Chi è Paolo Poma, il bergamasco su cui ha puntato la Lamborghini
Ha 51 anni ed è bergamasco il nuovo direttore finanziario (più precisamente Chief Financial Officer) della Lamborghini. Il suo nome è Paolo Poma e non è certo un novellino del mondo dei motori visto che arriva dalla Volkswagen Group Italia, dove dal 2015 ricopriva la stessa carica che, dal 12 giugno 2017, ricopre in Lamborghini.
Laureato in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, dopo una prima parentesi nel mondo del lavoro, più precisamente nel settore dell'edilizia, dove si occupava di Operations (termine inglese senza una vera e propria traduzione in italiano ma che viene usato con riferimento a tutte quelle funzioni di un'impresa coinvolte nella messa a disposizione per il cliente di un determinato prodotto o servizio e dunque, oltre alla funzione di produzione, anche la logistica, la progettazione e la ricerca e sviluppo), ha conseguito un Master in Business Administration alla scuola di direzione aziendale e cultura manageriale della Bocconi School of Management. Concluso questo percorso, nel 2000 lavora alla McKinsey & Co. di Milano, nota multinazionale di consulenza strategica statunitense, ma due anni dopo se ne va perché viene nominato Direttore pianificazione e M&A in Ducati.
Nonostante la sua carriera professionale si sia dunque sviluppata lontana da Bergamo, nel 2005 è un noto gruppo con anche base orobica, Tenaris, ad assumerlo con lo stesso ruolo che rivestiva in Ducati, e fino al 2007 lavora per l'azienda della famiglia Rocca a Buenos Aires. Poi, però, torna in Ducati, dove di anno in anno scala posizioni, assumendo sempre più importanza all'interno dell'organigramma aziendale, fino ad essere nominato, nel 2011, CFO, cioè direttore finanziario. Le sue competenze convincono il Gruppo Volkswagen ad affidargli l'integrazione della Ducati nella nuova proprietà in seguito all'acquisizione avvenuta nel 2012, ruolo che convincerà i vertici del colosso tedesco a nominarlo direttore finanziario del Gruppo tre anni dopo. L'arrivo in Lamborghini segue, di circa un anno, l'approdo alla prestigiosa Casa del Toro di un altro italiano, ovvero Stefano Domenicali, ex ferrarista nominato amministratore delegato di Lamborghini dopo essere stato vicepresidente della sezione New business initiatives di Audi.
Poma entra a far parte della squadra di Domenicali in un momento storico per la Lamborghini, che entro fine anno lancerà sul mercato Urus, il suo primo suv. Si tratta di un progetto su cui il marchio di Sant'Agata Bolognese ripone grande fiducia e grazie al quale mira a raddoppiare i volumi di produzione, passando da 3.500 a settemila unità prodotte l'anno. Ciò dovrebbe portare alla creazione di duecento posti di lavoro in più entro il 2020, grazie anche alla costruzione di un moderno impianto di verniciatura, che si sommeranno ai cinquecento già previsti.