Chi gioca al posto del Papu? La grande incognita di Gasp

Chi gioca al posto del Papu? La grande incognita di Gasp
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E adesso chi gioca al posto del Papu? Mister Gasperini, per la prima volta in stagione, si trova a dover rinunciare al faro della squadra (squalificato) e per la sua sostituzione ci sono varie opzioni aperte. Il concetto chiave, prima di approfondire, è molto semplice: in rosa non c’è un cambio del numero 10 che possa almeno avvicinarsi nelle caratteristiche, nel rendimento e nel peso specifico in squadra. Siamo ai livelli, ragionando sull’impatto nel gruppo, di Belotti per il Torino, Higuain per la Juventus o Dzeko per la Roma.

 

 

La stagione di Gomez: panchine solo in Coppa Italia. La stagione di Gomez in Serie A è stata finora molto intensa. Con 2.754 minuti giocati (recuperi compresi) e 31 presenze su 31 giornate, il capitano della Dea è sempre sceso in campo dal primo minuto. Le sostituzioni sono state 16, il suo impatto sulla squadra risulta devastante visto che con 14 gol realizzati è primo per distacco nella speciale classifica dei marcatori. Oltre a tutto questo, sono 80 i tiri e 56 le occasioni da gol, 22 gli assist e 62 i cross per un ragazzo che per 16 volte è stato anche nominato migliore in campo dalla Lega Calcio  Le uniche occasioni in cui Gomez è stato deliberatamente lasciato in panchina da Gasperini sono state le due sfide di Coppa Italia, contro il Pescara a fine novembre e la Juventus a gennaio. Nella prima occasione il 3-0 maturato sul campo non ha richiesto nemmeno il suo ingresso mentre a Torino le reti di Konko e Latte hanno spinto Gasperini verso la super remuntada puntando forte su Gomez nell'ultimo quarto d'ora di partita.

 

 

I cambi più logici: D’Alessandro e Mounier. Rosa alla mano, i giocatori che dal punto di vista tattico possono muoversi nella zona di Gomez sono D’Alessandro (lo ha già fatto in Coppa Italia a Torino con risultati non troppo soddisfacenti) e Mounier. Il ragazzo di Roma è certamente da tenere in considerazione e il fatto che si giochi a casa sua (è cresciuto nel settore giovanile giallorosso) può essere una spinta in più per un giocatore che in stagione ha finora collezionato 21 presenze di cui solo 4 dall’inizio. Il francese Mounier, da questo punto di vista, è un’incognita invece. I suoi minuti stagionali con la maglia della Dea sono appena 84', frutto di quattro apparizioni tutte dalla panchina. L’impatto sul gruppo non è stato certamente di quelli da ricordare ma l’occasione potrebbe essere quella giusta per cercare di farsi un po’ notare agli occhi di chi nell’ultimo giorno di mercato ha puntato su di lui per avere un’alternativa in più nel pacchetto avanzato.

 

 

E se giocasse uno tra Kessiè e Grassi al posto del Papu? In attesa di capire come sta Spinazzola, che su quella fascia potrebbe essere sostituito da uno tra Zukanovic e proprio D’Alessandro, c’è un’altra opzione che si sta facendo largo ed è quella di schierare uno tra Grassi e Kessiè in posizione più avanzata. Mettendo Kurtic a sinistra (magari con alle spalle D’Alessandro), sulla fascia destra potrebbe giocare Grassi che già aveva ricoperto quel ruolo in casa con il Pescara e che sabato è entrato in campo molto bene. L’ivoriano Kessiè è l’altra alternativa: lui giocherà comunque dal primo minuto dopo la squalifica ma va capito se si muoverà al centro del campo vicino a Freuler (fuori Cristante), sulla destra d’attacco o addirittura come esterno di sinistra nella posizione di Spinazzola: corsa e propulsione non gli mancano di certo, Gasperini con lui in quel ruolo potrebbe sparigliare le carte e chissà che la grande classifica dei nerazzurri non lo faccia propendere per una scelta assolutamente nuova.

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