Le aziende leader bergamasche
Fatturati dell’ordine di centinaia di milioni di euro. Nomi (e marchi) noti a livello nazionale e, spesso, internazionale. Con qualche sorpresa. Si tratta delle aziende bergamasche che guidano i rispettivi settori produttivi, secondo la classificazione operata dal Centro Studi della rivista Made In Bergamo e basata sui dati relativi ai bilanci 2012. Le prime 2455 società con sede in provincia sono state suddivise in tredici categorie (con l’esclusione delle aziende del settore bancario e finanziario), per scoprire quali hanno ottenuto nel 2012 la leadership nei rispettivi comparti.
È importante considerare che le classifiche sono stilate in base ai fatturati, e non agli utili realizzati. La predominanza nel proprio settore viene considerata tale, di fatto, grazie ai ricavi realizzati dalle vendite (di prodotti o servizi) e non in base ai profitti generati. Può capitare che un’azienda risulti in cima alla classifica pur avendo realizzato, nell’anno preso in considerazione, perdite per centinaia di milioni di euro.
È il caso di Italcementi, la società del gruppo Italmobiliare che fa capo alla famiglia Pesenti e che ha chiuso l’esercizio 2012 con una perdita netta di 202 milioni di euro. Guida però la classifica nel settore “Cemento-marmo-vetro”, con un fatturato di oltre 554 milioni di euro. Inoltre è la prima azienda della provincia per mezzi propri, con oltre 1 miliardo e 476 milioni di euro. Questo indicatore, che è costituito dalla somma del capitale sociale, delle riserve e del risultato d’esercizio, rappresenta il grado di “ricchezza” della società e la capacità di far fronte in modo autonomo ai costi derivanti dall’attività economica. L’azienda, durante la prima metà del 2014, si è resa protagonista di un aumento di capitale e della conseguente OPA (l’offerta pubblica d’acquisto) lanciata su Ciments Français. L’operazione si è conclusa con successo e ha consentito a Italcementi di rafforzare il proprio ruolo a livello internazionale.
Nel settore moda e abbigliamento primeggia la Finanziaria Il Belvedere, con ricavi che superano i 181 milioni di euro. Il nome della società potrebbe risultare poco noto, ma corrisponde alla holding operativa a cui fanno capo società come Carvico SpA e Jersey Lomellina, aziende leader nel settore della produzione di abbigliamento sportivo e tessuti in microfibra.
Zanetti Spa di Lallio domina invece il comparto alimentare, con un fatturato che supera di poco i 355 milioni di euro. La società, specializzata nella vendita e nell’esportazione di prodotti caseari, entra a pieno titolo tra le big della provincia anche per utili netti, con un dodicesimo posto assoluto.
Elcograf Spa guida il settore carta-grafica-media. La società del Gruppo Pozzoni di Cisano Bergamasco ha uno dei suoi stabilimenti produttivi a Madone (in aggiunta agli altri cinque presenti sul territorio nazionale) e a partire dal 2013 è il marchio di riferimento delle attività che, prima di allora, facevano capo alla Mondadori Printing Spa. Si tratta di uno dei principali player nel settore della carta stampata a livello nazionale.
Polynt, multinazionale con sede a Scanzorosciate, si pone invece in testa alla classifica nel settore chimico-farmaceutico, con ricavi per oltre 537 milioni di euro. L’azienda è specializzata nella produzione di anidridi organiche, molecole usate come reagenti in un grande numero di impieghi industriali (ad esempio, nella produzione dell’aspirina).
A guidare la classifica nel settore del commercio c’è una delle big del territorio bergamasco, la Mediamarket. Il nome potrebbe non dire granché a prima vista, ma si tratta della prima società per fatturato in termini assoluti nell’intera provincia, con oltre 2 miliardi e 250 milioni di euro. È inoltre l’azienda con il maggior numero di dipendenti: oltre 6865. Ha sede a Curno, dove è stata fondata nel 1991, e fa parte del gruppo tedesco Metro AG. Di chi si tratta? Della prima azienda nel settore dell’elettronica di consumo a livello nazionale, che opera sul mercato con le insegne Mediaworld, Saturn e Mediaworld Compra On Line.
Nel settore dell’edilizia e delle costruzioni primeggia la Valtellina Spa di Gorle, con quasi 137 milioni di euro di ricavi.
Nel comparto del legno-mobilio, la Persico di Nembro guida la classifica con un fatturato di oltre 87 milioni.
Nella meccanica (comparto che, storicamente, è uno dei settori di punta dell’economia orobica) il Same Deutz-Fahr Group di Treviglio, specializzato nella produzione di trattori e macchine agricole, prevale sui concorrenti con oltre un miliardo e 187 milioni di euro di ricavi.
Il settore metallurgico vede primeggiare un’altra multinazionale del territorio bergamasco, la Dalmine, seconda in termini assoluti per fatturato (dietro Mediamarket) con un miliardo e 255 milioni di euro, e prima per utili netti (con oltre 114 milioni).
Nel comparto plastico Gewiss realizza ricavi per oltre 274 milioni.
Nel tessile prevale Cotonificio Albini, società storica del gruppo Albini (fondata nel 1876) con 136 milioni.
Infine, una categoria identificata come “varie” racchiude tutte le imprese che svolgono attività diversificate o che operano nel settore dei servizi. Sono presenti utilities dell’energia come Edelweiss o PremiumGas, o società attive nello smaltimento dei rifiuti come Aprica. Su tutte svetta Radicifin, holding finanziaria del gruppo Radici, il cui bilancio consolidato presenta un fatturato di oltre un miliardo e 84 milioni di euro e che è attiva nel settore della plastica, dei tessuti sintetici e nel comparto chimico. Si tratta della seconda società della provincia per numero di dipendenti, con oltre 3353, e della quarta in termini assoluti per ricavi complessivi.