Leotta, la vera bomba del Festival
Ci sono pochi dubbi che la star di queste prime serate sanremesi sia lei, Diletta Leotta, apparsa per pochi minuti in tarda serata sul palco dell’Ariston. Ma le sono bastati per prendersi la scena mediatica. È apparsa con un sontuoso abito rosso dai ricami argentati, composto da un top e un’ampia gonna con spacco vertiginoso sul davanti. Un abito di gran classe ma un po’ sopra le righe (Leotta ha solo 25 anni...) firmato da Alberta Ferretti.
Cyberbullismo e veleni. La conduttrice di Sky a Sanremo era stata invita per parlare di cyberbullismo, ricordando l'episodio che l’aveva vista protagonista quando alcuni hacker le avevano rubato foto e video privati dal suo profilo iCloud per diffonderli in rete. Leotta era arrivata a Sanremo già con qualche anteprima di veleni, perché la redazione sportiva della Rai, e in particolare Paola Ferrari, aveva polemizzato sulla scelta di invitare uno dei volti di punta della concorrenza: ma questo è il festival dei grandi inciuci politico-televisivi e quindi ci stava questa “trasgressione”.
Il tweet a sproposito della Balivo. Ma il varo caso è scoppiato quando Caterina Balivo, altra conduttrice tv, ha scritto un tweet che ci riporta di colpo tutti indietro negli anni Cinquanta: «Non puoi parlare di violazioni della privacy con quel vestito». Altro autogol: immediatamente il web si scatena, schierandosi compattamente dalla parte di Diletta. E non solo i maschi a difendere una delle poche apparizioni sexy di questa edizione sanremesi, ma anche le donne, a cominciare da Maria De Filippi. Come ha scritto Laura Aguzzi sulla Stampa, quel tweet insinua «che una donna bella e vestita in modo sexy non possa esprimere opinioni su argomenti di rilievo».
Non puoi parlare della violazione della #privacy con quel vestito e con la mano che cerca di allargare lo spacco della gonna #sanremo2017
— Caterina Balivo (@caterinabalivo) 7 febbraio 2017
Una fortunata carriera. La realtà è che Leotta ha sfondato per bellezza, scioltezza e simpatia. Lei è siciliana (è nata a Catania il 16 agosto 1991) e proprio con un festival ha iniziato la sua fulminea carriera televisiva: nel 2010 aveva condotto su Antenna Sicilia un talk show e un programma dedicato al Festival della nuova canzone siciliana. Lì era stata notata dai talent scout di Mediaset che l’avevano fatta esordire su La5 con un programma intitolato Il compleanno. Nel 2012 il salto a Sky dove viene lanciata come volto di SkyMeteo 24. Tre anni di gavetta da “meteorina”, prima di essere intercettata da Gianluca Di Marzio che la sceglie come partner della trasmissione dedicata alla Serie B. È lì che Leotta sfonda, conquistandosi via via spazi nel palinsesto sportivo di Sky. Da gennaio conduce insieme al rapper Emis Killa il programma Goal Deejay, che abbina le canzoni più popolari del momento ai migliori gol dei principali campionati europei.
Bella e simpatica. La sua è stata una scalata nell’audience a forza di bellezza ma soprattutto di simpatia: qualità quest’ultima che certo manca alla titolarissima delle trasmissioni calcistiche top di Sky, Ilaria D’Amico. Quindi c’è da scommettere che a breve la potremmo trovare promossa in Serie A. Anche se in B ne sono gelosissimi. Come dimostra il miglior complimento che Leotta abbia mai ricevuto. È quello di un giocatore del Lanciano, squadra della serie cadetta, che aveva indicato proprio in Diletta Leotta un buon motivo per non retrocedere in LegaPro.