Si chiama Lone Star State, come il Texas

USA, scoperto l'insetto che fa diventare vegetariani

USA, scoperto l'insetto che fa diventare vegetariani
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Una zecca e il voler essere vegetariano, due cose che all’apparenza non c’entrano nulla l’una con l’altra. Da una parte un insetto che nell’immaginario popolare è considerato e ritenuto qualcosa di fastidioso e sporco. Dall’altra parte una moda, o una scelta di vita che sta prendendo sempre più piede tra le mille tendenze più o meno ragionate del nuovo millennio.

Ma recenti studi scientifici li hanno collegati tra loro con un verdetto che può addirittura risultare allarmante: il morso di una particolare zecca farebbe diventare vegetariani. A portare alla luce questo fenomeno è stato il notevole aumento delle allergie alle carni che hanno iniziato a manifestarsi in gran parte degli abitanti della costa orientale degli Stati Uniti. I dottori sono stati costretti ad interrogarsi sul motivo per cui improvvisamente la popolazione si vedeva costretta a cambiare le proprie abitudini alimentari.

Il tutto troverebbe una spiegazione nel morso di una piccola zecca chiamata Lone Star State – che è anche il soprannome del Texas (lo Stato dalla stella solitaria) -, che provoca una reazione allergica così forte e duratura da impedire il consumo di carni rosse. Le Lone Star State sono una specie di ixodide. Tra gli altri 800 ectoparassiti, questa particolare zecca vive in Virginia e si ritrova facilmente nelle altre zone della costa orientale ed è possibile anche trovarle in altre parti del mondo. Si tratta dell’Amblyomma Americanum, artropodi ematofagi dalle piccole dimensioni.

Secondo alcuni esperti medici, tutto è legato a uno zucchero chiamato alpha-gal: le zecche Lone State Star ce l’hanno, e lo trasmettono all’organismo umano, dove è di norma assente. In caso di puntura, il sistema immunitario crea degli anticorpi per proteggersi dalla sostanza, che poi vengono attivati in caso di ingestione successiva di carne rossa, provocando la reazione allergica permanente.

La zecca, secondo il Washington Post, sta creando un’ondata di vegetariani involontari lungo la costa orientale degli Stati Uniti, costringendo anche migliaia di americani a rivolgersi alle sale d’emergenza degli ospedali. I sintomi più diffusi – dopo essere stati punti e aver mangiato la carne - sono brividi, problemi respiratori, crollo della pressione e – in casi virulenti - shock anafilattici. In teoria, tutto passa con dei semplici antistaminici, ma lo spavento, soprattutto di rimanere soffocati o di ritrovarsi nella stessa situazione spiacevole, è notevole. Risultato: i carnivori si convertono in vegetariani.

 

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A studiare il caso è il dottor Scott Commins, professore assistente di medicina presso la University of Virginia con sede a Charlottesville, il quale ha dichiarato che le persone colpite manifesterebbero sintomi di allergia in un periodo compreso tra le tre e le sei ore dall’assunzione della carne. A causa del poco tempo intercorso fra il morso e l’attacco allergico, per i medici inizialmente è stato difficile individuarne la causa. È così che, purtroppo, si sono verificati alcuni decessi.

Oggi, comunque, si contano già più di 400 americani che sono riusciti ad individuare in tempo le cause dei loro malori. Grazie ai risultati delle ricerche, infatti, il 90 percento dei pazienti visitati dal dottor Commins ha dichiarato d’aver ricevuto punture da parte di zecche.

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