Pensieri segreti di una commessa L'irrisolvibile rompicapo del 3x2
Quest ’oggi permettetemi di essere il vostro oracolo, il vostro grande saggio in materia di promozioni e regole dei saldi. Perciò non aspettatevi una spiegazione chiara su come risparmiare; se fossi chiara che oracolo sarei? Ma sarò molto esplicita sui comportamenti del consumatore tipico, che di fronte ad alcune istruzioni si perde completamente.
Un semplicissimo 3x2. Una delle più semplici azioni di saldo è il 3x2: paghi due articoli e ne prendi un terzo gratis! Con entusiasmo, perché i cartelli dei saldi hanno un implicito tono euforico da anfetamina, come del resto tutto quanto il negozio, ve ne siete mai accorti? Quando scattano i saldi appaiono cartelloni fluorescenti e la musica proviene esclusivamente da Radio-Rio-de-Janeiro, per mantenervi sul pezzo e farvi comprare una dose di roba in saldo. Ovviamente, mi pare scontato anche solo ribadirvelo, il 3x2 vale solo per la merce in promozione, evidenziata da un cartellino/adesivo giallo, arancione o fucsia (e ci mancano solo i led lampeggianti). Non sugli oggetti appena arrivati. Lo sapete tutti. Lo so che lo sapete. Poi però sarà il clima del saldo, i colori accesi, il caldo e così arrivano sempre alla cassa con due articoli in saldo e uno no.
La commessa dentro di sé lancia un mantra meditativo e di solito chiede: «Ha scelto questi signora?». A nessuno è mai venuto in mente di insospettirsi di questa domanda retorica? La commessa è per caso diventata loquace tutto d’un colpo? Non sa più a cosa serve una cassa e dubita di cosa fa il cliente? Non mi starà mica facendo notare qualcosa? Ma il cliente medio è serafico, ci sono i saldi, è certo che se volesse potrebbe comprarsi anche le piastrelle del bagno in 3x2. Quando comunicate il prezzo, che è ovviamente più alto, cade in stato catatonico con gli occhi sbarrati e la mano nel portafogli.
E poi iniziano le spiegazioni di rito, che vi assicuro essere una delle cose più noiose del mestiere della commessa. Perché la commessa lo sapeva già che voi eravate dimentichi della regola, e avrebbe voluto dirvelo appena vi siete diretti verso la cassa che quella merce non era in promozione. Invece è costretta a tacere e a mordersi la lingua fino a quando voi, sprovvedute prede del consumismo, cadete dal pero esclamando: «Ah, ma non c’era il 3x2?». «Vale solo per la merce in saldo, mentre questo articolo è della collezione nuova e non è scontato», risponde la commessa a disco rotto, con la stessa intonazione degli annunci dei ritardi dei treni. E questo qui è già un cliente perspicace.
A volte se ne accorgono solo quando hanno già pagato. Gli sorge il dubbio fuori dalla porta, e allora esaminano lo scontrino con arguzia tardiva e tornano dentro corrucciati come gargoille per rivendicare il loro diritto. E tu cosa ci puoi fare? Sei obbligata a fare un noiosissimo reso e ripetere che «vale solo per la merce in saldo, mentre questo articolo è della collezione nuova e non è scontato». Questo succede per un banalissimo 3x2.
Il secondo articolo costa la metà. A volte ci sono promozioni terribilmente più articolate, come “il secondo articolo lo paghi la metà”. Come spiegarvi che il secondo articolo è quello che costa meno, e non quello che voi raccogliete per secondo? Quindi non vale se comprate un calzino e poi un vestito di seta pretendendo di pagarlo la metà del prezzo già ridotto. È crudele, lo so, ma abbiamo venduto l’anima al diavolo dei centri commerciali, quindi non ci provate nemmeno a fare i finti tonti o un giorno o l’altro vi mangeremo il cuore sacrificandolo alla dea delle chiusure domenicali. Soprattutto perché i saldi sono periodo di sabba delle commesse.
Se prendi due il terzo è gratis. E questo è niente. A volte abbiamo anche regole espresse in modi intricati, come “Se prendi due articoli, il terzo è gratis”. Uh, questa è una proposizione logica degna di Aristotele. Non è altro che il 3x2, dove ovviamente il terzo articolo è quello sempre col prezzo più basso. Abbiamo avuto casi di clienti pietrificati sotto il cartello rosso delle promozioni nel tentativo di capire come e cosa fare per comprare in saldo.
Ovviamente poi ci sono anche i clienti che le promozioni le capiscono al volo, fin troppo direi. E accatastano cose in cassa come se fossero in procinto di chiudersi in un bunker antiatomico. O avete una famiglia numerosa, oppure vi stanno fregando, vi voglio avvertire trasgredendo alle regole della congrega. Sarò un oracolo esplicito, oggi, ma vi siete mai chiesti perché i negozi in periodo di saldi fanno più incassi che negli altri periodi, nonostante la merce costi effettivamente meno? Non ci arrivate? Esatto! Perché la gente spende di più! Forza, leggetelo con entusiasmo come se fosse un cartello dei saldi! Siete voi, che entrate nel negozio e presi dallo sfarfallio del colore comprate cose che mai nel resto dell’anno vi sognereste di comprare. E non solo, pur di rientrare nei parametri della promozione, c’è gente che pensa a cosa potrebbe servirgli, scavando nella lista dei regali ai parenti/occasioni speciali/partenze improvvise che mai si verificheranno, solo perché vuole un determinato articolo gratis. Però ne sta pagando altri due.
La commessa sa, la commessa vede. E quando non impazzisce per sistemare il caos del negozio, osserva il vostro comportamento compulsivo chiedendosi perché vi state affannando tanto per accaparrarvi quel brutto paio di scarpe arancioni dell’anno scorso. Anche se la risposta la sa già. «Eh, ma è gratis!».