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E addio alla Supercoppa
Amarezza Foppa, non c'è storia nella sfida contro Conegliano
Foto Rubini/LVF.
Conegliano troppo forte o Foppa troppo arrendevole? Probabilmente un mix di entrambi i fattori ha fatto sì che la Supercoppa rimanesse in terra trevigiana. La formazione di Davide Mazzanti ha interpretato al meglio la gara, cercando di far leva sulla buona condizione dell'intero gruppo. Ad esempio, a conti fatti, Conegliano non ha risentito della pessima prova dell'opposta Tomsia (7 punti e 24% in attacco). A sopperire all'assenza dell'opposta polacca ci hanno pensato una fenomenale Samantha Bricio (24 punti e 52% in attacco) e un altrettanto straordinaria Robin De Kruijf (20 punti e 48%). Ma una doverosa citazione la merita la schiacciatrice messicana: 188 centimetri, fisico longilineo, volto angelico, ma dotata di un braccio da demonio che per diverse notti sarà l'incubo delle giocatrici rossoblù.
Bergamo invece ha pagato, e a caro prezzo, la serata negativa di Skowronska. In questo momento Lavarini non ha alternative all'esperta atleta polacca e non può nemmeno provare a inserire una schiacciatrice di palla alta perché in rosa non c'è.
Per il resto le pantere venete hanno vinto sotto ogni aspetto: Skorupa si è aggiudicata il duello fra palleggiatrici, la coppia centrale Folie-De Kruijf ha letteralmente demolito la nostra composta da Guiggi e Popovic, mentre Bricio e Ortolani hanno fatto un sol boccone di Sylla, Partenio e Gennari. Ma oggi è inutile piangere sul latte versato. La Supercoppa è andata e bisogna iniziare a pensare ai prossimi obiettivi: ci sono ancora tre gare di campionato prima di chiudere il girone d'andata, poi l'attenzione passerà ai quarti di finale di Coppa Italia. La Foppa è la detentrice del trofeo e l'accesso alla Final Four per poter difendere il titolo deve essere un obbligo.
Pagelle Foppapedretti:
- Suelen 6.5: insieme a Partenio è quella che sfigura meno. Anzi, si rende ancora una volta protagonista con salvataggi prodigiosi e con ottime ricezioni. Arrivata a Bergamo come incognita, si è trasformata in una piacevole realtà.
- Partenio 6.5: da brava operaia esegue con buona qualità il lavoro in ricezione e si dà da fare anche in fase difensiva. È la migliore delle nostre anche in attacco con i suoi 11 punti e un 52%.
- Lo Bianco 6: la musa ispiratrice in maglia rossoblù fa quello che può. Riceve palloni giocabili e li smista, poi non è colpa sua se le attaccanti non mettono palla a terra. L'unico neo sta nell'insistere a servire una Skowronska finita in riserva troppo presto a discapito delle centrali.
- Popovic 6: Leo la serve meno della metà di quanto Skorupa assista De Kruijf (12 a 29). Ne mette a terra cinque cui bisogna aggiungere due muri e altrettante battute vincenti.
- Guiggi 6: la Guiggi che avevamo imparato a conoscere non è questa, ma anche per lei vale lo stesso discorso fatto per la compagna di reparto. Dodici palle in quattro set sono un po' poche per provare a dare una sterzata al match.
- Skowronska 5: prima o poi una serata negativa sarebbe dovuta arrivare. Peccato che accada in quella più importante. Parte benino, ma cala ben presto. Nel secondo, ma soprattutto nel terzo set, fa una gran fatica a mettere palla a terra.
- Sylla 5: sta tornando ad essere la giocatrice altalenante delle scorse stagioni. Troppo nervosa, forse risente emotivamente dell'importanza della partita. Finché il suo diagonale passa va tutto bene, poi però è buio pesto.
- Gennari 5.5: dopo la convincente prova contro il Club Italia ci aspettavamo un'altra Gennari. Spedita in campo al posto di Sylla viene richiamata in panchina. Poco brillante in attacco (29%), non eccelle nemmeno in ricezione (23% di perfezione).
- Cardullo sv: subentra giusto per qualche scambio nel primo set.
- Lavarini 6: parte con lo schieramento che fino ad oggi gli aveva offerto maggiori garanzie. Prova a invertire le carte in tavola, ma il risultato non cambia.
Pagelle Conegliano:
Bricio 8, Skorupa 7.5, De Kruijf 7.5, Folie 7, Ortolani 7, De Gennaro 7, Cella 6, Tomsia 5, Malinov sv, Costagrande sv. Allenatore Mazzanti 7.5.
