parenti amici che hanno voluto fare gli auguri di persona al Cavaliere in vista del delicato intervento. Sono passati, naturalmente, i figli Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi, il fratello Paolo e la compagna Francesca Pascale, che come detto erano anche presenti oggi durante l'operazione, il legale di fiducia Niccolò Ghedini, il presidente di Mediaset Felice Confalonieri e la parlamentare Maria Rosaria Rossi. Nessuno aveva parlato, eccezion fatta per Marina, che ha semplicemente detto che “non è il momento di fare dichiarazioni, domani mio padre subirà un intervento a cuore aperto...”. La tensione, insomma, era palpabile. Silvio, fra le altre cose, ha anche voluto confessarsi e prendere l'Eucarestia da don Matteo, prevosto al San Raffaele.

 

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Un intervento, in realtà, con pochi rischi. Nonostante la comprensibilissima agitazione di parenti e amici, l'operazione che Berlusconi ha subito non prevede, solitamente, particolari rischi. Intervistato da La Stampa, il professor Franco Romeo, presidente della Società italiana di cardiochirurgia e direttore della cattedra di cardiologia all'Università di Tor Vergata di Roma, ha spiegato che si tratta di “un intervento invasivo ormai di routine, con tassi di mortalità che nei centri di eccellenza non arrivano al 2 percento. Anche per chi ha l'età di Silvio Berlusconi”. Nello specifico, è stato aperto il torace e collegato il cuore ad una macchina di modo che si potesse intervenire direttamente sull'organo senza pregiudicare il flusso sanguigno di tutto il corpo; è stata poi aperta la aorta e sostituita la valvola malfunzionante con una protesi biologica, per poi richiudere tutto e riavviare il cuore ad un autonomo battito. Sempre stando alle parole del professor Romeo, il decorso dopo l'intervento richiederà due o tre giorni di terapia intensiva, e la dimissione, in caso di assenza di complicazioni, dovrebbe scattare già dopo una settimana.

 

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Tutti i malanni di Silvio. Quest'ultimo al cuore non è altro che il più recente dei già numerosi problemi di salute che Berlusconi ha dovuto affrontare nel corso degli anni. Già nel 2000 il Cavaliere ammise che tre anni prima si era sottoposto ad un intervento alla prostata a causa di un cancro; nel 2006, poi, un inspiegabile viaggio in America che giustificò con un “Vado a divertirmi a Las Vegas” quando invece la direzione era Cleveland e l'impianto di un pacemaker, che ha dovuto poi cambiare nel 2015. Tutti ricordano, inoltre, il semi svenimento che colse Berlusconi durante un comizio nel 2006. E poi l'uveite, che lo costrinse ad andare in giro con un paio di occhiali da sole per diverse settimane, un inizio di Alzheimer “ma solo al primo stadio”, fino alla valvola aortica di questi giorni.

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