Tantissimi auguri capitan Papu Ma ti chiediamo noi tre regali

Tantissimi auguri capitan Papu Ma ti chiediamo noi tre regali
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Oggi è il compleanno del Papu Gomez. Di giorni così per i calciatori ce ne sono stati molti, ce ne saranno altri e solitamente non celebriamo lo scatto d’anzianità dei protagonisti nerazzurri. Ma per il numero 10 atalantino tocca fare un’eccezione. Già, perché oggi raggiunge le 29 primavere chi sta guidando l’armata atalantina in campo, dentro una cavalcata che nemmeno il più accanito sognatore poteva immaginare. È diventato capitano, è diventato trascinatore ed è pure il leader di un gruppo di ragazzi che non si rende conto di cosa stia combinando. Al Papu Gomez, però, chiediamo tre semplici regali. È vero, siamo fuori strada: al compleanno di qualcuno i regali si fanno, non si chiedono. Il numero 10 italo-argentino però capirà, ha una famiglia splendida e a Bergamo è considerato come una divinità, quindi non crediamo che abbia bisogno di molto altro. Ne abbiamo pensati tre perché non possiamo esagerare, ma credo che sarete tutti d’accordo. Anzi, ne siamo sicuri.

 

 

Primo regalo, il più facile: quindici gol. Sei arrivato a quota nove, ormai il tuo record personale è superato e tutto è possibile. Mancano quattordici partite e, nonostante una diffida che potrebbe farti saltare un turno, crediamo che tu abbia tutte le possibilità, le qualità fisiche e tecniche per arrivare non solo in doppia cifra, ma addirittura a quindici gol. Recentemente, da queste parti, c’è stato un tale di nome German Denis che si è spinto addirittura più in alto. Ma non vogliamo esagerare. In fondo si tratta di sei gol in quattordici gare, per uno che è stato dodici volte (su ventiquattro partite) il migliore in campo della Dea. I numeri parlano chiaro: 41 occasioni da gol su un totale di 63 tiri in porta, oltre a 13 assist e 46 cross per i compagni. La verità è che, secondo noi, Gomez sta giocando come forse mai aveva fatto in Italia e dunque perché non spingere fino in fondo e cercare di far diventare tutto leggendario?

 

 

Secondo regalo: riportaci in Europa. Qui la richiesta inizia a diventare un po’ più complicata perché non dipende solo da te. L’Atalanta, da lunedì sera, è completamente padrona del proprio destino. L’Inter ha gli stessi punti in classifica, ma lo scontro diretto è a favore e le altre stanno dietro. Questo significa che il campionato, per noi che solitamente siamo abituati a guardare la parte destra della classifica per capire i prossimi passi, ha preso una piega inattesa. Imprevedibile. Quasi folle. Ecco, tu e quella banda di ragazzi terribili che scende in campo al tuo fianco state combinando qualcosa che tutta Italia segue con rispetto e ammirazione. Non avete la pressione di chi in Europa deve andarci per prestigio, forza economica e numero di tifosi, ma sentite la spinta di chi non ha nessuna intenzione di smettere di crederci. Andate avanti, trascina tutti i tuoi compagni fino a che avrete fiato per lottare. La Storia è nelle vostre mani, è nelle mani di chi la domenica scende in campo per continuare a macinare punti. Siete l’Atalanta. Non mollate, non tirate indietro mai né il cuore né la gamba perché magari in carriera vi capiterà di nuovo di giocare competizioni importanti e forse (lo auguriamo a tutti) pure di vincere. Ma difficilmente vi capiterà mai più di partire da così in basso e di arrivare così in alto. Solo a Bergamo, solo con l’Atalanta potete firmare un’impresa di questo livello.

 

Auguri fratello ??? Feliz cumple hermano ??? #papu #29 #happybirthday

Un post condiviso da ANDREA PETAGNA (@andreapetagna) in data:

 

Terzo regalo: quando e se sarà addio, diccelo apertamente. Dopo i primi due regali, non possiamo chiedere altro. Abbiamo letto che, se l’Atalanta va in Europa, resterai a Bergamo. Non sappiamo se vale solo per i primi tre posti oppure se ti basta l’Europa League, ma non importa. Quello che ti chiediamo è di raccontarci apertamente, appena possibile, che stai per andare via. Non è importante dove e con chi lo vorrai fare, ma per la persona che sei, aperta, disponibile, gioviale, simpatico, trasparente e libero nel condividere sui social i vari momenti della tua vita, vorremmo che tu fossi lo stesso anche nel caso in cui pensassi di andare a dipingere calcio altrove. Sappiamo che se andrai via da Bergamo sarà solo per una grande opportunità professionale e personale. Il contratto fino al 2020 un po’ ci tutela e ci offre una piccola speranza che tu decida di non muoverti mai dalla città che ormai è tua, dove stai da Dio e dove hai aperto una palestra (chissà se sarà l’ultima iniziativa...). Finiamo la stagione al meglio, regalaci con i tuoi compagni ciò che ormai è molto più concreto di un semplice sogno e vedremo a fine campionato cosa accadrà. Vada come vada, il futuro è tutto da scrivere, ma con lo stadio che (speriamo) diventerà atalantino, ci sono segnali di un domani che può essere grandioso. Pensaci, qualsiasi cosa tu decida noi capiremo.

P.S. Buon compleanno campione.

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