L'Atalanta sonda il mercato (ed Emmanuello può tornare)

L'Atalanta sonda il mercato (ed Emmanuello può tornare)
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Un nome nuovo e due dati incredibili che riguardano la partita con la Lazio animano l’inizio di settimana nerazzurro. Nella serata di lunedì ha iniziato a circolare con forza il nome del centrocampista del Mali, ma di passaporto francese, Tongo Hamed Doumbia. Il ragazzo, dell’89 e attualmente in forza al Tolosa, è dotato di grande forza fisica, ma fino a poche settimane fa è rimasto ai box per via di alcuni problemi alla schiena. La società nerazzurra, fosse davvero confermata questa pista, prima di affondare vorrà avere tutte le garanzie fisiche del caso, ma ciò che è certo è che sul tavolo ci sono parecchi nomi. In questo momento, l’obiettivo è quello di dare a Gasperini almeno un’alternativa già pronta. Gli oltre cinquanta milioni incassati tra Caldara e Gagliardini sono un ottimo bottino ma, come sempre, sul mercato bisogna muoversi con raziocinio per evitare innesti che possano poi rivelarsi poco utili.

 

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I dati che non ti aspetti: l’Atalanta ha corso più della Lazio. Prima di continuare a ragionare sul mercato, analizziamo due numeri che hanno dell’incredibile. La stanca Atalanta di Roma, quella che "tre partite in una settimana non può reggerle" perché non ce la fa, ha corso più della Lazio: 113,281 km contro 113,193. E lo ha fatto con una velocità media identica a quella degli avversari, pari a 7,1 km/h. Spulciando meglio i dati forniti dalla Lega, la Dea ha corso di più sia in Jog che in Run (parametri di corsa equiparabili alla corsa leggere e alla corsa sostenuta) mentre negli scatti il dato complessivo si ferma appena 239 metri più indietro rispetto alla Lazio. L’avversario di mercoledì scorso della Dea, la Juventus, si è fermata a Firenze a 110,725 km con una velocità di 6,7 km/h, eppure ha giocato dall’inizio con sette giocatori diversi rispetto a quelli mandati in campo in Coppa Italia. Gasperini, dal canto suo, ha potuto fare solo tre cambi (Zukanovic, Konko e Gomez) dovendo peraltro rinunciare al francese dopo nemmeno mezz’ora di gioco. Fisicamente parlando, e forse pure sul piano della brillantezza, tolti gli ultimi 20 minuti la squadra ha fatto uno sforzo fisico non indifferente, pagando qualcosa solo sul piano della precisione (49 palle perse contro le 27 della Lazio). Le 5 ammonizioni dei capitolini certificano come la Lazio abbia dovuto fare un gioco estremamente fisico per fermare l'Atalanta.

 

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Il nocciolo del mercato: servono alternative, non titolari. Detto che l’Atalanta titolare è fatta, il nocciolo del mercato (che terminerà il 31 gennaio) riguarda cosa serva davvero a questa squadra. Gasperini non ha bisogno di titolari ma di solide alternative pronte a dare una mano. Da qui a fine stagione si giocherà praticamente sempre una partita a settimana, non ci saranno altri problemi di triplo impegno. Ma squalifiche e possibili infortuni sono sempre da mettere in conto, è un dato di fatto, e Gasperini ha un cambio che considera davvero valido solo in difesa. Caldara, Toloi, Masiello e Zukanovic si giocano ogni domenica tre maglie. In mezzo al campo, considerato il nuovo stop di Konko, restano Migliaccio (tre minuti in campionato in venti partite) e il giovane Melegoni. Nelle ultime tre gare, Gasperini ha sempre usato Konko e mai Migliaccio, quindi vien da pensare che non lo consideri molto. Il discorso è lo stesso anche per Raimondi, a cui sono sempre stati preferiti Conti e Spinazzola e, considerando che Dramè è ancora fermo, la coperta non è semplicemente corta ma inesistente stando alle scelte del mister. In attacco, Gomez, Petagna e Kurtic giocano sempre dal primo minuto. A Torino ha riposato il numero dieci, ma D’Alessandro ha deluso tutti (come a Roma, come in casa con l’Empoli fino al gol) mentre Paloschi è entrato domenica senza lasciare nessuna traccia. Per quanto riguarda Pesic, schierato solo una volta in Coppa Italia, è quasi completamente fuori dalle rotazioni. In panchina, con la Lazio, c’erano Gollini, Mazzini, Suagher, Melegoni e Bastoni.

Il problema non è spendere ma come farlo. I dirigenti orobici stanno già lavorando per luglio e hanno chiuso per gli arrivi di Schmidt del San Paolo e Mancini del Perugia. Altri innesti sono attesi sempre per la prossima estate e l'accordo per Fazzi del Crotone è ormai chiuso. Siccome c’è ancora metà stagione da giocare e il mister si trova in alto in classifica senza troppe alternative a disposizione, è presumibile che qualcosa venga fatto celermente. Ma comprare qualcuno dandogli la prospettiva di giocare poco non è il massimo. Il reparto dove mancano più alternative è l’attacco: un attaccante esterno che possa giocare con Gomez o al posto suo va trovato e non può essere una giovane scommessa. Cabezas, ecuadoregno arrivato in estate, non è mai sceso in campo e questo è un segnale chiaro di cosa ha bisogno Gasperini. Di nomi non ne circolano e questo è positivo, ma sicuramente l’obiettivo numero uno della società è quello. Paloschi è l’alternativa principale a Petagna, ma il suo rendimento non lascia tranquilli. Si può lavorare per recuperarlo ma anche qui va fatta una scelta.

 

Vercelli; Italia 19-Novembre-2016 - Pro Vercelli-Vicenza 15°giornata SerieB Conte.it 2016/17 Stadio Silvio Piola ©Ivan Benedetto Nella Foto: Emmanuello Simone

[Foto © Ivan Benedetto]

 

Gasperini e i giovani: Emmanuello può tornare? Di nomi in questi giorni ne girano parecchi. In attesa di indicazioni e indiscrezioni più concrete (Hiljemark e Cristante, per motivi diversi, non paiono essere così vicini) c’è un ragionamento che inizia a serpeggiare anche tra gli appassionati: perché non riportare a casa qualcuno dei nostri ragazzi? Va detto, a onor del vero, che non ci sono giocatori in prestito che stanno facendo faville, ma tra il non aver nessuno e mettere a disposizione del mister qualcuno che, rispetto ai nostri ’99, può dare una mano subito viste le presenze già fatte in Serie B potrebbe essere una buona soluzione. I nomi più interessanti per l’esterno d’attacco sono quelli di Gatto (’92 all’Ascoli) e Tulissi (’97 al Modena), ma se per loro la Serie A potrebbe essere forse troppo, il discorso cambia per il centrocampista centrale in forza alla Pro Vercelli Simone Emmanuello. Classe 1994 (come Gagliardini), il ragazzo ha già una discreta esperienza in B con oltre 50 presenze ed anche se chi lo conosce racconta di come fisicamente vada completato, la sua potrebbe essere una buona soluzione di completamento.

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