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Il film da vedere nel weekend Independence day, spettacolare

Il film da vedere nel weekend  Independence day, spettacolare
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Regia: Roland Emmerich.
Cast: Bill Pullman, Jeff Goldblum, Liam Hemsworth, Jessie Usher, Charlotte Gainsbourg, Vivica A. Fox, Travis Tope, Brent Spiner, Joey King, Judd Hirsch, Maika Monroe, Sela Ward, Deobia Oparei, Mckenna Grace, Chin Han, Gbenga Akinnagbe, William Fichtner, Angela Baby, Grace Huang, Ryan Cartwright, Garrett Wareing, Patrick St. Esprit.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Roland Emmerich è da molti considerato uno dei migliori interpreti del recente cinema di genere. Siamo di fronte, tanto per chiarirci, non ad un autore osannato dalla critica per la sperimentalità del proprio linguaggio o l’arditezza delle tematiche affrontate, ma amato dal pubblico per il suo saper fare film magari non originalissimi ma di sicuro intrattenimento. Fra le sue opere ricordiamo almeno Godzilla, primo adattamento americano del dinosauro atomico giapponese e, non a caso, Independence Day. Quest’ultimo è ormai considerato uno dei più iconici film di fantascienza prodotti nel recente passato ed è stato in grado, soprattutto grazie alla potenza di alcune immagini e situazioni, di diventare un vero e proprio simbolo di un certo modo di fare fantascienza all’americana (insieme ad altri titoli forse più ambiziosi come District 9). La notizia dell’imminente sequel, in accordo con una politica che pare destinata a farsi ancora più pervasiva nei prossimi mesi, ha esaltato e preoccupato i fan, che temevano di veder rovinato il proprio film.

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La pellicola è ambientata vent'anni dopo l’originale Independence Day e si apre, non casualmente, con la scoperta di una nuova e imminente invasione. Dopo una prima fase di preparazione al conflitto, il resto di Rigenerazione ci mostrerà la battaglia fra le forze aliene e quelle terrestri, dotatesi per l’occasione di tecnologia extraterreste rinvenuta a seguito del precedente attacco. Quando si dice che Emmerich è ormai a tutti gli effetti un regista simbolo della cinematografia americana, non si sbaglia di molto. In effetti egli è divenuto efficacissimo interprete di una politica produttiva che negli ultimi anni si basa principalmente sulla nostalgia per il passato (sequel, remake, etc.) e sulla qualità pirotecnica degli effetti speciali. Basta guardare la sua filmografia per convincersene, a partire dall’esplosivo Sotto assedio – White House Down.

 

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Rigenerazione è un film che riassume perfettamente queste due tendenze e che non a caso riprende, in un periodo di profonda crisi valoriale e alla vigilia delle elezioni amministrative americane, un film che nel 1996 ancora cercava di raccontare in modo trionfalistico la potenza tecnologica degli Stati Uniti e la sua capacità di sconfiggere l’invasore straniero. Ideologicamente conservatore, Rigenerazione – a voler fare della politica spicciola – pare tendere il proprio ago più vero Trump che verso la Clinton (la donna presidente nel film è rappresentata come un’idiota senza spina dorsale). Ma prescindendo da questa discutibile scelta di voler entrare a tutti i costi nel dibattito politico attualmente in corso, Rigenerazione funziona e lo fa proprio perché sceglie (consapevolmente) di non cambiare la formula di base del prodotto. Si potrebbe lamentare la mancanza di innovazione, ma tutto è relativo: da un film come Independence Day non ci si è mai aspettato altro che esplosioni, effetti speciali sorprendenti etc. E questi elementi certo non mancano. Nel complesso Rigenerazione convince, paradossalmente, proprio per la sua mancanza di profondità e per il suo ostinarsi a riportare in scena una formula già vista e amata. Non mancheranno di essere soddisfatti i fan del film originale, che ritroveranno sullo schermo tutto ciò che hanno apprezzato nel 1996.

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