Uno studio della Brunel University

Un altro buon motivo per smettere di seguire l'ex sui social network

Un altro buon motivo per smettere di seguire l'ex sui social network
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Don't cry for me Calvin Harris. Dopo circa un anno di relazione la biondissima Taylor Swift e il dj scozzese Calvin Harris si sono detti addio. Pochi giorni dopo lei è finita in prima pagina sul Sun immortalata tra le braccia dell'attore Tom Hiddleston e lui non l'ha presa bene.

 

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Prima ha cancellato il tweet dove, poche ore dopo l'ufficializzazione della rottura, aveva dichiarato «un'enorme quantità di amore e rispetto» per l'ex, poi ha eliminato tutte le foto con lei su Instagram e, per finire, ha anche smesso di seguire il profilo Twitter della cantante. La reginetta del pop ha restituito il favore. Dopotutto lo diceva anche Carrie Bradshaw in Sex and the City che la prima regola del lasciarsi è distruggere tutte le foto in cui lui ha un'aria sexy e tu sembri felice. Ora che i due hanno ufficializzato la loro rottura nel cyber spazio si sentiranno meglio?

 

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Ci sono due scuole di pensiero. Alcuni ritengono che a seguito di una rottura, smettere di seguire l'ex sui social media lasci trapelare debolezza o immaturità. Per altri invece, una volta che è finita nella vita reale, che bisogno c'è di tenere il passo con quello che succede nella vita dell'ex fiamma sui social network. A mettere la parola fine alla discussione ci pensa uno studio del dipartimento di psicologia della Brunel University che sancisce: mantenere i rapporti con l'ex partner (soprattutto controllando il profilo, sbirciando le foto e le attività) potrebbe compromettere il recupero emotivo.

La coordinatrice della ricerca Tara Marshall ha indagato le abitudini on line di 464 volontari (per la maggior parte studenti) con un sondaggio. Ai partecipanti sono state fatte diverse domande per valutare il loro utilizzo di Facebook e il recupero emotivo a seguito di una rottura. I partecipanti hanno risposto a domande come: «Quante volte guardi la pagina Facebook dell'ex?» o «Quante volte controlli la sua lista degli amici di Facebook?». Altre domande riguardavano invece i sentimenti provati ancora per quella persona: desiderio o rabbia, delusione, confusione. Infine i partecipanti allo studio hanno valutato quanto la loro vita fosse cambiata a causa della rottura, per esempio se avessero sviluppato nuovi interessi.

 

 

Analizzando le risposte, la Marshall ha trovato che il 57 percento dei partecipanti era ancora "amico" dell'ex su Facebook. Tra questi chi spiava più frequentemente il profilo dell'altro però tendenzialmente provava più sentimenti negativi per la rottura, maggiore desiderio e una minore crescita personale. Non è difficile crederci: i social media fanno emergere informazioni sulla vita di una persona di cui altrimenti non si verrebbe a conoscenza. Fotografie dove lui o lei sembra felice in compagnia di nuovi amici (o amiche...) mentre voi siete giù di morale non fanno bene al mal di cuore. La lezione è chiara: mettete a tacere lo Sherlock Holmes che c'è in voi se volete tornare a vivere felici. Lontani dalla newsfeed lontani dal cuore.

Depennare dalla lista degli amici di Facebook i vecchi amori potrebbe però non essere la soluzione migliore per tutti: Lo studio suggerisce che in alcuni casi «l'esposizione spontanea» (ripetiamo tutti insieme: spontanea) agli aggiornamenti di stato di un ex può spegnere definitivamente il desiderio residuo per quella persona. Gli ex con i quali non ci sono più contatti rischiano rimanere avvolti in una «mistica aurea seducente» e in questo caso mantenere i rapporti almeno su Facebook può aiutare a spegnere anche quel poco di attrazione rimasta. Dopo tutto se parliamo di ex un motivo ci dovrà pur essere... Come direbbe TayTay: We Are Never Ever Getting Back Together.

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