Uno studio statunitense

I cibi che mettono la testa ko (e quelli che sono antiemicrania)

I cibi che mettono la testa ko (e quelli che sono antiemicrania)

C’è chi dice no, canta Vasco Rossi in una delle sue più celebri canzoni, e c’è chi dice sì ma con moderazione. Questa volta però non parliamo di musica, ma di caffè e della sua influenza sul mal di testa. Infatti, se è ormai noto che, in soggetti predisposti, la caffeina è fra le sostanze incriminate per l’insorgenza dell’emicrania, un recente studio dell’Università di Cincinnati, negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista Headache, affermerebbe che anche la totale assenza di caffeina potrebbe indurre lo stesso nefasto e doloroso cerchio alla testa. Per i caffeinomani, gli esperti suggeriscono di rispettare le giuste quantità di caffeina, senza eccedere, e per gli emicranici aggiungono pure una lista di cibi out per non correre rischi evitabili.

 

 

Lo studio. La ricerca potrebbe essere stimata scientificamente valido e conclusivo, stante il fatto che ha esaminato i risultati di 180 studi pubblicati in letteratura riguardo la relazione tra mal di testa e dieta. Tra le sostanze analizzate vi è pure la caffeina, ovvero il caffè, bevanda quasi irrinunciabile. A tal punto che l’astinenza, al pari di una dose massiccia, potrebbe stimolare l’insorgenza del mal di testa. La prima regola, secondo gli esperti, per evitare questo effetto collaterale e sgradito compagno di viaggio è la moderazione: state perciò tranquilli, perché un po’ di caffè ci sta a patto che ci si mantenga sotto la soglia delle quattro tazzine quotidiane, che equivalgono a circa 400 milligrammi di caffeina.

E per chi è intollerante al questa sostanza e predisposto all’insorgenza del mal di testa? Al riguardo, gli esperti hanno tratto due conclusioni: la prima, già nota, consiglierebbe di escludere totalmente la caffeina dalla dieta, insieme ad altri cibi golosi ma nocivi per l’emicrania, tra cui anche il cioccolato, mentre la seconda ipotizzerebbe un giusto bilanciamento tra gli alimenti, senza imporre cioè particolari restrizioni, ma introducendo anche gli alimenti incriminati nella varietà della dieta.

 

 

I cibi che mettono la testa ko. Non c’è solo la caffeina, la lista dei cibi che possono stimolare l’emicrania è un po’ più lunga e conta diverse altre sostanze nocive, contenute in molti alimenti. Tra questi vi è il glutammato di sodio, indicato sulle etichette alimentari con la sigla E621, di norma usato per insaporire i cibi, con più frequenza quelli lavorati, i cibi surgelati, in scatola, le zuppe, gli snack e alcune salse da condimento, specie quelle utilizzate nei ristoranti cinesi, o il ketchup. Evitare il glutammato è abbastanza facile, occorre optare per una dieta più sana, a base di cibi freschi e non confezionati o impacchettati. Poi ci sono i nitriti, dei conservanti presenti soprattutto nelle carni insaccate, pancetta, salumi, wurstel, cui sembra essere sensibile il 5 percento degli affetti da emicrania, a tal punto che possono essere vittime di un attacco nei giorni successivi al consumo di questa sostanza. Non è escluso neppure l’alcool, specie la vodka e il vino rosso ad alto contenuto di istamina, mentre è ancora aperto il dibattito su due altre sostanze, il glutine e l’aspartame, di cui fino a prova contraria sarebbe meglio limitare l’assunzione all’indispensabile. Ancora, rientrano nella lista di cibi e sostanze out il cioccolato e l’aspartame, contenuto in moti cibi dolci comprese caramelle e gomma americana.

 

 

I cibi ok. Quelli cioè che proteggono o non influiscono sull’insorgenza dell’emicrania, sono almeno tre: gli alimenti a basso contenuto di grassi, o comunque diete che limitano il consumo di grassi al 20 percento del fabbisogno energetico quotidiano, un regime dietetico low-carb con pochi carboidrati e ricco invece di proteine, sebbene una alimentazione così impostata vada studiata con il medico referente o il nutrizionista. Infine, cibi che apportano molti omega 3, riducendo invece gli omega 6, raggiungibile limitando il consumo di oli vegetali polinsaturi, come quelli di mais, girasole e soia, a favore dell’olio di semi di lino. Sono consigliati poi alcuni tipi di pesce, in particolare salmone, merluzzo e capasanta, mentre è bandita la frutta secca soprattutto noccioline e anacardi. Una dieta con i cibi ok, oltre a ridurre gli attacchi di mal di testa, sempre secondo gli esperti, sembrerebbe favorire anche il controllo del peso, allontanando il rischio di problemi cardiovascolari. Insomma una buona prospettiva per la salute.