10 frasi bergamasche a Capodanno
Esiste in bergamasco un'ambiguità che riguarda il 31 dicembre: si dice l'öltem de l'an o l'öltem dé d'l'an? Nel primo caso de è una semplice preposizione, nel secondo significa “giorno”. In attesa di risolvere il dilemma, ce n'è un altro alle porte: dove passare il fatidico veglione? Se vi può aiutare, ecco alcune possibili scelte orobiche. Qualunque sia la vostra, vi facciamo i nostri auguri, naturalmente in bergamasco: bù prensépe e buna fì.
1) 'Ndo 'ndét l'öltem?
Domanda retorica che pare inevitabile, subito dopo i bagordi di Natale e Santo Stefano. La sua ripetizione insistente provoca però spesso nell'interlocutore un vago istinto omicida. [Trad. Dove vai l'ultimo dell'anno?]
2) Gh'ó pura per ol mé cà
Tutti, almeno una volta, abbiamo provato l'ebbrezza dei fuochi artificiali o dei botti, fossero pure i modesti ratì, piccoli petardi con miccia. Se però possediamo un cane, già paventiamo i suoi ululati disperati, mentre si rifugia nell'armadio delle scope. [Trad. Ho paura per il mio cane]
3) Stó a cà che l'è mèi
La frase di solito è pronunciata da chi a capodanno ha vissuto avventure terrificanti, che vanno dal rimanere senza benzina poco prima di mezzanotte, in autostrada, fino alle libagioni così abbondanti da provocare una prolungata incoscienza. [Trad. Sto a casa che è meglio]
4) 'Ndó du dé a San Pelegrì
L'apertura delle vicine terme ha aggiunto un'interessante alternativa alle solite destinazioni di fine d'anno. Se calcoliamo che ci guadagna anche la salute, non è poco. [Trad. Vado due giorni a San Pellegrino]
5) 'Ndò a balà
Gli irriducibili del ballo rappresentano una folta schiera di bergamaschi, suddivisi in diverse fasce d'età. I leggiadri artisti del liscio, ma anche quelli che si muovono con l'agilità di una ruspa, non perderanno l'occasione. [Trad. Vado a ballare]
6) A m'fà öna maiada a la casèla
Un sempreverde della abitudini nostrane. Una baita di montagna, un camino, tonnellate di costine, braciole e löanghine, l'immancabile polenta e vino in dosi più che generose. Il paradiso. [Trad. Facciamo una mangiata alla baita]
7) A m'và a New York
La vicinanza e le tariffe dell'aeroporto di Orio al Serio stimolano la fantasia anche dei più sedentari, che decidono all'improvviso di fare il viaggio della propria vita. Per poi raccontalo al bar, e su Facebook. [Trad. Andiamo a New York]
8) Ghe penseró a l'öltem
Non si sa se questa risposta viene data per depistare o per reale indecisione. In ogni caso, è suggestivo lasciare intatta ogni possibilità, proprio fino all'ultimo. Per poi perderle tutte, come capita spesso. [Trad. Ci penserò all'ultimo]
9) L'è ü dé come ün óter
Ci sono sempre i pensatori controcorrente che rifuggono la normalità, e giudicano negativamente ogni fenomeno di massa. Non di rado, però, non se la sentono di declinare un invito. E te li trovi a fianco, a mezzanotte, intenti a criticare il brindisi per il nuovo anno. [Trad. È un giorno come un altro]
10) Laure
Laconica e ferma risposta del simbolo stesso della gente bergamasca, il lavoratore indefesso che non conosce soste. Molto spesso però il suo è un ruolo sociale. E allora non resta che ringraziarlo. [Trad. Lavoro]