Guida dell'atalantino in trasferta A Torino, tra musei e bagna cauda
Non è una trasferta, è una missione. A Torino l’Atalanta si gioca gloria, onore, e (perché no) una bella fetta d’Europa. Mica male contro la squadra pluricampione d’Italia, eh? Ovviamente servirà il vostro supporto. Noi vi diamo una mano. Come arrivare, dove mangiare e cosa vedere nella solita “Guida dell’Atalantino in trasferta”. Perché non si vive di solo calcio, dai. Cominciamo (come sempre) dalla musica.
Parole&Musica
I più giovani se la ricorderanno, era una hit di fine Millennio. Loro cantano in inglese, fanno un sacco di chiasso, ma sono torinesi doc: gli Eiffel 65. Qui potete ascoltarvi Blue (Da Ba Dee).
Come arrivare
Poche alternativa alla soluzione pullman/auto. Il treno ha il problema del ritorno, a meno che non vogliate essere a Bergamo soltanto la mattina dopo. In autostrada la durata del viaggio (qui su via Michelin) si aggira intorno alle 2h20’. Costo? Una quarantina di euro (pedaggio e benzina compresi).
Dove mangiare
La notte è piccola: Marechiaro
Prima di tutto la scelta filosofica: prima o dopo la partita? Se scegliete di trattenervi a Torino invece di rientrare subito, il vostro posto è Marechiaro. No, nessun errore. A dispetto del nome, lo trovate in via San Francesco d’Assisi a Torino ed è aperto - una rarità - tutta la notte. Carne, pesce, pizza: scegliete voi. Prezzo: §§§
Gourmet al volo: Officine panino
Se invece vi piace l’idea di uno spuntino prima di andare allo stadio, ecco Officine Panino, in via Carlo Alberto 18, in pieno centro storico: panini, come dice l’insegna, ma anche dolci, insalatone, sfizi in genere. Cibo da strada, ma gourmet. Interessante l’aperitivo, che qui si chiama Taglieritivo. Prezzo: §
Con calma: da Birichin
Se la trasferta è per voi l’occasione di assaggiare la cucina tipica del luogo, il consiglio è quello di anticipare il viaggio di qualche ora e di pranzare a Torino. La nostra scelta è il Birichin, in via Vincenzo Monti 16/A: menù legato alla tradizione ma rivisitato in chiave moderna. Particolare attenzione alla carta dei dolci e a quella dei vini. Prezzo: §§
Il paradiso dei golosi: Cioccolateria Artigianale Guido Gobino
Non è Torino se non vi fermate in uno dei locali cult per la cioccolata. Difficile sbagliare, ma se volete un consiglio provate la Cioccolateria Artigianale Guido Gobino, in via Lagrange, più volte premiata per la miglior cioccolata calda e la miglior pralina. C’è da perdere la testa, ma pensate all’Atalanta e datevi un contegno. Prezzo: §
Cosa vedere
Museo nazionale del cinema
In Italia non ne troverete uno uguale, nemmeno a Bologna o a Roma. L’idea venne negli anni Quaranta a Maria Adriana Prolo. Uno dei pezzi più rappresentativi delle collezioni è sicuramente l’imponente statua del Dio Moloch usata nel film Cabiria del 1914 che si trova al piano terra.
Museo egizio
Perché vedere un museo egizio a Torino? Perché sta lì da quasi due secoli ed è bellissimo. Ci sono più di 30mila pezzi, tra cui statue di faraoni, sarcofagi, gioielli. I capolavori (davvero imprendibili) sono la statua di RamesseII e il tempio rupestre di Thutmosi III.
La Mole Antonelliana
(per provare l'ebbrezza dell'altezza)
Verso la fine dell’Ottocento il Comune decise di farne un monumento a Vittorio Emanuale II, re d’Italia. E’ alta 167 metri, base quadrata, e fu inaugurata nel 1889. Sulla guglia c’era la statua del genio alato. La colpiì un fulmine e fu sostituita da una setta a cinque punte.
Juventus Stadium
Lo vedrete per forza, ma ricordatevi che è il vero stadio che ha cambiato volto all’architettura sportiva italiana. Dietro c’è il lavoro di Gino Zavanella, architetto coi baffi.
Il fuoriprogramma
Capire Torino senza Superga è difficile. Se avete tempo andate a vedere la Basilica perché ne vale la pena. Non soltanto per la memoria della tragedia che colpì la squadra granata (e l’Italia intera) nel 1949, c’è molto di più. Ci potete andare a piedi attraverso un sentiero che parte da Sassi e arriva fino al colle (anziché prendere con la storica Tranvia), e potete arrivare in cima alla cupola Juvarra salendo i 131 scalini.
Parole&Musica
L’estate è già finita, ma questa stagione dell’Atalanta potrebbe durare ancora molto, moooooolto a lungo. I Righeira sono torinesi e qui cantano L’Estate sta finendo (che è anche la base di Un giorno all’improvviso e se frequentate lo stadio lo sapete).