Le aziende in crescita in tutta la bergamasca
In un territorio che di certo non è stato risparmiato dalla congiuntura economica negativa c’è ancora chi ha la forza di crescere, di aumentare le vendite e i fatturati. Nonostante la crisi. Sono quattordici le grandi aziende della provincia di Bergamo (con fatturato superiore ai 20 milioni di euro) che hanno incrementato i ricavi derivanti dalle vendite di almeno il 20 percento, secondo i dati diffusi dal Centro Studi della rivista Made in Bergamo. Questa statistica, che non include le società che si occupano di attività creditizie e finanziarie (come le banche), è stata redatta tenendo conto dei dati comunicati dalle aziende nei bilanci del 2012 – gli unici disponibili per tutte – e misura la performance delle società in maggiore crescita.
Le signore della meccanica... La composizione dell’elenco riflette in maniera rappresentativa la realtà del tessuto economico bergamasco. Spadroneggiano, infatti, le società attive nel comparto meccanico: ben sei su quattordici. Non è un caso se si considera che il settore conta in totale 411 imprese tra le prime duemilacinquecento, secondo soltanto al commercio (587 imprese) che però è in trend negativo.
Quali sono, in questo settore, le aziende con le migliori performances? La LVF, che nei suoi stabilimenti di San Paolo d’Argon produce valvole e altre apparecchiature per l’industria petrolchimica dal 1984, guida le aziende meccaniche, con un fatturato di più di 73 milioni di euro, cresciuto rispetto al 2011 del 54,6 percento. Ma è la Technology Insulation Srl di Calvenzano a spiccare per crescita annuale, con un aumento dei ricavi del 1048,6%: la holding è passata dai 3 milioni di euro del 2011 ai 39 milioni del 2012. La Clay Paky, fondata a Seriate nel 1976 da Pasquale Quadri, realizza un fatturato di circa 70 milioni di euro, con un utile netto di 9 milioni. La società, recentemente ceduta alla tedesca Osram, produce riflettori e impianti di illuminazione professionale, ed è fortemente attiva in ambito internazionale. Ha partecipato ad eventi di grande portata, progettando l’illuminazione a LED per le Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 e per la Notte degli Oscar 2013. Seguono la STI di Gorle, che produce valvole e che guida la classifica per gli utili netti in rapporto al fatturato (il 17,7%), la Carimali di Chignolo d’Isola, storica azienda produttrice di macchine per il caffè professionali che realizza 26 milioni di euro di ricavi, e la Starline di Costa di Mezzate, anch’essa attiva nel settore delle valvole per grandi impianti, che fattura il 26 percento in più dell’anno precedente.
...e del commercio. Tra le “sweet fourteen” troviamo Kiko, azienda cosmetica di Bergamo, che guida la classifica generale sia per i ricavi (281 milioni di euro) che per gli utili netti, 45 milioni circa (34.7 nel 2013). La società ha anche altri primati: con 400 dipendenti solo nelle sedi di Bergamo (tra Italia, Europa e Usa attualmente sono 4200), è l’azienda più grande tra le 14 selezionate. È la terza per incremento di fatturato, con il 57,5 percento in più rispetto al 2011. Ma il settore commerciale, che nel complesso vale più di un quarto dell’intero tessuto economico bergamasco, riserva altri nomi: come Alphacom Italia, azienda di Martinengo attiva nel settore del commercio agro-alimentare e specializzata nella produzione e vendita di insalate che realizza 24 milioni di fatturato, o Stoneval, che si occupa del commercio di marmi di Carrara e che condivide il posto tra le quattordici aziende dalle migliori performance con un’altra società dello stesso gruppo: la Marmi Orobici Graniti SpA. Quest’ultima, con sede a Telgate, è attiva nel settore delle forniture di cemento e materiali da costruzione e realizza ricavi per oltre 26 milioni di euro.
Seconda in classifica per l’aumento di fatturato è la Brivio&Viganò Logistics, azienda di autotrasporti, cresciuta del 110,8 percento nel 2012 passando dai 9 milioni del 2011 ad oltre 20 milioni di euro. A rappresentare il settore metallurgico Metalscatola, azienda anch’essa di Telgate specializzata nel settore del packaging, che cresce del 31percento con più di 2 milioni di utile netto, mentre per la chimica-farmaceutica spicca la Flamma, che ha ben due sedi in provincia (a Chignolo e a Isso) e altre 5 nel mondo, sparse tra Cina, Francia e Stati Uniti, e realizza 38 milioni di fatturato. Infine, unica del settore energetico e delle utilities a figurare in questa lista, la Italgen, società del gruppo Italcementi nata nel 2001, realizza la seconda performance – tra le quattordici società più in crescita – per valori assoluti, accumulando ricavi per oltre 80 milioni di euro nel 2012.
Una curiosità? Gran parte dei siti internet ufficiali delle aziende presenti nella lista sono soltanto in inglese. Non è un caso: si tratta del sintomo più evidente della vocazione internazionale delle imprese del territorio orobico. Si guarda all’estero, in un momento che, nonostante la crisi, può riservare grandi opportunità.