I sorrisi di Mounier e Cristante Non chiamateli panchinari

I sorrisi di Mounier e Cristante Non chiamateli panchinari
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Attenzione a Bryan Cristante ed Anthony Mounier. Sabato contro il Crotone Gasperini potrebbe insistere sulla formazione che ha brillantemente superato il Palermo in trasferta, ma ci sono due pedine tra le alternative a disposizione che non vanno affatto considerate panchinari: il tecnico di Grugliasco è molto attento alle risposte del campo ed entrambi i giocatori potrebbero trovare spazio nell’importantissima partita contro i calabresi.

 

 

Cristante, il numero 4 e la mano del Gasp. Il ragazzo cresciuto nel Milan è stato uno dei protagonisti assoluti delle ultime due partite. Sia contro il Cagliari che contro il Palermo, Bryan Cristante è entrato in campo a gara in corso ma il suo impatto è stato semplicemente incredibile. Maglia numero 4 sulle spalle e movenze eleganti in mezzo al campo, tutti ricordavamo il classe 1995 cresciuto nel vivaio rossonero come un buon incontrista basso, e invece per due partite di fila si è fatto notare in zona gol. Nei 13 minuti di gioco contro il Cagliari è arrivata una conclusione da distanza molto ravvicinata su cui l’estremo difensore Rafael ha compiuto un mezzo miracolo e nei 23' giocati in Sicilia il copione si è ripetuto: palla tagliata dentro da sinistra, diagonale in profondità di Cristante e questa volta è arrivato il gol del definitivo 3-1 grazie ad una zuccata in avvitamento da due passi. Oltre alla gioia del gol, questi movimenti sono manna dal cielo per Gasperini.

Proprio il tecnico atalantino pare stia osservando con grande attenzione gli allenamenti del nuovo arrivato. Le caratteristiche lo stuzzicano, rispetto alle attese il ragazzo mostra valori importanti e in attesa di capire se possa arrivare sui livelli di Gagliardini c’è grande curiosità per vederne la crescita. Rispetto a Grassi (stessa età), il ragazzo di proprietà del Benfica è a Bergamo in prestito con diritto di riscatto e c'è anche la possibilità di rinnovare il prestito per un’altra stagione con ulteriore diritto di riscatto definitivo a giugno 2018. Praticamente, Gasperini ha 18 mesi per valutarlo: operazione perfetta.

 

 

Attenzione a Mounier, non è solo un vice Papu. Se dovesse arrivare il momento di Cristante dal primo minuto, le possibilità sono due: Freuler in panchina (altamente improbabile) oppure Kessie avanzato al posto di Kurtic. Lo stesso Kurtic, nonostante ci sia praticamente sempre stato in campionato, vede la sua posizione insediata anche da un altro nuovo acquisto e cioè il francese Mounier. Classe 1987, quindi decisamente meno di prospettiva rispetto a Cristante, l’ex Bologna passato da Saint-Etienne prima di arrivare a Bergamo ha almeno due grandi vantaggi che lo rendono quasi pronto per giocare. Dopo aver disputato un campionato intero da protagonista nella passata stagione con la maglia rossoblù, Mounier è pronto da subito per giocare in Serie A e conosce anche la lingua. Questi possono sembrare dettagli ma nell’economia di una partita o di una seconda parte di stagione, non aver bisogno di troppo tempo per l’adattamento è fondamentale. Oltre a questo, c’è una questione meramente tattica che potrebbe far pensare ad una presenza in contemporanea in campo del numero 87 e di Gomez. Mounier è mancino naturale ma può partire da destra. Da quella posizione, l’esterno transalpino può fare lo stesso gioco di Gomez lasciando alle sue spalle campo aperto alle sovrapposizioni di Conti per una Dea magari meno densa a centrocampo (spesso Kurtic viene a pressare il regista avversario) ma più frizzante e più imprevedibile ai lati di Petagna. Partendo da quella posizione, Mounier può anche calciare in porta con facilità e in una gara come contro il Crotone ci sarà bisogno di tutte le bocche da fuoco migliori a disposizione.

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