Pesca alla trota, il migliore al mondo è (ancora un volta) un bergamasco
Avete presente quella storiella dei due pescatori al bar? Il primo dice che una volta ne ha tirato su uno grosso così, l'altro ribatte che lui ha fatto di meglio, e così a fine giornata sul tavolino dei sogni qualcuno ha pescato una balena con uno spago. Per fortuna che ci sono i campionati del mondo con le regole precise, le misurazioni curate e le giurie, a dirci che anche la pesca è una cosa seria. Chiedere a Stefano Tironi, che ha vinto (di nuovo) il titolo di campione nella pesca alla trota al torrente. Lui è di Brembate Sopra e l'anno scorso aveva già conquistato l'oro. «Non è mai facile quando dietro di te hai quaranta, cinquanta persone che ti guardano. Ma è stato bellissimo, sono molto contento» ha detto alla fine. Secondo posto per Bruno Mariano Spino (prima volta in maglia azzurra), terzo per il bresciano Fabio Forcella. L'Italia ha vinto pure il titolo a squadre davanti a Bulgaria e Francia. Ad aggiudicarsi il titolo mondiale della disciplina per club sono stati i Garisti 93, davanti all’Asd Pescatori Caloresi Artico e i Les Pescheurs No Kill 33.
Bergamaschi, popolo di pescatori. Già nel 2015 avevano dominato la scena conquistando in Bulgaria non solo il primo posto (sempre Tironi) e le posizioni più basse. Ma questa volta è diverso. A Zogno, dove si sono svolti i mondiali, Tironi si è preso la scena trovando quella «tensione», come aveva dichiarato poco prima della gara, che lo ha portato a conquistare nuovamente il titolo. Bergamaschi, sì. Ma soprattutto Italia. La nazionale del ct Massimo Roccetti ha conquistato le prime dodici posizioni. Avete capito: dodici azzurri nelle prime dodici posizioni, e se non è un successo questo. D'altra parte i numeri parlano chiaro. In Lombardia la pesca sportiva è la quinta attività per numero di partecipanti. Dopo il calcio, la pallavolo, il ciclismo e pallacanestro, pesca e attività subacquee contano più di 3mila società in tutto il Paese con più di 179mila iscritti. Prevalenza maschile con oltre il 75 percento.
Alla fine Tironi, insieme a tutti gli altri azzurri, è salito sul podio, si avvolto nel tricolore e ha cantato l'inno. L'Italia è sempre l'Italia. «È stata una gara difficile. Ne ho prese tante, ma il secondo giorno ne ho anche perse. Cosa cambia? Nulla. Però è una bella soddisfazione». I numeri, dunque, confermano quanto sia diffuso lo spirito della pesca sportiva sul territorio. Fiumi, fiumiciattoli, laghi e laghetti: dove c'è acqua, c'è pesca. Anche a Zogno, ovviamente, dove l'organizzazione della Fipsas ha reso possibile una due giorni di gare a livello internazionale: 60 concorrenti, 10 delegazioni provenienti da 5 nazioni europee (Italia, Francia, Croazia, Bulgaria, Principato di Andorra), oltre a due competizioni, una per nazioni e una per club, che hanno reso avvincenti le mattinate nel comune bergamasco. E lo ha confermato anche Imerio Arzuffi, presidente di Fipsas Bergamo: «Penso che questa manifestazione verrà riconosciuta per l'ottimo lavoro svolto. Siamo contenti, e i partecipanti si sono divertiti con tutto quello che hanno pescato...»