Una estate dal sapore d'Europa

A Empoli, quel sole caldo in alto nel cielo pareva voler rappresentare al meglio lo stato d'animo di noi tifosi nerazzurri. È la stagione più bella, quella che scalcia via anni di lotte nei bassifondi e momenti bui. Il meritato premio per un popolo (più che una tifoseria) che c'è sempre stato e sempre ci sarà. Lo 0-1 firmato in terra toscana dall'ennesimo lampo di classe del capitano Papu Gomez, emblema assoluto dell'annata nerazzurra, è la vittoria numero venti del campionato; un record, un altro record che si aggiunge ai precedenti, di cui si è ormai perso il conto.
Lì, assiepati in un settore ospiti che profumava d'estate e di festa, erano in 620 circa. Tutti sorridenti. Come in una gita di fine anno, quella in cui non ci sono pensieri se non l'idea di volersi divertire veramente. Peccato non ci fossero i ragazzi della Nord, ma siamo certi che un giorno vicino torneranno anche loro a farsi vedere in trasferta e allora tutto sarà ancora più bello. Del resto ci attende l'Europa, lì dove tessere del tifoso e beghe burocratiche sono un po' più lontane per fortuna. Alla fine, quei 620 si sono potuti godere i sorrisi e la festa dei beniamini nerazzurri, che hanno lanciato maglie, pantaloncini e scariche di adrenalina.
La partita è filata via liscia. Il gol del Papu dopo pochi minuti ha fatto evaporare quei residui di tensione che una partita di calcio si porta sempre dietro, anche quando ha ben poco da raccontare. E così, mentre i volti nerazzurri si distendevano in ampi sorrisi, era il pubblico di casa a iniziare a preoccuparsi. I ragazzi di Martusciello sono stati fischiati quasi tutta la partita, almeno al pari dei ragazzi nerazzurri. Perché a Empoli, forse, speravano che la Dea s'accontentasse di poco: un punticino e via. Invece, il punticino, è il margine di vantaggio che resta ai toscani sul Crotone terzultimo. È il piede sull'orlo del baratro, che si sperava potessero diventare due dopo la partita con l'Atalanta. Invece niente. Ci si è messo di mezzo pure Masiello, che nel secondo tempo ha spento l'unico attacco empolese degno di nota con un doppio salvataggio sulla linea che ha tanto del prodigioso quanto del miracoloso. Sant'Andrea da Viareggio. E, tra i 620, l'unico brivido di giornata.
























Un po' in macchina, tanti in pullman: così si sono mossi, come sempre, i supporters nerazzurri. Tra cui c'è stato anche chi ha voluto far notizia. Stiamo parlando del tifoso atalantino che al settore ospiti ha preferito la tribuna centrale: con la sua maglietta celebrativa del traguardo europeo, il ragazzo ha pensato bene, a metà ripresa, di "perculare" gli avversari con un poco rispettoso «Serie B! Serie B!», urlato proprio a pochi passi da dirigenti e presidente dell'Empoli. Non l'hanno presa proprio bene e solo l'intervento degli steward e il conseguente allontanamento del ragazzo ha fatto sì che la situazione tornasse alla normalità. Ma un neo non rovina certo la festa. Perché da qui al 27 maggio, giorno di Atalanta-Chievo (ore 18) e ultima di campionato, per noi tifosi nerazzurri sarà una festa unica. Anzi, a dirla tutta, se questo è stato l'anno migliore della nostra vita, quella che ci attende sarà sicuramente l'estate migliore della nostra vita. Mi raccomando, godiamocela. Proprio come abbiamo fatto a Empoli.