I capelli di Trump, mistero svelato
Alla fine il segreto è stato svelato. Lo ha fatto il New York Times intervistando Harold N. Bornstein, da tempo medico del magnate diventato presidente degli Stati Uniti. Bornstein ha rivelato infatti che il Presidente Usa fa uso proprio del farmaco Propecia, che è il nome con cui viene commercializzato il principio attivo del finasteride. E qual è questo principio attivo? Si tratta di un principio associato ad alcuni medicinali usati spesso per curare problemi alla prostata, ma ha anche l’effetto di stimolare la crescita dei capelli e combattere la calvizie. Il dottor Bornstein ha pure una capigliatura molto particolare, lunga e ribelle: lui stesso ha confessato di far uso del farmaco di Trump. Come scrive il quotidiano americano, questa rivelazione sembra risolvere un enigma del perché Trump abbia un livello tanto basso di antigene prostatico specifico o PSA, un marker per il cancro della prostata. Infatti il finasteride abbassa il livello di PSA. «Trump ha tutti i suoi capelli", ha detto il dottor Bernstein. «Come pure io ho tutti i miei capelli».
Viene messa così la parola fine a una delle controversie legate alla figura del neo presidente. Sulla sua stranissima capigliatura sono circolate da sempre mille leggende, che a volte lui stesso si è divertito a smentire. Quando lo avevano sospettato di indossare un parrucchino lui stesso si è tirato i capelli diverse volte, in diretta tv, proprio per respingere questa insinuazione. Per andare sul sicuro, se li è fatti tirare anche da terzi.
Altra ipotesi avanzata è quella del riporto. Quella strana “pensilina” che gli nasconde parte della fronte sembra a volte composta da capelli che partono dalla nuca. Caroline Mitgang, grande esperta di cosmetica, con un articolo firmato sul popolarissimo sito americano Quartz, aveva però smontato anche questa ipotesi, sottolineando che sotto questo presunto riporto ci sono evidentemente altri capelli. Insomma, non è una strategia per nascondere la calvizie. Anche il termine riporto, quindi, era fuori luogo.
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La stessa Mitgang aveva quindi fornito una spiegazione che completa le informazioni emerse sul “mistero” dei capelli. Infatti ila capigliatura di Trump è caratterizzata da quei “ciuffi ribelli” che crescono in direzione frontale. Un ciuffo ribelle è un gruppo di capelli che cresce in una direzione diversa da tutti quelli che lo circondano. Secondo Caroline Mitgang l’unico modo per controllare un ciuffo ribelle è quello di farlo crescere, in modo che il suo stesso peso permetta di pettinarlo nella direzione desiderata. «I miei capelli sono troppo difficili da acconciare. Se dovessi entrare alla Casa Bianca, non avrei proprio tempo per pettinarmi», aveva ammesso Trump in campagna elettorale.
C’è anche una spiegazione a questa natura ribelle. Ogni capello infatti cresce da un follicolo che si trova nello scalpo e dal cui orientamento dipende la direzione in cui cresce il capello. Gli studiosi della scuola di medicina della John Hopkins University hanno anche trovato una spiegazione per questa tipologia di follicoli: dipendono dalla presenza di alcuni geni denominati frezzed che sono stati riscontrati anche nel genoma di molti animali e sono deputati all’orientamento dei peli. Trump è dunque semplicemente un presidente “frezzed”.