Sfida a quattro per Paloschi L'Atalanta non vuole Lapadula

Sfida a quattro per Paloschi L'Atalanta non vuole Lapadula
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La situazione Paloschi, le bufale Paletta e Lapadula e poi lo splendido Spinazzola visto in Nazionale. È stato un fine settimana abbastanza movimentato per l’Atalanta. All’inizio della nuova stagione manca ancora un mese ma le voci di mercato continuano a circolare tra suggestioni inventate e trattative mai nemmeno iniziate. A proposito, nonostante il gran baccano di settimana scorsa con il botta e risposta tra l’agente e la società nerazzurra, per Andrea Conti non è arrivata in sede ancora nessuna offerta ufficiale.

 

 

Paloschi: sono quattro le pretendenti. Domenica mattina è circolata voce di un accordo ormai raggiunto tra l’Atalanta e il Chievo Verona per il ritorno sulle rive dell’Adige del centravanti bergamasco. La Gazzetta dello Sport, primo giornale a svelare il retroscena maturato alla riunione di Lega di sabato pomeriggio (presenti il presidente del Chievo Campedelli e l’amministratore delegato dell'Atalanta Luca Percassi), non ha fornito ulteriori dettagli riguardanti la formula e la verità è che i discorsi sono avviati ma che sul giocatore non c’è solo la formazione gialloblù. Sulle tracce di Paloschi (nessun gol ufficiale con l’Atalanta nel 2016/2017, stagione dei record per i nerazzurri) ci sono i clivensi ma anche la Spal, il Genoa e l’Udinese. Tutte queste squadre, per un motivo o per l’altro, hanno chiesto informazioni e sono interessate al ragazzo classe 1990. I nerazzurri lo hanno acquistato per 6 milioni più 1,5 di bonus dallo Swansea l’estate scorsa e pensare oggi ad una cessione definitiva che permetta di andare almeno a pari con la spesa fatta è quasi utopistico; la via del prestito con ingaggio (1,2 milioni a salire) a carico della futura squadra con possibilità di rivalutarsi e poi cederlo l’anno prossima sembra invece la via più logica. Questa settimana, a tal proposito, può essere decisiva per rompere gli indugi.

 

 

Paletta e Lapadula: quando la fantasia supera la realtà. In tema di mercato, vale tutto e il contrario di tutto. Noi cerchiamo sempre di verificare ogni voce ma tante volte basterebbe usare un pizzico di logica per smontare scenari ipotizzati da alcuni media. Da un paio di giorni circolano voci su Paletta e Lapadula, qualcuno ha parlato addirittura del possibile inserimento del numero 9 del Milan nella trattativa di Conti per sbloccare la situazione. Detto che non c’è stata nessuna offerta dei rossoneri per Conti, sgomberiamo subito il campo da ogni possibilità: Paletta e Lapadula non sono vicini all’Atalanta né rientrano in scenari possibili. L’ex centravanti del Pescara, con Petagna (che non si muove) e Cornelius già in rosa, sarebbe il terzo centrale quando la Dea ha invece bisogno di ricambi sulle fasce per Gomez e Kurtic. Allo stesso tempo, Paletta (classe 1986) dovrebbe venire a Bergamo per fare da riserva ai titolari Caldara, Toloi e Masiello, con nessuna prospettiva futura: a giugno il giovane di Scanzo lascerà la Dea per la Juventus ma l’alternativa non può essere il milanista se l’Atalanta punta sui giovani.

 

 

Spinazzola show, Conti in panchina. Chiudiamo con le indicazioni che arrivano dalle due partite della Nazionale di Ventura contro Uruguay e Liechtenstein. Leonardo Spinazzola, protagonista assoluto della stagione orobica, ha giocato entrambe le gare per tutti i 90 minuti più recupero e si è dimostrato tra i più positivi. Tralasciando il valore dell’avversario, un dato emerge in modo netto: la condizione fisica di Spinazzola (zero gol in campionato) è ancora superlativa e si è visto nettamente anche azzurro. Dai suoi piedi sono arrivati due assist nella gara di Udine (Insigne e Gabbiadini i beneficiari) mentre il compagno Conti guardava tutto seduto in panchina. L’esterno destro lecchese doveva fare il suo esordio e invece non ha racimolato nessun minuto, dalla sua parte Darmian ha trovato invece grande continuità e la sensazione è che se Conti vuole davvero puntare al Mondiale di Russia (prima c’è l’Europeo in Polonia con la Under 21 da conquistare) un altro anno di lavoro con Gasperini non sarebbe una cattiva idea.

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