Volti e svolazzi a Venezia
Venezia è cinema, ma è anche luccicante riflesso degli eleganti palazzi sui canali. È via vai di attori, di abiti da sogno, di motoscafi privati e immancabili ombrellini cinesi che si accalcano tra le calle. Ma è anche Biennale di architettura, con le sue mostre collaterali. È uno spritz tra il chiacchiericcio dei gondolieri e lo scontro di nazionalità diverse. Il glamour in questi giorni a Venezia c’è, si respira in ogni angolo della città, al Lido, tra gli appuntamenti mondani che le star si contendono. Certo, risente inevitabilmente della crisi: meno budget in generale, meno party, nessun evento griffato, si segnala una certa latitanza del mondo della moda. Nonostante tutto, sfidando ristrettezze economiche e maltempo, a Venezia in questi giorni ci sono tante cose belle da fare e da vedere.
Fanno da contorno alla magica kermesse cinematografica tour promozionali, feste a bordo piscina, aperitivi sui rooftop dei locali più esclusivi, eventi di beneficenza, come quello di Cruciani a sostegno dell'Associazione della Comunità Marocchina e cocktail in terrazza, tra cui spicca quello al Danieli, trasformato in un Grand Venice Hotel (omaggio a Wes Anderson) per accogliere il presidente di giuria, il musicista Alexandre Despat. Solo i vip potranno varcare la soglia della Palazzina G, l'hotel extra lusso disegnato da Starck che quest'anno domina ogni sera con alcuni party importanti come quello per il film di Bogdanovich con Owen Wilson. Ogni giornata ha la sua dose di vitalità, che si districa tra proiezioni private, set blindati e feste su invito. Ecco cosa è successo nel giorno di apertura del Festival.
Le stelle di Birdman hanno aperto la rassegna. L’obiettivo degli addetti ai lavori è puntato sulle celebrities che calcano il red carpet per immortalare quel sorriso che in pochi minuti sarà postato sui portali di tutto il mondo, raggiungendo spettatori curiosi di ogni dove, mentre al di là della recinzione si accalca la ressa dei curiosi, che aguzzano la vista per riconoscere ed acclamare il loro idolo preferito. Ragazzine in visibilio per Emma Stone, vestita di voile verde intenso, con carré di capelli rossi. Decisamente applaudito Norton, chiamato e richiamato a firmare autografi. Folla in visibilio. Il più acclamato è stato Carlo Verdone, accolto dalla gente con un’ovazione generale. Grande partecipazione del pubblico all’arrivo del presidente Napolitano, che soggiorna per la prima volta al Lido. Molto fotografata Julie Gayet, l’attrice francese che ha fatto scoppiare lo scandalo Hollande in Francia. Al Pacino e James Franco sono le star più gettonate. Alla cerimonia di apertura, spiccava la stilista Alberta Ferretti, che, in tema con Birdman, indossava un abito con piume nere, mentre come da copione si è fatta avanti Marina Ripa di Meana, accompagnata da uno dei suoi cappelli architettonici. Immancabile la modella Bianca Balti, testimonial dell'Oreal Paris, make up e hair styling del brand per tutti i protagonisti di Venezia 71 a cominciare dalla madrina del Festival.
Proprio lei, Luisa Ranieri, la madrina della 71esima edizione, ha accolto il pubblico di Venezia con un abito di voile blu notte strutturato, con gonna trasparente e bustier. Firmato Giorgio Armani. La prima donna del festival incarna il perfetto equilibrio tra cinefilia e ribalta: ha interpretato il ruolo della madrina parlando della Mostra del cinema come di «una festa di storie, di sguardi, di corpi e di mondi diversi», di «film che non parlano a noi ma di noi, dello spettacolo delle nostre vite». Aveva promesso un discorso non personale dei suoi ricordi di bambina che voleva fare l'attrice e così è stato, preferendo una serie di pensieri sulla centralità della settima arte, «storie che interpretano il presente e ci fanno sentire il passato vicino a noi... per riconoscerci e alla fine capirci meglio». Discreta, ironica, portavoce di un’idea di Festival che segue i dettami dell’understatement, non come moda, piuttosto come necessità, come bisogno di maturità e consapevolezza.
Più di mille gli ospiti che hanno poi partecipato alla grande festa d’inaugurazione organizzata dalla Biennale sulla spiaggia dell’hotel Excelsior. Tra strüdel di salmone di riso ed erbette alla “zarina”, filetti di branzino con datterini e fiori di cappero, il cast del film di Iñárritu, il giurato Desplat, i nostrani Carlo Verdone e volti politici come il ministro della cultura Franceschini e persino Napolitano si sono concessi alla movida.
Una prestigiosa vetrina per i film d’autore più interessanti in circolazione, la mostra del cinema di Venezia è certamente questo. Ma è anche una passerella dei divi e dive del cinema di tutto il mondo. Non c’è stilista che non voglia essere presente con un suo capo, ed essere fotografato, sulla Laguna. Non c’è cronista che non voglia raccontare questa storia. Prendendo parte in questo modo al meraviglioso spettacolo del cinema.