Una volta le chiamavano goliardate Oggi, invece, sono le Challenge
Come dice la traduzione di "challenge", si sta parlando di "sfide" che i più intrepidi si impongono di superare. Un'evoluzione digitalizzata delle care e vecchie “goliardate” tra amici che si facevano, anche in tempi meno recenti, magari dopo un bicchiere di troppo. In primis lo scopo è il divertimento ma, come accade per molte mode, la smania di mettersi in mostra prevale anche sul buon senso. Molte volte infatti queste prodezze vengono registrate in solitaria nelle proprie camerette senza un particolare motivo.
Un trend che sembra non avere fine. A centinaia si contano le tipologie di sfide che nel tempo sono andate sviluppandosi. Ogni giorno vengono inventate e rese virali nuove challenge con cui mettersi alla prova, tanto che è quasi impossibile stabilire quale siano le ultime novità. Una delle più recenti, sbarcata da oltreoceano, è la “Mannequin Challenge”. Consiste nel creare un video, solitamente di quotidianità, in cui i protagonisti siano immobili come, appunto, dei manichini. Trascurando quelli più “caserecci”, si trovano in rete filmati con una certa vena artistica, molto divertenti. Come sempre sono anche i programmi del piccolo schermo a cavalcare l’onda: il talk show americano The late late Show ha pensato bene di postare, sul profilo Twitter del programma, un filmato in cui tutta la squadra del programma ha partecipato alla sfida.
That James is a real crowd pleaser. #MannequinChallenge pic.twitter.com/EwqD2z5xhy
— The Late Late Show (@latelateshow) 8 novembre 2016
Il pericolo è sempre dietro l’angolo. Nonostante molte di queste prove sviluppino la creatività e l’estro dei partecipanti, la pericolosità di alcune sfiora l’inimmaginabile. Abbiamo per esempio la sempre più nota "Cinnamon Challenge", che ha già mietuto alcune vittime. Un esempio di questo è Dejah Reed, ragazzina che, dopo aver ingerito un cucchiaio di cannella (in questo consiste la sfida), è finita in ospedale ed è oggi costretta a vivere con un inalatore sempre sottomano. E questa è solo una delle meno folli in circolazione. Esistono infatti challenge di ogni tipo (e pericolo): dall’ustionarsi la pelle con una reazione chimica data da ghiaccio e sale ("Salt and Ice Challenge") allo stare in piedi sul tetto di auto in corsa ("Car Surfing Challenge"), fino ad arrivare all'incendiarsi con alcool e fiammiferi per poi buttarsi in acqua ("Fire Challenge"). Insomma, internet dimostra come non ci sia davvero limite alla stupidità.
Non sempre è tutto nero. Tra le assurdità di alcune prove bisogna sottolineare che ci sono stati anche casi in cui una challenge è stata usata a scopo benefico. L’esempio più famoso è sicuramente l’Ice Buchket Challenge: inventata da Corey Griffin, è servita a sensibilizzare la popolazione sul problema della Sla (Sclerosi laterale amiotrofica). Nella mente dell’ideatore, a ogni secchiata di acqua gelata doveva corrispondere una donazione a una delle milioni di associazioni che aiutano la ricerca contro la malattia. Nonostante l'opinione di molte fosse quella di ritenere la sfida soltanto un modo di farsi pubblicità (dato che buona parte dei protagonisti furono delle star), il clamore mediatico riuscì nell’intento di finanziare in modo corposo alcuni importanti progetti. Un'altra iniziativa più recente è quella della "22Pushup Challenge": nata come "22Kill", è stata portata avanti da un’associazione inglese che si occupa dei veterani di guerra. Ventidue è un numero che ricopre vari aspetti nella sfida: il numero dei push up fare, dei giorni consecutivi che copre, dei milioni di dollari posti obiettivo di raccolta, ma soprattutto dei suicidi (o tentativi) dei soldati in congedo ogni giorno. I “fusti” di Hollywood, ovviamente, non si sono fatti attendere. La lista dei partecipanti annovera personaggi del calibro di The Rock, John Krasinski, Chris Evans (il biondissimo Captain America), Scott Eastwood, Chris Pratt (Star-Lord dei Guardiani della Galassia).
#22PushupChallenge @ChrisEvans @Miles_Teller @rise_movement @prattprattpratt #Veterans #NeverStopSayingThankYou pic.twitter.com/81JS7Z6joS
— John Krasinski (@johnkrasinski) 15 agosto 2016
Thank you to all the men and women who serve this country #22PushupChallenge @Renner4Real @AnthonyMackie pic.twitter.com/BbA5j67uaM
— Chris Evans (@ChrisEvans) 15 agosto 2016
#22pushupchallenge raise awareness for our veterans. If you are suffering call 1-800-273-8255 @Ludacris Your Up! pic.twitter.com/i7lOE9UYpn
— Scott Eastwood (@ScottEastwood) 15 agosto 2016
Come diventa virale. Internet, come ogni volta, si dimostra un ottimo canale per veicolare informazioni tra ragazzi. Il mondo delle challenge però fa molto affidamento sul lavoro degli Youtuber (professionisti o non che pubblicano contenuti sul portale in modo sistematico). Facendo infatti una piccola ricerca, ci si accorge di come questa tipologia di video risulti essere estremamente proficua dal punto di vista delle visualizzazioni.