Il film da vedere nel weekend Ghostbusters, ma al femminile
Regia: Paul Feig.
Cast: Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon, Leslie Jones, Charles Dance, Michael K. Williams, Chris Hemsworth, Andy Garcia, Matt Walsh, Pat Kiernan, Dan Aykroyd, Bill Murray, Ernie Hudson, Annie Potts, Elizabeth Perkins, Michael Kenneth Williams.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.
Il film Ghostbusters – Acchiappafantasmi, uscito a metà degli anni Ottanta, è diventato in breve tempo un vero e proprio oggetto di culto per quella generazione e anche per quelle immediatamente successive. In effetti ne aveva tutte le caratteristiche: si trattava di un lungometraggio di intrattenimento, ben fatto e divertente. Inoltre, cosa ben più importante, è diventato nel tempo una vera e propria miniera di situazioni, battute, nomi e personaggi che sono ancora oggi ben sedimentati nella nostra memoria culturale. Quando, alcuni mesi fa, è circolata la notizia dell’imminente remake con protagoniste femminili, molti fan di vecchia data hanno storto il naso. Le motivazioni erano diverse ma, pur senza troppo maschilismo, si lamentava la scelta politically correct di mettere tre donne ai ruoli principali. Un tradimento del dettato originale che, se in questo caso non risulta in realtà troppo traumatico, sembra allinearsi a un clima di riscrittura polemica che sta coinvolgendo diverse saghe cinematografiche e non (l’esempio della Hermione di colore per la piéce teatrale del nuovo Harry Potter è particolarmente pertinente).
Al di là delle polemiche, interessanti da un punto di vista sociale, ma inutili per quanto concerne la qualità del film, il pericolo più grande del remake è quello di rifare esattamente il predecessore. L’accademica ripetizione di qualcosa di già visto sarebbe sgradita almeno quanto l’eccessivo allontanamento dal dettato originale. La soluzione è, come sempre, nella capacità di rinnovare il modello, aggiornandolo senza allontanarsene troppo. Per fortuna sembra che il regista Paul Feig (Spy, Le amiche della sposa) ci sia riuscito piuttosto bene. La trama segue piuttosto fedelmente quella originale: due scienziate con il pallino del paranormale rinunciano alle loro attività e si uniscono ad un drappello di altri personaggi quando i fantasmi si mettono ad attaccare New York.
Paul Feig, regista che finora sembra essersi accontentato di realizzare film solo discreti e che senza dubbio non si fa ricordare come autore dal pubblico, sceglie di rileggere gli anni Ottanta e i Ghostbuster esplicitando in maniera quasi esclusiva il lato comico già presente nel film originale. A livello di clima generale, in realtà, tutto è un po’meno scanzonato (la fine degli anni Ottanta, dopotutto, ha aperto un’epoca di crisi dalla quale non sembriamo ancora in grado di uscire), ma il ricorso sfavillante agli effetti speciali non è che il contorno per una struttura da commedia che finisce con l’inglobare tutto il resto. I personaggi, più sfaccettati di quelli originali proprio perché più problematici, affrontano con sagacia il loro essere delle fallite e vanno alla ricerca della propria identità proprio a seguito dell’arrivo dei fantasmi.
Questa è in realtà la trovata migliore dell’intero film e rende interessante la scelta (quindi non solo polemica) di tre attrici come protagoniste. In modo ironico e spesso intelligente, quasi prendendo ispirazione dalle serie TV di successo più che dai film (Two Broke Girls), le nuove cacciatrici di fantasmi sono meno eroiche e più umane. Questo significa, fra le molte altre cose, che spesso mettono in discussione sé stesse e le compagne, fornendo un racconto molto più credibile di quello un po’favolistico del film originale. Il trapasso generazionale si è compiuto e la distanza che separa il 2016 dal 1984 è gradevole e ben costruita. Nel complesso il film è divertente e di grande intrattenimento e potrebbe portare gli spettatori più giovani ad interessarsi anche al lungometraggio originale, diverso ma ancora carico di insegnamenti.