Scudetto ai giovanissimi La tripla gioia del vivaio

Scudetto ai giovanissimi La tripla gioia del vivaio
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Si chiude con il botto la stagione del settore giovanile dell’Atalanta. Per la terza volta nella storia - accadde nella stagione 2001/2002 e nella stagione 2004/2005 -, la Dea conquista il doppio scudetto: dopo gli Allievi di Brambilla tocca ai giovanissimi di mister Lorenzi. Nella finale giocata sul sintetico di Cesena, i bergamaschi superano la Roma per 2-0 ai tempi supplementari grazie ai gol di Traore e Cortinovis regalando il ventesimo titolo giovanile di sempre al presidente Percassi.

 

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Che il vivaio orobico fosse uno dei migliori d’Italia si sapeva, ma riuscire nella stessa stagione a portare la Primavera, gli Allievi under 17 e i giovanissimi under 15 alle fasi finali conquistando ben due titoli è un’impresa da applausi che molte società possono solo sognare. Sotto gli occhi del direttore generale Umberto Marino e del direttore sportivo Gabriele Zamagna, i piccoli atalantini hanno giocato una grande partita riuscendo a conquistare un successo meritato che poteva anche essere più largo.

Si dice sempre che nel settore giovanile è fondamentale lavorare alla crescita dei ragazzi, la gestione trentennale di Mino Favini da questo punto di vista ha rappresentato un mantra per generazioni di allenatori e giocatori cresciuti a Zingonia, ma è innegabile che la mano del nuovo responsabile del settore giovanile Maurizio Costanzi abbia subito portato frutti tanto importanti quanto sorprendenti. Delle punte di diamante degli Allievi abbiamo già parlato (ricordate Melegoni, farà parlare di sé) e questa volta tocca ai più piccoli.

Il gruppo degli under 15 della Dea è formato da ragazzi del 2001 e del 2002, in estate l’arrivo del baby-prodigio Gyabuaa (2001) dal Parma era stato un segnale importante di come l’Atalanta stesse lavorando per completare al meglio tutte le squadre che tra qualche anno saranno il serbatoio della prima squadra, ma nessuno poteva immaginare una tripla gioia come questa (Scudetto Allievi, Supercoppa Allievi e Scudetto Giovanissimi) in pochi giorni.

 

 

 

 

Le reti del match sono state segnate dal numero 11 Traore (classe 2002) e dal bergamasco Cortinovis (classe 2001), la prima marcatura è straordinaria (sinistro chirurgico all’incrocio dei pali) mentre il gol che ha chiuso i conti è stato realizzato con una bella girata a centro area che non ha lasciato scampo all’estremo difensore della Roma. Lo scudetto chiude al meglio la stagione di un gruppo che aveva iniziato l’annata con una grande vittoria nel Memorial Scirea contro nientemeno che il Barcellona.

Dopo 11 anni, i ragazzi di Lorenzi hanno vinto di nuovo la coppa dedicata al campione che ha mosso i primi passi della sua straordinaria carriera proprio nell'Atalanta. Il successo per 3-2 fu da urlo, un grande Barcellona si era portato avanti sul 2-0 ma proprio quando la finale sembrava fosse segnata, la squadra orobica ebbe una grande reazione di orgoglio e carattere: Gyabuaa e una doppietta di Cortinovis stesero i quotatissimi catalani regalando una gioia enorme a tutta la famiglia atalantina.

I due scudetti di Allievi e Giovanissimi dimostrano come la strada dell’Atalanta sia sempre la stessa, forse i tempi sono cambiati e serve un approccio diverso nello scouting che Costanzi, Finardi e tutti i collaboratori possono dare ma quello che conta di più è che i tifosi della Dea, ancora una volta, possono festeggiare uno scudetto che l’anno prossimo sarà sulle maglie, ma che in prospettiva vale molto, molto di più rispetto a qualsiasi coccarda da cucire sul petto.

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