Ancora una volta è successo un po’ di tutto nella serata che ha visto l’Atalanta scendere in campo per la seconda giornata di Serie A. In quel di Genova, 7 giorni dopo il pirotecnico 3-4 contro la Lazio a Bergamo, i nerazzurri escono sconfitti anche dal Marassi. La Dea non ha demeritato ma alcuni episodi l’hanno pesantemente condannata. Ma come è andata la trasferta dei 220 tifosi bergamaschi? E ancora: com’è stato vissuto il post partita? Vi raccontiamo tutto e gli spunti interessanti di certo non mancano.
GUARDA LA GALLERY (8 foto)
I 220 al seguito della Dea. Per la prima trasferta della stagione, il Centro Coordinamento Club Amici dell’Atalanta ha organizzato un bus e i ragazzi di “Chei de la Coriera” sono riusciti a riempire altri due mezzi. Complessivamente, dunque, sono arrivati al Marassi ben 220 atalantini. Partiti intorno alle 16 da Bergamo, i bergamaschi sono giunti allo stadio intorno alle 20 e si sono accomodati nella parte superiore del settore ospiti. Il clima, all’interno dello stadio, non è stato dei più amichevoli e complessivamente il tifo nostrano si è sentito solo a sprazzi, anche e soprattutto per la grande spinta sonora che la Gradinata sampdoriana è riuscita a dare a Muriel e compagni. Il gol più bello, comunque, lo hanno segnato proprio gli amici di “Chei de la Coriera”: Lissa e Marco, due degli organizzatori, avevano preannunciato su Facebook una lotteria benefica a favore dei terremotati e il risultato (grazie anche ad un paio di maglie messe a disposizione dalla società) è stato molto importante. A notte inoltrata, concluso il rientro, il conteggio del ricavato ha toccato quota 826 euro, prontamente versati sul conto corrente della Croce Rossa Italiana attraverso l’Iban aperto per aiutare in modo concreto tutte le popolazioni dell’Italia centrale, colpita dal tremendo sisma del 24 agosto.

I 90 minuti in Tribuna e in panchina. Se nel settore ospiti, l’espulsione prima e il risultato poi, hanno un po’ fiaccato la spinta dei tifosi orobici, in Tribuna si è vissuta una serata a due facce. Assente il presidente Percassi, l’Atalanta era rappresentata da tutti gli altri dirigenti: c’erano l’amministratore delegato Luca Percassi, il direttore tecnico Giovanni Sartori, il direttore operativo Roberto Spagnolo e il direttore generale Umberto Marino. Lo svolgimento del match non è stato pacato e tranquillo: in occasione del rosso a Carmona grandi proteste di Gasperini e del Team Manager Moioli (espulso da Doveri) e in generale la gestione dei cartellini non ha affatto convinto i dirigenti. In un paio di occasioni, sia Luca Percassi che Marino sono balzati sulla poltrona, segno evidente di come la condotta del fischietto capitolino non abbia convinto fino in fondo. In campo, Gasperini si è lamentato parecchio per la circolazione di palla dei suoi e per alcune mancate verticalizzazioni e osservandolo da vicino non si può non notare una partecipazione continua alla gara con tante indicazioni per i suoi ragazzi.

Il dopo gara: dirigenti uniti e telefoni bollenti. Un’ora abbondante dopo il fischio finale, tutti i dirigenti erano ancora nella zona degli spogliatoi. Giovanni Sartori è stato parecchio al telefono e non appena Gasperini ha terminato il giro delle televisioni il gruppo (dirigenti e tecnico) si è fermato a parlare a pochi passi dalla zona mista. Anche se non è trapelato nulla, è facile ipotizzare che le prime due sconfitte e il mercato ancora aperto abbiano regalato diversi argomenti di discussione. Al di là dei possibili movimenti di mercato, è chiaro a tutti che serve tanto lavoro e che non ci sono altre strade che l’allenamento sul campo per sistemare il nuovo assetto. Il tecnico di Grugliasco è sembrato decisamente seccato dalla sconfitta, a suo parere l’Atalanta avrebbe potuto tranquillamente uscire con un risultato positivo ma l’espulsione ha scombussolato i piani di tutti. Prima di far ritorno verso Bergamo, Gasperini ha incrociato anche il presidente della Sampdoria Ferrero e i due si sono salutati con qualche battuta ricordando gli ultimi derby sotto la Lanterna chiusi con vittorie genoane. Lo stesso Ferrero ha svelato come Gasperini sarebbe potuto diventare l’allenatore della Samp prima di iniziare l’avventura a Bergamo.

Mercato: ore calde, tutti al lavoro. Da oggi a mercoledì sera (il mercato chiude alle 23 del 31 agosto) l’Atalanta dovrebbe muoversi sul mercato per portare a Bergamo ancora una o forse due pedine nello scacchiere tattico di Gasperini. In difesa Konko ha dato buone indicazioni e al momento non sono previsti arrivi in questo reparto (a meno di scenari ribaltati dopo le due sconfitte), mentre a centrocampo e in attacco qualcosa accadrà. Dalla Serbia continuano ad assicurare che il capitano della Stella Rossa Katai è in arrivo a Bergamo, Grassi pare sia disposto a fare ritorno a Bergamo e va monitorata con estrema attenzione la posizione di Pinilla. È probabile che Sartori abbia altri nomi sul taccuino e questo è il momento delle chiusure, ogni ora è quella buona per un nuovo innesto e resta solo da aspettare il momento degli annunci.