Sportiello e le sirene di Napoli La vicenda s'è complicata

Sportiello e le sirene di Napoli La vicenda s'è complicata
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La situazione, adesso, è decisamente complicata. Sabato sera, al termine di Atalanta – Eintracht Francoforte, il tecnico nerazzurro Gianpiero Gasperini ha parlato alla stampa della situazione relativa a Marco Sportiello e ha spiazzato un po’ tutti. Il numero 57 atalantino è il portiere titolare della Dea, ma il suo futuro appare decisamente incerto. Le sirene partenopee suonano molto forti, da settimane si parla di un interesse del Napoli e le dichiarazioni del tecnico Gasperini ad una settimana dall’esordio ufficiale in Coppa Italia hanno mosso pubblicamente le acque.

Cosa ha detto Gasperini. Nella conferenza stampa post gara, il mister atalantino ha incontrato i giornalisti. Dopo alcune domande sul 2-2 (con sconfitta ai rigori) maturato al cospetto dell’Eintracht di Francoforte, è stato chiesto se la fascia di capitano affidata a Gomez e il ritorno dal primo minuto di Sportiello avessero un significato particolare. Poco dopo, al tecnico è stato fatto notare come l’errore sul secondo gol tradisca mancanza di serenità ma il tecnico non ha cambiato posizione: «Sportiello deve decidere cosa vuole fare».

«Gomez – dice il mister - ha fatto una grande partita, è un giocatore di valore. Sportiello lo sto studiando, devo capire prima di tutto se lui ha voglia di rimanere in una società importante come l’Atalanta. È cresciuto qui, se è attratto da sirene particolari e, ad esempio, pensa di andare a fare il secondo a Napoli, significa che qualcosa non va. Vuol dire che non è pronto nemmeno per giocare nell’Atalanta. L’errore sul secondo gol? Può capitare, se avessimo segnato qualche occasione magari sarebbe meno evidente. Il punto non è questo. Il punto è che lui deve avere forte la voglia di rimanere all’Atalanta altrimenti diventa difficile, anche per lui, giocare titolare nell’Atalanta».

 

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Da Napoli nessuna offerta, Sportiello distratto: ha cambiato idea?. Le parole di Gasperini hanno stupito un po’ tutti, un intervento così diretto in una vicenda di mercato ha confermato che non c’è chiarezza intorno al portiere titolare della Dea e a due settimane dal campionato questa non è una cosa positiva. Il tecnico evidentemente vede Sportiello distratto dalle voci di mercato, il problema muscolare che lo aveva costretto a saltare le amichevoli con Chiasso, Leeds e Renate è reale, ma dal punto di vista della concentrazione si dice che non sia tutto a posto.

Durante la partita con l’Eintracht di Francoforte c’è stato l’errore sul 2-1 ma ha fatto decisamente più rumore la totale impassibilità al momento dei rigori. “Resta a Bergamo” e “Sportiello deve restare” sono stati i due cori lanciati dalla Pisani proprio alle spalle del numero 57 orobico che non ha fatto nessun cenno verso i tifosi. Il rigore parato e quello successivamente sbagliato non hanno provocato grosse reazioni e la gente lo ha notato. In questo clima è bene sottolineare e ribadire come l’Atalanta non abbia ricevuto dal Napoli nessun tipo di offerta per l’estremo difensore. Arriverà in settimana? Stiamo a vedere ma, ad oggi, non c’è.

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Cosa vuole fare Sportiello? La domanda che serpeggia tra i tifosi è molto semplice: cosa vuole fare Sportiello? Andare a Napoli è la sua volontà? Oppure è il silenzio sulla questione il problema? La sensazione, ormai diffusa, è che all’ombra del Vesuvio abbiano già confezionato una proposta allettante per il ragazzo che vive sempre con grande distacco ogni situazione (è la sua forza), ma che adesso è di fronte a un bivio. E la sensazione è che tra venerdì e sabato qualcosa sia cambiato.

Alcune voci vorrebbero Sportiello e famiglia convinti di andare a Napoli da un contratto di 5 anni con stipendio di oltre 1 milione (a salire) a stagione, altre sottolineano invece come la nascita della piccola Diletta ad inizio luglio e la voglia di crescerla con la moglie Sara nella tranquillità della provincia orobica siano comunque preponderanti. Tuttavia, è possibile che nelle ultime ore il ds partenopeo Giuntoli (da sempre grande estimatore di Sportiello, conosciuto a Carpi) abbia nuovamente rilanciato con l’agente Riso, facendo scacco matto.

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Le alternative: Sepe non interessa, altri nomi sul taccuino. L’Atalanta non ha intenzione di cedere Sportiello ma a questo punto è ovvio che se il portiere dicesse con chiarezza che vuole andare via, i dirigenti non lo tratterrebbero contro la sua volontà. Serve comunque un’offerta importante. Provate a pensarci: se non arrivasse la proposta del Napoli, o se questa fosse ritenuta troppo bassa, il numero 57 orobico con che spirito riprenderebbe il suo posto tra i pali? Non è un momento facile: contro la Cremonese in Coppa Italia non è nemmeno escluso che possa giocare Bassi e questo sarebbe un segnale ancora più forte da parte di Gasperini.

Sepe, attuale scelta di ripiego a Napoli, non interessa e i dirigenti orobici hanno comunque già in mente alcune alternative. I nomi sono top secret, è ovvio che non potrà trattarsi di una scommessa, ma serve qualcuno con esperienza in serie A: Padelli del Torino (classe 1985, in scadenza nel 2017) e Marchetti della Lazio (classe 1983) potrebbero essere due soluzioni interessanti, ma non si escludono altre piste finora mai uscite sui giornali. Questa settimana potrebbe essere decisiva (forse addirittura entro mercoledì) anche se non è escluso che si possa arrivare fin dopo Ferragosto con la situazione ancora da risolvere.

 

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Altre di mercato: Gomez–Sassuolo? Pista inesistente. Dopo la cessione al Villareal di Sansone, il Sassuolo sarebbe alla ricerca di un nuovo esterno d’attacco e piace Gomez dell’Atalanta. Non ci sono trattative in corso e lo stesso calciatore aveva detto qualche settimana fa che solo la chiamata di un top club avrebbe potuto far cambiare la sua situazione. Pista, dunque, inesistente. Per Pinilla non ci sono novità (il Sassuolo sta prendendo Matri), così come per Acuna (da valutare il discorso extracomunitari) e Ricci, con cui potrebbero esserci sviluppi dopo Ferragosto: la Roma sembra disposta a cederlo, ma non è detto che nel cilindro di Sartori non ci sia qualche altro coniglio pronto ad uscire prima del gemello capitolino.

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