Atalanta, devi solo vincere Questa è la grande occasione
Dea, devi vincere. Non giocare bene, non divertire, non esaltare. Niente di tutto questo. Forza Dea, devi vincere. La partita in programma allo stadio Comunale di Bergamo contro il Bologna non è la solita gara. È una grande occasione, la più grande occasione che in questo momento e con questa classifica poteva capitarci. Non c’è fato, non c’è fortuna, non c’è nulla di mistico: c’è l’Atalanta che può e deve vincere. Null’altro.
In questi frangenti bisognerebbe essere pacati, riflessivi e argomentare. Bene, oggi non ce la faccio proprio. Perché la Dea ha tutti i migliori a disposizione e il Bologna invece no; perché dopo due buoni pareggi contro Sassuolo e Roma la corsa all’Europa passa per una vittoria. Sarà difficile? Probabilmente sì, ma bisogna vincere. Senza se e senza ma, l’occasione è enorme e l’unico vero pericolo che l’Atalanta deve affrontare si chiama Atalanta.
Approfondiamo. A Bergamo la cornice di pubblico è sempre molto coinvolgente. La tensione (positiva) si taglia a fette e tutti sembra che aspettino solo la scintilla per scattare. Per esplodere. Per gioire. Quello che lo stadio dovrà essere bravo a fare è trasformare tutta la tensione del pubblico in una scarica di adrenalina positiva in grado di dare la stura alle gambe e soprattutto alla testa dei giocatori in campo. L’abitudine a certe gare arriverà nel tempo, contro avversari di grande livello come Juventus e Milan i giocatori troveranno da soli il giusto mix di serenità e tranquillità. Stasera con il Bologna, invece, tocca allo stadio, tocca a tutti noi.
Bergamo sta vivendo un sogno ma ormai i contorni del miracolo (sportivo) sono definiti. Gasperini alla vigilia ha spostato l’attenzione su un piano molto diverso rispetto al passato. E ve lo dice uno che ha seguito praticamente tutte le conferenze stampa facendo ogni volta un sacco di domande al mister. Il suo tono di voce, il suo intercalare, i suoi concetti sono sempre stati molto pacati. Al netto di qualche sfuriata, la linea delle conferenze stampa non è mai cambiata. Alla vigilia di Atalanta-Bologna, Gasperini ha alzato il tiro: «Adesso vediamo nitidamente il traguardo» ha detto. E non è mica un dettaglio, perché questo significa che l’Atalanta prima ha lavorato, poi ha seminato e adesso passa al raccolto. Contro i felsinei andrà in campo la miglior squadra possibile, ben 48 gol dei 53 totali e tutti i big con la diffida ripulita dalle recenti squalifiche. Non si poteva sognare, forse, una situazione migliore a questo punto della stagione.
Tornando al concetto iniziale, l’Atalanta deve vincere per continuare una rincorsa che sta diventando sempre più difficile per chi insegue. La squadra di Gasperini dovrebbe dar vita ad un suicidio sportivo per non andare in Europa, ma gli occhi della tigre di Grugliasco non lasciano spazio a troppi dubbi: nessuno calerà l’attenzione nemmeno di un millimetro. Nessuno. Se poi segnerà Gomez, toccherà a Petagna o a uno qualsiasi degli altri titolari (a proposito, solo Toloi e Spinazzola degli undici che andranno in campo all’inizio non hanno ancora fatto gol) importa poco. I giocatori in campo hanno un solo obiettivo: vincere. I tifosi sugli spalti devono pensare solo a spingere con la voce e con il cuore la squadra orobica verso il successo. Non importa come, non importa quando e non importa nemmeno se dopo uno spettacolo da applausi. Conta solo vincere. Tanto l’Atalanta di Gasperini non è una squadra capace di arrivare al successo senza passare dal bel gioco: in 32 partite, nessuna vittoria è arrivata per un colpo di fortuna. La squadra ha sempre cercato di manovrare e con il Bologna andrà nello stesso modo. Avanti Atalanta!