Ciao Kessiè, ora più che mai si possono tenere i gioielli
Adesso più che mai, decide l’Atalanta. E la società nerazzurra, dopo la cessione di Kessiè al Milan per 28 milioni più 4 di bonus, non ha nessuna intenzione di cedere altri pezzi pregiati. L’indiscrezione è circolata nel giorno della festa per il 2 giugno e la prospettiva è decisamente interessante. C’è voglia di migliorare il gruppo e di inserire quei pezzi che mancano per giocare anche in Europa League da protagonisti, quindi non sono previste altre partenze eccellenti dei vari Gomez, Conti e compagnia.
Kessiè-Milan, perché è un vero affare. L’operazione ufficializzata dalla società rossonera con cui sono state acquisite le prestazioni sportive del giovane ivoriano rappresenta un autentico affare dei dirigenti atalantini. A Roma il ragazzo ivoriano non ci sarebbe mai andato, a gennaio tutti spargevano certezze, ma il retroscena che ha fatto sbagliare chi non ha contatti diretti e conosce bene le dinamiche atalantine è decisivo: un intermediario di mercato aveva provato a fare l’operazione senza passare dall’agente Atananga, avvisando tutti che il passaggio era definito con l’obiettivo di prendere la procura del calciatore.
L’Atalanta ha sempre detto che avrebbe lasciato partire il ragazzo a giugno e così è stato. Dopo la Coppa D’Africa il giocatore ha sensibilmente calato il livello delle sue prestazioni e anche dal punto di vista dell’approccio al lavoro le cose sono decisamente cambiate. Spesso in ritardo agli allenamenti e poco “presente” nel lavoro quotidiano e nelle riunioni tecniche, Kessiè ha un po' mollato nel finale di stagione e per uno come Gasperini che mette l'impegno davanti a tutto queste cose sono importanti. Il fatto che si sia mosso direttamente il presidente nelle ultime settimane è significativo di come l’Atalanta avesse intenzione di chiudere, e la plusvalenza è risultata notevole.
Basta cessioni: decide l’Atalanta. Come detto, nel giorno dell’ufficialità di Kessiè è trapelata una strategia molto interessante. L’Atalanta non ha nessun bisogno di vendere per questioni di bilancio, né ha voglia di smantellare un giocattolo che ha dato vita alla stagione più bella di sempre, raggiungendo vette che a Bergamo erano sconosciute. Adesso i dirigenti sono concentrati su come migliorare la rosa e non è pensabile né concepibile che qualcuno degli splendidi protagonisti della cavalcata europea si senta in diritto di decidere per conto suo il futuro.
Gomez a parte (lui non ha mai detto che vuole andare via e ha parlato di prospettive legate solo a richieste clamorose), per tutti gli altri giocatori che hanno un super mercato c’è da farsi una domanda: esattamente un anno fa, com’era la situazione dei ragazzi che oggi hanno scritto la storia? All’Atalanta non c’è nessuno dei big in scadenza, sicuramente gli stipendi sono bassi e magari qualche ragionamento in quel senso si può fare (Kessiè guadagnava 200 mila euro, gli altri giovani sono più o meno allo stesso livello), ma i procuratori e gli stessi giocatori è bene che stiano sereni e pensino alle vacanze. A Bergamo nessuno vuole smantellare nulla.
Gosens ufficiale, per Berisha decisione entro il 19. Per capire quanto l’Atalanta sia una realtà appetita da chi arriva da fuori (e quindi merita di essere rispettata da chi è già nel gruppo) basta leggere le parole che il tedesco Gosens ha rilasciato al sito ufficiale dell’Heracles nel giorno del suo passaggio ufficiale alla Dea. «Incredibile, vado nella squadra che è arrivata quarta in serie A e giocherò in Europa», ha detto Gosens che era già stato a Bergamo settimana scorsa per vedere Atalanta–Chievo e conoscere Zingonia e ora ha firmato un contratto di 3 anni più 2 di opzione.
L’altra novità di giornata riguarda il portiere Berisha, l’albanese ha giocato a Bergamo in prestito dalla Lazio e il diritto di riscatto può essere esercitato dal’Atalanta fino al 19 giugno. Il dettaglio è importante perché adesso abbiamo anche una scadenza. La società nerazzurra sta prendendo una decisione in merito, se dovesse esserci la conferma di Berisha sarà perché i nerazzurri pagheranno solo con soldi la clausola a Lotito, non c’è infatti l’idea di inserire alcuna contropartita tecnica.