È iniziata con il settore ospiti in festa, zeppo d’adrenalina e speranze; è finita con i giocatori dell’Atalanta uniti davanti ai 2.099 bergamaschi arrivati a Torino a prendersi un sacco di applausi. Dopo 6 vittorie consecutive e 25 punti in 9 giornate, l’Atalanta si è fermata al cospetto dei più forti. La Juventus ha vinto per 3-1 ma i sostenitori della Dea non devono minimamente sentirsi ridimensionati. La serata vissuta allo Stadium è stata speciale, prima e dopo tanti sorrisi anche se durante si sperava in un andazzo un po’ diverso.
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L’attesa tra panini, salame e qualche coda in autostrada. Mai come questa volta, negli ultimi anni, una trasferta dell’Atalanta ha riscosso tanto successo. Il momento è certamente positivo, difficile pensare che non si sarebbe riempito completamente il settore ospiti dello Stadium, ma vedere oltre 2000 appassionati atalantini è comunque un bel segnale. L’autostrada A4, fin dal pomeriggio, è stato un brulicare di auto e bus con la bellezza di 15 torpedoni organizzati da Club Amici e “Chei de la Coriera”. Durante la mattinata, Marco e Lissa, insieme ad altri volontari, hanno preparato ben 620 panini per i 310 trasfertisti con 45 kg di pane e oltre 20 kg di affettato. Il trasferimento verso Torino non ha riservato particolari problemi nonostante sulla A4 ci fossero anche altri tifosi bianconeri. Una volta raggiunto lo stadio, i 15 pullman sono stati fatti avvicinare al settore ospiti mentre i tanti bergamaschi che hanno scelto l’automobile hanno dovuto cavarsela con i parcheggi esterni.
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Il prepartita allo Stadium. Dentro l’impianto bianconero l’atmosfera è rimasta abbastanza freddina fino alle 20.30. I nerazzurri nel settore ospiti si sono fatti sentire mentre la Curva Sud (primo e secondo livello) è rimasta semi vuota. A ridosso della partita, la società torinese ha iniziato a giocare prima con la musica alta e poi con effetti di luci molto particolari e al momento dell’ingresso in campo delle squadre c’è stata una bella coreografia di bandierine bianconere. Sulle tribune dello Stadium si poteva trovare un po’ di tutto, dagli ultras juventini a tanti appassionati di altra fede o, addirittura, di altri continenti: prima di Juventus-Atalanta si sono visti un paio di gruppi di turisti cinesi con guida al seguito che ammiravano la bellezza dello stadio e aspettavano la partita. Il momento più toccante del prepartita è stato certamente il minuto di silenzio per la Chapecoense: le luci si sono spente e solo le due squadre in mezzo al campo sono rimaste illuminate.
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Il sostegno durante il match. Dal punto di vista dello spettacolo calcistico, lo Juventus Stadium è semplicemente impressionante. Fin dalle prime battute, la potenza dei cori dei padroni di casa è stata percepita molto chiaramente. Il classico “ruggito” dello stadio ha probabilmente influenzato anche i giovani orobici per una prima parte di gara assolutamente rinunciataria. Presi i due gol, la squadra di Gasperini si è un po’ risvegliata dal torpore e verso la fine del primo tempo si sono vissuti una decina di minuti da applausi. I nerazzurri hanno spinto senza paura, il settore ospiti si è immediatamente risvegliato e un paio di volte si è sentito in modo netto il sostegno alla Dea. Certo, va detto, senza gli ultras il tifo risulta un po’ intermittente ma quelli che erano allo stadio hanno fatto il massimo e quando Freuler ha insaccato il gol del 3-1 qualcuno ha pure creduto in un finale di gara da sogno.
Saluto finale e rientro a Bergamo. Al fischio finale, nonostante il sogno svanito, la gente dell’Atalanta presente allo Stadium ha comunque voluto salutare i giocatori scesi in campo, senza nessuna critica. Gli applausi e il sostegno sono arrivati forti e chiari ai ragazzi, che hanno ricambiato con un saluto e tanti applausi. Quando Petagna, Gomez e compagni sono rientrati negli spogliatoi lo stadio si stava già svuotando, ma i sostenitori orobici sono rimasti ancora un po’ di tempo ad aspettare il via libera per tornare a casa. Nonostante qualche ingorgo in uscita da Torino, il viaggio di ritorno è trascorso senza problemi, anche per chi era arrivato dalla Toscana con tante speranze. I bus dei tifosi sono arrivati a Bergamo intorno alla 1.30 e nonostante si sia interrotta la striscia positiva nessuno ha pensato di arrovellarsi nei dubbi della sconfitta cercando subito di voltare pagina pensando all’Udinese. Lo spirito è quello giusto, dopo Atalanta-Udinese, tra 15 giorni, ci sarà la trasferta di San Siro prima dell’ultima dell’anno in casa con l’Empoli. Tempo per sognare ce n’è ancora molto.